di Marco Mori
“Ci sono forze che cospirano per tenere bassa l’inflazione”. Questa è stata l’ultima sorprendente uscita di Mario Draghi. Parafrasando “Star wars” deve esserci ancora del buono in lui!
La frase, a prescindere dalla traduzione esatta dalla lingua inglese, è comunque sconvolgente. C’è chi vanifica le politiche di BCE. Peraltro ricordo soprattuto a “Il foglio”, che ha criticato un mio precedente articolo sul tema, è assolutamente impossibile che a Draghi possa essere sfuggito il senso delle parole usate, è pur sempre italiano (fermo restando che “conspiracy” anche in inglese ha un significato tutt’altro che positivo ed anzi è un termine che identifica un reato tipico del common law).
Ora il nostro signore oscuro, nonostante le sue turbe esistenziali, non ci dice come sia possibile che le politiche di BCE siano facilmente vanificate.
Non si domanda perché l’enorme quantità di moneta immessa nel sistema sia neutra per l’inflazione. Anzi per meglio dire, finge di non domandarselo. Altrimenti dovrei credere alla sua abissale incompetenza.
Una norma, una semplicissima e stupidisse norma, spiega tutto, è l’art. 123 del TFUE: “Sono vietati la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia, da parte della Banca centrale europea o da parte delle banche centrali degli Stati membri a istituzioni, organi od organismi dell’Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri, così come l’acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della Banca centrale europea o delle banche centrali nazionali”.
Grazie a questa scelta normativa, pensata ad uso e consumo delle lobby finanziarie, affinché lo Stato non avesse la forza per contrastarle, la “nostra” banca centrale non può creare carta dal nulla (o bit su un terminale) ed immetterla nell’economia reale attraverso la spesa pubblica o qualsiasi altro metodo concepissero: dal lancio dagli elicotteri, alla divertente caccia al tesoro!
Lo diceva addirittura Giuliano Amato “Noi abbiamo avuto la faustiana pretesa di riuscire a gestire la moneta senza metterla sotto l’ombrello di un potere caratterizzato da quei metodi e quei modi che sono propri dello Stato e che avevano sempre fatto ritenere che fossero le ragioni della forza, della credibilità che ciascuna moneta ha. Eravamo pazzi? (Omissis…) Molti economisti, specie americani, ci hanno detto guardate che non ci riuscirete, non vi funzionerà, se vi succede qualche problema che investe anche uno solo dei vostri paesi non avrete gli strumenti centrali che per esempio noi negli Stati Uniti abbiamo che può intervenire il governo centrale, riequilibrare con la finanza nazionale le difficoltà delle finanze locali. La vostra banca centrale se non è una banca centrale di uno Stato non può assolvere alla stessa funzione che assolve una banca centrale di uno Stato che, quando lo Stato lo decide, DIVENTA IL PAGATORE SENZA LIMITI DI ULTIMA ISTANZA“
Draghi pertanto può dare tutta la moneta che vuole ai suoi soci banchieri. Ma finché l’economia reale, a causa dell’assenza di moneta nelle mani dei cittadini, non riparte, le banche non presteranno un centesimo di ciò che Draghi elargisce. Perché sono sicuri di perdere i soldi, non rientreranno del prestito!
Poi dopo l’Unione Bancaria, la demenziale norma voluta dall’impero UE, le banche sono ancora più in difficoltà, assieme ai cittadini, i quali non solo non possono più ottenere prestiti, ma rischiano pure di perdere i soldi risparmiati e regolarmente depositati in banca.
Insomma se c’è ancora del buono in lui evidentemente, quando parla, non collega la bocca al cervello! Ma più realisticamente ci sta prendendo per i fondelli e si è preso pure una bella “lavata di capo” dai suoi superiori per aver usato il verbo “to conspire”…
Avv. Marco Mori, blogger di scenarieconomici.it ed autore del libro “Il tramonto della democrazia – analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponibile su ibs.it