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domenica 30 aprile 2017

La Germania chiede rigore agli altri Paesi e fa profitti come Paradiso Fiscale. Ma nessuno ne parla!

di Mitt Dolcino

È impressionante leggere il financial secrecy index, un riferimento in tema di paradisi fiscali mondiali: secondo tale fonte la Germania è da considerarsi un paradiso fiscale, a tutti gli effetti (base dati del 2015 pubblicati nel 2016, seguirà aggiornamento durante il 2017). Più paradiso fiscale di Dubai ed addirittura di Panama dei Panama Papers, appena dietro al Libano.




Di seguito la spiegazione dei fatti sulla base di una semplice lettura del documento ufficiale sulla fiscalità tedesca pubblicata dall’International Tax Justice Network (TJN), in calce i riferimenti, il documento sulla Germania potete anche vederlo qui.

Un'Ipotesi che doveva essere un' offesa per un militante di Sinistra, con Renzi diventa il futuro del PD

L’ex presidente del governo, un uomo di “centro-sinistra”, ritiene di essere tanto al passo coi tempi da proporre un’alleanza elettorale con il centro-destra. L’ennesima conferma di un sistema ove i partiti tradizionali si dimostrano due facce della stessa medaglia, nonché la rappresentanza di un medesimo sistema di potere.

di Francesco Colaci

Il Partito Democratico è un po’ come un abile prestigiatore: non smette mai di stupire il suo pubblico. Del resto, neanche i famigerati DS scherzavano: sono stati la prima forza politica (ex comunista) in Italia ad avviare le privatizzazioni (Bersani) e a traghettare il paese nella grande disavventura europeista, sotto l’energica spinta di Romano Prodi.





Ma ecco che questo non bastava, perché la noia sopraggiunge sempre e le menti artistiche di governo sono costrette a inventare nuove strategie per intrattenere il popolo italiano.

sabato 29 aprile 2017

Con Macron le sinistre rischiano di difendere servilmente il Capitalismo in assenza di Fascismo

di DIEGO FUSARO

Muovo da una considerazione semplice e diretta; che però scientemente viola uno dei dogmi portanti del pensiero unico politicamente corretto. La retorica liturgica, rituale e nostalgica dell’antifascismo in assenza conclamata di fascismo permette alle sinistre europee di occultare il loro subdolo e indecoroso passaggio totale al partito unico della produzione capitalistica.





IL PENSIERO UNICO SILENZIA TUTTO. Questa la mia tesi, che ovviamente verrà accolta come fascista, dato che il pensiero unico oggi silenzia in tal maniera ogni tesi non compatibile con esso. L’antifascismo patriottico in presenza di fascismo fu una cosa seria e anche sacrosanta. 


Alitalia, basta sperperi dei privati. La nazionalizzazione è l'unica strada

"Tutta la crema della imprenditorialità e della finanza italiana ha mostrato il suo reale valore nella gestione della compagnia aerea. x  E il fallimento è stato totale, come quello del quotidiano che ufficialmente la rappresenta, il Sole24Ore."

di Giorgio Cremaschi

Se l'amministratore di una impresa privata decidesse di regalare beni aziendali e poi regalasse soldi a chi accettasse di appropriarsene, questo amministratore difficilmente riuscirebbe ad evitare il confronto col codice civile e penale.




Invece i nostri governanti, amministratori dei beni di tutti, così si comportano con le nostre proprietà e con quelle altrui che finanziano.

venerdì 28 aprile 2017

Alitalia: libertà è Partecipazione Statale

La lotta tra poveri è lo stadio finale dell'attacco del Capitale ai diritti e all'esistenza dignitosa dei lavoratori: l'unica soluzione rimasta, come nel caso Alitalia, risulta l'intervento dello Stato.

di Antonio Martino

La poderosa bastonatura referendaria inferta dai lavoratori di Alitalia ai sindacati confederali- da anni ormai inutili e perciò volenterosi lacchè del Padronato- ha provocato numerose reazioni da parte dei nostri petulanti corifei che affollano in ordine sparso il panorama dei media italiani.





Avendo rispetto e somma considerazione del Lettore, non rovineremo la sua giornata riportando tutte le astruse bestialità che, alla guisa di un vespasiano autostradale, hanno tappezzato il breve volgere di questi giorni: ci basti considerare la principale linea d’analisi predicata dagli emuli seriosi del mago Do Nascimento tra un completo tre pezzi grigio-Monti e una smorfia d’ordinanza antipopulista.

Attraverso l'Operato di alcune ONG traspare la “Volontà di destabilizzare l’economia italiana”


“Volontà di destabilizzare l’economia italiana per trarne dei vantaggi”

A mio avviso alcune Ong potrebbero essere finanziate dai trafficanti e so di contatti. Un traffico che oggi sta fruttando quanto quello della droga”. Così Carmelo Zuccaro, procuratore di Catania, ai microfoni di Agorà su RaiTre.
“Forse la cosa potrebbe essere ancora più inquietante – ha aggiunto Zuccaro – si perseguono da parte di alcune Ong finalità diverse: destabilizzare l’economia italiana per trarne dei vantaggi”.



Alla domanda sui possibili allarmismi, Zuccaro ha risposto: “Se l’informazione è corretta questo corto circuito non si può creare salvo per effetto di persone che vogliono creare confusione”. askanews

giovedì 27 aprile 2017

I Giornali Italiani Minimizzano sull'aumento dell'IVA

di Giuseppe Palma

Ce lo chiede l’Europa, è proprio il caso di dirlo!

Siamo servi dell’UE: il Governo italiano presieduto da Paolo GENTILONI – come del resto i suoi predecessori Monti, Letta e Renzi – non fa altro che obbedire acriticamente ai criminali di Bruxelles fregandosene altamente sia dell’interesse nazionale, sia dello stato (pietoso!) in cui versa l’economia del nostro Paese già da diversi anni a questa parte.




L’agenda politica dei Governi succedutisi dal novembre 2011 in avanti è infatti dettata – senza resistenza alcuna da parte di chi dovrebbe difendere il popolo italiano e la sua Costituzione – dai burocrati di Bruxelles e Francoforte!

Eurogruppo: i Paesi del Sud Europa cosa aspettano a reagire?

di Movimento 5 Stelle Europa

Come può l'Italia partecipare ancora all'Eurogruppo? Come possono i Paesi insultati dal presidente Jeroen Djisselbloem discutere a quel tavolo? Noi chiediamo al nostro Governo di prendere una posizione forte, di abbandonare quel tavolo e chiediamo a tutti gli altri Paesi insultati da questo individuo di fare altrettanto.

Le dichiarazioni secondo cui gli Stati membri del Sud Europa sarebbero popolati da ubriaconi e, passateci il termine, puttanieri, non sono ammissibili e non possono essere dimenticate.





Specialmente perché il presidente Djisselbloem non ha ancora chiesto scusa e ha anzi cercato di giustificarsi con giri di parole privi di ogni logica, e - come siamo ormai abituati quando si tratta di istituzioni europee - privi del benché minimo spirito europeo originario, che parlava di umanità e solidarietà tra popoli.

mercoledì 26 aprile 2017

Immigrazione: Evitiamo una Guerra tra Poveri!

Movimento 5 Stelle Europa

Il Parlamento europeo sta discutendo la riforma del regolamento di Dublino, il vergognoso accordo siglato nel 2003 dal governo Berlusconi-Lega che obbliga il primo Paese di approdo a esaminare la domanda di asilo e a occuparsi dell'accoglienza di un migrante.

La proposta della Commissione europea è folle e punitiva nei confronti dell'Italia: anziché distribuire le responsabilità tra tutti i Paesi europei, si vuole rafforzare il principio sbagliato che sia lo Stato membro di primo ingresso a dover fare tutto. Così l'Italia si trasformerebbe nel campo profughi d'Europa.





Questa politica ha prodotto solo disastri: nel 2016 in Italia si è registrato il record di sbarchi nella sua storia: 181.436 arrivi. Oggi appena 5.370 richiedenti asilo sono stati trasferiti in altri Paesi europei. L'accordo, già al ribasso, era di 39.600. Ecco i dati ufficiali.

Macron, l’ultimo jolly al servizio del sistema e dell’UE

di Francesco Boezi

L’Ue vive, ma è moribonda. I risultati del primo turno delle presidenziali francesi segnano un punto importante per i sovranisti. Con molte probabilità, del resto, Marine Le Pen perderà il ballottaggio previsto tra 15 giorni, ma il consenso del Front National è ormai capillarmente radicato su tutto il territorio nazionale.

Emmanuel Macron, invece, è l’ultima ancora di salvataggio dell’Ue.




Un candidato liquido, figlio di uno spietato marketing politico, con un elettorato fluido, un programma elastico e nessun tipo di radicamento sociale, trovatosi a rappresentare le speranze di tutti gli europeisti, di Francia e non.

martedì 25 aprile 2017

ALLA RICERCA DELL'ARPAB PERDUTA

di Vito Petrocelli, senatore M5S

L'unico ente accreditato per le analisi di qualità delle acque degli invasi lucani è l'Acquedotto Pugliese. Ente che in Basilicata analizza sia il Pertusillo che l'invaso del Sinni.
Stranamente, però, tutti vogliono confrontarsi con l'Arpab, che non solo non è un ente accreditato a certificare la qualità delle nostre acque, ma ha due caratteristiche che, da sole, già mi terrebbero lontano.



La prima: è un ente con un direttore generale di stretta nomina governativa, a chiamata diretta che, come dimostra la vicenda dell'ex dg, Vincenzo Sigillito, più che denunciare i dati di inquinamento, potrebbe nasconderli, anche per 9 anni, se occorre.

Dopo la vittoria del NO al referendum ALITALIA, unica soluzione è NAZIONALIZZARE


Milano ha detto no. Anche Roma, in maniera netta; i lavoratori Alitalia hanno sconfessato il pre accordo raggiunto tra azienda e sindacati il 14 aprile scorso, che prevede la riduzione degli esuberi tra il personale di terra da 1.338 a 980 e la riduzione del taglio degli stipendi del personale navigante dal 30 all’8%. Conseguenza: addio alla ricapitalizzazione da circa 2 miliardi di euro che gli azionisti di maggioranza Unicredit e Banca Intesa Sanpaolo, insieme a Etihad (che detiene il 49%), avevano garantito in cambio del sì dei lavoratori e di una garanzia statale da 300 milioni di euro tramite Invitalia, provvedimento che il ministero del Tesoro aveva inserito nella manovrina.



Un risultato per certi versi inaspettato, che ferma il piano quinquennale prima di nascere e apre scenari a tinte fosche per la compagnia di bandiera, che continua a perdere oltre 2 milioni di euro al giorno.

In Francia non è uno scontro tra Destra e Sinistra ma tra Globalismo dei Poteri Forti e Sovranismo del Popolo

Gli operai francesi hanno votato in massa Marine Le Pen, segno che in Francia la tradizionale distinzione destra - sinistra è oramai decaduta e questo, in vista del ballottaggio, pone la situazione in maniera molto più indecisa di quanto si possa pensare

di Lorenzo Vita

Sarà Marine Le Pen contro Emmanuel Macron, lo scontro che deciderà l’eletto sul trono di Francia. 




Il ballottaggio su cui puntavano tutti i sondaggi degli ultimi mesi, alla fine è diventato realtà.

lunedì 24 aprile 2017

Ora ai Francesi il coraggio di Cambiare l'Europa

di Pino Cabras

Il risultato del primo turno delle presidenziali francesi regala al candidato di plastica Emmanuel Macron, l'uomo dei Rothschild, le apparenti maggiori possibilità di vittoria per il secondo appuntamento alle urne, quello del 7 maggio, quando dovrà vedersela con Marine Le Pen.
I quattro candidati più votati (Macron, Le Pen, Fillon, Mélenchon) si sono spartiti l'80 per cento dei voti, collocandosi ciascuno poco sopra o poco sotto il 20 per cento. Con un dato di partenza così basso, il meccanismo del ballottaggio non potrà mai a giocarsi sul consenso per sé, ma sul dissenso verso l'altro candidato.





Non vincerà il più amato e apprezzato, perderà il più odiato e temuto. Entrambi i candidati sono in grado di attirare su di sé le principali forme di dissenso già sperimentate in questi anni nel discorso pubblico dei paesi occidentali.

domenica 23 aprile 2017

Stiamo andando in direzione di uomo migrante, precarizzato, senza identità, senza diritti

Collegato con lo studio di Omnibus, il filosofo Diego Fusaro è tornato sulla vicenda degli agnelli salvati a Pasqua, facendo notare che al posto loro sono andati al macello i lavoratori, grazie a riforme come il Jobs Act e l’abolizione dell’Articolo 18 che hanno tolto ogni diritto e reso gli italiani precari:

“In questa Pasqua 2017 per un verso ci si è battuti per non mandare al macello gli agnelli, e per un altro verso si sono mandati al macello i lavoratori nel silenzio generale.





Perché si sta effettivamente da anni, con solerte continuità, attaccando il mondo del lavoro e chiamando questi attacchi lineari diretti ‘riforme’.

Cremaschi: " I Lavoratori hanno perso tutto "


Questo sabato 22 aprile nella trasmissione "Otto e Mezzo" su La7 è intervenuto il sindacalista Giorgio Cremaschi, ex membro storico della Fiom Cgil, il quale è stato intervistato da Lilli Gruber. Ecco che cosa ha detto.

'Collaboro col M5S per cambiare e migliorare il sindacato'




In merito alla sua recente " collaborazione " con il Movimento 5 Stelle sulle tematiche del #Lavoro ha detto, rispondendo alla conduttrice che gli chiedeva se stesse aiutando il #M5S a 'uccidere' il sindacato, Cremaschi ha detto: "Ovviamente non sto dando una mano a Grillo a uccidere il sindacato, sto solo rispondendo a una domanda che mi ha fatto il M5S su cosa si potrebbe fare per cambiare o migliorare il sindacato.

sabato 22 aprile 2017

Le classi deboli stanno con la Le Pen

di Luigi Ciancio

I francesi votano guardando il portafoglio. Ma non ditelo ai “professoroni”. Parigi piange l’ennesimo attentato, oltre 200 vittime in due anni sembrano cifre da capitale del medio oriente, ma siamo nel cuore dell’Europa. Il cuore dell’Europa che gronda sangue da attentati troppo spesso, e già in molti prevedono lo sfruttare dell’evento terroristico da parte dei candidati all’Eliseo, soprattutto la Le Pen, la congiuntura perfetta delle penne fini è servita.




Invece no. Dal FN fino a Macron, i politici francesi dimostrano più tatto di chi si crede così fine da giudicarli e sospendono la campagna elettorale. Cosa che non accade tra il giornalismo “fine altolocato ” nostrano. E allora via al bestiario live.

L’Immigrazione è deportazione di massa PIANIFICATA


di Luciano Lago

Cronaca: Migranti, boom di arrivi per Pasqua: quasi 8.500 salvati, 13 morti
Il bel tempo ha incoraggiato le partenze dalla Libia e il sistema di accoglienza è già al limite. La spesa aggiuntiva prevista dal Def nel 2017 potrebbe essere di 4,6 miliardi.
“..Si continua a morire nel Mediterraneo nel tentativo di approdare alla “terra promessa”. Il fine settimana pasquale ha registrato un vero boom di arrivi: 8.300 migranti sono stati salvati in tre giorni, ma sono stati recuperati anche 13 cadaveri, tra i quali quello di un bimbo di otto anni. 



Se il trend degli arrivi dovesse proseguire, il Def prevede che nel 2017 le spese per il soccorso e l’accoglienza potrebbero salire a 4,6 miliardi di euro……”

L'ennesima presa in Giro dell'Abolizione dei Voucher


da Infoaut


Che dietro l'abolizione dei voucher si celasse la più colossale bufala dell'anno si era capito fin da subito. Un colpo di penna in fretta e furia per evitare un referendum non nascondono la necessità (per loro) di abbassare ancora il costo del lavoro, la voglia di averci flessibili e sempre disponibili. E allora ieri il senatore Sacconi (presidente Commissione lavoro del senato) ha pensato che non fosse il caso di lasciare l'Italia neanche un momento senza i preziosi (per loro) voucher.




A poco ore "dall'abrogazione" dei buoni lavoro ha presentato un disegno di legge che li propone praticamente tali e quali. È fondamentale (per loro), dice il senatore, colmare il vuoto normativo lasciato dai voucher, non sia mai che la loro abolizione si possa effettivamente tradurre in maggiori tutele per i dipendenti.

venerdì 21 aprile 2017

Ma davvero questi impuniti....pensano che siamo tutti fessi?

di MARCO TRAVAGLIO

Ma vi rendete conto che un quivis de populo, un passante, un signor nessuno che non ha neppure un mestiere e che l’ultima volta che fu eletto fu al Comune di Firenze e poi basta, che non è più premier e neppure segretario del suo partito, tiene in ostaggio un intero Paese, che incidentalmente è il nostro?





Vi rendete conto che questo noto frequentatore di se stesso ha appena nominato i vertici delle aziende di Stato, controlla militarmente le tre reti e i tre tg della Rai, dà ordini al governo e le pagelle ai ministri, pretende una punizione esemplare o meglio la chiusura dell’unico programma di giornalismo investigativo rimasto (Report) e – siccome l’unica qualifica che gli è rimasta è quella di figlio di papà Tiziano – fa il diavolo a quattro affinché il Csm o il ministro della Giustizia o magari i caschi blu dell’Onu radano al suolo la Procura di Napoli e il Noe che hanno osato scoperchiare le tangenti e i traffici alla Consip per truccare il più grande appalto d’Europa? 

Caso Alitalia. Se il Sindacato è contro i lavoratori, a che serve?

di Giorgio Cremaschi

Quando un sindacato è capace solo di dire ai lavoratori: o accetti licenziamenti e tagli dei salari o è peggio ancora. O ti pieghi ai diktat di chi comanda o sarà la fine. O assolvi padroni, banche e governo dalle loro responsabilità o sarai condannato solo tu. Quando un sindacato diventa solo il megafono dell'arroganza e della prepotenza della controparte, è giusto chiedersi a cosa davvero serva. 




Alitalia è un concentrato di fallimenti, in primo luogo dei governi che si sono succeduti e che sono stato solo capaci di svendere ai privato un patrimonio pubblico.

giovedì 20 aprile 2017

20 anni di petrolio in Val D’Agri: Il bilancio di un disastro

di Pietro De Sarlo

Leggo con una certa irritazione l’articolo pubblicato dal Sole 24 Ore il 18 aprile scorso a firma di Luigia Ierace e Domenico Palmiotti dal titolo: “Greggio: a rischio il 30% di produzione nazionale”. Pochi numeri a sostegno della tesi che il fermo delle estrazioni ENI in Val D’Agri metterà a rischio i bilanci degli enti Pubblici regionali e l’occupazione derivante dall’indotto, come il Centro Oli di Viggiano e la raffineria di Taranto.





C’è, a mio avviso, un problema di merito nei numeri e un problema di omissione sulle cause del fermo.

Italexit: default o il più grande furto in tempi di pace?

Il Belpaese all’angolo: si profila l’imminente rischio di una conquista economica


di Marco Rocco

L'uscita dall’euro dell’Italia è un grande default dell’umanità o l’euro è il più grande travaso di ricchezza della storia umana in tempo di pace? Sì, perché entrambi i casi (default o furto/travaso di ricchezza), di norma accadono con guerre militari dichiarate, mentre oggi stiamo vivendo, per ora, un’eccezione.
E’ allarmante come le elites globaliste si spingano fino al massimo limite verbale consentito per difendere i propri interessi, nel caso quelli tedeschi.




Il pezzo di Munchau, tedesco, editorialista del Financial Times e non casualmente anti Brexit, sembra rappresentare lo stereotipo di quel particolare tipo di fake news che vengono definite “mezze verità”: fai vedere un lato, ma non l’altro.

mercoledì 19 aprile 2017

La Germania che odia l’Italia. Ricambiata

di Marco Fontana

Sono sempre molto esigente e severo quando si tratta di commentare la politica italiana. ... Questi difetti non giustificano però l'arroganza di quegli Stati che criticano la nostra nazione, esercitando un’etica presuntuosa alla quale nessun Paese europeo ha storicamente diritto.




Credo sinceramente che la nostra classe dirigente meriti i peggiori improperi, perché da sempre si dedica all'arte dell'arrangiarsi invece che a quella del progettare e costruire il futuro.

martedì 18 aprile 2017

Marine Le Pen: "Così diremo addio all'Euro"


La leader del Front National: "Una volta eletta, avvierò immediatamente le trattative". E rassicura i francesi: "Non temete per i vostri risparmi"

di Sergio Rame

"Una volta eletta, avvierò immediatamente le trattative e chiederò una riunione dei capi di Stato, senza le istanze comunitarie".

Per la prima volta in una intervista, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali, Marine Le Pen spiega molto dettagliatamente il piano per laciare l'euro e iniziare gradualmente a sganciarsi dall'Unione europea.




"Molti Paesi europei, al sud e all’est, aspettano che la grande e potente Francia prenda la leadership per costringere l’Ue a sedersi al tavolo delle trattative - spiega nell'intervista a Le Figaro - dico anche ai francesi che l'uscita dall'euro non avrà nessuna conseguenza sui loro risparmi".

lunedì 17 aprile 2017

Il fantasma del Disastro Ambientale

di Michele Finizio

Lo spettro del disastro ambientale si aggira nei corridoi di certi palazzi. Bene. Anzi, male. Si sentiva nell’aria. Pochi giorni fa scrissi che qualcosa di grave si muoveva nei sotterranei
Non si sarebbero spiegate le fibrillazioni in via Anzio, quelle tensioni in alcuni settori della politica, quelle dichiarazioni dell’amministratore delegato dell’Eni, quei comportamenti dell’Arpab.





Oggi sappiamo che a ridosso del giorno della Pasqua il presidente Pittella sospende le attività del Cova di Viggiano. Prima le prescrizioni, poi le diffide. Adesso la sospensione, a Pasqua. 

LA FINANZIARIA DEL GOVERNO INUTILE: LEGGE DI STABILITA', L' EUTANASIA PER L'ITALIA

di Fabio Lugano

Abbiamo già scritto sulla finanziaria di Wonder Woman o di Superman, in grado di aumentare le entrate e di diminuire le spese senza essere recessiva, in barba non solo a Keynes, ma anche ad Hayek ed a tutta l’economia degli ultimi cento anni. Abbiamo anche già scritto che questa finanziaria è improntata al motto dei SEAL o dei SAS Inglesi

Perchè alla base ci sono previsioni di strette fiscali molto forti, dell’ordine del punto percentuali, con ricadute sull’economia da far paura.




Per fortuna interviene anche il Centro Studi dell’Economia Reale di Mario Baldassarri ad indicarci che non è solo una finanziaria insensata, è anche inutile.

domenica 16 aprile 2017

La fitta rete di rapporti e relazioni che unisce le grandi ONG al Potere

di Sonia Savioli - ilcambiamento.it

Trilateral Commission, giugno 1991. David Rockfeller dice: "Siamo grati al Washington Post, al New York Times, a Time Magazine e ad altre importanti pubblicazioni i cui direttori hanno partecipato alle nostrie riunioni e rispettato la promessa di discrezione per quasi quarant'anni... Sarebbe stato impossibile per noi sviluppare il nostro piano mondiale se fossimo stati esposti alle luci della pubblica opinione in questi anni.




Ma il mondo ora è più evoluto e preparato a imcamminarsi verso un governo mondiale. La sovranità sovranazionale di un'élite intellettuale e degli uomini d'affari mondiali è sicuramente preferibile alla sovranità nazionale praticata nei secoli passati".

sabato 15 aprile 2017

Con Cremaschi e Fusaro in una Italia prona tra Immigrazione di Massa e Povertà Assoluta

di Diego Fusaro

Lo spettacolo pornografico televisivo, la chiacchiera vacua giornalistica, l’opinare ortodosso con tratti di lirismo servile proprio dei chierici accademici hanno come obiettivo portante la distrazione di massa e la conservazione santificante dell’ordine simbolico che superstrutturalmente legittima l’ordine strutturale dei realissimi rapporti di forza. Distrazione di massa, giacché l’attenzione delle masse pauperizzate deve senza posa essere spostata dalla contraddizione economica classista.




Conservazione dell’ordine simbolico dominante, in quanto le masse asservite devono accettare le categorie e i concetti che prevedono e legittimano il loro stesso asservimento.

Il Fatto stronca Matteo Renzi: “il falso quotidiano sei tu”


Il Fatto risponde a Matteo Renzi: “il falso quotidiano è Renzi”.

L’ex premier Matteo Renzi ha detto mercoledì che il nostro giornale “talvolta è Il Falso Quotidiano”. La battuta è quel che è, anche se ci gratifica di un “talvolta”. Avrà modo, prima o poi, di smentire una nostra notizia, per intanto un breve e incompletissimo elenco gli ricorderà che sul tema bugie farebbe bene a stare più attento alle parole.




La più grossa. “È del tutto evidente che se perdo il referendum, considero fallita la mia esperienza in politica” (29 dicembre 2015). “Ho già preso il solenne impegno: se perderemo il referendum lascio la politica” (15 gennaio 2016).

venerdì 14 aprile 2017

Travaglio su Consip; "Quindi è ufficiale: non è successo niente. E gli asini volano"

di Marco Travaglio

Ogni tanto, per farsi quattro risate, è bene prendere sul serio le balle di Renzi e dei suoi leccapiedi e provare a ricostruire la storia, anzi la cronaca (data la statura degli omuncoli) come la raccontano loro. Noi continuiamo a pensare che il caso Consip sia andato così.
L’imprenditore Romeo vuole una fetta del più grande appalto d’Europa e, per partire avvantaggiato (o non svantaggiato) alla Consip, paga mazzette a un dirigente e si fa raccomandare da Tiziano Renzi&Carlo Russo (i quali, già che ci sono, spingono pure una ditta cara a Verdini) in cambio ai due dà una lauta ricompensa (30 mila euro al mese per T. e 5 mila euro a bimestre per C.R.).






Purtroppo, indagando su un appalto di Romeo al Cardarelli di Napoli, il pm Woodcock e gli uomini del Noe scoprono la tresca e iniziano a investigare su Consip.

Elezioni francesi: governance contro popolo

Le elezioni presidenziali francesi 2017 non sono uno scherzo. Sta prendendo forma quella che sarà una formidabile opposizione tra due concezioni profondamente diverse della vita politica. Da un lato, la “governance”, ovvero l’amministrazione della società operata dall’élite finanziaria secondo il modello gestionale delle multinazionali. Dall’altro lato, il tradizionale sistema un tempo chiamato “democrazia”, ovvero la scelta di un capo di stato da parte del popolo attraverso libere ed eque elezioni.



Storicamente, gli eventi politici francesi segnano svolte importanti e rappresentano una possibilità di fare luce su importanti dicotomie, cominciando dalla distinzione sempre più sfumata tra destra e sinistra. Cerchiamo di analizzare la situazione.

giovedì 13 aprile 2017

Schulz: “Senza l’Euro la Germania Dovrebbe Temere Non la Cina, ma l’Italia”

Questa intervista del 2012 di Der Spiegel a Martin Schulz, oltre a dimostrare come in cinque anni non sia stato fatto nulla per risolvere i problemi della UE, chiarisce il pensiero dell’odierno avversario della Merkel, sedicente socialdemocratico e possibile futuro Cancelliere tedesco: “l’Europa è vitale per gli interessi nazionali” – quelli tedeschi, ovviamente.




Le sue parole di apparente accondiscendenza verso i paesi periferici vanno lette così: è meglio mantenere gli altri paesi nella condizione di inoffensive colonie, e troppa intransigenza non aiuta.

mercoledì 12 aprile 2017

La nuova Primavera di Praga

La scelta della Banca Centrale Ceca di sciogliere l'accordo di cambio fisso con l'euro risulta l'ennesima dimostrazione dell'insostenibilità strutturale della moneta unica.

di Antonio Martino

Tra i tanti paradossi dell’epoca presente, stritolata dalle contraddizioni di un sistema decadentee dunque pericolosamente aggressivo, in economia ve n’è uno che supera per stupidità ogni altro pur ragguardevole traguardo raggiunto in quarant’anni di liberismo deprimente.




Il formidabile primato dell’idiozia non poteva naturalmente sfuggire all’Unione Europea, campione della libertà economica al punto tale da aver abolito il mercato dei cambi oramai vent’anni fa per la maggioranza dei paesi membri.

UNA BELLA MANOVRA RECESSIVA, IN PREPARAZIONE DELLA RECESSIONE VERA…


di Fabio Lugano

Il “Munifico” governo Gentiloni – Padoan ha finalmente la magnifica manovra 2017 e le proiezioni 2018-2019. Dato che tutto in Europa funziona secondo un perfetto stile sovietico bisogna emettere anche sempre “Piani Triennali” non molto diversi, in fondo, da quelli di Breznev, Krushev e di nonno “Baffone” Stalin. Il segreto dell’Europa è che il liberismo esiste solo se a favore della saccoccia di qualcuno.




Iniziamo da un bel bagno di buonismo: per la prima volta al PIL il ministero affiancherà altri indicatori che saranno:
il reddito medio disponibile,
un indice di diseguaglianza (un indice ? non basta quello di GINI ?),
il tasso di mancata partecipazione al lavoro,
le emissioni di CO2 e di altri gas clima alteranti.

martedì 11 aprile 2017

Corruzione su appalti: Renzi è fuori di se e minaccia Report



Dopo l'inchiesta sul salvataggio del quotidiano, durissimi attacchi dei dem contro il programma. Se Renzi non ha risposto e minacciato querele, il tesoriere ha pubblicato un video su Facebook. I 5 stelle: "Batteria da scuola berlusconiana". I sindacati Fnsi e Usigrai: "Quando si dà fastidio a qualcuno scatta il bavaglio". Il gruppo Pessina, accusato di aver accettato di intervenire in cambio di appalti, ha dato mandato ai suoi legali di avviare ogni iniziativa giudiziaria per tutelarsi. Diaconale: "In cda chiariremo ruolo dell'azienda nel programma"

“Chiederemo i danni a Report e al Fatto Quotidiano“. “E’ una brutta pagina di giornalismo”.





“I processi si fanno nei tribunali”. Dopo l’inchiesta sul salvataggio de l’Unità andata in onda il 10 aprile scorso, durissimi attacchi del Partito democratico contro il programma Rai condotto da Sigfrido Ranucci.

Ahi, serva Italia

La difesa dell’attacco contro la Siria degli scorsi giorni, da parte dei media e del governo italiani, è un'altra maschera che cade.

di Matteo Volpe

Dopo l’attacco statunitense alla Siria, con cui Trump ha sconfessato la sua linea di distensione con la Russia, è arrivata immediatamente la reazione del governo italiano di incondizionato appoggio a Washington. Mentre l’opposizione della Lega e dei Cinque Stelle ha disapprovato l’aggressione, il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha definito l’intervento “puntuale e limitato” giustificato da “un crimine di guerra il cui responsabile è il regime di Assad”.




Anche il governo, quindi, si avvale ufficialmente di una notizia rimbalzata da tutti gli organi di informazione del nostra paese, ovvero l’ennesimo presunto attacco con armi chimiche di Assad contro la popolazione siriana.

lunedì 10 aprile 2017

Tutte le false notizie che hanno causato disastri e morti. E ancora continuano!

Post-verità e Fake News. Un tema su cui il giornalismo odierno s’interroga costantemente.
Questa è la cronaca di alcuni avvenimenti importanti che hanno cambiato il mondo negli ultimi 20 anni, o almeno così come sono stati raccontati al tempo secondo una narrazione giornalistica che ha sposato delle tesi senza svolgere i dovuti approfondimenti e senza porsi troppi dubbi.





Iraq, 2003. Le armi di distruzione di massa
La cronaca. 
Al Consiglio di Sicurezza dell’Onu il Segretario di Stato americano Colin Powell presenta le prove trovate dagli Stati Uniti delle violazioni alla risoluzione 1441 dell’Onu e del possesso di armi di distruzione di massa da parte dell’Iraq di Saddam Hussein. «L’Iraq ha già precedentemente violato i suoi impegni, violando 16 passate risoluzioni durante gli ultimi 12 anni.

Ripensare totalmente il Sistema Monetario per rispondere alle disuguaglianze, alla disoccupazione, alla miseria, alla fame

di FABIO CONDITI

Potremmo mai affermare che l’economia funziona, se aumenta la ricchezza di pochi privilegiati a scapito di tutti gli altri ?





Vi invitiamo ad ascoltare Emilio Del Giudice, che è stato un grande fisico quantistico, ma ha anche spiegato in modo magistrale come l’economia che ci hanno insegnato fino ad ora, basata sulla competizione e sul libero mercato, è sicuramente fonte di malessere sociale e diseguaglianza, ma non è l’unica possibile:



No, perché l’economia è in realtà l’insieme di attività, istituzioni e strumenti, il cui scopo è appunto regolare e soddisfare i bisogni di tutta la collettività.

domenica 9 aprile 2017

SUM 01, il filo rosso che collega tutti gli interventi ascoltati: si chiama onestà, si chiama libertà intellettuale.



di Andrea Strozzi

Varco i cancelli dell’officina H di Olivetti alle 9:30. Intorno a me, con trolley o zainetti come me, molti parlamentari della Repubblica. Che, come me, si mettono in fila per l’assegnazione del pass. Fanno la fila per entrare, per sedersi, per andare in bagno. L’unica “casta” ammessa qui è la visione – autentica e disinteressata – di un futuro possibile. Per intuirlo. Decodificarlo. E, come recita il payoff, capirlo. 


La politica oggi è spettatrice, se vuole prende appunti: credo sia soprattutto questa la cifra stilistica di SUM#01, un’esperienza collettiva (mezzo milione di spettatori connessi, per circa un migliaio in sala) di speleologia del futuro.

sabato 8 aprile 2017

L’EUROPA E’ UNA BECERA DITTATURA E L’EURO LA SUA ARMA LETALE

di Antonio Maria Rinaldi

Se le c.d. Istituzioni europee fossero concepite diversamente, ovvero perseguissero diversi obiettivi dagli attuali e se non ci fosse l’Euro, la situazione in Europa sarebbe uguale, peggiore o addirittura migliore dell’attuale?




Cioè è stato un affare o meno per il nostro Paese, e anche per molti altri, aver partecipato a queste condizioni all’aggregazione monetaria e seguire passivamente tutte le regole provenienti da Bruxelles e Francoforte e sempre più gradite a Berlino?

Fuori dal Neoliberismo

di Claudio Messora

Mauro Scardovelli, giurista, psicologo, sociologo. Hai inanellato una serie di competenze nella tua vita che farebbero invidia a molti, e che specialmente in questa stagione sono fondamentali per comprendere l’interrelazione fra le cose. 

È un piacere averti ospite su byoblu.com. Buongiorno!

Buongiorno! Anche per me è un piacere essere qua, perché seguo da parecchio tempo il tuo canale. Lo trovo una delle cose più interessanti che vengono pubblicate sulla rete.



Ti ringrazio. Mauro. Tu hai fatto un’analisi del neoliberismo dal punto di vista psicologico, di come il neoliberismo si sia insinuato nelle nostre teste a livello di narrazione, di linguaggio, e di come ha cambiato le nostre vite. Puoi farci una ricostruzione?

venerdì 7 aprile 2017

Fake news: l'Europa vuole mettere il bavaglio alla Rete

di Isabella Adinolfi, Efdd - MoVimento 5 Stelle

"Questa è la notizia della fiala di antrace mostrata da Colin Powell all'Onu: era stato il pretesto, poi rivelatosi falso, per giustificare la guerra in Iraq: 1 milione 200 mila morti in 4 anni. Una fake news ripresa dai giornali e dalle televisioni di tutto il mondo senza verificare le fonti.

Vediamoci i casi recenti: gli ultimi due referendum che ci sono stati in Gran Bretagna e Italia. In entrambi i casi si prospettavano catastrofi economiche e code davanti alle banche per ritirare i risparmi. Non è successo nulla di tutto questo, anzi hanno vinto solo i cittadini.




Questi esempi dimostrano che le fake news sono quelle dei media tradizionali.

Trump, ormai ostaggio del circolo dei neocons di Washington, cade nella Trappola, tradisce i propositi di Politica Estera ed attacca la Siria

di Luciano Lago

“Nessun bambino dovrebbe soffrire” come hanno sofferto quelli siriani: lo ha affermato Trump nel suo discorso alla TV. Ed ha aggiunto: “il bombardamento americano in Siria e’ nel “vitale interesse della sicurezza” degli Stati Uniti. La Siria ha ignorato gli avvertimenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, ha sottolineato Trump. Ed ha chiesto al mondo di unirsi agli Usa “per mettere fine al flagello del terrorismo”.



Mentre gli USA stanno uccidendo centinaia di bambini fra cui decine di questi a Mosul (bombardata una scuola a Mosul pochi giorni fa con 200 persone dentro), mentre l’aviazione USA bombarda in Siria ed in decine di altri luoghi maciullando centinaia di civili, nello stesso momento in cui le bombe a grappolo dell’aviazione USA e GB stanno devastando lo Yemen dove hanno prodotto oltre 15.000 morti fra cui almeno 2600 bambini, Trump si sofferma a parlare di “sofferenze di bambini siriani “e proferisce menzogne su Al-Assad e sull’Esercito siriano, accusando questi di crimini di guerra di cui Washington è il massimo responsabile.

giovedì 6 aprile 2017

80 BANCHE CENTRALI IN FUGA DALL’EURO, PUNTANO DECISAMENTE SULLA STERLINA

E’ passato quasi un anno da quando gli elettori britannici hanno deciso di uscire dalla UE e tale decisione, lungi dal danneggiare l’economica britannica, l’ha rafforzata enormemente visto che ha tassi di crescita che i paesi dell’eurozona possono solo sognare. La crescita del Pil del Regno Unito per il 2017 è prevista vicinissima al 2%, contro la migliore della zona euto, quella tedesca, che non ci arriverà neppure per sbaglio.




Al massimo, la Germania segnerà un +1,7%. Per non dire dell’indice di crescita dei consumi, che è balzato a +3% con in testa il mercato automobilistico in crescita di quasi il 4%.

FARAGE ATTACCA L’UE: “SIETE COME LA MAFIA, PENSATE DI TENERCI IN OSTAGGIO MA SIAMO LIBERI”

L’euroscettico Nigel Farage ha accusato l’Ue di “comportarsi come la mafia”, ricattando il Regno Unito sui negoziati per la Brexit.

Farage ha puntato il dito contro l’Ue durante il dibattito al Parlamento di Strasburgo. Il voto dell’Europarlamento, infatti, sarà decisivo per l’approvazione dell’accordo per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.




Ma i toni del dibattito, al quale hanno preso parte anche il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker e il capo dei negoziatori dell’Ue sulla Brexit, Michel Barnier, si sono subito mostrati accesi.

mercoledì 5 aprile 2017

Ma qualcosa in Lucania è già successo con il petrolio!

di Pietro De Sarlo*

C’è qualcosa di singolare nell’ultimo lamentoso intervento sulla Basilicata dell’amministratore delegato dell’ENI dottor Descalzi. La cosa singolare è che per lui negli ultimi quasi trenta anni in tema di petrolio non è successo nulla in Lucania. Come la spiegate voi altrimenti l’affermazione di Descalzi che in Val d’Agri «si possono investire miliardi, raddoppiando o triplicando la forza lavoro, ma serve un clima con la popolazione: investirò se ci sarà un dialogo reale» se non con il fatto che Descalzi ignora che qualcosa in Lucania è già successo con il petrolio?





E’ successo, ad esempio, che ci sono state inchieste, ancora senza verdetto finale, della magistratura per reati inquietanti, riciclo illegale di rifiuti tossici ad esempio, che hanno visto pesantemente coinvolte la gestione di Tecnoparco e dell’ENI, proprio sul ciclo dei rifiuti. 

Neanche il Beneficio del Dubbio. Ma quanto durerà la Pazienza di Putin?

di MAURO BOTTARELLI

Quanti russi ci vogliono per fare un occidentale (mi tocca usare questa formula perché l’insegnante di storia e geografia della gran parte dei grandi giornalisti italiani deve essere morta al primo quadrimestre)? Sicuramente non ne bastano 14, il loro sangue non deve essere abbastanza rosso, il dolore dei loro familiari non abbastanza straziante, la loro paura non abbastanza meritevole di pietà.





Viene da chiederselo, al netto della reazione di pressoché indifferenza del cosiddetto “mondo libero” all'attentato di San Pietroburgo: nessuna edizione speciale dei tg o dei talk-show, programmazione tv rimasta fissa sul solito letamaio da cervello all’ammasso ma, soprattutto, la new entry assoluta del complottismo in salsa mainstream.

Il sistema di lavoro fondato sulla precarietà è un'Organizzazione Criminale

La precarietà del lavoro marcia a tappe forzate verso lo schiavismo e le leggi che da trent'anni l'hanno autorizzata, incentivata, diffusa, hanno la stessa portata sociale e morale di quelle che nell'800 disciplinavano l'Asiento.

di Giorgio Cremaschi

A Milano sulla metro mi ferma un giovane, impiegato in un magazzino della logistica. Io sono tra i privilegiati, mi dice, certo non come i facchini che stanno giù al carico scarico merci, però anche in ufficio il clima è pesante. E mi racconta la storia dei punti della patente.




Il capo ufficio si rivolge alla giovane impiegata, naturalmente assunta con un contratto precario, e le chiede con la massima naturalezza: senti puoi darmi gli estremi della tua patente?