Ultimi Post

lunedì 29 febbraio 2016

Il Governo Renzi-Boschi, al servizio dei banchieri, rende più facile pignorare la tua casa

Sapete cos’è un patto commissorio? E’ un patto secondo il quale se il signor A presta dei soldi al signor B per comprarsi qualcosa, per esempio una macchina, e il signor B non restituisce la somma prestata al signor A, quest’ultimo può prendersi la macchina e diventarne ufficialmente proprietario. Senza far causa, esproprio, asta.

Adesso sostituite il signor A con la banca, una qualunque. Sostituite il signor B con voi, nome e cognome, sostituite la macchina con la vostra casa, quella in cui abitate con la vostra famiglia, i vostri figli e magari il cane, e sostituite il prestito con il vostro mutuo.




Se voi non pagate il mutuo, la banca può prendersi direttamente la vostra casa. Senza pignoramenti, cause, ufficiali giudiziari, aste. Se la prende e se la rivende. Poi, se avanzano le briciole, ve le lascia.

Allarme "sterminio" ILVA di Taranto: dati diossina sconvolgenti

di Antonia Battaglia

Valori di diossina a Taranto mai registrati prima in Italia. Concentrazioni altissime rilevate tra l’agosto del 2013 e il febbraio del 2015, in piena amministrazione statale dello stabilimento Ilva.

È di ieri, 26 febbraio 2016, la richiesta da parte di Peacelink al Ministero dell’Ambiente di conoscere urgentemente i rapporti sulle deposizioni della diossina, analisi che l’Ilva avrebbe già effettuato e che non sono mai state rese pubbliche. Il problema era ed è di capire perché quei dati non sono mai stati divulgati. Da essi, dal loro valore dipende la salute della popolazione di Taranto.




La questione diossina a Taranto, infatti, è uno spettro antico e drammatico, che ha già messo in ginocchio la città e fatto partire il Processo Ilva ‘Ambiente Svenduto’. E la paura, costante, rimane.

domenica 28 febbraio 2016

L'UE DALLE ORIGINI AL TTIP. LE OPERAZIONI SEGRETE USA PER DAR VITA A UNO STATO FEDERALE EUROPEO

DI MARIA GRAZIA BRUZZONE
Underblog

L’Unione Europea non è nata soltanto  dal  ‘sogno’ di Altiero Spinelli  e di Jean Monnet (al quale il Spinelli pare non stesse neppure simpatico) di Schuman e di Spaak, come ci viene sempre  raccontato da politici e media che acriticamente  esortano a sostenere   il progetto salvifico di un superstato unitario  come inevitabile e desiderabile sviluppo. 
L’Unione Europea non sarebbe mai diventata tale se non fosse stata il progetto, pensato, finanziato e guidato segretamente dagli Stati Uniti, di uno Stato Federale  europeo politicamente  a loro legato, per non dire vassallo degli Usa, come è emerso da documenti  alcuni venuti alla luce nel 1997, altri de-secretati nel 2000 grazie a un ricercatore della Georgetown University di Washington, Joshua Paul.



Un piano volutamente portato avanti sotto traccia e gradualmente dal dopoguerra a oggi, fino all’accordo economico transatlantico siglato nel 2007, mai ricordato  ( vedi qui in italiano, da Infowars) concretizzatosi  nel poco discusso e non ancora ratificato TTIP.  

sabato 27 febbraio 2016

IL QUOTIDIANO " LA STAMPA " RIDICOLIZZANDO I GRILLINI DIMOSTRA DI NON AVER CAPITO NULLA!

di Antonio M.Rinaldi

Che la gran parte dei media italiani siano ancora coperti e allineati al “pensiero unico” è ormai ben noto, ma fa ancora un certo senso leggere articoli come quello pubblicato da La Stampa.

Veniamo al fatto: due eurodeputati italiani eletti nel M5S, Marco Valli e Marco Zanni, hanno presentato un emendamento alla relazione dell’Europarlamento sul coordinamento delle politiche economiche per chiedere di <<valutare la necessità di prevedere meccanismi democratici di uscita e di “opt-out” (opzione di uscita) per qualsiasi Paese che intenda lasciare o non aderire all’Unione monetaria>> ed inoltre hanno anche invitato a <<riflettere adeguatamente a livello istituzionale sull’opportunità di preparare un piano alternativo per una dissoluzione ordinata dell’Eurozona.




In poche parole non chiedevano altro che si predisponesse un PIANO B in caso in cui qualche paese membro fosse costretto, per gli eventi o per sua autonoma scelta, ad una uscita dalla UE o/e dall’euro.

Renzi propaggine del vecchio sistema

di Alessandra Daniele

America, anni '60: un giovane rampante infastidisce con le sue chiacchiere i membri del circolo esclusivo a cui s'è iscritto. Il più pomposo e sprezzante dei soci anziani cerca di umiliarlo, proponendogli una scommessa: se riuscirà a tacere per un anno, gli darà i 500.000 dollari di cui ha bisogno. Il giovane accetta, si lascia rinchiudere in una cella di vetro costantemente monitorata da telecamere e microfoni, e per un anno intero non dice una parola, nonostante il socio anziano continui a provocarlo con insinuazioni sempre più pesanti sulla presunta infedeltà della moglie.





...ecco che personaggi ci sono dietro Renzi

Allo scadere dell'ultimo minuto, il socio anziano crolla, confessando d'essere in bolletta, e di non avere i 500.000 dollari pattuiti.

Il giovane però non può insultarlo come vorrebbe: per vincere la scommessa s'è fatto asportare le corde vocali.

venerdì 26 febbraio 2016

Il terzo mostro prenderà i risparmi degli Italiani. Mentre Renzi, in una morsa, è servo di due PADRONI ( segui Video )

di Marco Santero

Quando arriva il terzo mostro si prendono i soldi dei cittadini.

La confessione di Tremonti prende di sorpresa gli altri “vicerè” al tavolo, notare come Amato diventa tutto rosso!! IL VIDEO è DEL 2014!! LORO SANNO BENISSIMO COSA ACCADRA’ ALL’ITALIA A BREVE (DOPO IL REFERENDUM COSTITUZIONALE DI OTTOBRE)


Si comprende, più di mille parole, il livello di aggiogamento, di schiavitù cui anche le èlites economiche “UFFICIALI” sono soggette, sono i cani da pastore dell’allevatore di bestiame e il bestiame da allevare e macellare siamo noi!!





mentre Renzi è frastornato tra U.E e U.S.A.....




......le parole di Tremonti suonano di una gravità assoluta

Gli europei non vogliono più allevare (anche se in modo inconscio, per le difficoltà intrinseche del farsi una famiglia in questo sistema economico schiavista) LE NUOVE GENERAZIONI DI SCHIAVI?

Stepchild rendition. Con video verità del M5S

di Marco Travaglio

Siccome ben 199 senatori, cioè la stragrande maggioranza del Senato, sono favorevoli a tutta la legge Cirinnà, compresa lastepchild adoption, il molto democratico presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico (si fa per dire) ha deciso di stralciare, cioè di cancellare, la stepchild adoption dalla legge Cirinnà per compiacere i 121 senatori contrari.



Nella democrazia alla rovescia, la minoranza mette sotto la maggioranza. E il governo pone la fiducia, nel silenzio complice del Quirinale e dei presidenti delle Camere, su una legge parlamentare su cui lo stesso Pd aveva lasciato libertà di coscienza, salvo ora imporre la coscienza (si fa sempre per dire) di Bagnasco, Alfano & C. con un voto blindato pro o contro il governo.

giovedì 25 febbraio 2016

#BREXIT: "IO SONO IO E VOI NON SIETE UN C....", MENTRE LE RICHIESTE ITALIANE SONO AL PALO

"Mi dispiace, ma io so' io e voi non siete un c....!". Sembra di leggere questa colorita espressione (tratta da "Il Marchese del Grillo") nella mimica di David Cameron prima, durante e dopo il Consiglio che avrebbe dovuto scongiurare la Brexit. Una frase che il premier inglese si sarà ripetuto tra un incontro bilaterale e un caffè con i vari capi di Stato che adottano la moneta unica. Già, l'Euro, quel vincolo politico che costringe i Paesi dell'Eurozona a chinare la testa ogniqualvolta Bruxelles alza la voce. 



Ve lo immaginate un Governo - cancelleria tedesca esclusa - negoziare col coltello dalla parte del manico le condizioni di permanenza o meno nell'UE? Vogliamo ricordare cosa è successo ad Alexis Tsipras, quando forte di un referendum vinto contro la Troika (quindi contro FMI, Commissione Europea e BCE) è stato costretto ad inginocchiarsi dinanzi al volere dei tecnocrati continentali capeggiati da Schaeuble-Merkel-Dijsselbloem e compagnia bella?

L'Italia va in guerra in Libia

da Infoaut 

Pare proprio che quello che si stia preparando all'orizzonte sia un intervento di terra in una Libia nel caos. Non sarà quindi solo l'appoggio dato da parte del governo all'uso della base di Sigonella, da dove partiranno i droni americani, ma in realtà si tratterebbe di un piano che prevede anche l'invio di forze di terra.




Tramonta quindi l'idea del Governo Renzi di partecipare alle operazioni solo con l'appoggio di basi militari sul suolo italiano, mentre sorge la solita sudditanza a Washington.

mercoledì 24 febbraio 2016

SI ACCENDE UN FARO SULL'ACQUA DEL PERTUSILLO

Quella sulla qualità dell’acqua del Pertusillo è una battaglia, di numeri, dati e pareri che va avanti da tempo. Però solo in Basilicata. Eppure le acque dell’invaso del Pertusillo sono quelle che dissetano tutto il Salento.

Non vuole creare allarmismo, ma alzare il livello di allerta sì, la geologa Albina Colella, docente dell’Università della Basilicata, che sabato, in un incontro organizzato dal Movimento Regione Salento a Gallipoli per dire “No alle trivelle”, ha snocciolato i dati frutto delle sue ricerche ed analisi.


Cosa c’entrano le trivelle con l’acqua che beviamo? È presto detto: l’invaso del Pertusillo si trova in piena Val d’Agri, dove c’è il più grande giacimento di idrocarburi finora sfruttato in terraferma dell’europa occidentale, con ben 26 piattaforme petrolifere (ognuna delle quali conta uno o più pozzi).

Riforma costituzionale Renzi-Boschi: Colpo di Stato strisciante

di Alessandro Pace *

Violazione degli artt. 1 e 48 della Costituzione
Il Governo Renzi, con il d.d.l. cost. AC n. 2613-B, già approvato nella prima delle due deliberazioni richieste per le leggi di revisione costituzionale, si propone di modificare le disposizioni costituzionali contenute nei titoli I, II, III, V, VI della Parte II della Costituzione e nelle disposizioni finali.




Ebbene, poiché tali modifiche sono svariate – come si desume dalla stessa intitolazione della legge («Superamento del bicameralismo paritario e revisione del Titolo V della Parte seconda della Costituzione») – una volta che tale legge fosse sottoposta a referendum, coercirebbe la libertà di voto degli elettori (art. 48 Cost.) e violerebbe, nel contempo, la proclamazione della sovranità popolare «nelle forme e nei limiti della Costituzione» (art. 1 comma 2 Cost.), in quanto, trattandosi di una legge dal contenuto disomogeneo, l’elettore potrebbe esprimere, sull’intero testo, solo un sì o solo un no ancorché le scelte da compiere sono almeno due: la modifica dell’attuale forma di governo (e cioè il rafforzamento del Governo a spese del Parlamento, con un Senato ridotto ad una larva) e la modifica della forma di Stato (essendo rafforzata la posizione dello Stato centrale nei confronti delle Regioni).

Con il Fiscal board l' Ue commissaria i Paesi Membri

Nella neolingua utilizzata per non far capire nulla ai cittadini, ha l'incomprensibile nome di "Comitato consultivo indipendente europeo per le finanze pubbliche". Più corretto sarebbe stato chiamarlo "Comitato oscuro di nominati per applicare il pugno duro del Fiscal compact". Insomma, è un altro strumento di commissariamento dei Paesi da parte di Merkel, Draghi e compagnia bella.



Il Comitato è entrato in funzione dal primo di novembre, è composto da un presidente e quattro membri, nominati per un periodo di tre anni. Nessuno, o quasi, in Italia ne sa nulla. Il Parlamento è stato completamente scavalcato.

martedì 23 febbraio 2016

Renzi e Pittella un attimo di ATTENZIONE: in Francia stop alle Ricerche Petrolifere. Si investe sulle Rinnovabili

di Maria Rita D'Orsogna

Il governo francese, su proposta del ministro dell’Ecologia e dell’Energia di Francia, Segolene Royal, ha deciso di vietare tutte le operazioni di ricerca petrolifera sul proprio territorio. Non cercheranno più petrolio da nessuna parte – una decisione monumentale. Visto che in Francia in questo momento ci sono 54 permessi esplorativi e 130 domande di ricerca di petrolio, più di 180 istanze assegnate o da assegnare finiranno nel dimenticatoio.




Segolene Royal ha ricordato che spera che il diniego di nuovi permessi esplorativi porterà nuovi investimenti nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica del paese.

E' un " Bluff " perenne

di Michele Rallo

A un tavolo di poker – si sa – il bluff è consentito; anzi, è una delle varianti “istituzionali” del gioco stesso. È previsto che un giocatore faccia finta di avere carte migliori di quelle che realmente ha, in modo da spaventare gli altri e indurli ad abbandonare la partita. I bravi giocatori – però – dopo avere soffiato il piatto agli avversari, mantengono coperte le loro carte e le confondono nel mazzo, in modo da non fornire agli avversari indicazioni utili per le partite future.




In politica – invece – il bluff non funziona; o, meglio, può funzionare soltanto a inizio di partita. Perché? Perché il simulatore non può mantenere coperte le proprie carte, e il suo sistema di gioco – a più o meno breve scadenza – è destinato ad essere scoperto.

Una società in cui gli obnubilati e gli imbecilli (parole di Keynes) privano il mondo delle meraviglie di cui i propri abitanti sono capaci

di Marco Mori

Ho letto con interesse l’intervista che “libero quotidiano” ha fatto a Mario Monti nella giornata di ieri. Invito anche voi a leggerla prima di proseguire nella lettura di questo mio commento (clicca qui). Come avrete letto Monti ha tessuto l’elogio del rigore di bilancio ribadendo quell’insulso concetto per cui fare deficit significherebbe vivere sopra le proprie possibilità, ipotecando il futuro dei nostri figli.





Keynes avrebbe definito tale visione come un paradosso, quello di vivere in una società che rappresenta l’incubo di un contabile.

lunedì 22 febbraio 2016

Ripresa!!! Ma dove......

di Marco Mori

Dopo il dato sugli effetti del “jobs act” certificati dall’INPS (retribuzioni lorde in calo del -2%) ecco che l’istituto di statistica ci annuncia un nuovo prevedibilissimo risultato: “prezzi fermi e deflazione in dieci grandi città“.

Precisamente, come riportano le agenzie di stampa, sono ad inflazione zero Milano, Firenze, Perugia, Palermo, Reggio Calabria e Ravenna. Sono addirittura in deflazione Bari (-0,3%), Potenza (-0.2%), Trieste (-0,2%) e Verona (-0,1%). In tutta Italia sono poi complessivamente 150 i Comuni in cui l’inflazione è a zero oppure negativa.





Quello che dice Monti in questo video ci dice palesemente chi provoca le crisi di cui siamo vittime ignare 

Mario Draghi, governatore di BCE, affermava pochi giorni fa che ci sono “forze” che cospirano per tenere bassa l’inflazione.

OCSE: Contrordine, abbiamo sbagliato tutto! Finalmente danno ragione a Keynes e ai Movimenti antiausterity

di Ulrich Anders


E’ stato appena pubblicato dall’OCSE il Global Economic Outlook and Interim Economic Outlook. Il report segna un’inversione a 180° della dottrina prevalente all’OCSE con un deciso smarcamento dalle ideologie dell’austerità espansiva e una convinta adesione alle tesi di Keynes. La rivolta verso i guasti dell’ordoliberalismo tedesco ha raggiunto i quartieri alti dei think-tank economici mondiali, che infine ammettono che la spesa pubblica (sia pure unita alle fatidiche “riforme strutturali”) è cruciale per rilanciare la domanda mondiale stagnante.





Perché questa inaspettata conversione keynesiana dell’OCSE? Avanziamo un’ipotesi: prepara un nuovo terreno ideologico per i politici europei, che non hanno avuto né l’intenzione né i mezzi intellettuali per ribellarsi all’ideologia economica austeritaria dominante ma possono viceversa facilmente adeguarsi al nuovo corso ideologico keynesiano, e salvare la pericolante costruzione europea. Oltretutto, niente è più facile per un politico che spendere denaro pubblico.

domenica 21 febbraio 2016

La notizia censurata: compromessa la salute degli italiani

di Giorgio Cremaschi

Come al solito le veline liberiste che guidano il sistema dell'informazione (?) in Italia hanno censurato il dato più importante dell'annuale relazione della Corte dei Conti. Tutti i mass media hanno presentato la relazione come moderatamente critica verso l'ottimismo renziano. Così in fondo non si è dato fastidio a nessuno, neanche al presidente del consiglio. Luci e ombre è la formulazione che si usa nel linguaggio sindacale per convincere i lavoratori ad accettare un accordo che fa schifo. Soprattutto all'informazione di regime è piaciuto enfatizzare le critiche della Corte alla gestione governativa della spending review.




In questo modo si è potuto accreditare l'idea che il governo in fondo sia uno spendaccione e che ci sarebbero ancora un bel po’ di tagli da operare, nella spesa pubblica e nello stato sociale.

LA MAREA NERA CHE STA UCCIDENDO L’AMAZZONIA. LO STESSO PERICOLO CHE INCOMBE SUI PARCHI LUCANI

di Francesca Mancuso

L’ennesimo disastro ambientale passato quasi sotto silenzio. Una grossa fuoriuscita di petrolio sta contaminando il fiume Marañon, uno dei principali affluenti del Rio delle Amazzoni. Il Perù soffre a causa di due nuove maree nere.

Dopo il grave disastro che ha colpito il Brasile, l’America del Sud deve fare i conti con un’altra pagina nera quanto il petrolio che ne è protagonista.




L’oleodotto della compagnia petrolifera di stato Petroperu è stato danneggiato da una frana, secondo quanto riferito dalla stessa società che avrebbe provato a limitare i danni cercando di contenere il petrolio fuoriuscito.

sabato 20 febbraio 2016

Dal vertice di Bruxelles un'Europa con Paesi di serie A ( in primis Inghilterra-Germania) e Serie B ( tra cui Italia e Grecia )

di Giorgio Cremaschi

L'accordo anti Brexit dimostra che L'Unione Europea trova l'unità solo quando si tratta di togliere diritti sociali a qualcuno, solo quando si possono stabilire gerarchie di potere e diseguaglianze. Si sta nella Unione Europea per colpire i diritti dei popoli e per creare gerarchie di privilegi tra stati e favorire i gruppi più potenti del capitalismo finanziario. Per tenere unita l'Unione Europea alla Grecia è stato imposto il memorandum che sta portando le condizioni sociali di quel popolo indietro di cento anni.




La Gran Bretagna è infinitamente più potente della Grecia, e quindi per restare nella Unione ha ottenuto misure di segno opposto, cioè la possibilità per le sue grandi imprese di godere tutti i vantaggi finanziari della Unione - ricordiamo che la FCA FIAT ha stabilito lì la sede fiscale per pagare meno tasse - senza pagare alcun prezzo.

Quel maledetto divorzio che ha cambiato le nostre vite

di Marco Mori

Nel 1981 avvenne ciò che comunemente viene ricordato con il nome di “divorzio” tra il Ministero del Tesoro e la Banca d’Italia. Con un semplice scambio epistolare tra Beniamino Andreatta e Carlo Azeglio Ciampi fu conclusa un’epoca. La Banca d’Italia non aveva più l’obbligo di finanziare la nostra spesa pubblica sovrana, non era più tenuta ad acquistare i titoli di Stato che rimanevano invenduti alle aste. Il finanziamento del nostro debito da allora dipese esclusivamente dai mercati.




Circa gli effetti del divorzio sono i numeri a parlare, con un raddoppio del rapporto debito/pil in appena dieci anni.

Ma la verità la raccontò a tutti anche lo stesso Andreatta, sulle colonne di “Il Sole 24” già nel 1992, frase che ho riportato integralmente anche nel mio libro “Il tramonto della democrazia”:

venerdì 19 febbraio 2016

LA GRAN BRETAGNA CONTRO L’UE: “È ANTIDEMOCRATICA”



Il quotidiano inglese “The Guardian” pubblica una lettera ricevuta e sottoscritta da numerosi rappresentanti di istituzioni britanniche, tra cui finalmente anche numerosi esponenti del partito comunista e sindacalisti. Finalmente anche i rappresentati dei lavoratori trovano il coraggio di denunciare la UE per quello che è: un’istituzione contraria alla democrazia e creata per tagliare il welfare dei cittadini, abbassare i salari e togliere i diritti ai lavoratori. La lettera chiede ai cittadini britannici di rifiutare questa creazione, che persegue gli interessi di una piccola élite contro quelli della maggioranza dei cittadini.



La miserabile farsa della “rinegoziazione” di David Cameron riguardo l’adesione del Regno Unito alla UE è servita solo a sottolineare il carattere regressivo e antidemocratico di quell’istituzione (si veda questo articolo del 16 febbraio).

giovedì 18 febbraio 2016

109.000 posti di lavoro costati ai cittadini 12.000.000.000 di Euro





Giannuli: sulla legge Cirinnà " il M5s, votando contro, non ha fatto bene, ha fatto benissimo ed ha ragioni da vendere "

Da uno articolo scritto da Aldo Giannuli.

A me non piace dar ragione o torto per partito preso, ma pesare caso per caso torto e ragioni. Prendiamo il caso del M5s in questa settimana in prima pagina per tre cose: voto sul supercanguro, candidature per le amministrative e questione della multa agli eletti “infedeli”.

Iniziamo dal voto sul supercanguro che, facendo decadere in blocco gli emendamenti sulla legge per le unioni civili, avrebbe portato subito al voto finale, evitando la votazione sugli emendamenti, di cui alcune a scrutinio segreto. 





Dico subito che il M5s, votando contro, non ha fatto bene, ha fatto benissimo ed ha ragioni da vendere.

INCREDIBILI DICHIARAZIONI DEL GOVERNO TEDESCO: "USCITE DALL'EURO PRIMA DELLA BANCAROTTA"

Ambrose Evans Pritchard sul Telegraph riporta il parere di un membro del "Consiglio dei saggi" tedeschi, il prof. Bofinger, che afferma senza mezzi termini: "Se fossi un politico italiano, vorrei tornare a una valuta nazionale il prima possibile: è l'unico modo per evitare la bancarotta". Bofinger la trova l'unica opzione sensata di fronte al piano tedesco di bail-in del debito pubblico, che farebbe precipitare i paesi periferici in una crisi terminale e alla fine farebbe anche saltare la moneta unica.
Traduzione da vocidallestero.it 




Ecco la domanda a cui si riferisce l'articolo e la risposta di Mario Draghi

Uno degli alti consiglieri del governo tedesco ha lanciato l'allarme sul fatto che il nuovo piano tedesco per imporre "tagli" ai detentori del debito sovrano dell'Eurozona rischia di innescare una crisi europea inarrestabile sui titoli obbligazionari e potrebbe costringere l'Italia e la Spagna a ripristinare le proprie valute.

mercoledì 17 febbraio 2016

Il massacro degli Artigiani

Il massacro economico (e fiscale) delle piccole imprese raccontato dai numeri della Cgia Mestre. E da una lettera emblematica inviata a Dagospia.

crisi-artigianato-italia-cgia-1


«Nell’ultimo anno le imprese attive sono diminuite di 21.780 unità, mentre dall’inizio della crisi (2009) il numero complessivo è crollato di 116 mila attività. Al 31 dicembre 2015 il numero complessivo delle aziende artigiane presenti in Italia è sceso sotto quota 1.350.000». Sono drammatiche le dimensioni della crisi dell’artigianatocalcolate dalla Cgia Mestre.

CLAMOROSO: RENZI HA FIRMATO UN PROTOCOLLO SEGRETO CON HOLLANDE PER CEDERE TERRITORIO ITALIANO ALLA FRANCIA

di Ulrich Anders

Sviluppi clamorosi dello scandalo confini. Come rivelato dal deputato Mauro Pili sul sito di pressinsardinia, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha firmato il 26 febbraio 2015 un protocollo segreto (nessuna traccia nelle basi dati ufficiali) con François Hollande per la cessione alla Francia di sovranità territoriale sulle acque del Nord Sardegna e della Liguria, con il riconoscimento di una ZEE francese -Zona Economica Esclusiva -che di fatto toglie ai nostri pescatori liguri e sardi l’accesso ad ampie e redditizie aree di pesca. 





martedì 16 febbraio 2016

Art. 243 del codice penale: la norma che può restituire l’Italia agli italiani.

di Marco Mori

L’art. 243 c.p. recita espressamente: “Chiunque tiene intelligenze con lo straniero affinché uno Stato estero muova guerra o compia atti di ostilità contro lo Stato italiano, ovvero commette altri fatti diretti allo stesso scopo, è punito con la reclusione non inferiore a dieci anni.

Se la guerra segue o se le ostilità si verificano, si applica l’ergastolo”.

Tale norma è inserita nella rubrica dei delitti contro la personalità dello Stato, elemento indispensabile per comprendere il bene giuridico che direttamente protegge. 




Ovvero gli atti ostili sono quelli che ledono la personalità dello Stato.

Un 20-30% dell’umanità si sta risvegliando alla verità e non cade più nell’inganno


La Terza Guerra Mondiale? Ci siamo già dentro: ed è cominciata l’11 settembre del 2001, con l’attacco alle Torri Gemelle e quindi le invasioni dell’Afghanistan e dell’Iraq. Da allora, solo guerra. Non c’è davvero altro modo per definire lo scenario di inarrestabile e devastante destabilizzazione globale, con milioni di morti e popoli in fuga, in un’aera vastissima: dall’Asia Centrale al Medio Oriente, all’Africa, fino al terrorismo finto-islamista che minaccia l’Europa.



La buona notizia – l’unica – è che un 20-30% dell’umanità di sta “risvegliando”, e ha capito che non si può più fidare del sistema mainstream, politico e finanziario, economico e mediatico.

#EUROINOMANI, MENTRE LA GRECIA VA IN PEZZI I BANCHIERI BALLANO. E L'ITALIA NON STA MEGLIO!

Non molto tempo fa, nel Paese col più alto debito pubblico d'Europa, un saggio ex premier italiano di nome Mario Monti affermava: "La Grecia è il più grande successo dell'Euro". Aveva ragione, perché la moneta unica sta svolgendo il compito per cui è stata creata, ovvero disintegrare gli Stati del Sud Europa annichilendo il loro welfare e di conseguenza ogni voce democratica che quest'ultimi possono esprimere.





Archiviato il terzo programma di "aiuti" alla Grecia siglato tra i creditori e il Governo (democraticamente eletto per due volte) Tsipras, è iniziato un vero e proprio bagno di sangue per il popolo ellenico. Non ci volevano i grandi economisti della televisione italiana per scoprirlo. Come vi avevamo abbondantemente anticipato, l'ultimo memorandum più di un accordo sembra un necrologio.

lunedì 15 febbraio 2016

Se Turchia e Arabia Saudita invadono la Siria si va verso la Terza Guerra Mondiale

di Tiziana Geraci


Putin non ci sta. La guerra in Siria potrebbe presto degenerare nella terza guerra mondiale. Le grandi potenze, questa volta, stanno seriamente scaldando i motori: l’Arabia Saudita e i suoi alleati stanno per invadere la Siria. Scatenando un conflitto di portata inimmaginabile. Tutti i link e le dichiarazioni.

Solo un’esercitazione?

Nonostante gli avvertimenti di Putin e Assad, uno schieramento senza precedenti si sta radunando nel nord dell’Arabia Saudita, vicino ai confini con la Siria, per quella che i media chiamano “esercitazione militare“, in gergo North Thunder (il tuono del nord). 350 mila soldati, provenienti daalmeno 21 paesi arabi che hanno firmato un patto lo scorso dicembre per “combattere il terrorismo”, tra cui quelli che si affacciano sul Golfo Persiano (gli Emirati), l’Egitto, il Sudan e il Pakistan, stanno per addensarsi nell’area saudita di Hafer al-Batin, cui secondo molti media sauditi – riportano molte fonti – si aggiungeranno qualcosa come 2.540 aerei da guerra, 20.000 carrarmati e 460 elicotteri, per una 18 giorni di manovre continuative che non ha precedenti nella storia.



Siria: il Generale Ahmed Al-Assidi dell'Arabia... di byoblu

CARO RENZI , LA RICHIESTA DI FLESSIBILITA’ SENZA SOVRANITA' MONETARIA TI DISTRUGGERA'

by Fabio Lugano

Pochi governi si giocano la sopravvivenza immediata su fattori economici come il governo Renzi. Nonostante l’uso di strumenti di distrazione di massa, come l’inutile discussione sulle unioni civili e la stepchild adoption, divertentissima solo perchè ha mostrato quanto poco di inglese mastichino i nostri parlamentari ( che avrebbero fatto più bella figura usando termini italiani equivalenti..), in una situazione in cui la debolezza militare e l’incertezza politica impediscono di svolgere un ruolo a livello internazionale, il governo si gioca tutto sul caldissimo tema della crescita e del peso fiscale.





Del resto siamo una nazione con una disoccupazione a due cifre da tempi immemori con una disoccupazione giovanile che supera il 40%, dove le riduzione negli ultimi due anni, con costi altissimi (il jobs act costa 1,8 miliardi solo nel 2015), sono state minime, l’economia diventa un’emergenza .

domenica 14 febbraio 2016

Grecia: le proteste tagliano in due il paese

di Luca Gaballo 14 febbraio 2016

I blocchi stradali degli agricoltori che protestano contro l'austerity tagliano in due la Grecia. La principale autostrada che corre dal nord al sud del Paese è percorribile solo a tratti. Impossibile raggiungere il Peloponneso dal Continente in autostrada. La rivolta continua, quindi, e si fa, anzi, più dura. Ieri gli agricoltori hanno lasciato piazza Syntagma, a sorpresa dopo gli scontri con la polizia che hanno impedito ai mezzi agricoli di raggiungere il parlamento. Stamattina li ritroviamo a presidiare l'istmo di Corinto ma vi sono molti altri blocchi in provincia e ai valichi di confine con Bulgaria, Albania e Macedonia.




Pensione di reversibilità, un furto sulla pelle delle vedove


di Elisabetta Ambrosi
L’allarme l’ha lanciato ieri Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi-Cgil: in Commissione Lavoro alla Camera è arrivato un disegno di legge delega che contiene un punto gravissimo. In pratica, la pensione di reversibilità, quasi sempre appannaggio delle donne,verrà considerata una prestazione assistenziale e non previdenziale. E che significa questo? Tantissimo, purtroppo. Lungi dall’essere un diritto individuale, come di fatto dovrebbe essere, la pensione di reversibilità sarà legata all’Isee, cioè al reddito familiare. Solo in apparenza si tratta di una rivoluzione meritocratica. In pratica, è un modo per demolire un diritto individuale e rendere la pensione, frutto di contributi versati, inaccessibile per centinaia di migliaia di donne (e uomini).
Facciamo un esempio: basta che una donna vedova viva ancora con suo figlio che magari ha un piccolo reddito da lavoro per far saltare la pensione, perché sappiamo ormai bene che l’Isee è un trucchetto per togliere, visto che l’asticella viene sempre fissata a un reddito davvero da fame, oltre il quale saltano tutti i benefici.

Banche fallite, nel decreto del governo saltano i rimborsi

“A me sembra una riforma che aiuti il sistema e che aiuti a consolidare il sistema delle Bcc“. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Luca Lotti, ha così liquidato le domande dei giornalisti sulla riforma delle Banche di credito cooperativo approvata mercoledì dal Consiglio dei ministri. Con una sostanziale modifica rispetto alle previsioni. Se infatti da una parte è stato confermato l’obbligo alle Bcc di confluire sotto il controllo di un’unica holding, dall’altra – all’ultimo minuto – è stata prevista un’eccezione per gli istituti con un patrimonio superiore ai 200 milioni che possono trasformarsi in società per azioni.




A questo fine, le nuove società possono tenersi le “riserve indivisibili” pagando all’erario il 20 per cento. Peccato che quel patrimonio sia costruito grazie a generose esenzioni fiscalidovute al vincolo di mettere a riserva almeno il 70% degli utili delle Bcc.

sabato 13 febbraio 2016

Le forze USA avrebbero bombardato i 2 ospedali ad Aleppo ( SIRIA )

La Russia ha ribadito che il suo obiettivo nelle operazioni condotte in Siria è quello di “annientare il terorrismo” che minaccia la sicurezza del mondo ed ha dichiarato che i “consigli” di Washington non indurranno le autorità russe a cambiare la loro strategia.
“Nel corso degli ultimi anni, dal Pentagono ci arrivano consigli circa la necessità di cambiare la nostra strategia in Sria per “aiutare” gli USA ad ottenere laggiù una transizione politica del potere.

Una dittatura silente, ci sta levando la libertà di vivere, di essere noi stessi, di pensare ad un futuro dignitoso

di Gabriele Airoldi

E ci risiamo, con Sanremo che apre la puntuale voragine di perbenismo forzato sulle nostre teste. Grande esibizione quella del direttore d’orchestra Ezio Bosso, da roboanti e sonori, quanto meritatissimi applausi. Un tale personaggio però, non ha certo la necessità di presenziare sei minuti sopra il palco all’Ariston per farsi un nome: la sua figura e le sue note, già risultano essere uno degli emblemi della musica italiana, ma di un genere che rasenta paradossalmente l’underground di noialtri, affezionati al vecchiume che non vuole appendere il microfono al chiodo rasentando il ridicolo (e strappando con le unghie e con i denti dei cachet da urlo, grazie canone mio), quando la tradizione musicale italiana, ha marcato proprio in quel genere i suoi originari connotati.




Grecia: il sindacato di polizia chiede l’arresto dei membri della Troika. E in Italia?

di Marco Mori

Sempre più tesa la situazione in Grecia, oltre la violenta recessione, anche uno sciopero generale lanciato dagli agricoltori, ma rapidamente esteso alle altre categorie, sta paralizzando il Paese.

Ma la notizia più importante, rilanciata dalle agenzie di stampa, seppur con poca convinzione, è certamente questa.





I vertici del POASY, uno dei sindacati di polizia greco, hanno affermato che la troika starebbe tentando con le sue richieste di ribaltare l’ordine democratico, di scalfire la sovranità nazionale e di depredare il popolo greco di importanti beni.

venerdì 12 febbraio 2016

In Grecia 800 agricoltori prendono sotto assedio il Ministero dell'Agricoltura

Scene di guerriglia urbana questa mattina nella Grecia, topo da laboratorio della Troika. La polizia di Atene ha usato gas lacrimogeni per disperdere una manifestazione di agricoltori che protestavano tutta la loro rabbia contro le misure di austerità imposte dal nuovo governo di Tsipras.



I manifestanti hanno assalito il Ministero dell'Agricoltura con pietre. Una protesta più grande per il centro della capitale è prevista per il pomeriggio.

La lotta di classe oggi esiste, ma la stanno vincendo i Padroni



IL "TRATTAMENTO ATENE " ORA TOCCA A LISBONA, SUBITO DOPO A NOI ITALIANI














DI MAURIZIO BLONDET
 maurizioblondet.it


Aumenta lo spread dei titoli di stato portoghesi. Il governo di sinistra, che si aspetta un deficit di bilancio del 2,2 per cento del Pil, è ovviamente allarmato: deve chieder quel 2,2 per cento che manca a quadrare i bilanci ai “mercati”. 



Le agenzie di rating già hanno catalogato il debito pubblico portoghese “speculativo”, ossia a massimo rischio di insolvenza: i “mercati” (l’usura) esigono ovviamente di estrarre dal paese interessi altissimi, proibitivi dopo 8 anni di tagli della cinghia e austerità feroce.

giovedì 11 febbraio 2016

Per Renzi il cronometro della U.E. ha già iniziato a scorrere

di Aldo Giannuli.

Prosegue imperterrita la "danza degli schiaffoni" fra Renzi e l'Unione Europea. In prima linea ci sono i popolari, ma il silenzio sprezzante dei socialisti pesa ancora di più.

Quel povero diavolo di Pittella (per sua sfortuna capogruppo socialista a Strasburgo) cerca di sostenere il suo signore e padrone italiano, giungendo a minacciare la crisi dell'accordo popolari-socialisti che regge la Commissione, mentre i suoi compagni di gruppo francesi, tedeschi e olandesi lo guardano come lo scemo del villaggio con l'aria di pensare "Ma che stai dicendo?". Da dove nasce questa inedita replica della Cavalleria Rusticana?

Il M5S: una democrazia nata sotto il cielo della Costituzione “più bella del mondo”.


di Davide Amerio

Negli ultimi giorni sono apparsi tre articoli (a cura di Aldo Giannuli, Giuseppe Cirillo e Marco Mori) che pongono, senza pregiudizi, alcune questioni sul M5S. Osservazioni genuine che meritano considerazione e alle quali provo a dare una risposta, a titolo personale, come simpatizzante/attivista (utilizzerò anche alcune parti di articoli da me già pubblicati).




Giuseppe Cirillo attribuisce a B.G. Una grande abilità politica nell’aver corretto il tiro sul decreto Cirinnà per non sbilanciarsi troppo a sinistra. La motivazione risiederebbe nel voler mantenere una pozione “equidistante” tra destra e sinistra mantenendo una centralità “populista” che soddisfi le richieste degli elettori. I numeri dei risultati elettorali confermerebbero questa chiave di lettura.

BANCHE GRECIA ASSICURAZIONI SUI DEPOSITI, TUTTO STA ANDANDO IN MALORA: L'UE GETTA LA SPUGNA?

BRUXELLES - Negli ambienti della Commissione europea c'è molto allarme. Ormai si parla apertamente di una situazione d'emergenza, per le banche dell'eurozona, bersagliate da massicce vendite nelle Borse, al di là del "rimbalzo" odierno dei titoli.

E proprio lo spettro-banche sarà al primo punto dell'ordine del giorno dell'Eurogruppo di domani a Bruxelles, dove, giusto per chiarirne la rilevanza oltre che la drammaticità, è stato inserito con l'eloquente titolo "segnali destabilizzanti per la crescita".




Dopo questo tema bollente, l'eurogruppo approfondirà la situazione in Grecia, dove lo spread e' risalito sopra i 1000 punti, ripresentando un altro spettro, quello del Grexit, che con grande faciloneria tanto la Ue quanto la stampa europea avevano cancellato dopo la "resa" di Tsipras della scorsa estate alla Germania e alle oligarchie di Bruxelles.

mercoledì 10 febbraio 2016

Basilicata, in un anno perse 697 imprese artigiane


di Redazione Basilicata24


Confartigianato: "Hanno cessato l'attività 440 in provincia di Potenza e 257 in quella di Matera"

Poco meno di due imprese artigiane lucane al giorno negli ultimi dodici mesi hanno cessato l’attività. Complessivamente, al 31 dicembre 2015, l’artigianato in Basilicata ha perso 697 laboratori-ditte-piccole imprese (440 in provincia di Potenza e 257 in quella di Matera) con un saldo negativo del 2,4% “mitigato” dalle 427 nuove iscrizioni agli albi delle Camere di Commercio di Potenza (265) e di Matera (162).




Il dato emerge dal report sulla nati-mortalità delle attività econom
iche, elaborato dal Centro Studi di Confartigianato Imprese.

Varoufakīs all'Italia: “Siete spacciati”. La salvezza è solo un Piano B di uscita dall'Euro immediatamente applicabile

Ci sono nubi cupissime sull’orizzonte europeo dell’Italia, il cielo potrebbe presto diventare buio e sarebbe un attimo perché scoppiasse uno di quegli acquazzoni tanto potenti da travolgerci. A far piombare la terribile profezia sulla testa degli italiani è l’ex ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakīs che in un’intervista a Repubblica disegna uno scenario da montagne russe.




Da una parte il leader del neonato movimento Diem 25 sembra sostenere la posizione di Matteo Renzi, apparentemente in contrasto con i vertici Ue che insistono per altre misure di austerità per i conti italiani.

martedì 9 febbraio 2016

Dovete decidere, cari italiani: volete soffrire voi, o far soffrire i banchieri dell’euro?

di Max Parisi

Guardate, il ragionamento è molto semplice: se le banche italiane non contabilizzano in tutto o in parte come perdite quelle che si ostinano a definire “sofferenze”, il valore delle suddette banche continuerà a scendere in Borsa, fino alla catastrofe.

Infatti, il valore delle azioni di una banca quotata in Borsa esprime il valore del suo capitale, della sua ricchezza, della sua solidità. 




Ora, se una banca – e non serve fare nomi, tanto vale per tutte all’incirca allo stesso modo – se una banca, dicevo, nasconde perdite colossali perchè non le vuole mettere a bilancio, le lascia lì sospese nell’aria, senza che siano recuperabili e neppure contabilizzate, capite che il valore delle sue azioni non può non risentirne.

Ma perchè giocano con il prezzo del Petrolio?

di CALEB MAUPIN

Il prezzo del petrolio è sceso sotto i 30 dollari al barile e questa storia che – quando cominciò nel 2014 – mise in allarme il mondo, sta durando molto più del previsto, tanto che anche gas naturale, acciaio, rame e altre materie prime vedono il loro prezzo scendere e gli economisti si stanno preoccupando perché tutti i segnali indicano che ci si deve aspettare una qualche specie di recessione.




I media americani vorrebbero farci credere che il“rallentamento cinese” è l’unico responsabile di questa escalation che si sta profilando sulla crisi economica. Comunque, è ampiamente riconosciuto che i prezzi bassi del petrolio stanno diventando piuttosto costosi per l’economia globale e che questa deflazione artificiale e prolungata sta diventando sempre più pericolosa. Il calo dei prezzi è stato programmato intenzionalmente e serve per delle precise ragioni.

lunedì 8 febbraio 2016

Distribuzione della ricchezza iniqua: ecco cos'è questa crisi

di Francesco Gesualdi*

Ho letto su Comune l'articolo di Franco Berardi Bifo, Slump. La crescita non tornerà mai più (molto letto, condiviso e discusso in rete, ndr), e ne condivido tutte le considerazioni, in particolare che il tempo della crescita è finito e che di occupazione, intesa alla sua maniera, questo sistema non ne crescerà più. Nel contempo, però, dobbiamo stare attenti a non convalidare questo sistema né dare l'impressione che anche noi ci aggiungiamo all'esercito di Tina, There is no alternative. L'alternativa, invece c'è e la dobbiamo rivendicare cominciando a denunciare tutti i fallimenti e i rovesci di questo sistema. Un'operazione che deve necessariamente partire dal linguaggio.




Questo sistema è in crisi e questo tutti lo sanno. Il problema è capire perché.