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venerdì 4 dicembre 2015

#COP21, TUTTE LE BUGIE E LE IPOCRISIE DEL GOVERNO ITALIANO

Stralci dal Diario del M5S
IL GOVERNO SI VERGOGNI, A PARIGI SOLO IPOCRISIE E BUGIE
Renzi arrivato a Parigi ha detto che serve un accordo vincolante, ma l'unico obiettivo vincolante per limitare la temperatura al di sotto dei 2° è limitare l'esplorazione e di nuovi giacimenti di fonti fossili e di petrolio, gas e carbone da riserve già conosciute come in Basilicata. Da un semplice conto aritmetico: secondo le stime prudenziali disponibili, la CO2 totale che sarebbe rilasciata nell'atmosfera se tutte le riserve oggi conosciute di combustibili fossili fossero bruciate è pari a 2.795 GT. Stiamo parlando, dei combustibili fossili già identificati e pronti ad essere estratti. D'altra parte, la massima quantità di CO2 che può essere prodotta dalla combustione futura dei combustibili fossili se vogliamo avere l'80% di probabilità di contenere il riscaldamento globale al di sotto di 2°C (obiettivo peraltro per nulla prudente alla luce dell'accelerazione dei fenomeni legati al cambiamento climatico che emerge dagli studi più recenti) è pari a 565 GT.

Quindi, per rimanere al di sotto di 2°C, solo 565 GT di CO2 possono essere emesse, contro le 2.795 GT - cinque volte di più - pronte ad essere bruciate. E' evidente che limitare l'estrazione di combustibili fossili è molto più semplice da ottenere e molto più efficace che limitare le emissioni di CO2. Vista la posta in gioco, non solo non possiamo permetterci che la COP21 si traduca in un fallimento, ma non possiamo neanche accontentarci di misure parziali e di difficile implementazione. Renzi con lo Sblocca Italia nella realtà, ha raddoppiato le estrazioni e approvando decreti di compatibilità ambientale per nuovi permessi di ricerca e concessioni di estrazione petrolifera. (Piernicola Pedicini)

LA BOZZA DEL DOCUMENTO SU CUI SI NEGOZIA
Dopo la passerella dei leader, si entra nel vivo della discussione con incontri collettivi e bilaterali fra I 190 Paesi presenti alla Conferenza del Clima di Parigi. Si parte da una bozza che il Movimento 5 Stelle vi mostra in esclusiva. Leggetela e fatevi una prima idea. All'interno c'è una data che preoccupa. La Cina inizierà a ridurre le proprie emissioni inquinanti a partire dal 2030. E' troppo tardi! Il pianeta sta morendo adesso (M5S Europa)

TUTTE LE BUGIE DI RENZI A PARIGI
In questi giorni sentirete Matteo Renzi giocare con i numeri per elemosinare un briciolo di visibilità anche da Parigi. Il Premier è impegnato a truccare la realtà per gonfiare il petto davanti ai giornali (che dimenticano sempre di fare la seconda domanda, magari dopo un fact-checking) e agli altri Paesi sparando cifre a caso sulla presunta eccellenza italiana nel campo delle energie rinnovabili. I numeri che il Presidente del Consiglio va ripetendo a pappagallo sono una lettura parziale e totalmente fuorviante di quella che è la realtà. Proprio mentre Renzi blatera dicendo che "l'Italia non ha bisogno di fare i compiti a casa" e che "siamo leader", ecco che l'Agenzia Europea per l'Ambiente annuncia che l'Italia è il Paese Europeo con più morti premature per inquinamento da polveri. Effettivamente, siamo leader, caro Renzi...
Il Premier dice che "l'Italia ha oltre un terzo della sua energia proveniente da fonti rinnovabili". Una bufala pazzesca. Quel dato si riferisce solo all'energia elettrica circolante sulla rete, non all'energia utilizzata dal sistema Paese Italia, quindi anche alle fonti primarie. Nel computo totale infatti è necessario mettere anche l'energia usata per il riscaldamento e il raffreddamento, oltre che - naturalmente - ai trasporti. In questo caso (lo certifica l'ISTAT) per l'Italia l'obiettivo è raggiungere, entro il 2020, un totale del 17% dell'energia usata da fonti rinnovabili. Oggi siamo a poco più del 12%. Il 37% di oggi di cui parla Renzi è dunque assolutamente inesistente. L'Italia ancora oggi usa principalmente idrocarburi (gas e petrolio), carbone ed energia importata - che a sua volta proviene da fonti fossili.
Questo inesistente "vantaggio" nei confronti degli altri Paesi evidentemente tranquillizza molto il nostro caro leader, se è vero come è vero che gli incentivi all'installazione di impianti rinnovabili sono ancora sospesi: dal 2011 al 2014 gli impianti di solare fotovoltaico e eolico installati in Italia sono crollati da 10.663 MegaWatt a soli 733 MW nel 2014 (Fonte: Legambiente). Questi numeri sono chiarissimi. Meno quelli invece che, ancora, promette Renzi, sempre più impegnato nella campagna delle mance: 4 miliardi di euro per il clima (?) da qui al 2020 ha dichiarato ieri. Tradotto, meno di un miliardo l'anno. Peccato che l'Italia, fra incentivi, riduzioni fiscali e sussidi elargisca quasi 9 miliardi di euro all'anno per supportare il consumo di energia da fonti fossili sui 330 miliardi che spende l'intera Unione Europea e i 5.300 miliardi a livello mondiale. (Marco Affronte)

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