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giovedì 25 gennaio 2018

Entusiasti per le Politiche di Merkel e U.E. che AFFOSSERANNO l'Italia

di Vincenzo Cirigliano

Si sprecano i tappeti rossi che oggi vengono stesi dalla stampa e dal Mainstream Italiano alle parole della Merkel che, dinanzi alle misure protezionistiche che Trump negli Stati Uniti sta attuando, non trova altro da dire se non che la Germania non crede nelle politiche protezionistiche, enfatizzando l'opportunità di politiche che trovino fondamento nella cooperazione tra Stati. Peccato solo che in questi anni abbiamo avuto occasione di apprezzare dove queste politiche cooperativistiche europee a trazione tedesca, hanno portato paesi come la Grecia, dove famiglie intere sono state portate letteralmente alla fame, impossibilitate persino a curarsi, con un Sistema Sanitario praticamente al collasso.




Tutto è stato devastato in Grecia, dalla qualità e il tenore di vita dei cittadini, alle pensioni, passando per lo smantellamento del sistema salariale e dei diritti e non ultimo l'attacco sistematico al Risparmio dell' inerme popolo ellenico.
Per non dire cosa sono state in grado di provocare queste politiche al Sistema Italia, dove la Germania ha letteralmente fatto man bassa delle eccellenze produttive italiane, acquisendo a prezzi da saldo, il meglio dell'Industria Nazionale. Tutto ciò giocando sulla parità di cambio offerto su un piatto d'argento, ancora oggi non si capisce se consapevolmente o inavvertitamente, da politici italiani distratti, che non si resero conto ( o fecero finta di non rendersi conto) che con una Nazione che aveva una tassazione delle Aziende notevolmente più bassa rispetto a quella Italiana, imporre un cambio fisso voleva dire pregiudicare irrimediabilmente la competitività del sistema produttivo Italiano rispetto a quella Nazione. Quella Nazione naturalmente era la Germania. 

Oggi i politici Italiani ripetono questo tipo di errore stendendo i tappeti rossi alle dichiarazioni della Merkel sull'ipotesi di svalutazione del Dollaro paventata da Trump. Anche oggi, con la loro miopia che li ha sempre contraddistinti, i "Politici" Italiani non riescono a rendersi conto di quanto possano essere devastanti queste politiche per il sistema produttivo Italiano se non contrastate adeguatamente, annebbiati come sono dalle dichiarazione di una Merkel decisa più che mai a far pagare e dirottare le conseguenze che queste decisioni avranno pur sempre anche per il sistema produttivo tedesco, sul Sistema Italia. Il rischio quanto mai concreto che si affaccia all'orizzonte, ormai più chiaro che mai, è che l'asse Germania Francia dinanzi all'incapacità concreta di poter disarmare le politiche Trumpiane o addirittura alla mancanza di volonta di volerle contrastare, politiche indirizzate verso una imminente svalutazione consistente del Dollaro, siano alla disperata ricerca di risorse che andranno sistematicamente a prendersi colonizzando quei paesi con maggiori ricchezze economiche all'interno dell'Unione, Italia in testa. 

Vogliono cioè tamponare la perdita di competitività del loro sistema produttivo, che comunque ci sarà, attingendo alle risorse dell'Italia, dal risparmio privato ai Patrimoni Privati, sempre nel mirino dei Tedeschi, dagli Asset strategici del nostro Sistema Produttivo al Sistema Servizi. Senza contare inoltre la pratica ormai consolidata da anni da parte dei tedeschi di attingere alle Aziende Italiane come componente terzista del loro sistema produttivo, condizione ideale per scaricare su questa componente il costo della loro sopraggiunta mancanza di competitività. Il MainStream Italiano innalza oggi, incredibilmente, al ruolo di Statisti personaggi come la Merkel e Macron che rispondono ad interessi di parte completamente disconnessi dai principi Europeisti dei Padri fondatori dell'Europa e legati solo ad interesse nazionalistici e di parte che fanno emergere, ove ve ne fosse ancora bisogno, il carattere distorto di un'Europa ad egemonia Franco Tedesca che si nasconde impunemente dietro una labile facciata spacciata per "Unione". 

In tal caso la risposta di Paesi come l'Italia dovrebbe essere chiara ed immediata e dovrebbe mettere in campo politiche anticicliche fortemente in contrasto con le regole evidenziate in questi giorni dal vice Presidente della Commissione Europea Moscovici e che ruotano attorno all'assurdo vincolo del divieto di sforamento dei vincoli legati al 3%. Esattamente quei vincoli di cui, dinanzi all'evenienza di un Dollaro svalutato, non ha minimamente bisogno l'Italia se vuole evitare di aprire indirettamente le porte e consegnarsi nelle mani della Troika Europea. Le ripercussioni che si prevedono sul Sistema Italia a seguito delle politiche monetarie ipotizzate da Trump e delle risposte inadeguate dell'Europa, rapportate a tutti i paesi Europei, possono essere riassunte in questo Grafico.

La riduzione del PIL sulla base dell’incidenza dell’export sul prodotto interno lordo (sulla base di dati pubblici). 

Di seguito ecco la sensitività in Percentuale dell’export rispetto ad una discesa dell’1% del rapporto Euro/Dollaro

Germania = ca. 0.8

Italia = ca. 2.5

Francia = ca. 1.4





Export in percentuale del PIL, fonte: World Bank Database

Il peso dell’export sul PIL per i tre paesi indicati è come segue [fonte: World Bank database]:
Germania = ca. 46.1%
Italia = ca. 29.8%
Francia = ca. 29.3%

Dunque, utilizzando i dati sopra citati, per un deprezzamento diciamo del 10% del cambio euro dollaro, sulla base dei dati sopra citati, senza opportuni correttivi i tre Paesi avrebbero una riduzione del PIL rispettivamente pari a:

Germania = ca. 10% x 0.8 x 46.1% = 3.7%
Italia = ca. 10% x 2.5 x 29.8% = 7.4%
Francia = ca. 10% x 1.4 x 29.3% = 4.1%


Dinanzi a questi dati, non si capisce quale credibilità possano avere ancora oggi  quei Partiti che, nella campagna elettorale ormai iniziata in Italia, a reti unificate, continuano a dichiarare di poter portare l'Italia fuori dal Guado rimanendo all'interno delle regole del Pareggio di Bilancio ed i cui rappresentanti vanno addirittura a ribadirlo dinanzi alla nomenklatura Europea, qualcuno di loro, per la verità,  non si capisce a che titolo (Berlusconi Docet), non rendendosi conto di come stiano delineando, con dichiarazioni del genere, il Tracollo finanziario di un Paese e l'impoverimento generalizzato di un Popolo che rischia di ripetere e clonare l'esperienza Greca. Alla luce di tanta ipocrisia possiamo citare le parole di Alexandre Dumas "Ogni falsità è una maschera, e per quanto la maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un po’ di attenzione, a distinguerla dal volto". L'augurio è che gli Italiani comincino finalmente a far cadere le maschere dal volto di quelle persone che sino ad oggi hanno portato l'Italia sull'orlo del Precipizio, e che ancor oggi sembrano, più decisi che mai, a dare quell'ultima, fatidica spinta.

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