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sabato 30 giugno 2018

Nonostante un'Informazione che spara addosso ai politici che si apprestano alla Ricostruzione

Che bella cosa, ‘na jurnata ‘e sole (l’aria serena, dopo la tempesta). Chi l’avrebbe mai detto? L’Italia ha un governo italiano, interamente italiano, di cui gli italiani sembrano soddisfatti se non addirittura orgogliosi, quando finalmente risponde a tono a quel villanzone di Macron, l’ex bankster di casa Rothschild che oggi ha la pretesa di parlare a nome dei francesi. Da quanto tempo non accadeva che gli italiani non fossero più costretti a tollerare l’incolore governo in carica? All’epoca di Berlusconi, più della metà del paese si vergognava delle sortite quotidiane del primo ministro.


Regnante il suo finto antagonista, Romano Prodi, i suoi stessi elettori ingoiavano, rassegnati, la delusione per le mancate riforme di segno progressista, sostituite regolarmente da spiacevolissimi “sacrifici” sempre imposti, con la collaborazione dei sindacati, agli strati più deboli della società.

venerdì 29 giugno 2018

Maurizio Blondet: "Perché dobbiamo difendere i Blog dalla riforma del Copyright" .



Maurizio Blondet spiega chiaramente e senza tanti fronzoli perché i blog e il dibattito in rete che sanno generare sono indispensabili per la nostra democrazia. Difendere i blog è difendere la nostra libertà di capire e quindi di scegliere. E oggi i blog sono gravemente messi a rischio dalla riforma del Copyright che potrebbe vedere la luce a Strasburgo mercoledì 4 luglio. 
Firma e fai Firmare

fonte: ByoBlu

Grecia: l’operazione è riuscita, il paziente è morto

di Roberto Pecchioli

Suonano a distesa le campane euro entusiaste: la Grecia è fuori della crisi che la attanaglia da dieci anni, la Troika (BCE, Fondo Monetario, Commissione Europea) che l’ha commissariata si ritira. Paolo Gentiloni, già primo ministro italiano, ha ringraziato commosso il suo omologo Tsipras, l’ex beniamino della sinistra fattosi massacratore del popolo greco.
La gioia del conte Gentiloni Silverj è assai sospetta e merita mostrare i dati socio economici. Il primo dato che sgomenta è l’ampiezza degli interventi dei “benefattori”. Gli aiuti hanno superato i 241 miliardi di euro, una parte dei quali uscita da tasche italiane.





La maggior parte di questa cifra è servito per salvare l’enorme esposizione delle banche tedesche e francesi (oltre 90 miliardi), il resto sono andati in interessi.

giovedì 28 giugno 2018

Per la Crescita dell'Italia spazio ai Titoli di Sconto Fiscale

di Enrico Grazzini


Il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz ha scritto qualche giorno fa che “l’Italia è abbastanza grande, e con economisti abbastanza competenti e creativi, per gestire una uscita di fatto dall’eurozona, stabilendo un sistema flessibile di doppia valuta che potrebbe aiutare a ripristinare la prosperità del Paese”. Stiglitz chiarisce così che un regime di doppia valuta, l’euro e la moneta fiscale, potrebbe ridare slancio alla domanda aggregata e rivitalizzare finalmente l’economia italiana. Tuttavia, secondo lui “questo sistema violerebbe le norme sull’euro, anche se l’onere di una decisione sull’uscita formale dall’euro, con tutte le sue conseguenze, verrebbe trasferito a Bruxelles e a Francoforte, mentre l’Italia conterebbe sulla paralisi dell’UE per evitare l’uscita definitiva.




Qualunque sia il risultato, l’eurozona sarà a pezzi”. Vorrei invece dimostrare che la moneta fiscale non porta necessariamente alla rottura dell’euro e all’Italexit. Al contrario: la Banca Centrale Europea dovrebbe essa stessa promuovere un regime di doppia moneta – l’euro come moneta legale e la moneta fiscale come moneta complementare - se volesse effettivamente rafforzare la moneta comune europea di fronte al dollaro e alle altre valute mondiali di riserva.

mercoledì 27 giugno 2018

CHIAREZZA PER VINCERE IN EUROPA

di Marco Della Luna

Ci sono alcune cose che bisogna che il Governo metta in luce davanti all’opinione pubblica italiana ed europea, se vuole vincere in Europa.
In un precedente articolo ho amichevolmente raccomandato al Governo di affrettarsi a smascherare e screditare l’Unione Europea e i suoi corifei spiegando alla gente quali interessi servono, prima che siano questi a screditare e delegittimare il Governo.
Successivamente ho consigliato di puntare non a uscire dall’euro e dall’UE (perché troppo costoso e incerto), ma a farli saltare ambedue sulle loro caratteristiche inique e arbitrarie, collaborando a ciò con altri governi affini. E mi sembra che parte del Governo sia su questa rotta.




Oggi mi sento di aggiungere un ulteriore consiglio strategico: occorre spiegare chiaramente e ad alta voce che l’Italia (come Belgio, Jugoslavia, Cipro, Libano, Iraq) è un paese progettato e assemblato, a suo tempo, dall’Impero britannico mettendo insieme popoli e territori disomogenei allo scopo di avere uno Stato, incapace di una politica di interesse nazionale, manipolabile dalle potenze egemoni: un paese concepito per essere servo.

martedì 26 giugno 2018

Italia: sui Migranti un successo Internazionale e Morale

di Maurizio Blondet 


Poiché nessun giornale o tv italiano ve lo dice, diciamolo: sui migranti, il governo italiano ha riscosso un grande successo internazionale. Un successo politico e morale, perché ha costretto tutti i governi che ci hanno accusato di disumanità e violazioni del codice dei salvataggi perché “l’Italia chiude i suoi porti”, a dichiarare che chiudono i loro.
Esemplare il caso della Lifeline, la nave di soccorso che (a trasponder spento) ha raccolto 230 e passa africani dalla Libia, il triplo in più della sua possibilità di soccorso.

 

Prima chiede di sbarcare gli africani alll’Italia, con insistenza, e riceve la risposta: rivolgersi alla Libia. Passano le ore, la Lifeline chiede a Malta: rifiuto.

lunedì 25 giugno 2018

European Multilevel Strategy for Migration

L’Europa è chiamata ad una sfida cruciale. Se non riesce a realizzare un’efficace politica di regolazione e gestione dei flussi migratori, rischia di perdere credibilità tutto l’edificio europeo. Occorre un approccio integrato, multilivello che coniughi diritti e responsabilità. L’Italia vuole contribuire costruttivamente alla formulazione di questo nuovo approccio. Dobbiamo passare dalla gestione emergenziale, alla gestione strutturale del fenomeno immigrazione. Ciò si realizza in primo luogo con la regolazione dei flussi primari (ingressi) in Europa, solo così si potranno regolare successivamente i flussi secondari (spostamenti intra- europei).



1. Intensificare accordi e rapporti tra Unione europea e Paesi terzi da cui partono o transitano i migranti e investire in progetti. Ad esempio la Libia e il Niger, col cui aiuto abbiamo ridotto dell’80% le partenze nel 2018.

Sarà la fine dell'informazione in Rete?

Ha destato enorme scalpore in questi giorni, soprattutto tra gli operatori della Rete, la notizia del Disegno di Legge che il Parlamento Europeo si appresta a varare, speriamo senza successo, nei prossimi delicati mesi e che prevede una stretta devastante sulle norme in materia di Informazione sul Web.

di Vincenzo Cirigliano

Sarà assolutamente vietato postare contenuti di altri, far riferimento a link da proporre in rete, divulgare notizie attraverso lo strumento della condivisione di articoli scritti da altri. In poche parole sarà disinnescato il pericolo web, su direttiva dell'Unione Europea che dimostra così un timore conclamato relativamente alle potenzialità che lo stesso ha avuto ed ancora oggi ha nel sostegno di quel fenomeno, conseguenza dell'insorgenza democratica, ormai epidemia nel vecchio continente, oggi noto ai più con il termine di "Populismo".




Questo alla luce del grande ruolo che in questi ultimi anni avrebbero avuto, secondo valutazioni ovviamente non dichiarate della Unione Europea, di fatto però confermate dallo stesso tentativo di far nascere queste Norme, quei Siti, soprattutto in Italia, di informazione in rete, come Megachip, Come Don Chisciotte, Scenari Economici, il Blog di Beppe Grillo, l'Antidiplomatico, Onda d'Urto 5 Stelle, Controinformazione, Rischio Calcolato, l'Intellettuale Dissidente, Goofynomics di Alberto Bagnai e  il grande Blog di Claudio Messora "ByoBlu", capaci di fare vera informazione, in aperta contrapposizione all'informazione di regime dei canali tv e dei Giornali Mainstream.

domenica 24 giugno 2018

Germania e Italia, piani e calcoli per la fine dell'euro?

I migranti mandano in pezzi l'Unione Europea. Oggi a Berlino comincia un vertice dal quale si sa già che non uscirà alcuna decisione unitaria. Il vero orizzonte è un altro

Intervista a Massimo D'Antoni

I migranti mandano in pezzi l'Unione Europea. Oggi, a Berlino, comincia un pre-vertice dal quale si sa già che non uscirà alcuna decisione unitaria, con la cancelliera Merkel che vede scadere il tempo concesso da Horst Seehofer per trovare una soluzione (in Baviera si vota a ottobre), Macron che nega l'esistenza di una crisi migratoria in Italia e Di Maio che lo addita come "nemico numero uno" del paese. Sullo sfondo c'è il tentativo franco-tedesco di accelerare l'integrazione europea per evitare la disgregazione dell'Ue.



Secondo Massimo D'Antoni, economista, docente di scienza delle finanze nell'Università di Siena, la crisi migratoria può spalancare le porte alla fine della moneta unica. Ecco perché.

sabato 23 giugno 2018

IL "WHATEVER IT TAKES" ITALIANO MADE IN "GOVERNO CONTE"

Il nuovo Governo ha ambizioni di espansione della spesa pubblica. Il Documento di Programmazione Economico Finanziaria appena approvato, però, a cui ha lavorato il Governo Gentiloni, è intriso di misure opposte, coerenti con la filosofia dell’austerity e del “Ce lo chiede l’Europa“. Come conciliare Flat Tax e Reddito di Cittadinanza con il DEF?



Alberto Micalizzi ha una visione chiara delle cose da fare immediatamente perché la “pacchia” finisca per tutti, a cominciare da chi ha ristretto oltre ragionevole misura la circolazione monetaria, passando per le grandi banche d’affari che hanno costruito rapporti privilegiati con lo Stato e non hanno mai pagato il prezzo delle loro speculazioni, fino all’istituzione di una nuova autorità di controllo e garanzia sulla negoziazione dei tassi di interesse. 


Fonte: ByoBlu

venerdì 22 giugno 2018

Ora vogliono farci credere che la Grecia, grazie all'Austerità, è uscita dalla Crisi

di Giuseppe Palma

Quando vi dicono che la Grecia è uscita dalla crisi tornando, grazie all’austerità, a collocare sul mercato i suoi Titoli di Stato, la verità è questa:

1) Il governo Tsipras ha messo la finanza pubblica (i conti) in ordine massacrando cittadini e imprese, cioè tagliando in misura inaccettabile le voci di spesa pubblica più sensibili (sanità, pensioni etc);

2) per l’effetto, i mercati sono garantiti dai conti in ordine e il governo non deve pagare interessi molto alti per collocare i suoi titoli di stato sul mercato primario;




3) nel frattempo, per finanziarsi, avendo perso sovranità monetaria, il governo ha fatto ricorso ai prestiti del Fondo Monetario Internazionale, della Bce e della Ue (vi dice qualcosa il Mes, Meccanismo Europeo di Stabilità?), garantiti dagli asset pubblici (beni artistici, porti, aeroporti, in gran parte finiti in mano tedesca).

Il Cambiamento Italiano fa IMPAZZIRE l'Europa

di Maurizio Blondet

Quando un capo di Stato e di governo proclama che nel paese vicino c’è un governo-lebbra, fa dire che è vomitevole, e prima ha detto che “li conosciamo”, esprimendo odio e disgusto intollerabile, non è che la domenica dopo incontra il capo di quel governo a Bruxelles a un pre-vertice UE.
No. Richiama l’ambasciatore e ammassa truppe a ridosso di Ventimiglia. Macron, con quelle parole deliranti, e irreparabili sul piano diplomatico, ha rotto l’Unione Europea e portato lo stato di guerra. Se ne rende conto? O forse ha ragione lo psichiatra forense Adriano Segatori che un anno fa – con una sicurezza diagnostica che colpiva – lo definì “psicopatico con deliri di onnipotenza, reso tale dal grave abuso sessuale che a 15 anni subì dalla sua insegnante Brigitte (di 24 anni più vecchia di lui)”, ed “altamente pericoloso”.



In altre occasioni, anche il vostro cronista l’ha udito usare un eloquio sconnesso e volgare da bassifondi (“foutre le bordel”, “pognon de dingue”), insultante verso lavoratori e poveri, che hanno suscitato – diciamo – disorientamento nel pubblico. Evidentemente quando è contraddetto da gente che disprezza (Salvini, gli italiani), perde il controllo e dice cose irrevocabili – di cui non sa nemmeno scusarsi, ed anche questo è un sintomo.

giovedì 21 giugno 2018

Come al solito la Sinistra, con le sue dichiarazioni, fa il gioco del Grande Capitale



di Maurizio Blondet

Ricordate il titolo del Manifesto? E’ stato pochi giorni fa: “La pacchia è finita!”, ha titolato. Il quotidiano “comunista” esultava perché la Banca Centrale Europea aveva annunciato che “gli acquisti del debito pubblico saranno azzerati a dicembre”, e quindi gli interessi sul debito che la speculazione finanziaria avrebbe preteso dall’Italia sarebbero stati così alti, da far fallire il governo 5Stelle-Lega; Il Manifesto non vedeva l’ora che i “mercati” ci insegnassero a non votare per i populisti, come aveva sibilato il Kommissario Oettinger.



Proprio vero che, come insegnò Spengler, ” la sinistra fa sempre il gioco del grande capitale, a volte perfino senza saperlo”, ma per lo più sapendolo.
A dicembre! Fine del quantitative easing! I mercati all’assalto del governo!

mercoledì 20 giugno 2018

Fine della Torino-Lione voluta dall’élite?

«Dovranno passare sul mio corpo», avverte Sergio Chiamparino, ultimo guardiano politico della linea Tav Torino-Lione. Clinicamente morto, come progetto strategico, il Tav della valle di Susa resta il supremo totem del super-potere oligarchico che ha fatto carne di porco della democrazia europea, criminalizzando ogni voce di dissenso. Banche, partiti, mafia e maxi-opere: per 25 anni le grandi lobby hanno dettato legge, affidando interi tratti della rete ferroviaria superveloce direttamente alla criminalità organizzata, come denunciato da Ferdinando Imposimato. Nel suo “Libro nero dell’alta velocità”, un analista come Ivan Cicconi vede “il futuro di Tangentopoli”, tra «scelte note e occulte, bugie consapevoli e inconsapevoli», come il “finto” finanziamento privato.





Il giallista Massimo Carlotto spiega che le grandi opere sono notoriamente «una lavanderia per riciclare denaro sporco». Rischi sistemici inevitabili? Inconvenienti in agguato in ogni maxi-appalto?

martedì 19 giugno 2018

Così la scuola con il Neoliberismo tradisce i nostri ragazzi

Come trasformare un bambino in un “asset”: un individuo solo al mondo, in lotta contro tutti. E’ l’orrore del neoliberismo, sintetizzato da Margaret Thatcher nel 1980: «L’economia è il mezzo, l’obiettivo è quello di cambiare il cuore e l’anima». Si comincia presto, dai banchi di scuola: e il risultato è ormai sotto i nostri occhi, avverte Patrizia Scanu, dirigente del Movimento Roosevelt ed esperta del mondo scolastico. Nata in circoli accademici ristretti, «lautamente foraggiati per contrastare il mainstream economico keynesiano», la teoria economica neoliberista finisce con il diventare in pochi anni, fra gli anni ‘70 e ‘80, la visione dominante dell’economia, grazie agli economisti della Scuola di Chicago come Milton Friedman e Friederich von Heyek.




Applicazioni immediate: il Cile di Augusto Pinochet, la Gran Bretagna della “Strega del Nord”, gli Usa di Reagan. Il neoliberismo? «Fondato su una visione assiomatica (ovvero indimostrabile) del mondo».

lunedì 18 giugno 2018

“COMPLICI DI UN TRAFFICO CRIMINALE, NON SOLO I MIGRANTI MA ANCHE IL PETROLIO”

In questi giorni in cui, con la complicità del caso Aquarius, è tornato ad infiammarsi il dibattito sulle Ong, torna a farsi sentire Carmelo Zuccaro, il procuratore di Catania che in passato ha indagato proprio sulle Organizzazioni non governative, svelandone alcuni aspetti a lungo taciuti.

Intervistato da Il Messaggero, torna all’attacco, di fatto, spiegando perché la linea adottata da Matteo Salvini sia quella giusta: “Le persone che hanno già realizzato enormi guadagni dal traffico di migranti, attraverso una rete di collusione, riescono a corrompere chi deve vigilare sulle raffinerie libiche, facendo uscire petrolio di contrabbando”, afferma.






E le Ong sarebbero in un qualche modo complici, anche inconsapevolmente, di questo sistema: “Il loro sistema di soccorso – riprende Zuccaro – risponde a una logica sbagliata: costringe le persone a consegnarsi nelle mani dei criminali”.

domenica 17 giugno 2018

Al Blocco dei Porti Italiani si contrappone la sfida Mondialista per Imporre le Migrazioni

di Luciano Lago

Da vari segnali si capiva che non poteva essere altrimenti: l’ascesa delle forze populiste e sovraniste in Europa doveva provocare prima o poi una reazione delle centrali mondialiste che non vogliono subire ritardi o battute d’arresto nel processo di smantellamento degli Stati nazionali ed imposizione della società aperta e multiculturale.
Ecco quindi che sta iniziando la prima controffensiva: quella di sospingere quanti più migranti sia possibile sulle coste italiane per dimostrare l’incapacità dei governo sovranisti di arginare il fenomeno.


Sono mobilitate tutte le ONG a libro paga o collegate alle centrali mondialiste come la Open Society di Soros o la Avaz, quella della propaganda mediatica globalista, per procedere al richiamo in mare, sotto costa libica, di quanti più migranti possibile con un lauto compenso assicurato ai guardiani delle mafie dei trafficanti in modo che si adoperino per imbarcarne quanti più possibile. Ci penseranno poi le ONG a prenderli a bordo e traghettarli verso le coste italiane se qualcuno non le bloccherà.

sabato 16 giugno 2018

“Tor di Balle”

di Marco Travaglio 

Il Fatto Quotidiano del 16 Giugno 2018 – Siccome siamo abituati a dare tutte le notizie e a ricevere lezioni dai giornali che ne danno soltanto qualcuna, quelle che fanno comodo agli amici e agli amici degli amici, ieri abbiamo cercato sugli altri quotidiani, nelle molte pagine dedicate all’ultima retata romana, uno straccio di titolo con le parole “Sala” (sindaco di Milano), “Pd” (Partito democratico), “E yu ” (una fondazione del Pd):



sono fra i destinatari dei finanziamenti del costruttore arrestato Parnasi, insieme alla onlus leghista Più Voci e a un paio di esponenti capitolini di FI, mentre il consulente M5S Lanzalone s’è fatto promettere incarichi professionali, un consigliere regionale Pd l’assunzione del figlio, il presidente del Coni Malagò quella dell’aspirante genero e un consigliere M5S un progetto gratuito per il lungomare di Ostia (non per casa sua). Ma niente: su Sala, Pd ed Eyu, zero tituli.

Immediatamente una Banca Pubblica per l'Italia per disarmare il Ricatto "SPREAD" ed abbattere gli Interessi

di Alberto Micalizzi


Ondate di carta e debito si abbattono ormai incessantemente sulle economie europee provocando un’implosione controllata del welfare e delle strutture economiche e produttive dei Paesi. Questo processo è stato definito “finanziarizzazione dell’economia”. Di cosa si tratta esattamente, e cosa possiamo fare da subito per invertire la rotta?
Ci sono almeno tre grandi tecniche di finanziarizzazione in atto: i) la trasformazione in carta di attività reali (cartolarizzazione); ii) la creazione di scommesse sul valore di altri strumenti finanziari (derivati); iii) la pervasività del debito ad ogni livello principalmente guidato dai presunti programmi di quantitative-easing della BCE (debito pubblico, delle famiglie, delle imprese).



Per capire la rilevanza del tema, vediamo alcuni dati di trend dal 2000 al 2015 (fonte BIS).

venerdì 15 giugno 2018

Solo così questo Governo può vincere la partita con l'U.E.

di Marco Della Luna

Il governo Salvini-Di Maio rischia di essere mitragliato se resta a metà del guado.

Gli interessi economici che stanno dietro UE ed BCE già si muovono per denigrare, delegittimare e sgambettare il nuovo governo, nato dalla resistenza al loro potere e alle loro pratiche. Cercheranno di coglierlo in fallo, di tendergli agguati, di dividerlo comprandone parti, e di farlo cadere, così da procedere a completare la sottrazione dell’autonomia politica e delle risorse economiche delle nazioni, iniziando con quelle più vulnerabili e incravattabili, come l’Italia.




Perciò questo governo può vincere la partita solo se attaccherà per primo – se, cioè, dopo la fase di insediamento, metterà a nudo e delegittimerà quegli stessi interessi, screditando moralmente i loro portavoce, prima di essere screditato e fatto fuori da essi, rovesciando il loro tavolo.

QUANDO LE ONG “DI SOCCORSO” UCCIDONO DI PIU’, BISOGNA IMPEDIRGLIELO PER LEGGE

di Maurizio Blondet

In una sua recente ed accurata inchiesta, Francesca Totolo ha fornito la dimostrazione che le navi delle ONG (specie le più capienti), lungi dal “salvare vite, ne promuovono la morte.

L’articolo è da leggere.

Ne riporto i passi cruciali:

…. Già dal grafico pubblicato da Missing Migrants [un’organizzazione in cui è coinvolta la Open Society di Soros, nd] , si può facilmente constatare che il numero delle morti è drasticamente calato in seguito all’approvazione dell’accordo Italia-Libia e alla radicale diminuzione del numero delle ONG operanti nel Mediterraneo, dopo […] il sequestro della nave Iuventa di Jugend Rettet per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Allora Save The Children, Medici Senza Frontiere (attiva solo sulla nave Aquariuscome personale medico-sanitario) e MOAS, ovvero le ONG con le navi più capienti, hanno interrotto le proprie missioni SAR.






Rimangono attive davanti alle coste libiche: SOS MEDITERRANEE, la già indagata Proactiva Open Arms, Sea Watch e Sea-Eye.

giovedì 14 giugno 2018

#Aquarius. La nuova tratta degli schiavi

di ROSANNA SPADINI

E basta raccontare bufale a gogò !! Tutti i giornaloni a raccontare che il governo SalviMaio sarebbe più Salvi e meno Maio, tutti a incensare Salvini che avrebbe fagocitato tutta la compagine di governo, praticamente sparita di fronte alla sua sapienza strategica. Senza rammentare naturalmente, raffinatezza mediatica, che la strategia di Salvini è stata concordata con Toninelli, Di Maio, e Conte. Quindi tutti d’accordo, in santa pace. Le contraddizioni del governo sono e saranno altre, basta aspettare ancora un po’ e le vedremo, ma per il momento la luna di miele procede a gonfie vele. Le vele dell’Aquarius invece sono state bloccate prima che potessero approdare sui porti italiani.



Proprio ieri infatti sono state fatte 45 nomine di 6 viceministri e 39 sottosegretari, e la netta maggioranza spetta al M5S. Restano fuori Borghi e Bagnai. Che fine hanno fatto? Forse sono tenuti a bagnomaria per il prossimo giro?

mercoledì 13 giugno 2018

MACRON CI TROVA “VOMITEVOLI”. AVVISO DI ATTENTATO?

di Maurizio Blondet

Macron sembra uno che si è riavuto dalla sorpresa. Per ore non ha detto niente. Poi: italiani “vomitevoli”. E’ il segno che cambia la narrativa. Il governicchio ispanico, che prima stava per accogliere l’Aquarius coi suoi 629 africani (e 670) giornalisti a bordo, a giudicare dai reportages in diretta 24 ore sui 24) , scopre che Salvini ha commesso violazioni penali.

E’ evidente la sorpresa, ed evidente che la strategia adesso è quella dell’attacco. Anche la Merkel è stata sorpresa da Conte: aveva preso posizione a favore del ritorno della Russia nel g7, dando ragione a Trump, senza prima consultarsi con lei, la kapò, per ricevere ordini.
G7, Merkel contro Conte sulla Russia: “Sanzioni? Era meglio parlarne prima”


La Merkel scottata dalle parole di Giuseppe Conte al G7 sulle sanzioni alla Russia.

martedì 12 giugno 2018

Tutti i media, ingiustamente, contro la Guardia Costiera Libica

Vi ripropongo un articolo di una Settimana fa che ci dà il quadro reale degli equilibri in campo che muovono i Migranti dalla Libia e le condizioni che li determinano

L’azione della Guardia Costiera Libica è efficace: diminuiscono le partenze, gli sbarchi, le morti. Forse proprio per questo è partita una campagna mediatica senza precedenti, che accusa i libici di riportare i migranti in presunti “campi di tortura” (in realtà ben gestiti dall’ONU), o che addirittura affianca la Guardia Costiera a milizie scafiste.

di Francesca Totolo

In una precedente inchiesta, abbiamo scientificamente dimostrato che, grazie all’impegno delle autorità libiche e alla diminuzione del numero delle ONG, sia gli sbarchi nei porti italiani sia i morti in mare (in valore assoluto e in valore percentuale sulle partenze) sono esponenzialmente diminuiti.



Fatto che dovrebbe far esultare gli “umanitari” in Italia e all’estero. E invece no, succede proprio il contrario.

lunedì 11 giugno 2018

Per l'Italia subito l'Operazione CO-SA-CR-EVA

di Vincenzo Cirigliano

E' un'operazione che potrebbe mettere in sicurezza l'Italia non togliendo nulla a nessuno, ma pretendendo il giusto da chi , in base a quanto ha effettivamnente introitato nell'arco di un anno, può dare al suo Paese il giusto, senza problemi. Quello di cui sto parlando e che per comodità ho racchiuso in una sigla, CO-SA-CR-EVA che sta per lotta alla COrruzione,  al mancato esborso del giusto SAlario, alla CRiminalità Organizzata e all'EVAsione, è la manovra che consentirebbe all'Italia di fare quel salto di qualità necessario, senza impelagarsi in lente e costose riforme che non garantiscono, per altro, gli adeguati ed attesi risultati in termini di risorse disponibili o li garantiscono con tempistiche ragguardevoli.




Finalmente si potrebbe dare una risposta senza possibilità di replica a quel Mainstream che nell'ultimo anno ha massacrato gli esponenti in particolare del M5S per disquisire sulle Coperture finanziarie da associare ai Provvedimenti che proponevano nel Loro Programma di Governo.

domenica 10 giugno 2018

BANNON: “ITALIA SARÀ TERREMOTO PER UE, MERKEL E MACRON CADRANNO COME BIRILLI”

di Giovanni Coppola

Ultimamente Steve Bannon sta trascorrendo molto del suo tempo in Italia. L’ex stratega di Donald Trump e animatore di punta della “destra alternativa” americana guarda infatti con grandissimo interesse al nostro Paese. In una recente intervista al quotidiano tedesco Die Welt, Bannon ha spiegato il motivo di questo interesse: «Roma è attualmente il centro della politica mondiale.






Quello che sta accadendo qui è veramente qualcosa di particolare: finora non si era mai visto in tutto il mondo un governo autenticamente populista. Fino ad ora, appunto. E io non voglio assolutamente perdermi questo grande evento».

sabato 9 giugno 2018

Nel Vertice "Vortice" G7

di Maurizio Blondet

“La Russia deve essere al G7, piaccia o no, dobbiamo avere la Russia al tavolo negoziale”, vibra Trump in una non certo improvvisata uscita, e i salotti tv anti-governativi scoprono che il primo ministro Giuseppe Conte, quello da loro dipinto come uno sciocco re travicello di una alleanza populista velleitaria, impreparata e scema, può dire al suo primo vertice in Canada, per nulla intimidito: “Sono d’accordo con il presidente Donald Trump, la Russia dovrebbe tornare al G8. Nell’interesse di tutti”.
Non è che ci sia qui una qualche alleanza. Quella cui assistiamo è la disintegrazione dell’ordine occidentale, che comporta inaspettate ricomposizioni, forse temporanee.






Le centrali pensanti inglesi, nel travaglio di un Brexit che Merkel-Juncker vogliono sempre più ostile e punitivo, ha colto l’occasione per appoggiare il ben fondato malcontento italiano, spiegando in diversi articoli come sia la Germania la sola che ci ha guadagnato dall’euro, e quella che ha più da perdere facendo della UE “un nemico invece che un alleato” dell’Italia.

venerdì 8 giugno 2018

Ma quale Costituzione vuole difendere adesso il PD

di Giuseppe Palma

Da Graziano Del Rio a Maurizio Martina, tutti gli esponenti del Partito Democratico stanno invocando il rispetto della Costituzione. Lo hanno fatto sulle prerogative del Capo dello Stato (dimenticandosi però cosa dicevano – sul punto – quelli che la Costituzione l’hanno scritta) e lo fanno oggi al cospetto del Governo Conte che si è presentato in Parlamento per ottenere la fiducia.

Ma siamo proprio così sicuri che il PD possa ergersi a paladino della Costituzione? Vediamo i dati oggettivi che non possono essere contestati:



1- nel 2012, nel giro di appena una settimana (dal 12 a 19 luglio), il Pd espresse voto favorevole alla ratifica del famigerato Fiscal Compact, cioè quel Trattato intergovernativo (detto anche “Patto di bilancio europeo”) che prevede l’obbligo per gli Stati di fareZERO spesa a deficit, di perseguire il pareggio di bilancio e di ridurre a ritmini serrati il rapporto deficit/Pil nella misura di un ventesimo ogni anno della parte eccedente il 60% del PIL.

giovedì 7 giugno 2018

Le parole coraggio di Giuseppe Conte sulla Mafia

di Saverio Lodato

Sono parole al vento che mai diventeranno fatti? Può essere. Sono l’appendice verbale di una campagna elettorale permanente, visto che fra poco torneranno a votare sette milioni di italiani? Possibile, probabile.
Però, che belle parole. Ascoltiamole insieme: “Contrasteremo con ogni mezzo le mafie. Aggrediremo le loro finanze, le loro economie”. Che c’è di sbagliato in parole come queste? Sono musica per le orecchie di milioni di italiani.




E che bel coro da stadio, risuonato in oltre mezzo Senato: “Fuori la mafia dallo Stato”. Sembrava di sentire le dirette radio, a Cinisi, di Peppino Impastato, quarant’anni fa; tornava alla memoria l’avvertimento di Giovanni Falcone sulle “intelligenze raffinatissime” che si nascondevano, guidandola, dietro le spalle della mafia; o le tesi accusatorie di quei Pm che hanno portato avanti il processo sulla Trattativa Stato-Mafia.

mercoledì 6 giugno 2018

Sapelli: " Patriottismo laburista anti-Merkel, con l’aiuto Usa"

«E’ bene dire sin da subito che l’unica speranza di sopravvivenza che questo governo possiede è quella di impugnare sin dall’inizio la bandiera di ciò che potremmo chiamare un “patriottismo laburista”». Parola di Giulio Sapelli, autorevole economista di formazione keynesiana. L’idea? Adottare la “mossa del cavallo” per agire sui due fronti, interno e internazionale, «provocando quella dissonanza cognitiva che ti fa vincere ogni partita di scacchi e quindi anche ogni battaglia politica». Per Sapelli, che affida la sua analisi al “Sussidiario”, il nuovo governo «sin da subito deve iniziare la negoziazione dei trattati europei».





La Francia, del resto, si è già fatta avanti con la telefonata di Macron a Conte. «Una mossa anti-tedesca», anche se non bisogna farsi illusioni, dato che Parigi «ha mire annessionistiche sull’Italia in campo economico, come dimostra la storia recente e recentissima».

martedì 5 giugno 2018

IL CLIMA E’ CAMBIATO, GRAZIE AL VOTO ITALIANO

di Maurizio Blondet 

“La UE deve capire che il populismo è il sintomo di reale fallimento politico”

“E’ la mancanza di riforma dell’Europa, non l’Italia, che romperà la zona euro”.

Non sono due titoli di giornaletti sovranisti sloveni. Il primo, è alla testa di una analisi del potente – e globalista-imperialista Royal Institute of International Affairs, la leggendaria “Chatham House”. Il secondo, è un titolo del Financial Times, il garante teologico del liberismo dogmatico, ed è firmato da una delle sue grandi firme, Wolfgang Munchau, che tra l’altro è un “europeista”, essendosi battuto contro il Brexit.




Com’è cambiato il clima. Il voto italiano ha aperto la stura alle analisi critiche sulla Unione Europea a trazione tedesca, mai prima espresse in modo esplicito

lunedì 4 giugno 2018

La Crisi Istituzionale Italiana e le Tre Verità Incontrovertibili

di EUGENIO ORSO

La vicenda politica italiana, drammatica e poco trasparente, presenta molti rischi e incertezze per il futuro più prossimo e, a ben vedere, un solo aspetto sicuramente positivo: l’emersione, durante le convulsioni della crisi, di tre verità incontrovertibili, fino ad ora nascoste con ogni mezzo dalla politica e dai media alla maggioranza della popolazione.

Le verità emerse in piena luce, dal 4 di marzo a oggi, sono le seguenti:

1) La democrazia avanzata occidentale, di matrice liberale, è lo strumento di dominazione politica dell’Alta Finanza assolutista sui popoli, che devono votare, replicando il rito del voto democratico, solo nel senso desiderato dai mercati, come ha detto in modo fin troppo chiaro il commissario tedesco ue al bilancio Oettinger.






I mercati imporranno il voto nel senso voluto agli italiani ed è questa la realtà democratica, al netto delle fantasie per gonzi propinate da politici e media al popolino. La questione è emersa in modo chiarissimo, in occasione della crisi italiana, grazie alle dichiarazioni pubbliche del commissario europeo, che sono state rivelatrici prima ancora che insultanti nei confronti degli italiani.

domenica 3 giugno 2018

Habemus Contem !!

di ROSANNA SPADINI

Il governo giallo/verde si è fatto, habemus Contem! Dopo la saga degli 88 giorni di relazioni schizofreniche, fughe in avanti alla ricerca di nuove elezioni, minacce di impeachment e congiure del sottoscala per far saltare il tutto, finalmente si è giunti all’affermazione del «governo del cambiamento».




Avremo tempo per giudicare il governo Conte, per ora ci basti sapere che è sostenuto da percentuali precise, M5S al 32,5% e Lega al 17.5%, ma è anche l’esito evidente di un compromesso fra due politiche e culture diverse, spesso opposte, che però in questo caso hanno deciso di condividere alcuni obiettivi realizzabili a breve.

Il Piano che ha SCOSSO le Cancellerie Europee


Curiosi di leggere il Piano B di uscita dall'Euro, studiato da Paolo Savona, che in questi giorni ha allarmato i vertici dell'Unione Europea ed i funzionari di BCE? Un piano utile per sedersi ai tavoli di trattativa Europei con la certezza di avere sempre un'alternativa Eccolo. Buona Lettura!



Speriamo che questo piano possa essere giudicato con imparzialità ed intelligenza.

sabato 2 giugno 2018

Potrebbe essere Berlino ad uscire per prima dall’Euro Sistema?

di Luciano Lago

Due notizie di questi giorni devono far riflettere.

Prima notizia: Gli USA dichiarano la guerra dei dazi contro l’Europa. Gli Stati Uniti imporranno le tariffe doganali su acciaio e alluminio, rispettivamente del 25% e del 10%, anche a Canada, Messico e Unione europea. A dare l’annuncio è stato il segretario al commercio Wilbur Ross. Le tariffe saranno applicate a partire da domani. Una scelta che ha scatenato la reazione dell’Europa che si ripromettere a sua volta con misure restrittive sull’export USA e si preannuncia quindi una guerra commerciale che rischia di avere gravi effetti sullo sviluppo dell’economia mondiale.





Seconda notizia : gli Hedge found USA hanno fatto una vendita allo scoperto di grande quantità di emissioni pubbliche italiane spingendo al rialzo dello spread italiano esattamente quando Mattarella si accingeva a nominare Cottarelli quale premier.

venerdì 1 giugno 2018

Grazie a Di Maio e a Salvini


di Maurizio Blondet

Prima di tutto: tanto di cappello a Di Maio. Ha colto il momento in cui Mattarella, sotto accusa da giuristi ed osservatori internazionali, dal Wall Street Journal al Washington Post, ha cominciato a farsela sotto seriamente, ed ha teso la mano allo sconfitto e spaventato. DiMaio è riuscito anche a convincere Salvini – ovviamente tentato dalle elezioni, dove avrebbe trionfato – a riprendere il Contratto e il progetto. Atteggiamento nobile di Salvini. Abbiamo il governo migliore possibile, data la situazione. Se il professor Savona, col suo caratteraccio, ha accettato il ministero degli Affari UE, vuol dire che non si sente diminuito, e da quella posizione può sparare altrettanto bene.






Quanto al ministro dell’economia, Giovanni Tria, che dire? Era difficile pescare un personaggio di caratura paragonabile a Savona, e di idee altrettanto chiare. Ci sono riusciti. Ecco uno dei suoi articoli che circola sul web: