La miserabile farsa della “rinegoziazione” di David Cameron riguardo l’adesione del Regno Unito alla UE è servita solo a sottolineare il carattere regressivo e antidemocratico di quell’istituzione (si veda questo articolo del 16 febbraio). Sappiamo grazie alla durissima austerità imposta al popolo greco che l’Unione non solo è antidemocratica in sé stessa, ma anche anti-democratica nel senso profondo, che le sue istituzioni non consentono la realizzazione della volontà democraticamente espressa dalla maggioranza delle persone, se essa si oppone al suo progetto liberista
L’Unione Europea è irreversibilmente determinata ad attuare privatizzazioni, tagli al welfare, bassi salari ed erosione dei diritti sindacali. Ecco perché le forze dominanti del capitalismo britannico e la maggior parte delle élite politiche sono a favore della permanenza in UE. L’UE è irrevocabilmente favorevole alla stipula del trattato TTIP e di altri nuovi accordi commerciali, che rappresentano il più grande trasferimento di potere al capitale che si sia visto in questa generazione.
Sostenere che la libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’UE è un ostacolo alla xenofobia è una falsità. Senza i diritti dei lavoratori e un’alternativa all’austerità, i migranti saranno preda di forze ostili xenofobe con o senza l’accordo di Schengen. E, cosa ancor più grave, la “Fortezza Europa” assicura che coloro che sono fuori dal cartello di nazioni UE, saranno soggetti a turpi discriminazioni, se sono fortunati, o ad annegare nel Mediterraneo, se non lo sono.
Noi sosteniamo una visione positiva di una futura Europa basata sulla democrazia, sulla giustizia sociale e sulla sostenibilità ecologica, non sugli interessi di profitto di una piccola élite. Per queste ragioni siamo impegnati a chiedervi di votare per abbandonare l’Unione Europea nel prossimo referendum sulla permanenza del Regno Unito.
Leggi dalla fonte originale Vocidallestero.it