di Fabio Lugano
Ci sono dei casi in cui più che teorie scientifiche ed economiche bisognerebbe affidarsi alle diagnosi di uno psichiatra o alle teorie di un sociologo. Perchè in nessun altro modo si può spiegare l’andazzo che sta prendendo la politica economica tedesca e quindi europea, dato che ormai i governanti di Berlino e di Francoforte si comportano come se l’Unione fosse “Cosa Loro”.
Il primo caso lo conoscete, è quello relativo alla vigilanza ed alla salvaguardia del settore del credito. Il meccanismo del “Bail in”, che carica il rischio di default bancario essenzialmente su azionisti ed obbligazionisti, unito al rifiuto tedesco di creazione di un fondo unico di garanzia ha fondamento nella convinzione teutonica che non bisogna garantire il sistema creditizio per ottenere un comportamento più responsabile dei bancari.
Una teoria che solo la patologia psichiatrica può spiegare e che, altrimenti, è completamente illogica in quanto:
a pagare saranno piccoli azionisti ed obbligazioni junior, gente che in realtà aveva uno scarsissimo controllo sulla gestione delle banca, mentre il management resta quasi sempre intoccato, pure in Germania. Si responsabilizzano categorie che non possono fare quasi nulla.La cura sarebbe la soluzione “Islandese”, cioè tutela per le banche ma pene durissime, e rapide, per i responsabili.
Con la stessa logica in Germania le auto non dovrebbero montare ABS, Airbag, ASR e cinture di sicurezza: infatti cosa renderebbe più responsabile il guidatore, se non la certezza di rimetterci la pelle in caso di incidente ? Invece, solitamente, si tutela diversamente CHIUNQUE guidi un’auto cercando di condizionarne i comportamenti con altri metodi.
Quindi una posizione assurda, che sta rendendo sempre più confuse e contrapposte le posizioni nel consiglio europeo. Purtroppo questo era solo il primo passo, perchè c’è anche di peggio.
Infatti Schaeuble, il famigerato ministro delle finanze tedesco, ha inviato una lettera al Comitato economico del parlamento tedesco, mostrando, tra l’altro un disprezzo assoluto per gli altri paesi, perchè tutto viene discusso come se fosse una decisione esclusivamente tedesca. La Missiva contiene una proposta che, nell’ottica teutonica, dovrebbe isolare il rischio del debito sovrano dei singoli paesi e quindi spingere ad una maggiore “Disciplina di bilancio”, altra mania tedesca, e contrastare il progressivo allentarsi dei vincoli del two pack e del six pack, le due integrazioni ai regolamenti europei che avrebbero dovuto portare ad una maggiore austerità nella spesa. Potete trovare il testo del piano QUI o, in italiano, riportato da Voci dall’estero, qui http://vocidallestero.it/2015/12/24/la-soluzione-finale-di-w-schauble-ristrutturare-i-debiti-pubblici-europei/ .
L’idea di Schaeuble è quella che, in caso un paese richieda l’intervento del fondo ERF per sostenere il proprio debito automaticamente il suo debito dovrebbe essere rischedulato, ricalcolato, e prolungato a 30 anni di scadenza. Un processo AUTOMATICO, senza preavviso e senza discussione politica, una operazione che rende più rischioso il possesso di titoli sovrani perchè sarebbe praticamente un default tecnico automatico.
Aumentare la rischiosità di un debito sovrano è come giocare con il fuoco. Significa abbassare il valore sul mercato secondario fin da subito, per l’aumento del premio al rischio, per cui si danneggiano i risparmiatori e le banche che hanno portafogli gonfi di questi titoli. Con una mossa del genere Schaeuble avrebbe questi risultati:
punirebbe i titoli dei paesi più a rischio, che doverebbero rendere di più, rispetto a quelli tedeschi. Praticamente vorrebbe ripetere l’effetto della crisi greca sul bilancio tedesco, dove il risparmio interessi per il governo federale è stato ben più elevato degli aiuti finanziari concessi al governo di Atene;
punirebbe immediatamente le banche con in bilancio i titoli pubblici di paesi periferici, perchè questi si deprezzerebbero all’incremento del rischio stesso. Questo indebolirebbe il sistema creditizio di tutta Europa;
si innalzerebbero i rendimenti dei paesi periferici, soprattutto se non eseguissero una politica di stretta austerità. Questo sarebbe di grande utilità per i fondi pensione tedeschi, che investono in queste attività finanziarie e che attualmente sono in grandissima difficoltà;
in caso poi di un evento traumatico il corso dei titoli di stato dei paesi periferici precipiterebbe sul mercato secondario, mettendo in crisi il sistema creditizio del paese stesso. La sola possibilità di un default tecnico automatico sarebbe devastante.
Soprattutto la richiesta di Schaeuble mette la pietra tombale sull’unico ipotetico punto di forza dei difensori dell’euro: “L’euro difenderà i vostri risparmi”. In realtà, con la riforma del diritto bancario e delle garanzie del sistema creditizio e con questa proposta sui titoli di stato , l’euro AFFOSSERA’ il vostro risparmio, e sarà solo uno strumento di dominio di un paese sugli altri.
Ormai a difendere l’euro sono rimasti gli stolti TINA, i venduti ed i corrotti.
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