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martedì 15 dicembre 2015

I NAZISTI TECNOCRATICI, PER BOCCA DI MANUEL VALLS, ALZANO LA POSTA

di Francesco Maria Toscano

Il nazismo tecnocratico ha colpito ancora: un povero pensionato, vittima di un sistema pensato per salvare i grandi speculatori e “fucilare” i più deboli, si è tolto la vita. Siamo di fronte all’ennesimo caso di “suicidio indotto”, prassi oramai tristemente di moda in ogni angolo del Vecchio Continente. Come dimenticare, ad esempio, le agghiaccianti parole con le quali l’ex ministro Andrea Riccardi spiegò al mondo i reali e dissimulati obiettivi perseguiti dal “prestigioso” Mario Monti? Rinfreschiamoci la memoria: “Più Monti assumeva provvedimenti lacrime e sangue, più esodati la Fornero creava, più saliva la protesta e la sofferenza delle classi più deboli, più a palazzo Chigi erano soddisfatti perché proprio quella era la dimostrazione lampante di credibilità verso la signora Merkel” (clicca per leggere). 






Queste poche righe sintetizzano in maniera tragica e perfetta la vera essenza del nazismo tecnocratico imperante, sistema infame e assassino che si alimenta succhiando il sangue e le vite di chi non ha i mezzi per difendersi. Siamo di fronte ad una completa inversione dei principi basilari che regolano la vita di qualsiasi comunità: gli ultimi non solo rimarranno gli ultimi, ma verranno, se possibile, pure annientati. La violenza fredda con la quale le élite regolano i conti con le classi subalterne e i rispettivi rappresentanti (i famosi “populisti”), è vomitevole. Almeno i nazisti autentici si assumevano direttamente la responsabilità per il sangue versato in nome e per conto di una idea aberrante che negava in radice la sacralità della vita umana. 

I nazisti tecnocratici, invece, come ogni demonio vero e autentico, pretendono di coprire le loro malefatte dietro una cortina puzzolente fatta di retorica pelosa e interessata.Draghi? Soffre di fronte all’aumento della povertà, Merkel pure e Renzi non ne parliamo. E allora, chi porta il peso di queste morti? Il destino cinico e baro? Troppo facile amici cari, il momento della definitiva resa di conti purtroppo per voi si avvicina a passi da gigante. I popoli si stanno svegliando, i partiti politici direttamente responsabili dello sfacelo (Ppe e Pse in testa)- orwellianamente definiti “moderati” e responsabili” dai soliti giornali di regime- mostrano la corda dappertutto. In Francia domenica l’elettorato è stato chiamato ad esprimersi per il secondo turno delle elezioni regionali. Il primo turno ha consegnato una vittoria sensazionale al Front National di Marine Le Pen, divenuto il principale spauracchio agli occhi di una classe dirigente formata da politicanti infingardi ed ipocriti. I media, senza fantasia, continuano ad agitare il fantasma logoro del sempreverde “fascismo” di ritorno. 

Fortunatamente gli allocchi diminuiscono di numero con il passare del tempo, ed anche i più ottusi cominciano finalmente a cogliere i tratti decisamente dittatoriali che connotano semmai l’attuale governance comunitaria. Non dimentichiamoci che Schaeuble ha annullato d’imperio pochi mesi orsono il risultato del legittimo referendum popolare greco, tanto per dire quale livello di impunità, tracotanza e arroganza manifesta accompagni ancora oggi le scelte dell’ oligarchia dominante. Come era ampiamente prevedibile i nazisti tecnocratici alzano di continuo la posta, palesando ora perfino la possibilità di dover rinverdire a breve alcune prassi già rodate al tempo dei “lunghi coltelli”. Il primo ministro francese Valls, infatti, mero portavoce delle volontà maturate all’interno di alcuni cenacoli costitutivamente “riservati”, ha osato dichiarare: “Se vince la Le Penaumenta il rischio guerra civile”. 

Valls, parafrasando a sua insaputa l’Alberto Sordi protagonista di una memorabile scena del film “Un borghese piccolo piccolo”, sta dicendo in pratica che gli amici suoi riconoscono il valore della democrazia solo in caso di vittoria. In caso di sconfitta, invece, si dichiarano fin da ora pronti a rispolverare metodi alla “Videla” o “Pinochet”. La dicotomia destra/sinistra non può vivere all’interno di un perimetro di fatto dittatoriale. L’unica dicotomia vera adesso esistente è quella che contrappone i Resistenti del nuovo millennio ai nazisti tecnocratici al potere. Intanto conforta notare come il “mostro” sia ora costretto a mostrare il suo vero volto. Le maschere rassicuranti non servono più e non incantano più nessuno. Un sistema di potere che ha perso il consenso prima carpito con la frode e con l’inganno ha solo due strade davanti: o cede la mano o governa con la violenza bruta e terrorizzante. I sicari che tengono (ancora per poco) in scacco l’Europa hanno scelto la seconda ipotesi. Si faranno male. Molto male

Fonte: Il Moralista

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