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domenica 31 gennaio 2016

Andre Vltcek: "LA NATO DEVE SCOMPARIRE NON CI SONO SOLUZIONI INTERMEDIE"


di Marinella Correggia e Stefania Russo

Il filosofo, documentarista e autore con Noam Chomsky di “Terrorismo occidentale” ha accolto l'invito della Commissione affari esteri del Movimento 5 Stelle a partecipare al Convegno “senonfosseNATO” 

Gli abbiamo rivolto alcune domande per l'AntiDiplomatico.




Tu vivi tra il Giappone, la Tailandia e il Libano, tutti Paesi che non fanno parte della Nato. Visto da fuori cosa pensi dei Paesi alleati della Nato?

Io ho scelto di vivere lontano dai Paesi Nato. I popoli della Nato hanno una enorme responsabilità che non vogliono assumersi: 500/600 anni di terrorismo, perché il colonialismo e l’imperialismo sono terrorismo. Parliamo dell’Europa, dell’Italia perché oggi mi trovo qui.

sabato 30 gennaio 2016

Lettera aperta al Presidente della Repubblica



di Avv. Marco MoriPubblico in integrale la lettera aperta che ho inviato il 29 gennaio 2016 al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Presidente Mattarella,

con il più vivo rammarico ho ascoltato le sue recenti dichiarazioni pubbliche, dichiarazioni che destano motivato e forte sconcerto e che risultano sfociare direttamente nell’alto tradimento dei valori costituzionali su cui Lei ha giurato.

Sia nel discorso pronunciato a Cernobbio, che nella recente dichiarazione del 27 gennaio in cui ha affermato che “È un’illusione alzare muri e ricercare negli stati nazionali una inverosimile sovranità perduta”, lei ha tradito dalle fondamenta la nostra nazione ed i valori dei Padri Costituenti.





Dietro la bieca scusa del “nazionalismo”, ha sostenuto la legittimità delle cessioni di sovranità, diritto plurisoggettivo che appartiene al popolo, non a lei (ex art. 1 Cost.), e l’impossibilità di riscattarla. Ha parificato uno Stato sovrano e democratico ad uno che basa la propria politica sul conflitto con gli altri popoli anziché sulla cooperazione e la solidarietà.

Un incontro senza risultati di rilievo per l'Italia, anzi....



by Guido Da Landriano

La visita del toscanello Renzi alla cancelliera Merkel si è concluso con un bel nulla di fatto, anzi potremmo dire che l’incontro con la maschia signora tedesca lascia la povera Italia gravida di soldi da versare e di debito da calare.

Vediamo alcuni punti :

a) Flessibilità nei bilanci: La Merkel ,evidentemente, non ne vuole neanche parlare con Renzi, rimandando tutto a Junckers. Il che è un modo per rifiutare pure piuttosto scortese, perchè lascia alla servitù il compito ingrato di mandar via i disturbatori.



b) Turchia: Renzi ha piegato il capo , accettando di contribuire con i 300 milioni previsti. Nessuna osservazione sull’inutilità del piano e soprattutto sul ricatto che ne è la base. Al massimo l’Italia implorerà un po’ di scomputo dai parametri europei

venerdì 29 gennaio 2016

Renzi e Marchionne : la bruttezza del mercato

di Giorgio Cremaschi

Mentre gli operai manifestavano a Genova la maggioranza di Renzi e Verdini approvava al senato la svendita dell'Ilva a qualche multinazionale. Secondo quando votato a maggioranza dal parlamento, entro il 30 di giugno di questo anno tutto il gruppo Ilva dovrà essere ceduto. Chi lo potrà comprare? O qualche grande multinazionale siderurgica estera, tipo Tyssen o Mittal, che già tagliano e ristrutturano in Italia, o qualche riccone come Rebrab, che ha comprato le acciaierie di Piombino per farci, forse, altro. Non sappiamo se dietro la data così ravvicinata, vendere in 5 mesi mega impianti siderurgici, sia già nascosto il nome dell'acquirente. Oppure se si andrà all'avventura sul mercato. Sappiamo però che il prezzo e il futuro dell'Ilva sarà deciso da chi compra. È infatti una legge semplicissima di mercato che decide: se chi vende deve vendere a tutti costi entro un certa data, al compratore non resta che attendere sulla riva del fiume…



Lettera aperta al convegno 'Se non fosse Nato' promosso dal M5S ( diretta )


di Giulietto Chiesa

Cari colleghi e amici,

trovandomi fuori Italia non posso prendere parte all'iniziativa promossa dal Movimento 5 Stelle sul tema - che io ritengo assolutamente cruciale - della partecipazione dell'Italia alla Nato. Cerco di farvi pervenire, nella inevitabile forma sintetica, le mie opinioni.
La discussione in materia è benvenuta. Sono decenni, letteralmente, che questo tema è rimasto al di fuori dell'attenzione pubblica in Italia. Al punto che la stragrande maggioranza degli italiani non sanno nulla della Nato, di come è nata, di come è stata utilizzata e da chi, di come si è trasformata nel tempo alle spalle dei cittadini di un paese che, da tempo, non è più sovrano.





Plaudo quindi alla vostra iniziativa e alle domande che voi avete posto, a voi stessi e a tutti gli italiani. Esse aiuteranno molti a capire meglio la situazione nella quale ci troviamo - e ci troveremo - di grave pericolo per le sorti dei nostri figli.

giovedì 28 gennaio 2016

Il nonno della Boschi, Licio Gelli, la Banca Etruria e la P2.

di Aldo Giannuli

Recentemente, mi è capitato per caso di rimettere mani negli atti della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla P2 e, mentre cercavo altro, mi è capitato di leggere (Doc.XXIII n 2-ter/13 Vol XIII pp. 234 e segg) il verbale stenografico della seduta del 22 novembre 1983 dedicata all’audizione del generale Siro Rossetti del Sid e membro della Loggia P2 (in questo verbale indicato sempre come Rosseti, ma in altre parti della documentazione come Rossetti che ci sembra la versione più corretta).




Ad un certo punto della seduta si sviluppa un contraddittorio fra il Presidente, che, contesta a Rossetti una data di affiliazione risalente al giugno 1970 e lo stesso generale che, in un memoriale, sosteneva di aver conosciuto Gelli solo nel 1971 (la questione dei pochi mesi di distanza ha senso ove si tenga presente che il golpe Borghese avvenne nel dicembre 1970).

UNA TRUFFA LEGALIZZATA L'ACCORDO DI PADOAN CON LA U.E. SULLA BAD-BANK

Ieri Pier Carlo Padoan ha trovato l'accordo sulla bad-bank con la Commissione Europea. Al tavolo c'era un grande assente, come spesso accade in UE: gli interessi del cittadino. Quella che il Governo italiano ha negoziato con la commissaria Margrethe Vestager è un'intesa di cui gioveranno solo gli istituti di credito, che potranno tentare di ripulirsi dai loro crediti deteriorati continuando a fare ciò che hanno sempre fatto, truffare risparmiatori inconsapevoli.




In questo video il portavoce Marco Zanni vi spiega il funzionamento della bad-bank:

Grazie al portavoce Marco Zanni vi spieghiamo il funzionamento della nuova "light" bad-bank all'italiana: un contenitore che darà la facoltà alle banche di prendere i loro crediti deteriorati, impacchettarli in prodotti cartolarizzati (come gli ABS, Asset-Backed Securities) e venderli sul mercato a investitori istituzionali.

mercoledì 27 gennaio 2016

Pertini aveva visto giusto


di Marco Mori

“Ormai a tutti è noto che l’Unione Europea e gli organismi derivanti dal Piano Marshall non sono l’espressione spontanea della volontà e delle esigenze dei popoli europei, bensì sono stati artificiosamente creati con lo scopo politico di fare d’un gruppo di nazioni europee uno schieramento in funzione antisovietica, e con lo scopo economico di fare dell’Europa Occidentale un campo di sfruttamento della finanza americana“.



Smantellano Sanità, Stato Sociale, e ammortizzatori sociali. Vi siete mai chiesti perchè. Anzichè protestare fareste bene ad informarvi

di Fabio Lugano


Tagli alla ricerca, tagli all’istruzione, tagli alla sanità. Tutti inferociti perchè “Vergogna, ci chiudono l’ospedale”, ma nessuno riesce veramente a capire perchè i tagli continuano. 
 L’Italia, come tutti i paesi dell’Eurozona, si trova nella drammatica condizione di dover prendere in prestito TUTTO il denaro necessario al funzionamento dei suoi servizi pubblici. 




Questo denaro va restituito da parte del governo ai mercati finanziari che glielo prestano, di conseguenza lo stato non può concedersi di mantenere in vita numerose strutture sanitarie, erogare fondi necessari alla ricerca, riqualificare le strutture scolastiche ecc..

martedì 26 gennaio 2016

Siamo sotto attacco Tedesco: ormai è evidente


di Mitt Dolcino

Triste verità, i nostri giornali non ci dicono quello che dovrebbero, evidentemente non fanno più informazione ma qualcosa di simile alla politica, peccato che così facendo non aiutino nemmeno il paese a cui appartengono. Come dicevo, è triste. Ad esempio vediamo oggi il caso dei risparmi sui conti correnti degli italiani: nessuno sembra volervi informare del fatto che attualmente i depositi NON sono tutelati nemmeno sotto i 100’000 euro depositati. Peggio, noi italiani in passato avevamo la possibilità di rivolgerci al fondo interbancario, che è privato; ma oggi l’Europa ce l’ha vietato , mentre ad esempio al Portogallo l’ha permesso, vedasi il caso Novo Banco. Diritto asimmetrico, brutto sintomo, torniamo indietro di settant’anni, mi ricordano molto il periodo dei Reichskreditkassenscheine.




Insomma, qualcosa sta succedendo e il fatto che l’intellighenzia soprattutto dell’Italia settentrionale si stia finalmente “svegliando”, quasi unita contro l’EU tedesca, lo dimostra: probabilmente anche loro han capito che ci vogliono sopraffare e che tutti – anche le elites – ne uscirebbero con le ossa rotte.

Illibertà di Informazione


I metodi coercitivi utilizzati dalle autorità giudiziarie e dalle forze di polizia italiane sono in netto contrasto con le sentenze della Corte di Strasburgo e della Corte di Cassazione, le quali tutelano, viceversa, il segreto professionale dei giornalisti. Numerose sono le voci di protesta a riguardo. Lo stesso Ordine nazionale dei giornalisti denuncia gli innumerevoli atti di aggiramento delle norme giuridiche.

- di Francesco Colaci -

In tempi di crisi politica, sociale e culturale, l’informazione controcorrente ha sempre costituito una fonte di scomodità per qualsiasi Paese giunto all’apice delle proprie contraddizioni, le cui istituzioni siano in decadenza e del tutto tese a salvaguardare ciò che resta di “intatto” nell’ apparato comunicativo di regime.




Ci si riferisce soprattutto alla violazione del segreto professionale, una tendenza che ultimamente è preponderante nelle procure italiane, nel cui mirino vi sono numerose testate, ma soprattutto i programmi televisivi e i talk show di maggiore impatto mediatico, soprattutto nella Rai e La7.

“ANDREMO AD ATENE A BRUCIARLI TUTTI”, RIESPLODONO LE PROTESTE POLITICHE IN GRECIA

Il giornale britannico The Guardian riporta la situazione degli ultimi giorni in Grecia, che ha visto un’epidemia di proteste di piazza da parte di varie categorie di lavoratori, esasperati dalla nuova tornata di austerità. I toni usati contro il partito di governo (Syriza, la sedicente sinistra anti-austerità ma pro-euro) si sono decisamente radicalizzati.

di Helena Smith

Agricoltori che protestano con blocchi stradali, traghetti immobilizzati nei porti, pensionati che scendono in strada: in Grecia sono tornate le proteste, in ciò che molti temono essere l’inizio dell’inverno più politicamente conflittuale per il paese ellenico ormai devastato dalla crisi.




Dal confine tra Grecia e Bulgaria fino all’isola di Creta nel sud, gli agricoltori sono sul piede di guerra per il timore di subire altra austerità su mandato internazionale.

lunedì 25 gennaio 2016

Per il Popolo non è più sopportabile un ennesimo golpe istituzionale, dopo il Governo Renzi: ELEZIONI SUBITO



di Aldo Giannuli

Siamo a gennaio, ma l’aria è quella di novembre. Del novembre 2011, per la precisione: questa è la volta che si fanno Renzi.

Anche se la voce sta girando, non credo che ci sarà una lettera di Draghi al pagliaccio fiorentino: sarebbe troppo spudorato e sarebbe una mancanza di fantasia. D’altro canto, capirete che Mario (a proposito: è l’onomastico) ha il dente avvelenato: lui, è noto, sta pensando al dopo Bce che è vicinissimo e pensa di trasmigrare il deretano sulla poltrona più importante del Fmi e questo piccolo serpe di Renzi si è permesso di minacciare una commissione parlamentare di inchiesta che indaghi sulla Banca d’Italia al tempo di Mario… Non sono cose che si dimenticano.




domenica 24 gennaio 2016

Attenzione alla " BAD BANK ALL’ITALIANA " che pagherebbero i cittadini con i loro Risparmi

by Fabio Lugano

Martedì prossimo il ministro dell’economia Padoan incontrerà il commissario europeo Verstager per discutere della “Bad Bank all’italiana”. Se non si giungesse ad un accordo pare che questa soluzione verrebbe abbandonata in modo definitivo.




Qual’è l’ultima versione di questo mostro generato dalla mente del nostro ministro dell’economia, lo stesso che ha definito l’andamento di borsa di MPS degli ultimi giorni “Normale volatilità” ? Ricordiamo che la Bad Bank dovrebbe assorbile l’enorme mole dei debiti in sofferenza , e magari di dubbia esigibilità, del sistema bancario italiano.

Avv. Marco Mori. "La cessione di sovranità è reato, i colpevoli saranno puniti...."

di Marco Mori

Il mio duro intervento a Canale Italia sui reati in corso nel nostro Paese. Interverrò di nuovo sulla rete dalle 6 alle 9 del mattino il giorno 8 febbraio (sky 913 – digitale 53 e 83), per parlarvi ancora una volta senza peli sulla lingua della situazione italiana e presentare il mio libro “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica di una dittatura europea” acquistabile tra pochi giorni sulla piattaforma on line ibs.it.




Ecco il testo dell’intervento per chi lo preferisse al video:

Tu stai denunciando anche Napolitano perché?

sabato 23 gennaio 2016

In Val d’Agri eccesso di mortalità per tumori allo stomaco, leucemie e diabete

di Redazione Basilicata24 

Un file custodito nel Dipartimento Salute della Regione Basilicata e mai divulgato o illustrato alle comunità locali, si intitola: ”La descrizione del profilo di salute delle popolazioni della Val d’Agri attraverso lo studio dei dati sanitari correnti“ indagine statistica che nasce da un vecchio accordo non dettagliatamente citato nel documento, tra Regione Basilicata ed Istituto superiore di sanità.

Non è uno studio epidemiologico in senso stretto, ma statistico che “si propone di caratterizzare e valutare i rischi per la salute di origine ambientale sia identificando le sorgenti ed i fattori di rischio, sia attivando un sistema di sorveglianza sanitaria nell’area interessata.” Uno studio statistico e non epidemiologico che mira ad accertare le cause ambientali nella mortalità, un primo passo che in caso positivo avrebbe dovuto confluire in uno studio epidemiologico più approfondito.

Il “ Rimbalzo del gatto morto ”

di Aldo Giannuli

Gli articoli sulla giornata di giovedì in borsa sembrano bollettini della vittoria:

<<L’Eurostoxx50 sale dell’1,9%, Francoforte dell’1,8%, Parigi del 2,1%, Londra dell’1.7%. Piazza Affari segna +1,7% nel Ftse mib con il nuovo exploit di Mps (+19%) e il balzo di Tod’s (+5,7%) dopo i risultati delle vendite 2015 superiori alle attese. Vigoroso recupero del petrolio (+3,9% il Wti a 30,69 dollari al barile e +4,6% il brent a 30,59 dollari al barile) permettono un avvio di seduta ancora brillante… Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei che ha guadagnato oggi 941,27 punti (+5,88%) a quota 16.958,53… in netto rialzo tutte le altre borse asiatiche: in Cina l’indice Composite di Shanghai guadagna in questi minuti l’1,40%, mentre quello di Shenzhen quasi l’1,70%. Ancora meglio fa Hong Kong, con lo Hang Seng che viaggia a +2,90%.




Bene anche il sudcoreano Kospi (+1,95%), il Sensex indiano (+1,80%) e la Borsa di Sydney (+1,10%)…rimbalzo tecnico sulle soglie minime toccate mercoledì e la spinta arrivata dalla Nce, con l’apertura a nuove misure di sostegno all’inflazione>>

venerdì 22 gennaio 2016

Spunta la pista che da Banca Etruria porta alla Fondazione di Renzi

da L'Infiltrato

Oggi si viene a sapere, grazie a un’inchiesta di Fabrizio Boschi per il Giornale, che Banca Etruria ha finanziato la Fondazione di Renzi: ecco le prove.

Banca Etruria, gira che ti rigira ci siamo arrivati. È spuntata una pista che da Banca Etruria porta a Matteo Renzi.

L’ istituto aretino, infatti, ha finanziato la Fondazione Open che sostiene le iniziative elettorali, le campagne e tutti i giochini che si inventa il presidente del Consiglio un giorno sì e l’ altro pure. Tra le altre cose la Fondazione è quella che ha organizzato (e pagato) le Leopolde.



BANCHE E SANGUE: “QUESTA E’ L’ITALIA CHE RIPARTE”

di Marco Della Luna


I risparmi degli italiani, mobiliari e immobiliari, già stimati in 8.000 miliardi, da tempo attraggono l’interesse di finanzieri e politici, che già ne hanno preso una discreta parte tra truffe bancarie ed estorsioni tributarie, come ben sanno soprattutto i molti imprenditori che devono chiedere prestiti per pagare le tasse su redditi non realizzati.

Mercoledì 20 ho ascoltato per quasi un’ora il giornalista economico di Radio 24, il quale si meravigliava del fatto che continuano le vendite massicce di azioni delle banche italiane sebbene i loro circa 300 miliardi di crediti deteriorati siano coperti per oltre il 90% da accantonamenti e garanzie. Oggi i titoli bancari hanno recuperato, ma di ben poco rispetto alle perdite accumulate recentemente. MPS oggi passa da 0,50 a 0,73 – + 0,43%-, ma otto giorni fa era a 1 e otto mesi fa era 9,45!




Quest’anima candida di giornalista economico par non sapere ciò che sanno tutti gli operatori (quindi crederà a Draghi che oggi sostiene che le banche italiane siano solide).

giovedì 21 gennaio 2016

La Riforma Costituzionale consentirà ai mandanti della grande finanza di governare un paese immiserito

“FONDI E TRUST STRANIERI HANNO DECISO DI COMPRARSI ( TRA QUALCHE MESE) IL RESTO DELLE NOSTRE BANCHE E I LORO IMMOBILI POSTI A GARANZIA DAGLI ITALIANI, PER QUATTRO SOLDI…”

– di Marco Della Luna

Dopo gli ultimi crolli in borsa, sulle rovine fumanti del Sistema bancario italiano, riempito di sofferenze, decotto, e grazie a ciò oramai interamente svenduto alla grande finanza imperialista, che ormai possiede al 95% anche la Banca d’Italia, ora Renzi può raccogliere il frutto dell’azione dei suoi predecessori filobancari da Veltroni in poi, e annunciare al suo patron americano il fatidico “Mission accomplished!”




Con un grazie sonoro a tutto l’ampio mercenariato pseudo-intellettuale della sinistra (oggi liberal e filoamericano), nei media, nelle scuole, nella “giustizia”, nonché ai babbei della sua base elettorale, senza la cui fede non sarebbe stato possibile consegnare il Paese interamente e dal suo interno agli interessi privati stranieri, né omogeneizzarlo alla loro cultura e ai loro valori, strumentalmente congegnati, dissolvendone l’identità storica.

Ci toglieranno tutto. Chi Oggi può e non fa sarà complice.

di Marco Santero

Perché nel 2011 il tonno Italia poteva ancora scappare dalla rete, ci volevano dei governo governi che garantire la presa alla iugulare da parte della finanza speculativa internazionale e della dittatura economica europea germanica/neonazista.

Tutto condito da istituzioni bancarie e di vigilanza prone al sistema, praticamente FILIALI DELLA FINANZA SPECULATIVA MONDIALE

C’è un bellissimo libro del prof. Luciano Gallino decano dei sociologi italiano “COLPO DI STATO DI BANCHE E GOVERNI” che illustra a pieno il meccanismo che ci sta portando al tracollo e solo un sociologo (che ha vissuto le devastazioni della 2 guerra mondiale!!) poteva fare una sintesi globale dei fenomeni senza fermarsi alla semplice economia, che negli ultimi decenni è assurta a dictator su tutte le altre scienze nella gestione degli stati, mentre dalla fine della 2 guerra mondiale fino agli anni 70 l’economia era UNO STRUMENTO PER REALIZZARE I DETTAMI COSTITUZIONALI come bene si evince dal video sottostante



ERF European Redemption Fund, la nuova penitenza per COLONIE EUROPEE (del sud Europa in particolare)

mercoledì 20 gennaio 2016

L'Italia ed il Mondo, a breve, esploderanno se non si fa Redistribuzione di Ricchezza

di Maurizio Blondet

I media hanno finalmente scoperto che 62 ricchi hanno la ricchezza della metà dell’altra popolazione del mondo. Grazie ad Oxfam, la ong inglese, possono pubblicare dati come se fossero una sorpresa. 7 milioni di italiani, l’11,5% della popolazione, vivono in “grave deprivazione materiale”, e nel 2004 erano solo, si fa per dire, il 6,4 per cento: è stato quasi un raddoppio. Il numero di quelli che, pur avendo un lavoro, sono poveri, è parimenti cresciuti: dall’8,9 all’11 per cento.





Il video che dovresti imparare a memoria di byoblu

Nel complesso 22 italiani su cento sono miseri, e il loro numero è aumentato- Nello stesso periodo, è triplicato il numero dei miliardari in Italia: erano 13 nel 2004, sono 39 oggi a possedere almeno mille milioni di euro. Ciò mentre il paese ha perso il 25 % delle attività economiche a cominciare dall’entrata nell’euro e poi nella grande depressione dal 2008.

Etruria, Carboni portò un altro imprenditore da Pier Luigi Boschi per salvare la banca


di Marco Lillo ilfattoquotidiano
Un colloquio con i vertici di Banca Etruria nel 2014. La nomina da direttore generale a un passo. Poi, a suo dire, il gran rifiuto: “I conti stavano messi troppo male”. A parlare è Gaetano Sannolo,Amministratore di Investimenti e Valore, nonché consigliere della Sampdoria di Massimo Ferrero. Allora era vicedirettore generale della Banca Popolare del Frusinate.



Affari e intrecci: lo studio di via Ludovisi
A portarlo al cospetto di Lorenzo Rosi e Pier Luigi Boschi ad Arezzo però non è stata una società di cacciatori di teste. Secondo l’imprenditore romano Riccardo Starace, è stato Flavio Carboni a presentarlo a Boschi e Rosi.

Tasse: maxi-sconto a Apple.Pretendono il dovuto solo dai cittadini

di Giorgio Cremaschi

La propaganda di regime presenta come un grande successo del governo il fatto che la Apple si sia accordata con il fisco italiano per pagare una parte delle tasse finora eluse. Vediamo i conti. Con il trucco della sede fiscale all’estero, pare in Irlanda, la casa della mela morsa non ha pagato allo stato italiano 880 milioni di euro. Ora l’accordo raggiunto prevede il saldo di 318 milioni di euro.




Cioè la Apple risparmia definitivamente 562 milioni di euro di tasse dovute che non pagherà mai… Sono una montagna di soldi con cui si potrebbero sostenere un bel po’ di servizi pubblici che invece dovranno subire altri tagli.

martedì 19 gennaio 2016

Quarto, Juncker, Etruria, Sindona ed il Bail In: cosa c’entrano uno con l’altro? C’entrano, c’entrano.

di Aldo Giannuli

Quarto è una ridente cittadina della provincia di Napoli, con 40.000 abitanti. Certo, non un centro piccolissimo, ma insomma, neanche una metropoli come New York o Shanghai e neppure Milano o Roma. Se ne parla ininterrottamente da giorni. Per cosa poi?

Perché un consigliere del M5s avrebbe fatto pressioni sulla sindaca (parimenti del M5s) a proposito di alcune concessioni e/o appalti, e di un abuso edilizio per una mansarda, pressioni peraltro respinte dall’interessata.





A questo sarebbero seguite imprecisate minacce e/o ricatti. Il ricatto riguarderebbe un abuso edilizio riguardante una mansarda di proprietà del marito della sindaca (mi adeguo alla vague femminista per cui bisogna declinare al femminile, ma è un orrore linguistico, sappiatelo) ora indagato.

lunedì 18 gennaio 2016

Lo scontro Renzi-Juncker epilogo del " Periodo di Grazia " concesso al governo italiano: ora ci massacrerà il Fiscal Compact

di Pino Cabras.

Le guerre che circondano l'Europa alimentano una parte importante del flusso migratorio, e ora quel flusso si abbatte sui contrasti interni dell'Unione europea, disunita e fiaccata da troppi anni di austerity.


La Turchia, soggetto attivo e passivo della guerra siriana, ha in mano il rubinetto che regola l'intensità del flusso migratorio verso l'Europa, mentre l'Europa ha il rubinetto delle risorse finanziarie da dare alla Turchia: solo che sul rubinetto dei soldi le mani in lotta per controllarlo sono più d'una.





Si ricorderà che a novembre 2015 fu firmato un accordo da 3 miliardi di euro fra la UE e la Turchia, a sostegno di un pacchetto di interventi pluriennali per i rifugiati, da spendere soprattutto sul suolo turco.

domenica 17 gennaio 2016

Jobs Act, disoccupazione giovanile e repressione del conflitto (Furti in abitazione aumentano del 40%).

Il Jobs Act non ha contribuito alla crescita dell’occupazione in Italia, in particolare dell’occupazione giovanile. Aumentano, per contro, i tassi di inattività e il lavoro improduttivo di sorveglianza e repressione del conflitto, e aumenta conseguentemente la spesa pubblica per farvi fronte.

di Guglielmo Forges Davanzati

Nella migliore delle ipotesi, ovvero volendo attribuire interamente al Jobs Act la creazione di nuovi posti di lavoro, si può stimare che, con riforma realizzata, l’occupazione è aumentata di circa 83.000 unità, nel periodo compreso fra gennaio e ottobre 2015.






Ma occorre considerare che, nello stesso periodo del 2014, il numero di nuove assunzioni si è assestato a 174.000 unità, ovvero più del doppio. In più, su fonte ISTAT, per l'Istat tra il secondo e il terzo trimestre 2015 i disoccupati scoraggiati sono aumentati di 300.000 unità.

M5S, interrogazione alla Rai: “Perché al Tg1 Quarto e non gli indagati del Pd?”

Da ilfattoquotidiano

La deputata Dalila Nesci ha annunciato che saranno chiesti chiarimenti in Vigilanza: sia sulla programmazione della tv pubblica sia sulla puntata del telegiornale del 15 gennaio. "C'è in atto una campagna filogovernativa"

“La Rai non si occupi solo di Quarto, ma anche degli indagati o arrestati nelle file del Pd”. Il Movimento 5 Stelle in commissione Vigilanza Rai ha annunciato due interrogazioni per chiedere spiegazioni sulla programmazione della tv pubblica: la prima in generale sull’informazione di questi giorni, la seconda sulla puntata del Tg1 del 15 gennaio. “Ben venga l’attenzione sui temi della legalità nei comuni”, ha detto la prima firmataria Dalila Nesci, “però ci aspettiamo la stessa dovizia di particolari riservata al caso Quarto per tutti le vicende di indagati o anche arrestati nelle file del Pd. La Rai è ancora in tempo a non violare i principi del pluralismo se accende i riflettori sui casi che abbiamo segnalato”.



sabato 16 gennaio 2016

Flavio Carboni mette nei guai la Boschi e Renzi: "Se parlo cade il governo"

di Francesco Curridori, il giornale

"Questa cosa qui è una bomba atomica se esplode è un casino e nientepopodimeno cadono tutti e due (Renzi e la Boschi ndr) e appresso a loro il governo...".

Parola del faccendiere Flavio Carboni che, in un'intervista a Libero racconta i suoi rapporti con Pier Luigi Boschi, Tiziano Renzi e l'amico Valeriano Mureddu, imprenditore di origini sarde, cresciuto a pochi passi da casa Renzi a Rignano sull’Arno e poi stabilitosi ad Arezzo.

Mirella Liuzzi (M5S): salute dei cittadini, inquinamento ed estrazioni petrolifere in Basilicata

di Vincenzo Cirigliano

La Portavoce del Movimento 5 Stelle porta in Parlamento il tema del Petrolio Lucano e tutte le problematiche collaterali che ruotano attorno al processo di Estrazione. In una interrogazione Parlamentare sottopone all'attenzione del Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico Giacomelli problemi legati alla sicurezza del COVA di Viggiano che in più occasioni, soprattutto negli ultimi mesi ha mostrato preoccupanti crepe impiantistiche, che più volte in Val d'Agri hanno rappresentato motivi di grande preoccupazione per le popolazioni stanziali.



La Portavoce ha evidenziato il problema dei limiti delle emissioni in atmosfera che per alcune sostanze vanno ben al di là di ciò che prevedono le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

venerdì 15 gennaio 2016

Ma Renzi, in prospettiva di un crack bancario e dell'effetto Grecia in Italia, vuole andare a casa?

di Gufo Boschi.

Nel momento di massima espansione di consensi (elezioni europee 2014), l'area governativa ha raggiunto il 47%; l'area di opposizione, sommata trasversalmente, il 53%. Ora, i sondaggi e il senso comune dicono che l'area governativa fatica a raggiungere il 40% e l'area di opposizione è almeno al 60%.

Dunque, in caso di referendum SI/NO, questa polarizzazione indica chiaramente che l'area governativa è già in netto svantaggio, sostanzialmente irrecuperabile. Di fatto ogni governo italiano è un governo di minoranza in quanto a consensi, e governa solo in virtù del fatto che le opposizioni sono divise (e quando una di queste opposizioni va al governo, diventa un governo di minoranza).




Data questa considerazione numerica oggettiva, dobbiamo tutti chiederci perché mai il governo debba impostare la strategia di un referendum costituzionale "politicizzando" il voto e rendendolo di fatto un plebiscito pro o contro di sé.

giovedì 14 gennaio 2016

Così rischiamo di chiudere tutte le Aziende Italiane

Questo è un appello che rivolgiamo a tutti gli italiani (anche ai piddini). Salviamo il nostro Paese o moriremo cinesi. Dal 1 gennaio l'Olanda è presidente di turno del Consiglio dell'Unione europea. Nel suoprogramma semestrale ha scritto nero su bianco (pagina 14) che l'Europa riconoscerà alla Cina lo status di economia di mercato. Cadrebbero automaticamente tutti i dazi doganali, oggi in vigore, che servono a proteggere le imprese europee dalla concorrenza sleale dei prodotti Made in China.

Se questo avvenisse l'Europa perderebbe 3 milioni di posti di lavoro, 400 mila dei quali sono in Italia, e circa l'1% del PIL. Senza dazi verrebbero letteralmente distrutti interi comparti produttivi della nostra economia: siderurgia, meccanica, chimica, ceramica, bulloneria, carta, calzature, tessile e arredo, quelli più penalizzati. Burocrati e Commissari non eletti da nessuno prenderanno una decisione che potrebbe cambiare il volto dell'economia europea. Non vogliamo essere presi in giro.


VIDEO. Ecco l'appello di David Borrelli a tutti gli italiani. Difendiamo le imprese italiane.


SVEZIA, IL PRIMO PAESE CHE HA DETTO " NO " AL PETROLIO

di Maria Rita D’Orsogna*


Children should grow up in a toxin-free environment –

the precautionary principle,

the removal of dangerous substances

and the idea that the polluter should

pay are the basis of our politics


Stefan Lovfen, primo ministro di Svezia

La Svezia vuole diventare la prima nazione del mondo totalmente fossil-free. L’ha annunciato il primo ministro Stefan Löfven alle Nazioni Unite.

Sono ambiziosi e ammirevoli: in concomitanza con gli imminenti incontri sul clima di Parigi (Cop21), la Svezia ha annunciato di voler accelerare il suo cammino verso le rinnovabili e contro i cambiamenti climatici. E così per il 2016 hanno stanziato ben 546 miloni di dollari solo per incentivare fonti non fossili nel paese.

Il Medioevo del Jobs Act di Renzi alla Piaggio: scioperi contro il jobs act? Allora ti licenzio


LICENZIAMENTO POLITICO PER UN DELEGATO RSU COBAS DELL’INDOTTO PIAGGIO DI PONTEDERA, UNA DELLE PRIME FABBRICHE A RECEPIRE LO SPIRITO REPRESSIVO DEL JOBS ACT.
Licenziamento politico per Sandro Giacomelli, 58 anni, operaio protagonista delle lotte per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici al centro Ricambi della Piaggio di Pontedera.

«Lavoro nell’appalto della Piaggio gestito dalla multinazionale olandese Ceva dal 2005, e ho sempre rappresentato la mia organizzazione sindacale, i Cobas, prima come RSA e poi dopo le elezioni anche come RSU, fino agli ultimi giorni in cui ho lavorato. In dieci anni con i cambi d’appalto ho visto passare ben cinque diverse aziende…
»



E in tutti questi anni, prima che avesse inizio il percorso per licenziarti, hai mai avuto problemi o richiami disciplinari?

Banca Etruria,perquisite 14 società . Anche del settore outlet, in cui ex presidente Rosi era in affari con papà Renzi

da ilfattoquotidiano

Blitz della Guardia di Finanza di Arezzo in quattordici società con sede in Toscana, Emilia Romagna e Lombardia riconducibili all’ex presidente di Banca Etruria,Lorenzo Rosi, e all’ex consigliere Luciano Nataloni, e nella sede della banca. Le aziende avevano ricevuto finanziamenti dall’istituto di credito e sono risultate “assegnatarie di affidamenti deteriorati, ovvero interessate a qualsiasi titolo all’erogazione di essi”. Vale a dire che non hanno restituito i prestiti ottenuti, contribuendo così al buco di bilancio da 3 miliardi di euro che ha affossato l’Etruria.





Queste perquisizioni potrebbero dunque aprire per gli ex vertici un nuovo fronte giudiziario, stavolta per bancarotta fraudolenta. Rosi e Nataloni sono già indagati per conflitto di interessi ed è nell’ambito di questa inchiesta che la procura aretina ha disposto le perquisizioni.

mercoledì 13 gennaio 2016

In TV al M5S non interviste, ma Interrogatori strumentali






Salviamo il SUD

Adesso basta. Il Sud Italia non merita tutto questo: una crescita economica più bassa della Grecia, un cittadino su tre a rischio povertà, un tasso di disoccupazione dei giovani al 56%, nessuno fa più figli perché non ci sono soldi (il crollo demografico ha raggiunto il valore più basso dai tempi dell'Unità d'Italia quando si moriva di tubercolosi).

I portavoce del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara, al Parlamento europeo, Paolo Parentela e Massimiliano Bernini, alla Camera dei Deputati, sono andati in missione in Calabria per documentare questo tracollo sociale. L'agricoltura è il simbolo dell'abbandono di questa terra da parte dello Stato.



VIDEO. Le arance della Calabria. Gli agricoltori e gli extracomunitari, entrambi schiavi di questo sistema marcio. Guarda e condividi questa inchiesta del Movimento 5 Stelle.

Gli agricoltori vengono pagati per la raccolta delle arance pochissimi centesimi al kilo. Sono la grande distribuzione e i vari intermediari che decidono i prezzi e 'prendere o lasciare'. Il mercato lo fanno i forti, con il beneplacito dell'Europa che li aiuta siglando, per esempio, accordi sulla liberalizzazione dei prodotti ortofrutticoli e ittici con il Marocco.

Se la Competitività liberista Europea e Renziana presuppone che tanti restino indietro, allora.....

di Marco Mori

Torniamo su un tema chiave della propaganda “libbberista” (già quella con le tre “b”), ovvero la necessità di raggiungere posizioni di maggiore competitività.

Molte persone accettano tale concetto come ovvio, ma non si fermano mai a riflettere su cosa realmente comporti. La competitività è una valore fondante dell’UE, infatti l’art. 3 del TUE afferma “L’Unione (omissis…) si adopera per lo sviluppo sostenibile dell’Europa, basato (omissis…) su un’economia di mercato fortemente competitiva”.




La nostra Costituzione invece non da alcuno spazio ad essa imponendo il suo esatto contrario: gli inderogabili doveri di solidarietà economica, politica e sociale (art. 2 Cost.).

martedì 12 gennaio 2016

Clamorose intercettazioni: la vera natura dell'Euro che da tempo cerchiamo di divulgare



by Fabio Lugano

Grazie ad Ulrich Anders siamo entrati in possesso di diverse altre email della signora Hillary Rodham Clinton, quando era Segretario di Stato USA, desecretate per ordine giudiziario ad inizio 2016, e possiamo dirvi che sono estremamente interessanti.

Il 30 maggio 2012 Hillary riceve una email da una sua fonte confidenziale in Germania contenente due Memo relative alla politica europea tedesca ed ai progetti del ministro delle finanze tedesco Schaeuble.






Il Lavoro in Italia? Sparirà



Di Valentino Quintana


E’ giusto tornare sul tema del lavoro ancora una volta, visti gli ultimi indicatori apparsi nei media nazionali. Il primo indicatore, afferma che solo la metà dei laureati italiani, a tre anni dal titolo di studio ha trovato lavoro. Il secondo, spiega invece che un laureato su due sogna di lasciare il Paese. I motivi riguardanti il secondo indicatore sono quasi sempre gli stessi: assenza di meritocrazia, arricchimento e confronto in un Paese straniero, impossibilità di garantire un futuro roseo in Patria. Si stima che solamente il 33% riesca a riuscire a trovare un lavoro senza dover lasciare affetti e nucleo famigliare.

Se poi confrontiamo i dati post Università relativi all’impiego, tra l’Italia e altri Paesi della Ue o altamente industrializzati c’è un abisso.





Se calcoliamo che in Italia il 52,9% risulta occupata entro tre anni, la media Ue è 80,5%. Se consideriamo l’educazione terziaria, quindi dalla laurea breve al dottorato, il nostro Paese si piazza sempre in penultima posizione, dopo la Grecia (52,9% contro il 93,1% della Germania).

lunedì 11 gennaio 2016

Italiani: evasori o tartassati da un Governo senza limiti?

di Salvatore Recupero


Oggi i nostri parlamentari tornano a lavoro dopo venti giorni di meritatissime ferie. Il 2015 si è chiuso con la predica a reti unificate del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha citato l’evasione fiscale tra i mali, che frenerebbero la crescita dell’economia italiana, riferendosi a uno studio pubblicato da Confindustria, secondo cui l’economia sommersa sottrarrebbe alle casse dello stato 122 miliardi di euro all’anno, pari al 7,5% del pil. Inoltre, sempre citando lo studio di Viale dell’Astronomia, Mattarella ha affermato che l’evasione fiscale farebbe venire meno 300 mila posti di lavoro.


Pagare tutti per pagare meno. Questo è il mantra che da anni ci sentiamo ripetere. Ma, sarà davvero così? Qualcuno avanza qualche dubbio.Infatti, circa dieci giorni dopo uno studio della Cgia (Associazione artigiani e piccole imprese Mestre) smonta la tesi del presidente.

CHI VUOL CAMBIARE L'ITALIA ( M5S insegna ) deve fare i conti con DITTATURA MEDIATICA E CENSURA FEROCE

di Marco Santero

Esempio da manuale quello che è successo a Milena Gabanelli (che grande Presidente della Repubblica potrebbe essere, a dimostrazione che quando si interpellano masse consapevoli, come nel caso della scelta del candidato per la Presidenza della Repubblica fatta on line dal M5S 3 anni fa, le scelte che ne risultano sono spesso di grandissima saggezza) con la querela avviata da ENI nei confronti della RAI a causa di un’inchiesta andata in onda il 16 dicembre 2012. Il prezzo per fare domande e giornalismo in Italia? 25 milioni di euro.




Una petizione del sito change.org, ha raccolto fino ad oggi quasi 80mila firme per richiedere al Parlamento “una revisione della materia che preveda una sostanziosa penalità nei confronti di chi utilizza strumentalmente questo tipo di richieste, condannando il querelante, in caso di sconfitta in sede giudiziaria, al pagamento del medesimo importo: se cioè chiedi 25 milioni di euro alla Gabanelli di risarcimento e poi perdi la causa, la risarcisci della stessa cifra”.

domenica 10 gennaio 2016

Ecco come Partiti, Imprenditori e Finanza controllano l'Italia



Finanziamenti milionari anonimi. Intrecci con banchieri, costruttori e petrolieri. Società fantasma senza controlli. Da Renzi a Gasparri, da Alfano a Alemanno, da Quagliariello a D'Alema, ecco cosa c'è nei conti delle fondazioni.

di Paolo Biondani e Lorenzo Bagnoli, da L'Espresso

Il senatore, i petrolieri e i re del mattone. Il ministro delle grandi opere e l'imprenditore-prestanome. Il premier di sinistra e le cooperative rosse. Il capo del governo e il suo pensatoio-cassaforte. L'onorevole sindaco e le società in odore di mafia...
Il mondo delle fondazioni è una terra di mezzo dove si incrociano i big della politica e i soldi delle aziende private. Il loro ruolo è sempre più importante: con la crisi o la scomparsa dei partiti storici, da almeno vent'anni il potere in Italia si concentra attorno a personalità forti.

 

E i programmi non vengono più discussi dalla base degli elettori, ma in circoli ristretti (think-tank o pensatoi) che riuniscono politici, imprenditori, professionisti e cattedratici di area.

sabato 9 gennaio 2016

Intercettazione " Sconvolgenti ": la guerra di Sarkozy era a Gheddafi e all’Italia

di  Ulrich Anders
Sono oramai note – ai più avveduti – le vere ragioni dell’attacco a Gheddafi del 2011 da parte di Sarkozy e Blair e della NATO, al fianco di una titubante ma obbediente Italia, attacco militare che portò alla morte del dittatore libico e all’attuale caos di tipo ‘irakeno’ alle porte di casa nostra. Ragioni che non vengono certo spiegate sui TG e sulla stampa mainstream, in questo vergognoso regime europeo che sacrifica le nostre libertà e i nostri interessi nazionali in nome dell’ideologia e degli interessi di un’élite transnazionale.
Elite che non esitano a scatenare guerre con centinaia di migliaia di morti, a fabbricare prove e creare pretesti per abbattere governi stranieri, a bombardare per lustri popolazioni civili in plaghe remote, a creare imperi del male per procura come Daesh e poi ritirarsi magari a vita privata senza rendere conto a nessun tribunale. Nuove potenze coloniali, ancora peggiori se possibile di quelle ottocentesche.


Ecco perché hanno fatto fuori Gheddafi di byoblu
Le vere ragioni dell’ennesimo disastro geopolitico in terre di petrolio – in sintesi, un attacco all’Italia e ai nostri interessi per mano degli ‘alleati’ francesi e inglesi – sono però note oggi in maniera completa attraverso alcune delle 3.000 email di Hillary Clinton pubblicate dal Dipartimento di Stato il 31 dicembre scorso su ordine di un tribunale.

La chiamata alle armi del PD ai suoi, in chiave " propaganda anti-Movimento "

di PRESSappoco de ilfattoquotidiano

La chiamata alle armi dell’ex sindaco di Firenze lascia pochi dubbi: il 2016 sarà un anno eccezionale per la disinformazione contro il M5S. La ‘giovinezza’ del Pd è stata sguinzagliata sui social network per la campagna del web, armata e fatta partire alla conquista di un territorio esotico e tradizionalmente grillino, quello degli hashtag e delle condivisioni.

La guerriglia dei commentatori professionisti arranca, i sondaggi vanno male, le Amministrative 2016 e il referendum costituzionale si avvicinano: è tempo di artiglieria pesante.



Italia Europeista di Renzi: rubare ai poveri per dare ai ricchi

di Giorgio Cremaschi

La propaganda di regime presenta come un grande successo del governo il fatto che la Apple si sia accordata con il fisco italiano per pagare una parte delle tasse finora eluse. Vediamo i conti.

Con il trucco della sede fiscale all'estero, pare in Irlanda, la casa della mela morsa non ha pagato allo stato italiano 880 milioni di euro.

Ora l'accordo raggiunto prevede il saldo di 318 milioni di euro. Cioè la Apple risparmia definitivamente 562 milioni di euro di tasse dovute che non pagherà mai... Sono una montagna di soldi con cui si potrebbero sostenere un bel po' di servizi pubblici che invece dovranno subire altri tagli.




Quello della Apple non è un caso isolato, la FCA di Marchionne ha trasferito sede fiscale in Gran Bretagna, anche se promette di pagare le tasse in Italia per la produzione locale.

venerdì 8 gennaio 2016

Importantissimo!!.. per il Reddito di Cittadinanza e per i Lavoratori

Avv. Marco Mori

La Costituzione è, come tristemente ha compreso chi segue questo sito, una triste dimenticata.

Tra le tante norme violate da un legislatore ormai apertamente contrario a perseguire gli interessi dei suoi cittadini vi è certamente l’art. 38 Cost. Una norma di una chiarezza cristallina, la cui applicazione, metterebbe fine alla drammatica sequenza di suicidi per ragioni economiche che vediamo nel nostro Paese.




“I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”.

L'asse Bruxelles-Berlino sta mortificando l'Italia e gli italiani ( Il VIDEO di Renzi è l'emblema dell'Italia che non conta in Europa )


L'Italia è uno dei Paesi fondatori dell'Unione europea. A Roma è stato firmato il Trattato che l'ha istituita. Il 12% della popolazione europea ha sangue italiano. L'economia italiana ha il quarto PIL più grande d'Europa. Nel 2013 l'Italia ha versato oltre 16 miliardi di euro nel bilancio dell'Unione europea. Il nostro Paese detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità (51 contro i 41 di Francia e i 40 della Germania). Il tricolore dovrebbe splendere nel cielo di Bruxelles e invece, per colpa del governo italiano, prendiamo solo bastonate.


VIDEO AMARCORD. L'Italia in Europa colleziona solo figuracce, così come ben ha documentato un programma tv su Canal Plus: anziché difendere gli interessi degli italiani, il premier va in Europa a farsi selfie. Imbarazzante!

L'asse Bruxelles-Berlino sta mortificando l'Italia e gli italiani. Se qualcuno dovesse prendere delle forbici e fare un taglio alla cartina geografica dell'Europa all'altezza delle Alpi nessuno se ne accorgerebbe.

giovedì 7 gennaio 2016

Nell'Europa e nell'Italia in cui essere povero diventa una colpa

- di CRISTIANO PUGLISI

Non a torto, in una recente intervista, lo storico Franco Cardini affermava che “l’Occidente non è più cristiano perché i suoi obiettivi civili e morali non coincidono più col cristianesimo altrimenti non ci sarebbe questa enorme differenza tra ricchi e poveri”. Del resto non si può non notare come uno dei mantra più ricorrenti dell’Italia politica contemporanea sia lo slogan: “basta assistenzialismo”.




Lo è a tal punto che le azioni che vengono messe in campo dalla politica in ambito sociale, vengono attuate chiarendo subito che “non si tratta di misure assistenzialiste”.