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mercoledì 31 gennaio 2018

CHI DICE "PIU' EUROPA" È IL NEMICO PRINCIPALE DEI LAVORATORI E DEL CETO MEDIO

“Quello di Renzi è il partito di rappresentanza delle èlite: tutela gli interessi della grande finanza disprezzando i ceti medi della piccola impresa, gli operai, i precari e i disoccupati. Vuole più Europa, tradendo l’interesse nazionale. Io sto con i populisti”

Colloquio con Diego Fusaro

"Populista è, nella neolingua, chiunque difenda interessi che non siano quelli dell’èlite dominante finanziaria”, scrive Diego Fusaro, filosofo, direttore scientifico dello Iassp (Istituto alti studi strategici e politici), abituato a ribaltare luoghi comuni e a contrastare il pensiero unico.



I populisti, dileggiati e screditati, sono l’unico argine al dominio dell’establishment politico e mediatico?

Oggi abbiamo un conflitto di classe alto-basso. In alto abbiamo l’aristocrazia finanziaria, con al seguito intellettuali prezzolati che elaborano quadri concettuali per difenderla.

martedì 30 gennaio 2018

L'Illusione di Essere Liberi

Ma quello "Sicuro" è morto


di Marco Travaglio

"Salve, sono un elettore del Piemonte e sento dire che ci mancherà tanto Fassino, dirottato in Emilia. Tranquilli, non vedevamo l’ora di liberarcene, e massima solidarietà ai compagni di Ferrara. Ma non fai in tempo a festeggiare, che a Torino ti ritrovi il più alto tasso di boschismo dopo Bolzano: il Pd piazza Marino, quello che non voleva parlare di Etruria in commissione Banche, e pure la Fregolent, che scrisse la mozione anti-Visco sotto dettatura della Boschi. Aridatece Fassino, anzi no: esageroma nèn.
Salve, sono un elettore della Lombardia e ho sempre combattuto la Lega. Volevo votare M5S. Ma a Varese mi piazzano Paragone, ex direttore della Padania, contro Bossi che l’aveva nominato direttore della Padania (*OdU: è da anni comunque che si è allontanato dalla Lega ed ha dimostrato di essere un giornalista Antisistema).  Allora mi butto su FI, ma lì c’è la Votino, la portavoce di Maroni. Vado sul Pd, che però mi candida il manager Mor (ex Grande Fratello, ex corteggiatore di Uomini e Donne) e tre ex berlusconiani: Capelli, Bernardo e Alli, già braccio destro di Formigoni e imputato per abuso d’ufficio. Qualcuno può avere pietà di me?




Salve, sono un elettore della Liguria. Nel Pd abbiamo la solita Paita multiuso e Vazio, il sottosegretario che voleva gli ispettori contro Woodcock perché indagava su Consip. In FI ha fatto tutto Toti, il governatore Mediaset, non so se mi spiego. Aiuto!

lunedì 29 gennaio 2018

Berlusconi ha garantito all’Ue che la Lega non sarà al Governo

E' l'accordo stretto a Bruxelles, secondo il quotidiano romano, dall'ex Cavaliere con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e il capogruppo del Ppe Manfred Weber. Un patto che ha avuto finora un effetto tranquillizzante sui mercati, nonostante quello del 4 marzo sia un appuntamento elettorale dagli esiti fortemente incerti. Salvini: "Fake news"

E’ andato a Bruxelles a incontrare Jean-Claude Juncker e Manfred Weber e ha assicurato loro che la Lega non sarà al governo. E nemmeno i 5 stelle. E’ un “patto segreto” quello che, secondo La Repubblica, Silvio Berlusconi ha siglato la settimana scorsa con le istituzioni Ue. Un accordo di cui il presidente della Commissione si fa garante nei confronti del Partito Popolare Europeo, di cui Weber è il capogruppo e che non ha mai potuto soffrire troppo l’ex Cavaliere. Un patto, prosegue il quotidiano di largo Fochetti, che ha avuto finora un effetto tranquillizzante sui mercati, nonostante quello del 4 marzo sia un appuntamento elettorale dagli esiti fortemente incerti, e prefigura per l’Italia uno scenario solo: quello delle larghe intese.



“Escludo la possibilità di una grande coalizione, non c’è nessuna possibilità che accada, avremo la maggioranza alla Camera e al Senato”, assicurava il 23 gennaio l’ex premier in conferenza stampa nella sede del Ppe.

Ecco Il regalo del PD di Renzi ai Petrolieri e il Tradimento, in particolare, a Puglia e Basilicata

L'obbligo di un accordo forte tra esecutivo ed enti locali preliminare alla realizzazione di progetti energetici era stato inserito nella Legge di Stabilità 2016, che recepiva - rendendoli di fatto inammissibili - sei dei sette quesiti referendari sulle trivelle. Dopo pochi mesi, però, in gran segreto Palazzo Chigi ha modificato una norma del 1990, aggirando e depotenziando quel vincolo. Risultato: lo Stato ha mano libera, così come emerso nella vicenda della raffineria di Taranto, dove confluirà il petrolio del megagiacimento Tempa Rossa, senza l'assenso della Puglia. Coordinamento No Triv: "Traditi milioni di italiani e cancellata una delle principali conquiste dei territori"

di Luisiana Gaita


Un gioco di prestigio messo in atto prima per svuotare la proposta referendaria sulle trivelle del 2016 e per eliminare, pochi mesi dopo, quelle garanzie che avrebbero permesso una vera intesa, e non solo di facciata, tra esecutivo ed enti locali su tutti i progetti energetici.



Nel tentativo di evitare il referendum del 17 aprile, infatti, il Governo Renzi aveva ceduto alla pressione di dieci Regioni accettando (con un maxi emendamento infilato inLegge di Stabilità 2016) di concordare con esse i progetti.

domenica 28 gennaio 2018

Se il M5S non sarà Maggioranza questo Film lo vedremo anche in Italia

di Maurizio Blondet

Klaus Regling, l’economista di Lubecca che è il direttore esecutivo del Meccanismo di Stabilità (dopo essere stato al FMI e all’Associazione delle Banche Tedesche) ha fatto l’annuncio tutto contento: la Grecia ha avuto il suo primo anno di crescita nel 2017. Il primo dopo nove anni! E dell’1,3 per cento!

L’uomo che non è privo di cuore s’è quasi commosso: ecco un altro successo della politica europea di riequilibrio dei bilanci consigliata dalla severa, ma giusta ed umana teoria germanica. Torna a fiorir la rosa. “Con questa ritrovata crescita che il governo di Syriza intende finanziarsi a prezzi convenienti sui mercati”, ha scritto 24 Ore, ossia ad indebitarsi come tutti gli altri – avendo riconquistato la fiducia dei Mercati. Oh che gioia.




Fino ad adesso ha ricevuto “aiuti” (ossia denaro che non è mai entrato, ma è andato a pagare le banche franco-tedesche creditrici) per 240 miliardi. L’ultima tranche, 86 miliardi, se esegue le 956 condizioni (pardon azioni prioritarie) imposte sempre dai creditori: altre privatizzazioni, “concorrenza” nel settore strategico dell’energia, tagli agli statali…

sabato 27 gennaio 2018

88 Anni e non Sentirli

di Marco Travaglio

"Chissà se nella cosiddetta Europa qualcuno ha mai sentito parlare della trattativa Stato-mafia. Forse tanti anni fa, quando anche nei circuiti internazionali del potere B. era unfit a governare l’Italia, come titolò l’Economist nel 2001, 12 anni prima che venisse condannato definitivamente per frode fiscale e 16 anni prima che l’ormai ex direttore Bill Emmott lo definisse il possibile “salvatore politico dell’Italia”. Nel 2001 fu proprio per i suoi già stranoti rapporti con Cosa Nostra che il Caimano fu giudicato così severamente da una delle più autorevoli testate mondiali.





Da allora molti fatti nuovi sono emersi sull’argomento, aggravando vieppiù la sua posizione: la condanna definitiva a 7 anni, la fuga in Libano e l’arresto del suo braccio destro Marcello Dell’Utri, tuttora in galera per mafia;

Processo Trattativa, chieste le condanne per gli Imputati


15 anni chiesti per Mori, 12 per Dell’Utri, Subranni e De Donno. 16 anni per il boss Bagarella e 12 per Cinà. Ancora chiesta condanna di Mancino (imputato per falsa testimonianza) a 6 anni. Per Ciancimino chiesta condanna per il reato di calunnia.

di Lorenzo Baldo e Aaron Pettinari

I pm del processo trattativa Stato-mafia, Nino Di Matteo, Vittorio Teresi, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia hanno concluso oggi la propria requisitoria presentando alla corte le richieste di pena. In particolare, per il reato contestato con l’art.338 (minaccia e violenza a Corpo politico dello Stato, ndr) è stata richiesta la condanna a sedici anni per i boss Leoluca Bagarella, cognato del padrino corleonese Riina deceduto, e a dodici anni per Antonino Cinà, medico fedelissimo di Riina. Per lo stesso reato è stato chiesto il “non doversi procedere” per intervenuta prescrizione a Giovanni Brusca mentre sono state chieste le condanne per l’ex capo del Ros Antonio Subranni (12 anni), il suo vice del tempo Mario Mori (15 anni) e l’allora capitano Giuseppe De Donno (12 anni).




Di minaccia a Corpo politico dello Stato era anche accusato Marcello Dell'Utri, ex senatore di Forza Italia che già sta scontando una condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

venerdì 26 gennaio 2018

In Grecia sul mercato è finita la Democrazia.

di Maurizio Pagliassotti 

La Grecia di Tsipras affronta l’ultima parte della svendita totale del suo patrimonio e della sua civiltà. Sul mercato finisce la stessa democrazia.
La Grecia di Alexis Tsipras è entrata nella “fase laboratorio”: vedere cosa succede ad un paese lasciato nelle mani dei creditori. Disse Milton Friedman: “Lo shock serve a far diventare politicamente inevitabile quello che socialmente è inaccettabile”: lo shock della Grecia risale all’estate del 2015 quando con la giacca gettata sul tavolo al grido di “prendetevi anche questa” il primo ministro Alexis Tsipras firmò la resa senza condizioni della sua nazione sconfitta.




Umiliato di fronte al proprio paese e al mondo da Angela Merkel, volutamente. Sul tavolo, quella notte, non finì solo la Grecia, ma la stessa democrazia, che l’occidente ha vissuto in quelli che il grande storico Hobsbawm ha definito “i gloriosi trent’anni”.

Le Verità Taciute su Occupazione e Precarietà


di Renato Fioretti

Ancora oggi, dopo anni di discussioni, c’è chi sostiene che il sostanziale avvio della flessibilità nel nostro Paese e la successiva, diffusa, “precarizzazione” dei rapporti di lavoro – affatto inevitabile – sia da imputare alla legge 24 giugno 1997, numero 196; comunemente nota quale legge Treu, dal nome dell’allora Ministro del Lavoro che la controfirmò insieme a Prodi, Premier in carica.

Personalmente, ho sempre ritenuto questa posizione profondamente sbagliata. Frutto di superficialità e/o ignoranza; quando non dettata da forte strumentalità politica.




Dettata dall’ignoranza, quando ci si riferisce alla novità del “Contratto di fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo”, ossia, al c. d. “lavoro interinale” (di cui all’art. 1 della 196/97), facendola coincidere con l’inizio della “precarietà” che caratterizza la stragrande maggioranza degli attuali rapporti di lavoro.

giovedì 25 gennaio 2018

Entusiasti per le Politiche di Merkel e U.E. che AFFOSSERANNO l'Italia

di Vincenzo Cirigliano

Si sprecano i tappeti rossi che oggi vengono stesi dalla stampa e dal Mainstream Italiano alle parole della Merkel che, dinanzi alle misure protezionistiche che Trump negli Stati Uniti sta attuando, non trova altro da dire se non che la Germania non crede nelle politiche protezionistiche, enfatizzando l'opportunità di politiche che trovino fondamento nella cooperazione tra Stati. Peccato solo che in questi anni abbiamo avuto occasione di apprezzare dove queste politiche cooperativistiche europee a trazione tedesca, hanno portato paesi come la Grecia, dove famiglie intere sono state portate letteralmente alla fame, impossibilitate persino a curarsi, con un Sistema Sanitario praticamente al collasso.




Tutto è stato devastato in Grecia, dalla qualità e il tenore di vita dei cittadini, alle pensioni, passando per lo smantellamento del sistema salariale e dei diritti e non ultimo l'attacco sistematico al Risparmio dell' inerme popolo ellenico.

mercoledì 24 gennaio 2018

Il Grilletto facile contro i Grillini

di Saverio Lodato

Si apprendono molte cose guardando la televisione in questi giorni di agonia preelettorale. Saltando da un canale all’altro, la situazione non cambia, ritrovandosi lo spettatore di fronte a un assortimento di facce di opinionisti che son sempre gli stessi, sono giustamente animati dal medesimo punto di vista, arretrano o incalzano a seconda di chi sia l’interlocutore di turno. E ne avremo ancora per altre sei settimane.
Ma non può sfuggire a nessuno che per la stragrande maggioranza dei media, il Pericolo Pubblico Numero 1 è ormai rappresentato dai 5 Stelle, che i sondaggi, per quel che valgono i sondaggi, danno come il partito di massimo gradimento degli italiani. 
I grillini?


I grillini sbagliano i congiuntivi, difettano di democrazia interna, sono di proprietà della Casaleggio associati, non vogliono vaccinare la gente, vogliono stare fuori dall’euro,

Lo Stato piange miseria e DERUBA i Pensionati

Lo Stato con le pensioni: con una mano dà e con l'altra prende

di Pietro De Sarlo

Un mio amico portò la moglie in pizzeria. Alla fine della cena pagò tirando fuori dalla tasca della giacca 50 euro con la mano destra. Con la mano sinistra mise il resto di 30 euro nella tasca dei pantaloni. Alla moglie che gli chiese quanto avevano pagato rispose “50 euro”. La moglie con aria triste replicò: “Non possiamo più permetterci di andare in pizzeria”.

Quanto spendiamo per le pensioni?

Sul Corriere della Sera del 14 dicembre 2017 Alberto Brambilla, uno dei massimi esperti di previdenza in Italia, afferma che la spesa pensionistica nel 2016 è stata di 218 miliardi di euro comprendendo in tale importo circa 10 miliardi di spesa per assistenza.




Questa spesa è stata coperta per 197 miliardi di euro dai contributi previdenziali. Sulle pensioni pagate i pensionati pagano tasse per 50 miliardi. Quindi non è vero che la spesa pensionistica in Italia grava sui conti pubblici ma contribuisce sui conti pubblici per circa 40 miliardi (218-10-197-50=39).

martedì 23 gennaio 2018

Altro che ENI, serve una Società Pubblica al 100% per l'Energia

di Giuliano Garavini

In questi mesi siamo bombardati dalle pubblicità di ENI che ci spiegano come si stia impegnando a produrre "biodiesel" dalle bucce di banana. L'ennesimo Ministro alle energie fossili, Carlo Calenda, ci ha recentemente voluto far credere che rischiamo il congelamento per un'interruzione di qualche ora della fornitura di gas russo. Queste sono le #fakenews.

Veniamo alle #realnews. L'ENI è un acronimo per Ente Nazionale Idrocarburi. Investe praticamente solo in estrazione, raffinazione e distribuzioni di idrocarburi.





Recentemente ha perfino ritenuto opportuno cercare petrolio accanto agli orsi polari nell'Artico. Quanto a Calenda, l'Italia non ha alcun bisogno del nuovo gasdotto TAPche porterà in Italia il gas che arriva dall'Azerbaigian: abbiamo una capacità di importazione di circa 140 mld di metri cubi l'anno a fronte di un consumo di 70,9 mld, in constante calo dal 2005. Tra rigassificatori mai entrati in funzione, metano che arriva dalla Libia, dall'Algeria e dalla Siberia, il tutto combinato con la tendenza alla riduzione dei consumi, non sappiamo più a chi da' i resti, come si dice a Roma.

lunedì 22 gennaio 2018

Con Berlusconi “Grandi Affari” in vista per Goldman Sachs e le grandi Banche Estere

di Luciano Lago

Le ultime dichiarazioni rilasciate da Berlusconi al Corriere della Sera hanno chiarito molte cose sul prossimo assetto della politica italiana dopo le elezioni che, che ogni probabilità, vedranno la vittoria del Centro Destra in Italia.
“L’esperienza insegna che debito pubblico e pressione fiscale crescono insieme, come hanno dimostrato i governi di sinistra in questi ultimi anni. L’unico modo per abbatterlo è un grande piano di privatizzazioni, per 5 punti percentuali circa, che insieme alla ripresa della crescita e all’avanzo primario nei conti pubblici determinato all’aumento del gettito, porterebbe a un rapporto debito/Pil vicino al 100% in cinque anni, con la relativa riduzione della spesa per interessi”.





Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in un’intervista al Corriere della Sera, che afferma di avere “ben chiari i costi” delle promesse fatte finora: “Tagliare le tasse, a regime, non è un costo, anzi è un modo per incrementare il gettito dello Stato”. Il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil, “è una regola forse stupida, ma noi la rispetteremo”, assicura.

ECCO PERCHÉ NON TI FANNO RIPAGARE IL DEBITO

Intervista a 
Marco Bersani
trascrizione di 
Vincenzo Cirigliano

Per capire cosa sta succedendo oggi, dobbiamo capire cosa è la favola Neoliberista, dobbiamo quindi tornare indietro agli anni 70. In quegli anni avvengono innovazioni tecnologiche senza precedenti nel campo dei Trasporti, nel campo della Comunicazione, nel campo dell'informatizzazione e sono innovazioni che modificano radicalmente il sistema Produttivo, in particolare separano la produzione Economica dai confini Nazionali; fino ad allora l'economia Italiana era quello che si produceva in Italia. Queste innovazioni Tecnologiche rendono possibile una produzione sganciata dai confini Nazionali. Per fare un esempio, la macchina Fiat è prodotta in 25 Paesi, non è prodotta in Italia.





Questa enorme possibilità creata da queste innovazioni tecnologiche, ha permesso l'avvento della Dottrina Neoliberale, su queste cose qualcuno ha innescato la favola liberista che sostanzialmente suonava così: "Grazie a queste innovazioni tecnologiche possiamo trasformare il pianeta in un immenso mercato, anzi se eliminiamo tutti i vincoli sociali, ambientali e tutti i diritti e permettiamo al mercato di essere l'unico regolatore sociale, tutto questo produrrà una enorme ricchezza che, a cascata, senza eliminare le disuguaglianze sociali, la ricchezza sarà talmente grande che produrrà benessere per tutti."

domenica 21 gennaio 2018

Ma vaccina tuo padre

di Marco Travaglio

"Dev’essere terribile svegliarsi, aprire il Corriere e scoprire dal sondaggio di Nando Pagnoncelli di essere il candidato premier più detestato e indesiderato dagli italiani: dietro Gentiloni, Bonino, Di Maio, Salvini, Berlusconi, Grasso e Meloni (mancano il Divino Otelma e Giorgio Mastrota, ma solo perché non li hanno testati). Siamo dunque solidali con Matteo Renzi che, sempre più ubriaco dei suoi insuccessi, mi coinvolge nella campagna elettorale (dove non sono candidato) per darmi del “giornalista di parte” che “fa disinformazione” e “pensa di essere autorevole perché va sempre in tv” e far sapere che lui parla sempre con “un medico che fa informazione”, il solito Burioni, casualmente candidato del Pd, perché il Pd è “dalla parte della scienza e della medicina”.





Ora, che il più grande ballista della legislatura, detto il Bomba fin dalla più tenera età, accusi altri di mentire, è irresistibilmente comico.

sabato 20 gennaio 2018

Siamo cittadini italiani o sudditi europei? (Video che chiarisce chi ha introdotto in Italia le catene del Pareggio di Bilancio)

di Alessandro Montanari

"…Confidiamo che il governo assumerà le azioni appropriate.
Mario Draghi, Jean-Claude Trichet"


Non c’è schiavo più indifeso di chi non riesca a vedere le proprie catene. Ricchi, poveri, vincitori e vinti di quest’ordine darwiniano che, da noi, prende il nome di Unione Europea: guardate i vostri polsi. Che siano pesanti e vistose come bracciali d’oro o trasparenti e impalpabili come fili di nylon, le manette restano sempre manette. E una prigione, anche se fornita di celle di prima e seconda classe, resta sempre una prigione.




Ricorro a quest’immagine perché credo non vi sia dignità per nessuno, nemmeno per i privilegiati, in un Paese spogliato della propria libertà e nel quale persino la decisione solidale di soccorrerci l’un l’altro, con politiche di piena occupazione e riduzione della diseguaglianza, ci viene formalmente negata da ormai sette anni. 

venerdì 19 gennaio 2018

Una Favola usata in malafede per giustificare l'Austerità

di Ilaria Bifarini

“L’economista è colui che è sempre capace di spiegare ex post perché si sia, ancora una volta, ingannato.”(B. Maris, Houllebecq economista)

La campagna mediatica per il pareggio di bilancio e la lotta al debito pubblico da parte degli economisti, liberisti prima e neoliberisti oggi, è divenuta così ossessiva e martellante da essere passivamente accettata come verità dall’opinione pubblica. È stata costruita una narrazione unica, supportata e amplificata dai media mainstream, per la quale la crisi economica sarebbe la conseguenza inevitabile dei comportamenti irresponsabili e dispendiosi tenuti dagli Stati nazionali, ultimo baluardo di democrazia nella dittatura del mercato unico iper-globalizzato.




Attraverso una sapiente arte manipolatoria, la questione del debito è stata ricondotta a una categoria etico-morale, da cui ne deriva che le politiche economiche di austerity attualmente applicate rappresenterebbero l’unica strada percorribile, nonché la pena necessaria e inevitabile per espiare i peccati commessi.

In nome del dio profitto, quanti morti ancora nel mondo del lavoro?

“E mentre non si fa altro che chiedere riduzione del costo del lavoro, troppe volte quei risparmi già vengono fatti, ma scommettendo sulla vita dei lavoratori."

di Stefano Barbieri

Altri morti sul lavoro, stavolta nella produttivissima Milano, la cosiddetta “capitale economica” d’Italia.

Tre lavoratori morti intossicati, un altro in fin di vita. Sembrerebbe, dalle prime dichiarazioni, che i sistemi di sicurezza non abbiano funzionato a dovere, come sempre, come alla Thyssenkrupp, come a Pavullo nel modenese alcuni giorni or sono o a Nano in provincia di Agrigento pochi mesi fa.




Passa il tempo e non cambia niente, le morti bianche aumentano arrivando a più di mille all’anno, molte non fanno neanche più notizia.

giovedì 18 gennaio 2018

Formica: l’Ue chiede a Silvio l’inciucio col Pd ma senza Renzi

«Renzi finirà asfaltato dai No, poi il successore lo designerà il Vaticano». Una “profezia” firmata Rino Formica, puntualmente esatta: il Rottamatore a casa, sostituito dal nipote dell’uomo di fiducia della Santa Sede, che firmò il Patto Gentiloni per riportare i cattolici in politica dopo l’Unità d’Italia. Oltre un anno dopo, alla vigilia delle politiche, l’ex ministro craxiano rilancia: le “dritte” dell’Ue a Berlusconi prevedono una “grande coalizione”, ma senza Renzi.



Lo racconta Formica a Federico Ferraù, che l’ha intervistato per “Il Sussidiario”. Premessa: l’uscita del commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici, secondo cui «un rischio politico» incombe sull’Europa, visto che «l’Italia si prepara ad elezioni il cui esito è quanto mai indeciso». 

mercoledì 17 gennaio 2018

Quando il Sistema sente che il Popolo lo sta SCARDINANDO

Il responsabile degli Affari economici ha anche bocciato la proposta del candidato premier M5s Di Maio di sforare il tetto del 3% al rapporto deficit/pil: "Controsenso assoluto". Commentando le parole del candidato governatore della Lombardia per il centrodestra ha aggiunto che "i partiti illiberali, razzisti, estremisti, vanno combattuti sul piano politico". Salvini: "Inaccettabile intrusione di un burocrate"

Ne ha per il candidato premier M5s Luigi Di Maio, che vuol liberarsi dai vincoli europei sui conti pubblici, ma attacca anche le sparate razziste del candidato governatore della Lombardia per il centrodestra Attilio Fontana. Il quale non ci sta e ribatte ricordando che “anche nella Costituzione si parla di razze”. Pierre Moscovici, commissario Ue agli Affari economici, da Parigi spara alzo zero su alcuni dei protagonisti della campagna elettorale italiana.





Dopo aver ammesso che l’Italia è “tra i rischi politici” dell’Unione vista l’incertezza sull’esito del voto del 4 marzo.

martedì 16 gennaio 2018

Interesse di conflitto

di Marco Travaglio

"Alla luce degli ultimi eventi, una grande riforma s’impone come per i primi giorni, anzi le prime ore della prossima legislatura: rendere i conflitti d’interessi non solo leciti e consigliati (lo sono già), ma proprio obbligatori per chiunque ricopra incarichi pubblici. Basta con le ipocrisie di chi denuncia quelli altrui e poi corre a fabbricarsene almeno uno in casa propria, con la scusa che gli altri ce l’hanno più grosso. Facciamo che chi non ha conflitti d’interessi non può entrare né restare in politica, ma nemmeno nella PA, nell’impresa, nella finanza, nell’editoria.




E abroghiamo quella burletta della legge Frattini, che fu scritta da B. nel 2004 per santificare i suoi conflitti d’interessi, ma che – intitolandosi “Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interessi” – potrebbe spaventare i più timidi.

lunedì 15 gennaio 2018

La neo-mafia dei “seggi sicuri”?

di Maurizio Blondet

La mattina, La Stampa (e chi se no) rivela “un rapporto del Senato Usa” che espone le ingerenze della Russia sulle nostre prossime elezioni il 4 marzo. C’è “ il sospetto, ripreso da un articolo del Telegraph, che i leghisti abbiano preso anche soldi. «Mentre non ci sono prove conosciute – prosegue il rapporto – che M5S abbia ricevuto fondi da fonti legate al Cremlino, un funzionario della sicurezza italiana ha detto a Business Insider che “alcuni dei nostri partiti sono vulnerabili alle infiltrazioni. Non hanno l’ esperienza, gli anticorpi, per contrastare servizi di intelligence così formidabili”».




I tiggì serali accennano a queste ingerenze di Mosca. E subito dopo mostrano, in video, le ingerenze di Macron sulle nostre elezioni: plateale e comicamente spudorata.

domenica 14 gennaio 2018

Con lo Scandalo Renzi - De Benedetti le Elezioni potrebbero ora dare una Maggioranza Qualificata, anche non di CDX

di Rosanna Spadini

La sagra del maiale è cominciata e la posta in gioco si alza, promesse da saldi goderecci da parte di tutti i partiti: via riforma Fornero, studi di settore, tasse universitarie, vaccini, Buona Scuola, bollo auto, Iva sui cibi per i cani fino alla cancellazione della povertà … cosa potranno inventarsi ancora da qui al 2 marzo?
Intanto il nuovissimo Berlu, asfaltato e incatramato, tirato a lustro con una cera color terracotta/guerlain, ha annunciato che il centrodestra avrà il 45% e che c’è «un supercandidato segreto».





Del resto negli ultimi tempi la vita gli va a gonfie vele, ottuagenario riabilitato, ha ottenuto prima la benedizione di Scalfari, per esorcismo contro Di Maio/Belzebù, poi l’okay da parte del giornalista britannico Bill Emmot, che da direttore de L’Economist lo aveva ben picconato, con quella celebre copertina dal titolo «Why Berlusconi is unfit to lead Italy».

Il Programma Giustizia del M5S metabolizza e sviluppa questo Pensiero

di Vincenzo Cirigliano

Proviamo oggi ad esporre, nei suoi aspetti più importanti, ciò che il Programma Giustizia del M5S mette in campo per l'efficientamento di una Macchina farraginosa che ha sempre mostrato ampiamente i suoi limiti nell'ordinamento Statale Italiano. Vediamo quali sono i riferimenti da cui questo programma è nato e quali sono soprattutto gli Obiettivo che si pone. Il primo tema, che spesso ha occupato le prime pagine dei giornali Nazionali in questi ultimi mesi, sicuramente è quello che riguarda la questione intercettazioni.




Già una Commissione, aveva lavorato su questo tema, presieduta dal Procuratore Aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, che innanzitutto tendeva a mettere sullo stesso piano le intercettazioni svolte per i reati Ordinari e quelli per i reati di Mafia, prolungandone i decreti da 20 a 40 giorni. 

sabato 13 gennaio 2018

Ecco l'Unione Europea della Sinistra e del CDX che ricerca quei falsi Eroi che non faranno gli Interessi del Popolo

di Gianmaria Vianova

Le parole di Bertolt Brecht risuonano come una sentenza. Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi a cui aggrapparsi, affidare il proprio destino e designare a capro espiatorio. Stessa cosa per le Unioni politiche, economiche e monetarie. D’altronde queste ultime cosa sono, se non una utopia in cui più popoli si uniscono sotto ad una stessa bandiera? L’Unione Europea rispetta questa descrizione. Nata per evitare nuovi conflitti intra-continentali, si è trasformata in un progetto politico teso alla creazione degli Stati Uniti d’Europa, nome simile all’omologo americano che ne ha il patrocinio.




Fino alla Grande recessione tutto è filato liscio e ci si sforzava di ignorare le enormi falle insite nel progetto (o forse finché si nuota non si rischia di annegare). Poi, la crisi.

venerdì 12 gennaio 2018

O spiega o si ritira


di Marco Travaglio

"Ieri, leggendo gli altri giornali (i tg Rai ormai fanno un altro mestiere, il più antico del mondo), abbiamo imparato una cosa nuova: la soffiata dell’allora premier Matteo Renzi che nel gennaio del 2015 avverte Carlo De Benedetti dell’imminente decreto sulle banche popolari, facendogli guadagnare in pochi giorni 600 mila euro in Borsa col minimo sforzo, è una notizietta da niente.




Molto meno importante della posizione cangiante di Di Maio sull’euro (apertura del Corriere e titolo in prima pagina del Messaggero), delle avventure di Spelacchio (terzo titolo di prima pagina del Messaggero), dell’appello del Pd a Grasso per la Lombardia (apertura di Repubblica), del calendario dei processi a Marra e alla Raggi (secondo editoriale di Sergio Rizzo su Repubblica) e della balla di Gentiloni sul record di occupati dal 1977 (apertura de La Stampa).

giovedì 11 gennaio 2018

Il Caso delle casette ai Terremotati è il simbolo dell'incapacità dei Governi che in Italia si sono susseguiti

di Maurizio Blondet

Via via che i tiggì serali davano nuove notizie sullo scandalo delle casette ai terremotati, mi rassicuravo: domani, vedrete, partono gli arresti a raffica. E’ il secondo inverno che il governo fa’ passare all’addiaccio ai terremotati, a forza di ritardi e promesse mancate? Vedrete che domattina la magistratura convocherà il Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione, la Pd incarica Paolo Micheli e quello a cui è succeduta, il celebre Vasco Errani.




Su 3666 casette richieste nelle quattro regioni colpite dal sisma sono 1871 quelle consegnate, e sono già piene di scarafaggi e di topi per l’umidità, gli spifferi e la criminale incuria del loro montaggio? 

mercoledì 10 gennaio 2018

La Dimenticanza non è opera del Tempo, è opera Nostra

di Vincenzo Cirigliano

" Penso che siano il più grave pericolo per il futuro dell'Italia dal dopoguerra. La loro finta democrazia diretta maschera, come tutti sanno, il potere effettivo di pochissime persone. È lo stesso 'centralismo democratico' dei vecchi partiti comunisti, governato in questo caso da un politburo molto ristretto, costituito da un vecchio comico, un oscuro professionista della comunicazione, e forse la figurina Di Maio." Fonte 

Questa è la scandalosa dichiarazione fatta da Silvio Berlusconi durante un'intervista rilasciata al Quotidiano "Il Foglio", esprimendo un suo giudizio sul M5S.



Che siamo in campagna Elettorale e che in un certo senso si possano accettare sconfinamenti in notizie di sana natura "fake", può essere anche tollerato, ma che si scada in affermazioni di questa portata che vanno ad offendere milioni di cittadini che hanno fatto dell'onestà , della Trasparenza e della Competenza il loro vessillo, merita quantomeno una dovuta risposta e il giusto risentimento.

martedì 9 gennaio 2018

La strage dei capaci

di Marco Travaglio


"Da tempo ci domandavamo chi scrive i testi a Renzi. Cioè – parafrasando Altan – chi è il mandante di tutte le cazzate che dice. Ora l’abbiamo scoperto: essendo notoriamente un uomo colto, soprattutto sul fatto, il segretario del Pd si ispira ai grandi maestri del surrealismo. Ed è lì, non alla Ruota della Fortuna, che incontra il magico mondo di B.. Prendete le loro ultime promesse elettorali. Entrambi all’inseguimento del M5S, che da tempo ha brevettato il reddito di cittadinanza, tentano di copiarlo come possono. B. parte primo: “Salario minimo di 9 euro l’ora”.

 

Ieri Renzi rilancia sul Quotidiano nazionale: “Salario minimo a 10 euro l’ora”. Un euro in più. La trovata ricorda un racconto surreale di Cesare Zavattini in Parliamo tanto di me sulla gara mondiale di matematica che premiava chi diceva il numero più alto.

lunedì 8 gennaio 2018

Valanga di aumenti di tariffe.

di Giorgio Cremaschi

Gas, elettricità, autostrade, persino l'acqua che avrebbe dovuto restare pubblica, con l'inizio dell'anno una valanga di aumenti di tariffe di servizi essenziali per la nostra vita si abbatte su salari, pensioni, redditi popolari sempre più miseri, per chi riesce a metterli assieme. È un salasso terribile, che annulla anche quei piccoli aumenti, quelle mance concesse qua e là.
Dove sono finiti quei cialtroni che avevano esaltato le privatizzazioni come un grande guadagno per i consumatori?





E tutti i governanti di centrosinistra e centrodestra che hanno svenduto ai privati il patrimonio pubblico che cosa dicono? Fanno finta di niente.

In Italia record di Inceneritori

di ROSANNA SPADINI

Facciamo un po’ di chiarezza … i centri di raccolta dei rifiuti, così come le forme di vita che ultimamente «stanno infestando» Roma, i diversamente umani topi, cinghiali, volpi, capre, sono di competenza della Regione Lazio, guidata da Nicola Zingaretti (Pd), e la regione non dà le autorizzazioni necessarie ad approvare il piano rifiuti, che è rimasto fermo e stantio al 2012. Quindi anche un bradipo affetto da ritardo psicofisico capirebbe che i rifiuti non si sa dove smistarli. Ciascuno ha le proprie competenze, ma la propaganda politica strumentalizza il disagio, e spara a zero sulla sindaca di Roma «E’ stata la Raggi !!»




La Regione Lazio a guida PD si è trovata in grave difficoltà, visto che la Toscana (a guida PD) ha dovuto sospendere gli accordi sullo smaltimento con il Lazio, in seguito alla grave inchiesta sullo smaltimento illecito «I bambini? Che muoiano tutti, non mi importa!».

domenica 7 gennaio 2018

I gemelli diversi

di Marco Travaglio


"La sindaca di Roma Virginia Raggi è imputata di falso; il sindaco di Milano Giuseppe Sala è imputato di falso. Il 3 gennaio la Raggi, alla vigilia dell’udienza preliminare, ha chiesto il giudizio immediato, saltando il passaggio davanti al gup che avrebbe potuto rinviarla a giudizio, ma anche proscioglierla; il 5 dicembre Sala, alla vigilia dell’udienza preliminare, ha chiesto il giudizio immediato, saltando il passaggio davanti al gup che avrebbe potuto rinviarlo a giudizio, ma anche proscioglierlo.



La Raggi ha spiegato su Facebook che desidera “che sia accertata quanto prima la verità giuridica dei fatti” perché “sono certa della mia innocenza, non voglio sottrarmi ad alcun giudizio e ho piena fiducia nella giustizia e nella trasparenza”; Sala ha spiegato su Facebook che vuole “accelerare quanto più possibile i tempi del processo” perché “sono certo che verrà riconosciuta la mia innocenza” (manca solo la fiducia nella giustizia: Sala infatti strilla contro l’“attività persecutoria” dei magistrati che indagano su di lui).

sabato 6 gennaio 2018

È la guerra tra poveri Istituzionalizzata

Quando il lavoro c’è, ma si configura come il premio di un gioco televisivo: sei pronto a superare le prove che troverai lungo il tuo percorso?

di Gianmaria Vianova

Partiamo da questo presupposto: Santa Maradona può piacere o non piacere ma rimane una fonte cospicua di citazioni deliziose. Tipo: quale crede sia il suo maggior pregio? La sincerità. E il suo principale difetto? La sincerità. Qual è la sua massima aspirazione? La sincerità. È un giovanotto sveglio, vedo. E allora mi dica: qual è il reddito annuo della sua famiglia? La sincerità? Qui un giovane Stefano Accorsi interpreta Andrea, un laureato in Lettere alla disperata ricerca di un’occupazione. Non è che si faccia proprio voler bene dai selezionatori, diciamo.





Ogni volta che si ritrova a dover sostenere un colloquio rovina tutto, evadendo dalla rigida etichetta che quel contesto impone. Santa Maradona, in questi termini, è una commedia ribelle e anticonformista, potenziale cult un po’ dimenticato dal cinema italiano.

venerdì 5 gennaio 2018

L’ASSE FRANCO-TEDESCO MARGINALIZZA L’ITALIA IN EUROPA




di Francesca Romana FantettiIl danno di immagine all’intero nostro Paese sarà enorme. Non cediamo assolutamente Alitalia, cioè la compagnia di bandiera italiana alla Lufthansa tedesca. Mi chiedo e chiedo: vi siete bevuti il cervello? Per carità. In tempi di Europa franco-tedesca, ci manca solo che questi quattro pd mai eletti cedano la nostra compagnia che peraltro hanno distrutto loro stessi.

Si vada al voto e, se non ci sarà un “vincitore”, il Parlamento chieda innanzitutto scusa agli italiani, e apporti una modifica alla legge elettorale inserendo la maggiore coincidenza possibile della volontà degli italiani.





Oggi non esiste governo legittimo né legittimato a disporre della nostra compagnia aerea, che tale deve restare. Non si firmi nessun accordo per trattare tantomeno in esclusiva con i tedeschi, tale eventuale accordo è invalido in nuce, mancando qualsivoglia legittimo potere in capo all’odierno contraente scaduto italiano.

La Verità è che abbiamo vissuto al di sotto delle nostre Possibilità

di Fabio Lugano

Cari amici

prima di tutto voglio ringraziare @alexdelprete (twitter) che mi ha fornito idea e fonte dei dati per questa elaborazione.

Uno dei temi normalmente usati dai cattivi politici e agli economostri che infestano la TV è il fatto che l’Italia avrebbe vissuto “Al di sopra delle proprie possibilità”, spendendo e spandendo come se non ci fosse un domani.




Ora diamo una rappresentazione grafica del saldo primario di Italia , Francia e Germania, partendo dal 1995 (valore 1 ) ed arrivando ai valori previsionali per il 2019 del deficit/avanzo primario, cioè della differenza fra spese ed entrate dello stato al netto della spesa per interessi.

giovedì 4 gennaio 2018

I POLITICI HANNO TRADITO LA COSTITUZIONE DOPO 70 ANNI.

Cedendo la sovranità monetaria alla BCE questa puo’ ricattarci in qualsiasi momento. Mettendo il pareggio di bilancio in Costituzione lo Stato non ha più un euro e non può fare investimenti e non può nazionalizzare per creare lavoro. Le aziende vengono vendute, anche quelle che macinavano introiti sono state cedute. E’ tutto privato e ormai non credo sia più possibile uscirne. Ci hanno messo in un “cul de sac” e la Costituzione e il lavoro sono diventati solo principi. E a proposito della guerra, i soldati in Nigeria non dovevano avere il benestare del Parlamento?



La causa di tutto è un “popolo” che ha smarrito la propria identità…. distratto da qualche inutile bagordo e preso da insignificanti filosofie. Un minimo di “realismo” riporterebbe il popolo ad un voto “consapevole”.

mercoledì 3 gennaio 2018

Lavoro, quello gratis, o quasi, già esiste

L'analisi del segretario della Nidil Cgil, Antonio Capezzuto: il sindacato non può far nulla, i lavoratori non denunciano i soprusi: troppa paura di perdere anche quel poco che hanno.

di Luciano Trapanese

Lavoro nero? Peggio: lavoro sotto ricatto. Un esempio? Eccolo, è quello di una ragazza diplomata della provincia di Salerno: «Da mesi lavoro come cucitrice. E' dura, non abbiamo pause. Nessuna tutela. La paga? Tre euro l'ora, quando va bene. Se qualcuna dice che è poco, il giorno dopo è licenziata. C'è chi si è rivolto al sindacato, ma poi non è stato fatto nulla. Chi si ribella non solo perde quel poco che ha, ma rischia di rimanere esclusa anche da questo misero mercato del lavoro».




E' una storia emblematica, non l'unica. Anzi. Sono tante, troppe. E non solo al Sud. In una bellissima inchiesta de Il Tirreno, si è scoperto che nella ricca Toscana la situazione è identica. A pagarne le conseguenze sono sempre loro, i giovani. Ma anche l'altra categoria debole, i cinquantenni che hanno perso il lavoro. Troppo vecchi per sperare in una nuova vera assunzione. Troppo giovani per ambire alla pensione.

martedì 2 gennaio 2018

Renzi è un software nella Matrix di Berlusconi

Per Byoblu, da Novi Ligure Danilo D’Angelo

Gigi Moncalvo, giornalista, scrittore, conduttore televisivo. Ha avuto modo di conoscere da vicino Silvio Berlusconi, tanto da scrivere il libro “Quando Berlusconi era BERLUSCONI”. Berlusconi fece in modo di rendere introvabile il tuo libro. Puoi spiegarci meglio?

Sì, in realtà il primo libro si chiamava “Berlusconi in concert”: un titolo scelto da lui stesso. Perché per scrivere una biografia di un personaggio o si va in un archivio o si prendono dei ritagli e si fa una biografia fredda oppure si ha la possibilità di avere un contatto diretto con questo personaggio.





In quel caso egli chiese e mi chiese – io allora ero un giornalista che lavorava nella struttura giornalistica di “Fininvest”, che era la mamma dell’attuale “Mediaset” – di seguirlo in tutte le convention a cui partecipava, quindi gli incontri con i pubblicitari, con i giornalisti, con gli imprenditori ai quali proporre la programmazione degli spot televisivi sulla sua rete. Quindi di investire sulle sue televisioni anziché sulle reti RAI.

lunedì 1 gennaio 2018

Ho fatto un Sogno…

di FABIO CONDITI

Ho fatto un sogno …

Anno 2022. Solo 4 anni dalle elezioni politiche del 2018, ma sembra trascorso un secolo.

Le giornate trascorrono serene, pacifiche, rilassanti; le persone hanno il tempo di dedicarsi alle proprie passioni, riscoprire il senso profondo della vita. Di quegli anni bui e tumultuosi, carichi di paura e rancore sociale, non resta che un vago ricordo, sbiadito nelle pagine della storia.




Questioni come quelle legate al debito pubblico, dell’angosciante fardello lasciato in eredità alle future generazioni, non si parla più. Anzi. Coloro che lo fanno, utilizzano il tema solo per ribadire che “io l’ho sempre pensato che quella storia del debito pubblico, era una truffa. Lo sapevano anche i bambini che il denaro lo può creare solo lo Stato !“.