di Massimo Fratini
Sappiamo tutti cosa è accaduto ieri. Altri attentati altri je suis…. Bruxelles! L’orrore, la disperazione e il cordoglio. In questo momento siamo tutti solidali con le vittime di Bruxelles e con tutto il Belgio. La condanna a questi attentati è forte e unanime ma ciò non ci esime da qualche considerazione non emotiva.
Come scrive il giornalista Marcello Foa, che punta il dito su alcuni errori di cui nessuno non parla, ci sono delle cose che on quadrano, come ad esempio: non è possibile che gli attentati si susseguano senza che nessuno, ai vertici politici e soprattutto di intelligence, ne paghi le conseguenze. L’Occidente sta combattendo da 15 anni quella che Bush nel 2001 definì “War on terror”, guerra al terrorismo.
I risultati di quella guerra sono disastrosi: il mondo oggi è molto meno sicuro rispetto a 15 anni fa e il fondamentalismo islamico violento anziché regredire è sempre più diffuso nel mondo arabo. Chi è che alimenta questi terroristi? più di qualcuno sa chi è che ha già aperto il portafoglio armando e militarizzando questi gruppi della DAESH.
Vi ricordate Al Qaida? Ormai è ridotta a poco più di un marchio, Osama Bin Laden è morto eppure oggi ci troviamo alle prese con l’Isis e con una galassia di piccoli gruppi uno più pericoloso dell’altro. Attaccare l’Irak, la Libia, la Siria, rapire, torturare e imprigionare senza processi semplici sospetti, molti dei quali innocenti, ha avuto come effetto quello di spingere all’oltranzismo migliaia di giovani arabi che vedono nell’Islam l’unica risposta esistenziale. La strategia dai toni hollywoodiani, all’insegna dell’“o con noi o contro di noi” è stata fallimentare e sarebbe ora che gli Usa e i loro passivi alleati europei riconoscessero gli errori commessi e considerassero la stabilità e l’appoggio ai regimi arabi laici di nuovo un valore irrinunciabile.
Ma c’è un altro errore che viene messo sotto le lenti: oggi l’intelligence dispone di strumenti di monitoraggio notevolissimi, sia tecnologici sia di infiltrazione delle cellule, che resta peraltro il metodo più efficace nella prevenzione del terrorismo. Se analizziamo i retroscena degli attentati di New York, Londra, Madrid e Parigi ci accorgiamo che ogni volta ci sono stati segnali espliciti: prima dell’11 settembre diversi servizi segreti avvertirono la Cia che l’America stava per essere colpita ma non fu adottata nessuna misura particolare. Alcuni degli attentatori di Parigi erano ben noti ai servizi segreti francesi, così come a Londra ma questa circostanza è stata derubricata, mediaticamente, a una fatalità. In tutti gli attentati nelle capitali europee sono emersi errori macroscopici e anomalie, al punto che talvolta i risultati delle indagini sono state secretati facendo appello alla Ragion di Stato. Ma coprire non è una risposta accettabile in democrazia. Chi sbaglia e soprattutto chi sbaglia in maniera così evidente di solito paga. Perché non viene mai chiesto conto ai vertici dell’intelligence americana o francese o belga del loro disastroso operato? Come facciamo a sentirci al sicuro e avere fiducia nella prevenzione?
ATTENTATI BRUXELLES: I FALSE FLAG?
Sugli attentati di Bruxelles sono già partite le teorie del complotto. Dai false flag alle classiche domande come “Perché proprio il Belgio?”. Molti ritengono che questa sia l’ennesima Flase Flag e che sia l’ultimo passo per accelerare i tempi verso l’annunciato Corpo di Polizia Europea con poteri illimitati, il tutto orchestrato dall’Elite di Potere della Cabal-Illuminati verso un regime nazifascista del NWO. Non a caso dopo le notizie che circolavano sull’imminente scioglimento dell’arma dei carabinieri, quindi la smilitarizzazione dell’arma a cui tutti i cittadini italiani erano fedeli sostenitori, il prossimo passo sarà l’insediamento di un corpo Militare Sovranazionale immune a qualsiasi legge.
Come dichiarato dal Comitato Sardo Scie Chimiche, la tecnica usata è sempre la stessa: il Problema, Reazione, Soluzione. E la popolazione accetterà ogni condizione… Infatti dopo gli attentati di Bruxelles, i vari telegiornali hanno immediatamente trasmesso immagini delle esplosioni all’aeroporto belga, ma in poche ore si è già scoperto che i video mandati in onda nei TG erano falsi! Infatti il video mandato in onda su alcuni TG è riciclato da un attentato in Russia occorso nel 2011. Molto strano vero? Siamo di fronte ad un’altra sceneggiata come negli attentati di Parigi?
L’amico Rosario Marcianò su Facebook ha scritto: “che motivo c’è di diffondere, attraverso i media di regime, un video riciclato da un attentato in Russia occorso nel 2011? Siamo di fronte ad un’altra sceneggiata come negli attentati di Parigi? Le agenzia di stampa, infatti, hanno subito diffuso le sequenze video di quelle che sono state spacciate come le telecamere di sicurezza dello scalo aeroportuale di Bruxelles. Peccato, appunto, che il video sia un falso, poiché mostra le esplosioni occorse nel 2011 nell’aeroporto di Mosca. Attentato che fu rivendicato dai Ceceni.”
Nelle immagini sotto, potrete verificare come, anche in questo caso, i Mass media hanno ancora usato l’arte dell’inganno per creare terrore e disorientamento, appoggiando i piani delle elìte mondialiste.
Nei vari commenti sui social si fa menzione al parlamentare belga Laurent Louis, del partito “Debout les belges” (che significa “in piedi i belgi”, un invito a “rialzarsi”) che ha affidato al suo profilo Facebook il duro sfogo su ciò che è accaduto, un vero e proprio atto d’accusa nei confronti del governo belga e dei servizi segreti del paese. Inoltre il deputato ha affermato che secondo lui gli attentati del maledetto 11 Settembre 2001 sarebbero “false flag”, e parte di una strategia per instaurare un “nuovo ordine mondiale”.
L’Isis ha rivendicato l’attacco
Il ministro dell’Interno belga, Jan Jambon, ha detto che le autorità sapevano che un qualche attacco terroristico era in praparazione in Europa ma che sono rimasti sorpresi dalle dimensioni degli attentati di Bruxelles. Ma come! Sapendo che erano in preparazione gli attacchi, perchè non si è provveduto a sorvegliare i luoghi sensibili come aeroporti e metropolitane? “Era sempre possibile che altri attacchi venissero compiuti ma non avremmo mai immaginato qualcosa di questa portata”, ha detto Jambon all’emittente Rtl.
I terroristi che hanno attaccato l’aeroporto di Zaventem hanno trasportato gli ordigni nelle valigie. Lo ha dichiarato il sindaco Francis Vermeiren. “Sono arrivati in taxi con le loro valigie, le bombe erano nelle loro borse – ha spiegato -. Hanno messo le borse sui carrelli, le prime due bombe sono esplose ma ancor prima di farsi esplodere i due terroristi hanno gridato “Allahu Akbar!!” (in arabo: Dio è il più Grande). Il terzo ha messo la sua borsa-bomba su un carrello ma deve essersi lasciato prendere dal panico, non è esplosa. Quindi poi è riuscito a scappare, dileguandosi tra la gente terrorizzata.
Ma chi c’è dietro agli attacchi terroristici? Sono sempre loro, ovvero i manipolatori che stanno dietro all’ISIS, che avranno la possibilità di spingere per la loro agenda “antiterroristica” presso altre nazioni e leaders all’incontro. Dal momento che la guerra al terrore è in sè medesima una colossale frode, ogni agenda antiterroristica sarà per definizione fraudolenta, una copertura per centralizzare potere e controllo verso il NWO.
L’ISIS? Tutti sanno chi ha contribuito ad alimentare ma ancor prima, a creare questo gruppo terroristico che costituisce al 100% prova del fatto che la CIA e quindi l’Occidente in genere sono coinvolti, in quanto sono stati loro a creare, addestrare, finanziare e dirigere l’ISIS. Rendiamoci conto del fatto che svelare l’ISIS per ciò che è e distruggerlo, equivale a svelare e distruggere il Nuovo Ordine Mondiale, e questo è perchè l’ISIS non muore mai. Proprio così, l’ISIS oggi è ciò che tiene in vita il Nuovo Ordine Mondiale! CIA/ISIS è oggi il maggior agente propulsore del Nuovo Ordine Mondiale e nessuno dovrebbe sorprendersi del fatto che non appena “consulenti” delle forze speciali USA sono stati mandati in Siria per iniziare ad allestire la controstrategia della CIA contro la Russia, di recente avviata, poco dopo siamo qui a commentare questo attacco.
Tutti si indignano, tutti invocano nuove misure ma nessuno va oltre, nessuno si pone la più semplice delle domande: cui prodest? Nel corso degli ultimi 30 anni, gli Stati Uniti in particolare, ma anche il Regno Unito e la Francia, hanno lavorato con i terorristi islamici per cercare di ottenere i loro obiettivi geostrategici. Il fine? La realizzazione di un nuovo ordine mondiale, che impone un governo mondiale, che limita i nostri diritti e delle libertà fondamentali al fine di lottare contro il terrorismo creato da coloro che, nell’ombra, tirano le redini della politica mondiale.
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