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venerdì 7 aprile 2017

Trump, ormai ostaggio del circolo dei neocons di Washington, cade nella Trappola, tradisce i propositi di Politica Estera ed attacca la Siria

di Luciano Lago

“Nessun bambino dovrebbe soffrire” come hanno sofferto quelli siriani: lo ha affermato Trump nel suo discorso alla TV. Ed ha aggiunto: “il bombardamento americano in Siria e’ nel “vitale interesse della sicurezza” degli Stati Uniti. La Siria ha ignorato gli avvertimenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, ha sottolineato Trump. Ed ha chiesto al mondo di unirsi agli Usa “per mettere fine al flagello del terrorismo”.



Mentre gli USA stanno uccidendo centinaia di bambini fra cui decine di questi a Mosul (bombardata una scuola a Mosul pochi giorni fa con 200 persone dentro), mentre l’aviazione USA bombarda in Siria ed in decine di altri luoghi maciullando centinaia di civili, nello stesso momento in cui le bombe a grappolo dell’aviazione USA e GB stanno devastando lo Yemen dove hanno prodotto oltre 15.000 morti fra cui almeno 2600 bambini, Trump si sofferma a parlare di “sofferenze di bambini siriani “e proferisce menzogne su Al-Assad e sull’Esercito siriano, accusando questi di crimini di guerra di cui Washington è il massimo responsabile.
Trump segue servilmente i “consigli” interessati del suo socio sionista, Benjamin Netanyahu, e si fa scudo delle stesse menzogne e degli stessi pretesti utilizzati prima da George W. Bush e poi dal suo predecessore Barack Obama.

La sagra delle “armi di distruzioni di massa” e dei “malvagi dittatori” (da Milosevic a Gheddafi e poi ad Assad) sembra essere un copione di una rappresentazione teatrale fotocopiato e fatto proprio da i vari presidenti che si alternano alla Casa Bianca. Un copione consegnato all’apparato dei mega media perchè diffondano in tutto il mondo la solita mascheratura di menzogne e propaganda che accompagnano tutte le guerre americane.

Si dimostra ancora una volta come tutti coloro che in buona fede hanno parteggiato e votato per Trump, sperando che lui rappresentasse un salutare cambiamento, come lui stesso annunciava, rispetto alla mania dell’America di fare guerre in giro per il mondo per soddisfare la voglia di profitti del complesso militar industriale, trascurando i problemi interni degli USA, hanno preso un “gigantesco granchio”. Sembra evidente che questi ingenui elettori sono stati ingannati da una cospirazione interna negli ambienti di potere di Washington per collocare un fantoccio di Israele alla Casa Bianca e far avanzare il programma di egemonia dell’elite di potere sionista e neocon in tutto il mondo.
Il Trump pagliaccesco che “piange lacrime sui bambini siriani” è quello che, dal suo lussuoso resort sui campi di golf della Florida, ha ordinato l’attacco miltare sulla Siria ed ha poi avuto l’impudenza di affermare che questo era necessario per “proteggere la sicurezza degli Stati Uniti e i bambini della Siria”. Evidente che Trump è invidioso del premio Nobel concesso ad Obama e vuole concorrere per ottenerne uno anche lui, prima che sia possibile. Vedrete che la giuria di Stoccolma non mancherà di concederglielo.

Trump ha dichiarato che la base aerea di Ash Sha’irat, a nord di Damasco, contro cui sono stati lanciati 60 missili Tomahawk, era stata prescelta come obiettivo in quanto risulta essere quella da cui gli aerei siriani erano decollati per lanciare l’attacco chimico, mascherando la colossale menzogna che fosse stata l’aviazione siriana ad effettuare un bombardamento chimico, quando è ormai accerato che le armi chimiche erano nel magazziono/fabbrica in possesso dei gruppi terroristi di Al Nusra appoggiati dall’Occidente e dall’Arabia Saudita.

Il Trump che parla di una azione “per mettere fine al flagello del terrorismo” finge di ignorare che le uniche forze che combattono sul campo i gruppi terroristi sono quelle che Washington ha fatto bombardare, adesso e nel Settembre del 2016, quando l’Aviazione USA bombardò le posizioni dell’Esercito siriano (con oltre 60 morti), adducendo poi il fatto ad un “errore” dei piloti e favorendo, allora come adesso, l’avanzata dell’ISIS sulla zona.

Il favoreggiamento dei gruppi terroristi jihadisti da parte degli USA è ormai cosa nota e comprovata, registrata persino nelle dichiarazioni registrate dell’ex segretario di Stato John Kerry, nessuno crede più da tempo alla favola degli USA che intervengono in Siria, in Iraq o in Libia, per” lottare contro il terrorismo”.

Un nuova enorme “False Flag” per avere il pretesto di lanciare gli USA in un’altra delle tante guerre che potrebbe facilmente diventare la Terza Guerra Mondiale.

Ancora una volta di rende evidente al mondo l’ipocrisia e l’indole criminale della dirigenza di Washington che, a qualsiasi costo, porta avanti i suoi programmi di egemonia sacrificando le sue vittime e seminando il caos e la distruzione, con il plauso dei suoi stati vassalli fra cui si distingue, come sempre, l’Italia dell’attuale Governo Gentiloni.


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