Le ultime dichiarazioni rilasciate da Berlusconi al Corriere della Sera hanno chiarito molte cose sul prossimo assetto della politica italiana dopo le elezioni che, che ogni probabilità, vedranno la vittoria del Centro Destra in Italia.
“L’esperienza insegna che debito pubblico e pressione fiscale crescono insieme, come hanno dimostrato i governi di sinistra in questi ultimi anni. L’unico modo per abbatterlo è un grande piano di privatizzazioni, per 5 punti percentuali circa, che insieme alla ripresa della crescita e all’avanzo primario nei conti pubblici determinato all’aumento del gettito, porterebbe a un rapporto debito/Pil vicino al 100% in cinque anni, con la relativa riduzione della spesa per interessi”.
Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in un’intervista al Corriere della Sera, che afferma di avere “ben chiari i costi” delle promesse fatte finora: “Tagliare le tasse, a regime, non è un costo, anzi è un modo per incrementare il gettito dello Stato”. Il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil, “è una regola forse stupida, ma noi la rispetteremo”, assicura.
Grande tripudio negli ambienti dei potentati finanziari per le dichiarazioni di Berlusconi: finalmente si profilano all’orizzonte “grandi affari” con le nuove privatizzazioni in Italia.
Pochi giorni fa sul Sole 24 Ore Massimo Della Ragione (Goldman Sachs) aveva dichiarato : «L’Italia si alzi e torni a ballare». Naturalmente Della Ragione, al fondo delle sue argomentazioni, intendeva che l’Italia tornasse a mettere in vendita sui mercati le quote delle sue aziende pubbliche che fanno gola ai potentati finanziari transnazionali (come Goldman Sachs e JP Morgan) che faranno a gara per accaparrarrsi il business offerto dal Governo italiano.
Berlusconi ha fatto il patto con il diavolo ed ha ottenuto di accreditarsi come pilastro fondamentale della politica italiana per tornare sulla scena ed offrirsi come garante ai grandi gruppi finanziari che hanno grossi interessi da salvaguardare nella penisola. Non per caso dall’Economist al francese Le Monde, sono comparsi vari articoli di apprezzamento in cui si elogia Berlusconi e la sua capacità politica definendolo la “salvezza per l’Italia”.Vedi: Berlusconi salverà l’Italia
Sono gli stessi giornali che a suo tempo avevano sparato a zero sul cavaliere dipinto come “inadeguato”. quando dovevano aprire la strada al prof. Monti, il fiduciario dei potentati finanziari incaricato di gestire la transizione in Italia.
Possiamo scommettere che anche la JP Morgan, il Fondo Monetario e le altre grandi istituzioni finanziarie questa volta accrediteranno Berlusconi come personaggio in grado di garantire l’Italia dall’ascesa dei populisti e sovranisti che potrebbero eventualmente creare grossi fastidi agli interessi di questi gruppi finanziari.
Indubbiamente la rinascita di Berlusconi dimostra che il “cavaliere” è il più astuto dei politici comparsi sulla scena negli ultimi 30 anni ( forse supera anche Giulio Andreotti), in grado di uscire quasi indenne dai molteplici attacchi della magistratura, capace di dire tutto e il contrario di tutto, con l’abilità di affermarsi come presenzialista in tutte le trasmissioni TV, con grandi e mirabolanti promesse e con una grande capacità di persuasione che molta parte dell’opinione pubblica apprezza, con qualche residua diffidenza. Le sue promesse, per quanto poco verosimili, attraggono una buona parte dell’elettorato, così le pensioni minime a 1.000 euro, l’introduzione del Ministero della Terza età, il dentista gratuito agli anziani, il reddito di cittadinanza, le zero tasse per sei anni a chi assume giovani, come anche le zero tasse su casa, auto, successione, abolizione dell’Irap e tanto altro ancora.
In particolare Berlusconi, agli occhi dei potentati finanziari esterni, ha il merito di aver reso innocue le forze sovraniste come la Lega di Salvini che, da qundo è entrato in coalizione con il Berlusca (attratto dai suoi mezzi finanziari e dalle sueTV) ha messo da parte le velleità anti euro e anti UE per ridursi ad un “discutiamo” se possibile migliori condizioni dei trattati per l’Italia.
Risulta portentoso come il pubblico italiano abbia potuto dimenticare gli anni di Berlusconi al governo e di quanto aveva promesso prima e mai realizzato nella sua permanenza al governo. Le sue giustificazioni, come il tradimento di Gianfranco Fini, l’assalto della magistratura contro di lui, i ricatti contro le sue aziende, non valgono ad assolverlo e basterebbe pensare a chi si era fidato di lui, come ad esempio il colonnello Gheddafi, sia stato allegramente scaricato e lasciato al suo destino. Questo gli italiani se lo sono forse dimenticati ma i libici no.
Si sa che il popolino ha la memoria corta e qualche buona “soap opera” in TV e qualche trasmissione come “L’Isola dei famosi” saranno un ottimo palliativo per distogliere l’attenzione da quanto si sta preparando e i cittadini italiani potranno ancora una volta apprezzare il cavaliere e la sua variopinta corte al Governo. Una cosa però è sicura: non si annoieranno.
Fonte: ControInformazione
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