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martedì 31 maggio 2016

DATI EUROSTAT DIMOSTRANO CHE L’EURO E’ UNA SCIAGURA PER L’ITALIA PARAGONABILE SOLO ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Chi ancora avesse avuto dubbi o perplessità sul fatto che l’euro sia una sciagura per l’Italia, ora può prendere atto della realtà a prova di qualsiasi smentita: è vero. Per iniziare a spiegarlo, cominciamo con dire che è ancora peggiorato nel 2015 il rapporto tra il Pil pro capite italiano e quello medio dell’Unione Europea. Lo rileva il Centro Studi Promotor analizzando i dati dell’Istituto di statistica della Ue, Eurostat, il quale sottolinea come nel 2014 il Pil pro capite italiano era sceso al di sotto di quello medio dell’Unione dell’1,9%.




Nel 2015 lo scarto negativo è addirittura del 3%. Alla faccia della sventolata “ripresa economica e occupazionale” fatta dal governo Renzi, i veri dati economici indicano che l’Italia sta letteralmente precipitando. Ma questo è solo l’inizio dell’analisi.

Il Business dell'Accoglienza che alimenta in Italia le Migrazioni di massa

di Luciano Lago

Le politiche “buoniste” di accoglienza del Governo Renzi/Alfano e della Commissione Europea hanno determinato i loro effetti prevedibili : un elevatissimo numero di migranti si concentrano ormai in Libia (circa 800.000 negli ultimi giorni) e altri anche in Egitto in attesa di partire per quella “terra dei sogni” chiamata Italia.

Un paese che, nell’immaginario delle popolazioni africane, assicura un alloggio (anche in Hotel) e tre pasti al giorno per tutti ed in più garantisce anche extra come spese telefoniche ed attività ricreative varie.





Come resistere all’attrattiva di una emigrazione verso tale paese dei sogni quando a casa propria manca tutto, il clima è torrido e per il possesso del cibo e dell’acqua ci si azzuffa e ci si accoltella o, peggio, si rischia di essere arruolati per forza nell’esercito (come avviene in Eritrea).

lunedì 30 maggio 2016

La Finanza Funzionale e i PLG ( Programma di Lavoro Garantito Transitorio ): il Futuro Possibile


di Luca Tibaldi Scenari Economici

“L’idea centrale è che la politica fiscale del governo, la sua spesa e la sua tassazione dovrebbe essere condotta prendendo in considerazione esclusivamente i risultati di queste azioni sull’economia e non in base a una qualsiasi dottrina tradizionale prestabilita su ciò che è sano e ciò che è malsano. Il principio secondo cui giudichiamo le misure fiscali in base agli effetti che producono nell’economia può essere chiamato " FINANZA FUNZIONALE ”.

Abba Lerner, 1943.

Abba Lerner è un economista statunitense considerato l’ideatore del concetto di finanza funzionale. Cosa intende dire Lerner con questa frase?




In sintesi, la finanza funzionale è quel tipo di finanza che ha come obiettivi risultati concreti nella società per il benessere della popolazione. È un tipo di finanza che guarda ai risultati, e non a ciò che delle “dottrine tradizionali prestabilite” sostengono.


Il Progetto Europa, un progetto USA di Dominazione e Controllo Sociale

di Marco Della Luna

Nel Regno Unito, dove vige maggiore libertà di informazione che da noi, il corrente dibattito sul referendum del 23 giugno sull’uscita dall’Unione Europea ha reso noto all’opinione pubblica ( vedi ad es. : The European Union always was a CIA project, as Brexiteers discover ), il fatto, censurato sul continente europeo, che il progetto dell’unificazione europea è un progetto di Washington varato alla fine degli anni ‘40 per assicurare agli USA il controllo politico finanziario del continente europeo a scopi geostrategici ed economici[i] e la sua permanenza nell’impero del dollaro, cioè tra i paesi che continuano ad accettare il dollaro anche se super inflazionato e vacillante e a comperare bonds in dollari anche se spazzatura e a partecipare a guerre e sanzioni volute da Washington anche se contrarie agli interessi nazionali.




Notoriamente da decenni gli USA sono un paese che vive essenzialmente sulla spalle degli altri, comprando a debito beni, materie prime e servizi, e facendo continue guerre per imporre l’accettazione di questo sistema di pagamento.

domenica 29 maggio 2016

Trivellopoli: dalle intercettazioni un copione degno di Saviano

Il “protocollo Vicino”: dalle intercettazioni un copione degno di Saviano.
di Giorgio Santoriello, Andrea Spartaco
“Se dobbiamo stare a guardare, staranno tutti a guardare…….non esce una carta da qua, niente, se i nostri non lavorano……..noi non lavoriamo” è il motto che spesso si ritrova nelle intercettazioni di “Trivellopoli” e pronunciate dall’ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino: la frase ricorre decine di volte in oltre 800 pagine di intercettazioni telefoniche. La legge a Corleto era lei, la Total e le subappaltatrici assumevano i suoi “nomi” e lei sbloccava le pratiche di Total ed indotto, vagliate presso l’ufficio tecnico comunale.



Tutti d’accordo, tutto ben oleato, tutto normale, tutto accettabile in un sistema dove il più puro aveva la rogna, perché bisogna lavorare poco per guadagnare molto ed i controlli ambientali sbandierarli solo quando c’era da ricattare. La terra, l’acqua, l’aria, l’agricoltura, l’allevamento…..tutte cose da falliti, bisogna diventare tutti manager col culo del prossimo e passare dal bar alla multinazionale. Grazie alla Procura di Potenza abbiamo uno spaccato incontaminato del “Sistema Basilicata”.

sabato 28 maggio 2016

Attenti Lavoratori, la politica del Lavoro di questo Governo vuole distruggere tutti i vostri Diritti





CHIUDONO IL TUO OSPEDALE? E’ DECISO DAL 2011. LO PREVEDE L’EUROPACT

di Giulio Betti

Tagli alla ricerca, tagli all’istruzione, tagli alla sanità. Tutti inferociti perchè “ Vergogna, ci chiudono l’ospedale ”, ma nessuno riesce veramente a capire perchè i tagli continuano. O meglio, la risposta da bar sport non manca mai: “E’ colpa dei politici che rrrubbano!”
La verità è ben diversa. L’Italia, come tutti i paesi dell’Eurozona, si trova nella drammatica condizione di dover prendere in prestito TUTTO il denaro necessario al funzionamento dei suoi servizi pubblici. Questo denaro va restituito da parte del Governo ai mercati finanziari che glielo prestano, di conseguenza lo Stato non può concedersi di mantenere in vita numerose strutture sanitarie, erogare fondi necessari alla ricerca, riqualificare le strutture scolastiche ecc..




E’ necessario ridurre all’osso la spesa pubblica, e non parliamo solo di sprechi, no, parliamo di ridurre i pronto soccorso, destinare meno fondi alle ambulanze, non comprare nuove attrezzature ospedaliere che salvano le vite.. Questa è già la condizione di base che distrugge i servizi pubblici.

SCOOP DEL TIMES E DEL FINANCIAL TIMES: ''C'E' UN PIANO SEGRETO UE SE VINCE IL BREXIT: ESERCITO EUROPEO''

Pare incredibile, ma in Italia nessuno avvisa l'opinione pubblica che col Brexit cambierà radicalmente sia la Ue che le sue malridotte istituzioni e che in sede europea si stanno prendendo delle "contromisure" - segrete! - alla cui definizione partecipa anche l'italiana Federica Mogherini.

Bisogna leggere la stampa estera, per scoprirlo, benchè sia escluso che il premier Renzi ne sia all'oscuro, e quindi è plausibile ipotizzare abbia preteso la censura totale. Ma a svelare la notizia con due clamorosi scoop ci hanno ha pensato stamattina due quotidiani britannici.




venerdì 27 maggio 2016

L' UNIONE EUROPEA E I BROGLI IN AUSTRIA. IN NOME DEL " ..CE LO CHIEDE L’EUROPA…" ?


di Maurizio Blondet

Per far presto, incollo l’articolo di Marcello Foa, che dà voce ai sospetti di tutti noi – ma non dei media mainstream.

Brogli in Austria? Leggete questi dati, qualcosa davvero non torna

di Marcello Foa

L’Austria è un piccolo Paese ed è una democrazia consolidata. I politologi sanno che più è piccolo è il Paese, più efficaci sono i controlli, meno elevato è il rischio di brogli. Sì, come in ogni comunità sono possibili pressioni su singoli elettori e “galoppinaggi” ma in proporzioni talmente limitate da risultare ininfluenti, soprattutto in un’elezione nazionale.




Per questa ragione, a caldo non ho creduto ai sospetti di brogli sulle presidenziali, decise al fotofinish. Ora però il sospetto diventa decisamente plausibile. Alcuni media austriaci hanno rilevato anomalie macroscopiche.

Francia, Dall'Ue: "il jobs act è indispensabile". Avete capito chi è il mandante di Hollande?

di Giorgio Cremaschi

Alla fine parla il mandante del Jobs Act di Hollande: la Ue chiama il governo francese a non cambiare la legge infame. Mentre il popolo è in rivolta, ci sono ancora dubbi che l'Unione Europea sia oggi il primo nemico dei diritti sociali e del lavoro, della stessa democrazia? Bisogna uscirne e romperla, la vera solidaretà con la grande lotta dei lavoratori francesi è combattere ognuno lo stesso nemico in casa propria, con Brexit, Italexit, Euroexit.

Dall'Huffington Post

La riforma del lavoro tiene la Francia in fibrillazione. Dopo l'annuncio dell'adesione allo sciopero anche da parte delle centrali nucleari continuano le manifestazioni a Parigi e dintorni, dove almeno 5 raffinerie su 8 sono bloccate o funzionano a scartamento ridotto, 4 mila pompe di benzina, 1 su 5, sono a secco, nonostante il ricorso alle riserve strategiche nazionali.








giovedì 26 maggio 2016

Le previsioni di crescita in Grecia che, tra non molto, saranno valide anche per l'Italia



In questo bell’articolo su Forbes, Frances Coppola spiega gli incalcolabili danni inflitti dalle autorità europee alla popolazione greca. L’infinita “crisi greca”, provocata al fine di salvare il sistema bancario dell’Europa centrale, ha spazzato via un’intera economia, condannando un popolo alla disoccupazione perenne, alla crisi demografica e a un futuro senza speranza. Questa è l’agghiacciante realtà che sta dietro l’ingannevole immagine di questa “Europa dei popoli”.


Di Frances Coppola

Il FMI ha appena pubblicato l’ultima Analisi di Sostenibilità del Debito (DSA) per la Grecia. E’ una lettura sconfortante. La Grecia non riuscirà mai a uscire dal suo debito attraverso la crescita.


Il surplus primario del 3,5% al quale il governo di Syriza sembra al momento deciso a impegnarsi, è francamente insostenibile: il FMI pensa che perfino sostenere l’1,5% sarebbe un’impresa.

mercoledì 25 maggio 2016

Una Costituzione che vive nelle parole di Calamandrei ( Ascoltatele )

di Vincenzo Cirigliano

Ascoltate le parole di Calamandrei. Dire che è emozionante ascoltarlo è dire poco. " Dietro ogni articolo di questa costituzione giovani , dovete vedere giovani come voi, Caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento ... , che hanno dato la vita per la Liberta e la giustizia ". La Costituzione è un testamento di 100.000 morti . " Se voi volete andare in pellegrinaggio là dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne dove caddero i Partigiani, nelle Carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, ovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la Dignità, andate lì o giovani col pensiero, perchè lì è nata la nostra Costituzione ".





Queste parole dovrebbero essere ascoltate da chi oggi propone con il " SI " di modificare ben 51 Articoli su 139, di questo documento che è sempre stata una pietra miliare della nostra Repubblica, una riforma delineata oggi per la prima volta da un Governo e non dal Parlamento che è l'organo legittimo, riconosciuto come massima espressione del Popolo, una riforma lontana anni luce dallo spirito dei padri Costituenti.

Sul Referendum Renzi falsifica anche la storia

di Stefano Rodotà

Era chiaro fin dall’inizio che la richiesta di tregua all’interno del Pd avanzata da Renzi mirava a tutt’altro che a una moratoria della politica. Occupando l’intero orizzonte con l’enfasi sull’epocale obiettivo della riforma costituzionale, si volevano creare le condizioni propizie per costruire nel fuoco di una lotta senza quartiere un’altra politica e un altro partito. Man mano che passano le giornate, e l’attivismo del Presidente del Consiglio si fa sempre più frenetico e compulsivo, tutto questo diviene più evidente, un rullo compressore viene lanciato su società e politica per spianare qualsiasi ostacolo, e di questo contesto bisogna tenere conto perché la discussione sul referendum costituzionale corrisponda alla sostanza delle cose.




Innovato il linguaggio con la parola “rottamazione”, Renzi ne ha via via esteso l’uso dalle persone ai corpi sociali, poi alle istituzioni e, infine, alla stessa storia. La storia, perché ormai è evidente che si è costruito un oggetto polemico totale, un ancien régime che coincide con tutta la passata vicenda repubblicana della quale, a dire del Presidente del Consiglio, o ci si libera con un colpo solo o si sprofonda nell’impotenza, nell’inciucio. 

martedì 24 maggio 2016

Uno Stato, l'Italia, in cui 10 Milioni di cittadini non riescono più a curarsi

di Salvo Fanara

Quando nel 1978, con la legge n. 833 lo Stato Italiano inserì nel proprio Ordinamento giuridico il S.S.N., il Governo in carica non fu ossessionato dal problema del reperimento delle risorse, essendoci stata alla base una precisa scelta Politico-Costituzionale che stabiliva che fosse lo Stato stesso a finanziare la Sanità, quale settore strategico, attraverso la fiscalità generale e le entrate dirette percepite dalle aziende sanitarie locali attraverso ticket sanitari e prestazioni a pagamento.





Eppure l’emanazione della legge 833, rappresentò una svolta epocale in quanto dava attuazione a quella tutela o salvaguardia della salute dei cittadini, quale diritto fondamentale dell’individuo ed interesse della collettività, nel rispetto della dignità e della libertà della persona.

Perchè BREXIT è un affare per gli Inglesi

Dieci domande sulla Gran Bretagna e la Brexit, sul prossimo referendum che sancirà un cambiamento nell'assetto istituzionale europeo e sul carattere politico di questa scelta.
Facciamo un po' di chiarezza, buona lettura!

1) Che cos'è la Brexit?
"La Brexit rappresenta la possibile uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, che attualmente conta di 28 Stati membri. Il Regno Unito non fa invece parte dell'Eurozona, costituita dai 19 Paesi che adottano l'Euro come moneta unica".

2) 
Che cosa voteranno i cittadini britannici e quando?
"I cittadini del Regno Unito saranno chiamati alle urne giovedì 23 giugno a votare la permanenza o meno della Gran Bretagna nell'Unione Europea con un voto secco: "Remain" per rimanere, "Leave" per uscire. Non saranno posti altri quesiti, eccetto questo: "Should the United Kingdom remain a member of the European Union or leave the European Union?". La risposta sarà una "X" su: "Remain a member of the European Union" oppure "Leave the European Union".



lunedì 23 maggio 2016

Falcone è morto, la MAFIA purtroppo " NO ".

di Francesco Carini

Quanto più lo Stato si disinteresserà della Sicilia e le istituzioni faranno marcia indietro, tanto più aumenterà il potere dell'organizzazione. (Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra).
Oggi è la ricorrenza di una fra le più brutte pagine della storia italiana. Ventiquattro anni fa venivano barbaramente uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta nel tratto di autostrada che collega Capaci a Palermo.




Quasi a ricordare che nell’isola continua ad esistere la macrocriminalità, l’attentato al presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci ha fatto ricordare che, anche nella provincia “babba”, la malavita è viva e vegeta.

L'Italia di Sana Costituzione





Nel corso di un incontro all'università di Catania a cui partecipava il Ministro Maria Elena Boschi, uno studente, Alessio Grancagnolo, ha argomentato con passione la sua avversione alla riforma costituzionale Renzi/Boschi. Pubblichiamo il video integrale del suo intervento che il rettore Giacomo Pignataro ha interrotto togliendogli la parola.

domenica 22 maggio 2016

La vittoria dei " NO " al Referendum Costituzionale sarà anche un " NO " a questa Europa dei Diktat

"Nel Medio Evo era con Deus vult, Dio lo vuole, che si giustificavano le sopraffazioni del potere. Laicamente ora si afferma che lo vuole l'Europa, ma i fini sono gli stessi che in quell'epoca apparentemente lontana.

di Giorgio Cremaschi

LA MIA RELAZIONE ALL'ASSEMBLEA EUROSTOP DI NAPOLI PER ITALEXIT

Sono convinto che in un futuro, speriamo più vicino possibile, ci si chiederà con compassione ed incredulità come sia stato possibile che le decisioni fondamentali del nostro paese, e di molti altri, siano state sottoposte al vaglio ed al giudizio meticoloso di controllori esterni.

 

Come sia stato possibile che un parlamento eletto, seppure con un sistema truffaldino, abbia accettato di rinunciare alla sua sovranità per delegarla ad autorità esterne non elette da nessuno.

sabato 21 maggio 2016

Con 800.000 Migranti in Libia pronti a partire , l'Italia diventerà un enorme Campo Profughi

M5S Europa

In Libia ci sono 800.000 migranti in attesa di partire per l'Italia. L'allarme lanciato da Europol e Interpol non può essere sottovalutato. L'accordo con la Turchia ha sigillato la rotta balcanica e spostato migliaia di richiedenti asilo verso le coste del nord Africa. L'Europa è assolutamente impreparata a gestire questa emergenza e ha abbandonato l'Italia al suo destino. La chiusura del Brennero e la mancata promessa di ricollocare 160.000 migranti rischiano di trasformare il nostro Paese in un enorme campo profughi.

L'Italia deve alzare la voce in Europa affinché non si ripetano gli errori già visti in Grecia. La portavoce al Parlamento europeo Laura Ferrara è in questi giorni in missione in Grecia e il suo racconto è una storia che non vogliamo si ripeta in Italia.


VIDEO. Questo è il campo profughi di Idomeni, uno dei risultati delle fallimentari politiche europee sull'immigrazione.

"Li chiamano "hotspot", sono di fatto centri chiusi di identificazione e registrazione.

Il Jobs Act d’oltralpe: l’Europa conferma la sua strategia di attacco al lavoro ed ai lavoratori

di Diego Fusaro

In Francia è stata adottata la “Loi Travail”, il “Jobs Act” francese: è passata grazie al governo socialista che, come il Pd in Italia, ha il compito di massacrare i lavoratori e favorire il capitale finanziario. Il capitale deve oggi vestire di rosso, ingannando ancora una volta le masse manipolate che continuano – per quanto tempo ancora? – a pensare che la sinistra sia ancora sinonimo di emancipazione, quando è ormai sotto gli occhi di tutti che essa è il fronte avanzato della modernizzazione capitalistica che tutto sacrifica sull’altare del profitto, della concorrenza e della liberalizzazione.




La “Loi Travail” è passata – giova ricordarlo – grazie a una norma della Costituzione che permette di aggirare il Parlamento. La “Loi Travail” aumenta la precarietà, facilita i licenziamenti e la prevalenza degli accordi aziendali su quelli di categoria, aumentando in tal maniera il potere delle imprese.

venerdì 20 maggio 2016

Il Governo, con il " Senato non Elettivo ", umilia i cittadini e blinda L'Europa

di Vincenzo Cirigliano

Si è sempre parlato in questi giorni, in merito alla Riforma Costituzionale targata Governo Renzi, concentrando per lo più l'attenzione sul sistema Legislativo monocamerale e sui meccanismi che lo regolano per l'attribuzione dei Seggi e della Maggioranza. Un Sistema che pecca indubbiamente di scarsa rappresentanza e che non risolve in alcun modo le incongruenze che aveva fatto emergere la Corte Costituzionale in merito al "Porcellum " vale a dire l'assenza dei voti di preferenza e l'assegnazione di un premio di Maggioranza spropositato.







Ciò di cui si è quindi in genere discusso si è limitato alle valutazioni su cosa sarebbe stato giusto o meno fare per dare un sistema più equilibrato e più rappresentativo possibile ai cittadini Italiani.

Giocano con i Numeri. Altro che Flessibilità!!

Movimento 5 Stelle Europa

Uno straordinario lavoro diplomatico del Governo italiano a danno dei cittadini. Le concessioni sulla flessibilità ottenute da Matteo Renzi e sbandierate come una vittoria sono in verità una gigantesca fregatura, che ci vincola al ricatto dei poteri forti, ovvero a pesanti svendite di diritti e ricchezze italiane e al rispetto futuro di tutti i requisiti del "Patto di Stabilità" e del "Fiscal Compact". Costi quel che costi.

Lo dimostra questo documento in cui la Commissione esprime il proprio giudizio sul programma economico presentato ad aprile da un Governo non eletto, traditore degli italiani e pronto a tutto pur di trascinarsi negando le evidenze dei fatti.



Uno Stato sovrano potrebbe fare manovre economiche per salvare i disoccupati, i pensionati, i giovani studenti, l'ambiente e i risparmiatori.

In nome del popolo o delle riforme Renziane sul Lavoro

di Domenico Tambasco

Campeggia nei corridoi della sezione lavoro del Tribunale di Milano, da alcuni giorni, un singolare manifesto di promozione di un corso dal titolo “Licenziamento collettivo e diritto dell’unione europea”, che attira l’attenzione per il contenuto del testo di presentazione dell’incontro.

Per l’ignota mano che ha vergato la locandina “le riforme del lavoro varate negli ultimi tre anni incidono profondamente sulla regolamentazione del mercato del lavoro italiano. Alla base delle riforme sembra di intravedere un vero e proprio cambio di paradigma.





La cultura del novecento concepiva il diritto del lavoro come un ordinamento giuridico volto a soddisfare il bisogno di tutela del lavoratore ed a riequilibrare i rapporti di forza tra “capitale e lavoro”.

giovedì 19 maggio 2016

Chi muove Renzi?




L'ONESTÀ NON PUO' ESSERE REGOLA POLITICA SE A DOMINARE E' IL CAPITALISMO



"L'onestà è un elemento fondamentale dell'animo umano, aspirare ad essa ci rende migliori. Ma non può diventare regola delle relazioni sociali e politiche se domina il capitalismo, un sistema che premia la disonestà tanto più è grande, efficiente e meglio capace di celarsi dietro l'ipocrisia".

di Giorgio Cremaschi

I veri disonesti, cioè coloro che mettono il proprio interesse personale davanti a tutto, non possono comprendere i veri onesti, cioè coloro che sono disposti a sacrificare quell'interesse di fronte a principi e valori.

Per i disonesti, gli onesti devono avere per forza un secondo fine, inconfessabile e nascosto dal rigore dei comportamenti.




Per i disonesti. è impossibile che questo secondo fine non ci sia, perché essi misurano gli altri secondo sé stessi. Ma anche gli onesti non riescono a capire i loro opposti.

mercoledì 18 maggio 2016

Impatto sull’economia italiana delle sanzioni alla Russia

di Ulrich Anders
I costi delle sanzioni commerciali imposte alla Russia da UE e USA in risposta alla guerra civile in Ucraina e al referendum di annessione della Crimea stanno colpendo pesantemente l’economia italiana.
Nel 2013 l’Italia era il secondo esportatore verso la Russia fra i Paesi UE con 10,8 mld di euro di export, un interscambio di 40 mld di euro e un tasso di crescita nell’ordine dell’8.4%. Secondo ISTAT nel 2015 il valore delle nostre esportazioni verso la Russia è calato di ben 3,7 miliardi di euro rispetto al 2013, anno precedente all’introduzione delle sanzioni, attestandosi a 7,1 miliardi.
Secondo uno studio del WIFO (The Vienna Institute for International Economic Studies) in UE sono stati persi 44 miliardi di export e 900mila posti di lavoro, con il rischio di perdere 100 miliardi e 2,2 milioni di posti di lavoro a regime.

L’Italia è fra quelli che rischia di pagare il conto più salato. Gli analisti del WIFO stimano infatti che l’Italia nel 2015 abbia perso ben 80.000 posti di lavoro per effetto delle sanzioni e 0,1% di PIL. Sempre per il WIFO, nel medio periodo l’Italia potrebbe perdere fino a 215.000 posti di lavoro e 7 miliardi di PIL (0,44%).

martedì 17 maggio 2016

Un passo di prosa che rispecchia l'attuale dibattito politico Italiano

da un articolo di Alessandra Daniele su MegaChip 

- Ladro, ladro, mi serve un ladro!
Il direttore del quotidiano di partito dà una manata al tavolino. Il tablet sobbalza, e scivola dal supporto improvvisato. Il direttore sbuffa, lo solleva, e ricomincia a scorrere le notizie.

- Niente, si stanno scannando, ma in realtà questi loro sindaci sono accusati solo di stronzate insignificanti, nomine, assunzioni, robetta... ma come hanno fatto questi pezzenti a vincere le elezioni comunali? Non ce l'hanno un criminale serio?

- Figuriamoci, certo che ce l'hanno - dice il caporedattore - non si sarà ancora fatto beccare. Questione di tempo.


- Ma a noi serve adesso! Fra meno d'un mese si vota, abbiamo mezzo partito in manette, la nostra tesi difensiva è che in Italia il più pulito c'ha la rogna, e invece questi pezzenti la rogna non ce l'hanno! - Scandisce, battendo la mano sul tavolino. Il tablet crolla in avanti.

"Ue come Hitler e l'euro ha distrutto l'Italia" . Parole dell'ex sindaco di Londra Johnson

di Giorgio Cremaschi

Ha suscitato tanto (ipocrita) scandalo l'affermazione del sindaco di Londra uscente Johnson, conservatore contro Cameron e per il si a Brexit.

Johnson ha detto che l'Unione Europea oggi è l'Europa voluta da Hitler realizzata con altri mezzi. Se guardiamo questa carta dei nuovi missili NATO sembra quella dell'attacco di Hitler all'Unione Sovietica.




E oggi Nato e Ue sono la stessa cosa.

Basta vedere cosa succede in Ucraina.




Johnson ha anche detto che grazie all'Unione Europea e all'euro la Germania ha distrutto l'industria italiana e assoggettato la Grecia come colonia.

lunedì 16 maggio 2016

In Germania chi sbaglia paga.

L'imprenditore Thomas Middelhoff è stato condannato a 3 anni di carcere per evasione fiscale e, udite udite, è finito davvero in cella. In Italia il processo non sarebbe neanche arrivato a sentenza.

di Petra Reski

È proprio una sfiga per il manager tedesco Thomas Middelhoff vivere in Germania e non in Italia. Dopo la condanna definitiva a tre anni per evasione fiscale e malversazione deve adesso scontare la pena nella prigione di Bielefeld: in Italia non sarebbe stato neanche condannato, perché il delitto nel frattempo sarebbe già prescritto, visto che un processo dura in Italia mediamente dieci anni.




E se, malauguratamente, fosse stato condannato – cosa che ogni avvocato scaltro avrebbe potuto evitare facendo le solite manfrine – Middelhoff avrebbe potuto scontare la pena tranquillamente nella sua villa, condannato al massimo a giocare a filetto con gli anziani una volta a settimana.

Farmaci, tutti i brevetti della Sapienza all'amico di Renzi

Il fattaccio degli accordi Sapienza/Kcube di Carrai. Le politiche di privatizzazione dell'interesse generale ai tempi di Renzi: dall'università ai servizi segreti

di Maimonide.

Sulla Università La Sapienza e la via italiana alla privatizzazione dei saperi sapevamo da tempo: negli ultimi 10/15 anni le università hanno avuto da tutti i governi sia disposizioni di legge che atti amministrativi che hanno spalancato il portone all'entrata del privato senza se e senza ma.



Ma quello che è accaduto alla Sapienza col Giglio Magico di Renzi ha qualcosa dell'incredibile: è oltre.

domenica 15 maggio 2016

Deflazione Debito Default, l'Italia in 3D

Le manovre monetarie di Draghi presto finiranno, mentre il debito nell'Era Renziana tocca il record. Alcuni conti prima del brusco risveglio

di Giuseppe Masala

Volendo parlare di cose economiche, tra i dati resi pubblici in questi giorni saltano agli occhi i seguenti .
L'ondata deflattiva ha colpito anche la Germania locomotiva d'Europa: 0,1%;
A marzo in Italia la deflazione si attesta allo -0,5%;
Sempre a marzo la deflazione si attesta ad un sobrio -1,1% in Spagna;
Considerati i dati dell'indice generale dei prezzi possiamo dire che il tasso reale a cui vengono prezzati i nostri titoli di stato decennali (BTP) è di circa il 2% (1,5% + 0,5% di deflazione).




Se consideriamo che da un anno la BCE sta mandando avanti un piano di riacquisto di titoli di stato dei paesi dell'area euro per 60 miliardi di euro al mese (da maggio addirittura per 80 miliardi) non pare azzardato dire che senza questa manovra straordinaria l'Italia pagherebbe almeno un 9% di tasso di interesse sui titoli decennali.

sabato 14 maggio 2016

LA DIGNITÀ DEI POVERI, LO SPRECO DEI RICCHI

"Ci hanno abituato a tutto questo un po' alla volta, come la rana bollita dell'antica storiella."

di Giorgio Cremaschi

La foto che vedete l'ho scattata io con il mio cellulare davanti al supermercato vicino a casa, in un quartiere residenziale di Brescia, una delle città più ricche d'Italia.

L'uomo che vedete rovistare nel cassonetto alla ricerca di cibo, come le verdure e la frutta che già ha accumulato sul muretto dietro di lui, è un pensionato come me, all'incirca della mia stessa età, ma più povero.




Come me, queste due parole mi hanno colpito quando stavo salendo in macchina dopo una piccola spesa. Siamo oramai abituati a vedere senza tetto e rom cercare nei cassonetti della spazzatura. Una volta ho letto di una ragazzina che era rimasta incastrata in uno di essi.

Quali articoli della Costituzione vengono palesemente disattesi

di Luca Tibaldi

Mentre siamo abituati a sentire a destra e sinistra che noi “abbiamo la Costituzione più bella del mondo”, al contrario non sentiamo mai da nessuna parte come quella stessa Costituzione sia quotidianamente stracciata e bruciata dall’attuale assetto europeo, con il dichiarato consenso dell’establishment italiano.

Innanzitutto, come punto di partenza, ricordiamo che negli stessi trattati europei viene dichiarato senza alcun dubbio che le direttive europee hanno valenza sovranazionale, e che quindi, in teoria, possono avere più “valore” delle Costituzioni nazionali.
Potete tranquillamente tornare a leggervi le nostre analisi di alcuni dei più abominevoli trattati europei.



Prima di procedere va però bloccata subito ogni obiezione. Qualcuno infatti potrebbe sostenere che sia inutile parlarne, perché se i trattati europei hanno valenza sovranazionale, allora non c’è più niente da discutere.
In realtà abbiamo un’arma, rappresentata nella Corte Costituzionale. Infatti essa ha emesso più volte sentenze che dimostrano come i valori e i principi fondamentali della nostra Costituzione debbano essere SEMPRE rispettati e, quindi, come quegli stessi valori e principi siano SEMPRE “superiori” alle direttive europee.

venerdì 13 maggio 2016

Il documento shock: Pd invaso dalla 'ndrangheta



Il dossier del prefetto di Reggio Emilia dopo lo scioglimento di Brescello per mafia

di Felice Manti

A Brescello non era infetto dalla 'ndrangheta solo il Comune ma tutto il Pd locale. Parola di Viminale.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dello scioglimento del comune emiliano a guida dem reso famoso dalla saga Don Camillo e Peppone, i guai dell'amministrazione guidata da Marcello Coffrini vengono messi nero su bianco dai rapporti allegati alla Gazzetta. Il più duro contro il Pd è quello firmato dal prefetto di Reggio Emilia Raffaele Ruberto, pubblicato dal sito reggioreport.it.



Una relazione pesantissima che rischia di innescare nuove grane dentro il Pd emiliano, già fiaccato dallo scandalo che ha sfiorato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio per le infiltrazioni della 'ndrangheta a Reggio Emilia, altra città a guida Pd che Delrio ha governato prima di salire a Palazzo Chigi.

EXPO: 23,8 Milioni di Euro di Rosso

Pubblicati sul sito i documenti con rendiconti e relazioni dell'ex commissario Sala, candidato sindaco di Milano. Altri 7,7 milioni di perdite si sono accumulati da inizio anno fino al 18 febbraio. E resta da vedere se i crediti verso clienti, che valgono 130,4 milioni, saranno interamente riscossi. Non ancora donati i soldi raccolti per il terremoto del Nepal. Il prossimo 28 maggio la presentazione dei conti agli azionisti per l’approvazione del bilancio

di Luigi Franco

Expo ha chiuso il 2015 con un rosso di 23,8 milioni di euro. E a questo vanno aggiunte perdite per altri 7,7 milioni accumulate da inizio anno fino al 18 febbraio, data di messa in liquidazione della società e delle dimissioni di Giuseppe Sala.





Il dato, che non era sinora stato reso noto, è messo nero su bianco sui documenti pubblicati sul sito della società riguardanti i rendiconti e le relazioni consegnate dall’attuale candidato a sindaco di Milano due settimane fa.

Dilma Rousseff: " ...golpe nel mio paese ". Mosca: " ...in Brasile ingerenza esterna inaccettabile "

Il portavoce del ministero degli Esteri russo, María Zajárova, ha sottolineato che è molto importante che tutti i processi politici in atto in Brasile trascorrano all'interno del quadro costituzionale e ha descritto come la situazione attuale "un'interferenza straniera inaccettabile". Lo riporta RIA Novosti.

"E 'importante che questi processi trascorrano rigorosamente all'interno del quadro costituzionale, in linea con le norme della legislazione nazionale. Inoltre, è fondamentale che l'esito del processo non provochi divisione sociale o aumenti il confronto politico.
E le interferenze esterne non sono accettabili in questa situazione ", ha detto Zajárova.




Secondo Zajárova, Mosca è interessata a un Brasile stabile e democratico che si sviluppi in modo dinamico e svolga un ruolo importante sulla scena internazionale.

giovedì 12 maggio 2016

Telegraph: "L'Italia dovrà presto scegliere: l'euro o la catastrofe economica"

"L'Italia deve scegliere tra l'euro e la sua sopravvivenza economica", lo scrive sul Telegraph il noto editorialista finanziario Ambrose Evans-Pritchard. "Il tempo stringe per l'Italia, bloccata in una deflazione da debiti e alle prese con una crisi bancaria che non puo' affrontare con i vincoli dell'unione monetaria", scrive.

Dalla Traduzione de il Nord:

"Dal picco della crisi - prosegue Evans Pritchard - come ha ricordato il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, il prodotto interno lordo si e' ridotto del 9% e la produzione industriale del 25%. Ogni anno la percentuale del debito rispetto al Pil sale: 121 per cento nel 2011, 123 nel 2012, 129 nel 2013, 132,7 nel 2015. Lo stimolo della Banca centrale europea svanirà prima che l'Italia riuscirà a uscire dalla stagnazione e il Fondo monetario internazionale, infatti, prevede una crescita di appena l'1% quest'anno. La finestra globale si sta chiudendo".




Gli effetti perversi della moderazione salariale, ideologia discutibile di chi si presenta come Sinistra, che nei fatti non esiste ( Video da Seguire )

Le politiche di moderazione salariale dovrebbero generare crescita sia perché migliorano la competitività di prezzo delle nostre imprese esportatrici, sia perché, contenendo l’inflazione, accrescono i consumi e la domanda interna. L’evidenza empirica smentisce entrambi gli effetti, mostrando come la compressione dei salari abbia il solo esito di accentuare la recessione. Gli effetti perversi della moderazione salariale. 

di Guglielmo Forges Davanzati 

La ripresa della crescita economica in Italia viene fatta dipendere, nella visione dominante[1], dal combinato della liberalizzazione del mercato dei beni e dei servizi e da misure di deregolamentazione del mercato del lavoro, secondo gli effetti descritti nella seguente tabella.


   













(fonte: Tronti, 2009)[2] 



mercoledì 11 maggio 2016

Ma Fascista a Chi? Piuttosto Vergognatevi!



"Contrariamente a quanto sostiene il Presidente del Consiglio, non sempre il Si è costruttivo e il No distruttivo. A volte nella storia d'Italia sono stati proprio i No a costruire, mentre il Si distruggeva".

di Giorgio Cremaschi

Dunque secondo la ministra Boschi chi vota No alla controriforma della Costituzione è contiguo a Casapound, cioè per dirla come lei vuole che noi capiamo, è un fascista. Quindi il referendum di ottobre è un nuovo capitolo della lotta partigiana, o Renzi ciao ciao ciao.

L'ANPI ( Associazione Nazionale Partigiani ) si è schierata per il NO, basterebbe questo per qualificare l'affermazione della ministra come una stupidaggine.




Ma le stupidaggini politiche non vanno mai sottovalutate, soprattutto in un paese come il nostro, sottoposto da decenni al progressivo degrado della democrazia e con un sistema informativo che ci vede all'ottantesimo posto nel mondo per libertà di stampa.

Si gira la Distruzione della Grecia

di M5S Europa

In caso non ve ne foste accorti l'altro ieri si è celebrata la festa dell'Europa. Com'è stata la vostra? Certamente meglio di quella dei cittadini greci, che si sono visti recapitare ulteriori misure di austerità che sono coincise con un'umiliazione sociale senza precedenti. Così, mentre i grandi leader inneggiavano aRobert Schuman (nel 1950 presentò il piano di cooperazione economica, la cosiddetta "Dichiarazione Schuman"), il parlamento aveva votato positivamente altre misure lacrime e sangue per il popolo greco. 





Il tutto in vista dell'Eurogruppo di ieri, nel corso del quale i falchi dell'austerity sono riusciti anegare per l'ennesima volta l'haircut dell'immenso debito che grava sulle finanze della Grecia.

Quella visione moderna di Gianluca Corrado per Milano: ”Parisi favorito, ma noi rimontiamo”

Si sente che è abituato a parlare in pubblico, Gianluca Corrado. Avvocato (“con predilezione per la materia penale”), papà di due bambini, è il candidato del M5S alle Comunali di Milano. “Parisi? Indubbiamente più forte di Sala. Noi di destra? Macché. Comunque tra un mese dobbiamo essere al 20 per cento nei sondaggi…” 

L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT

Avvocato Corrado, lei è un penalista.
Diciamo che ho la predilizione per la materia penale. Mi sono occupato anche di minorile e ho seguito qualche caso rilevante che qui per rispetto per i miei clienti evito di rivelare. Anche perché tengo molto distaccato il lavoro dalla attività politica.




Famiglia, figli?
Ho una compagna e due figli di 2 e 5 anni.

martedì 10 maggio 2016

In Basilicata il problema dei problemi: essersi seduti sull’oro nero e non aver pensato ad altro.

di Luca Rinaldi Linkiesta

Siamo nel cuore della Val d’Agri nelle ore in cui a Matera il presidente del Consiglio Matteo Renzi sta firmando il “Patto per la Basilicata” e promuovendo Matera come Capitale della Cultura per il 2019. Gli entusiasmi sono dunque concentrati al teatro Duni dove Renzi promette investimenti per 4 miliardi nella regione con la celebrazione del presidente della Regione Marcello Pittella e del sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri.

Nella provincia di Potenza Matteo Renzi non ci passa e i potentini se la prendono. Così il Patto per la Basilicata diventa il Patto a sei zampe.





Perché a poco più di un mese dagli arresti che hanno coinvolto dirigenti Eni, politica locale e organismi di controllo come l’Arpab, c’era chi si aspettava almeno una visita dal premier.

OPPENHEIMER: "LA DITTATURA ECONOMICA TEDESCA È COME QUELLA DEL TERZO REICH"

Movimento 5 Stelle Europa

Una dittatura economica, quella tedesca, che non ha alcun precedente nella storia. Se non con la Germania del Terzo Reich. Con questa forte analogia l'economista e Prof. Peter Oppenheimer spiega la ragione degli squilibri macroeconomici che regnano e comandano l'Eurozona.

Il problema dell'export teutonico, la moneta unica come gabbia con cui controllare le democrazie e il recente scandalo sulla Deutsche bank sono solo alcune delle sciagurate evidenze empiriche che governano l'Europa nel suo complesso.

Ne abbiamo parlato con il professore "oxfordiano" che meglio di altri ha saputo cogliere ed analizzare la via della svalutazione di una moneta sovrana.

 


"Penso che ci sia una mancanza di idee chiare, per esempio sulle differenze tra il fine e i mezzi. I soldi, nella vita economica, sono il mezzo, non il fine. Facilitano il lavoro dei mercati. La scopo della vita economica non è una moneta per tutti, ma incoraggiare la produzione e il consumo.

Fisco diabolico: ecco tutte le tasse invisibili

di Stefano Filippi

Il lato oscuro delle tasse è come la faccia nascosta della luna: non lo vedi mai. Con il fisco succede la stessa cosa. La maggior parte dei prelievi è invisibile. Il contribuente non si accorge di versare denaro nelle casse dell'erario. Succede per esempio con gli stipendi dei lavoratori dipendenti, incassati al netto del prelievo.

Ma capita anche con l'Iva incorporata nel prezzo dei beni acquistati. In numerosi Paesi sugli scontrini sono riportati separatamente il costo del prodotto comprato e l'aggravio fiscale caricato. Da noi non funziona così.




Tutto congiura a tacere il meccanismo dei prelievi, la trasparenza è la grande assente nel rapporto tra fisco e cittadini. I quali finiscono per non rendersi conto di quale sia l'effettivo peso dell'imposizione tributaria sulle loro tasche.

lunedì 9 maggio 2016

Scontri in Grecia dopo l'approvazione delle nuove misure di Massacro Sociale

Il premier greco si conferma un fantoccio della Troika

di Giorgio Cremaschi

È bene conoscere in concreto le misure adottate dal governo Tsipras per conto degli usurai della Troika, perché il palazzo europeista e il giustificazionismo a prescindere di alcuni, sempre più ridotti per fortuna, settori della sinistra ex radicale, tendono assieme a nascondere la realtà. Il governo ha tagliato tutte le pensioni sopra il livello minimo di 384 euro mensili.

Il governo ha aumentato le tasse sul lavoro, cioè ridotto le retribuzioni che superano i 795 lordi mensili.

Il governo ha aumentato l'IVA su tutti i principali beni al 24%.

Il governo ha aumentato gli affitti calmierati delle abitazioni.





Queste sono le misure che colpiscono in Grecia chi ancora un lavoro, una pensione, una casa ce l'ha.

VERSO UNA COSTITUZIONE DI MINORANZA PER UNA DEMOCRAZIA DELL’ONNIPOTENZA

di Luigi Ferrajoli

Questo referendum sarà un referendum sulla democrazia, un referendum sul carattere tendenzialmente autocratico, oppure democratico e pluralista della democrazia costituzionale. La Costituzione che è stata proposta e già votata più volte alle Camere, è un’altra Costituzione. Per il metodo con cui è stata approvata è un oltraggio non tanto e non solo alla Costituzione del ’48, ma al costituzionalismo in quanto tale, cioè all’idea stessa di Costituzione.


Le Costituzioni rigide sono nate nel secondo dopoguerra per unire, ma soprattutto sono nate come limiti e come vincoli ai poteri di maggioranza.

Come le centrali della NATO controllano la politica dell’UE sui rifugiati

Un fiume incontrollato di profughi di guerra da Siria, Libia, Tunisia e altri Paesi islamici destabilizzati dalle rivoluzioni colorate della ‘primavera araba' di Washington, ha creato il più grande caos sociale nell'UE, dalla Germania alla Svezia alla Croazia, dalla fine della seconda guerra mondiale.

Ormai è chiaro che più di qualcosa di sinistro è in corso, minacciando di distruggere il tessuto sociale del nucleo della civiltà europea. Pochi si rendono conto che l’intero dramma è orchestrato non dalla cancelliera tedesco Angela Merkel, o dagli anonimi eurocrati della Commissione UE di Bruxelles. È orchestrato dalla cabala di think tank della NATO.



L’8 ottobre 2015 tra il grande flusso di centinaia di migliaia di rifugiati inondanti la Germania da Siria, Tunisia, Libia e altri Paesi, una nuova e sicura di sé cancelliera tedesco Angela Merkel proclamava in un popolare programma televisivo tedesco che “ho un piano”, occasione per una frecciata tagliente ai partner della coalizione guidatu dal capo della bavarese CSU, Horst Seehofer, critico verso la posizione di accoglienza dei profughi di Merkel nella primavera 2015, che ha visto più di un milione di rifugiati entrare in Germania solo l’anno scorso.