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sabato 2 aprile 2016

Si difende...l'Indifendibile

di Eugenio Bonanata

Dalla sua tournèe a Washington, incalzato dai cronisti sulle dimissioni del ministro Guidi, Renzi ha risposto che il progetto Tempa Rossa ha portato “investimenti e posti di lavoro”. Ma vista dal paese reale, tra Corleto Perticara e Gorgoglione, la realtà parla di emigrazione, depressione giovanile e presunte assunzioni pilotate da sindaci e capibastone del Pd 




Il procuratore nazionale antimafia Roberti lo ha detto a chiare lettere: “In Basilicata non esiste la mafia in senso stretto, ma esiste l'ecomafia”, cioè un miscuglio di interessi privati, politici, locali e nazionali da far rabbrividire anche le spa mafiose dei mandamenti siciliani e calabresi. Parliamo di interessi di Stato che in Basilicata hanno sempre fiutato un bottino ampio, losco e remunerativo. Solo per nascondere i dati sull'inquinamento in Val d'Agri, ad esempio, l'Eni avrebbe risparmiato centinaia di milioni di euro, sostiene l'Antimafia nell'ultimo scandalo sull'affare petrolio. 


E senza parlare degli appalti sull'altro grande giacimento lucano, quello di Tempa Rossa (Total), nella valle del Sauro, tra le province di Matera e Potenza, dove tutto, stando alle accuse dell'Antimafia, veniva deciso da amministratori compiacenti e influenti, come la sindaca di Corleto Perticara (Vicino), che per proteggere l'occupazione dei suoi più 'intimi' compaesani avrebbe anche minacciato la Total di non concedere le autorizzazioni necessarie per realizzare i lavori per il Centro Oli. Il padrino politico della sindaca era ed è, come è ben noto, il sottosegretario alla Sanità Vito De Filippo, intercettato a sua volta nell'inchiesta della Procura da cui è scaturito lo scandalo. Eppure, secondo il premier Renzi, interpellato, dai cronisti, negli Stati Uniti, dove si trova in tournèe, l'impianto Tempa Rossa starebbe assicurando “investimenti e occupazione” per la gente del posto. 


Non essendo mai stato sul posto, evidentemente, Renzi non sa di cosa parla. Difendendo la scelta del suo ministro (Guidi) che si è dimessa per l'affare Tempa Rossa che vede implicato il suo compagno (Gemelli), il premier ha inoltre aggiunto che il ministro “non ha commesso alcun illecito, semmai una telefonata inopportuna” e ha poi chiarito che per la prima volta in Italia un ministro si sarebbe dimesso solo per “motivi di opportunità politica”. In questo modo, Renzi, ha cercato di difendere il suo mandato, il suo Governo e l'altra ministra (Boschi) chiamata in causa seppur indirettamente nelle intercettazioni. Resta però un dato. Il “suo” Governo ha blindato quell'emendamento al Patto di Stabilità che avrebbe garantito un “vantaggio” privato al compagno del ministro Guidi, consistente nella possibilità di accedere ad un subappalto di 3 milioni di euro sulle infrastrutture necessarie a trasportare il greggio da Tempa Rossa (Basilicata) al porto di Taranto. 


“Posti di lavoro e investimenti”, ha tagliato corto Renzi. Già, ma posti di lavoro per chi? E investimenti a vantaggio di chi? Quanto all'inquinamento ambientale della Val d'Agri, su cui si concentra l'altro filone di inchiesta dell'Antimafia potentina, Renzi non si è espresso. Non sa. O forse, preferisce non sapere cos'è accaduto lì dove migliaia di cittadini negli ultimi 15 anni, hanno dovuto convivere con i veleni di un 'ecomostro' a sei zampe chiamato Eni. Il prezzo pagato in termini di ambiente e salute è il vero grande spauracchio che aleggia nelle valli lucane del petrolio.


fonte: Basilicata 24

segue una postilla 


A cura di Onda d'Urto 5 Stelle 

In questo testo ho cercato di trascrivere quell'intervista andata in onda su Presa Diretta il 22 Febbraio 2015, allorquando si è parlato del Decreto Sblocca Italia  e che a mio modo di vedere smonta pezzo per pezzo gli obiettivi in tema energetico di questo provvedimento e delle Scelte Energetiche discutibili del Governo Renzi. Un'intervista che non ha avuto il seguito che meritava e che, nel contesto del servizio giornalistico, è passata in secondo piano, cosa che, visti gli argomenti che va a toccare, mi ha lasciato alquanto perplesso. Gli scienziati del CNR Nicola Armaroli e Vincenzo Balzani dimostrano, dati alla mano, quanto siano sbagliati gli obiettivi che si è posto il nostro Governo, sia in termini di utili per lo Stato e la collettività, sia in termini di scelte strategiche. Si configura quindi un passo nel vuoto del nostro Governo che rischia di sacrificare territori stupendi, dal punto di vista Naturalistico, come la Basilicata, la Sicilia e tutte le coste adriatiche e tirreniche Italiane, nell'inutile rincorsa di obiettivi che alla fine non porteranno benefici ne all'economia italiana ne alla vita delle popolazioni coinvolte, che addirittura rischiano di subire solo ed unicamente gli effetti nefasti di scelte alquanto scellerate.


Perchè siete così contrari al provvedimento Sblocca Italia?

Vincenzo Balzani
" Perchè riteniamo sia sbagliata questa strategia, perchè con una strategia devi guardare al futuro, invece secondo noi è semplicemente rimasticare il passato"

Nicola Armaroli
" tra l'altro, come hai detto tu, questo Governo che fa del Giovanilismo una sua Bandiera della novità
e mi presenta una politica energetica che è la stessa di Enrico Mattei di 60 anni fa. E' questa la politica energetica. Essenzialmente si perchè se stiamo andando ancora a cercare il metano come faceva Mattei negli anni 50, siamo fermi alla politica degli anni 50. La cosa che lascia perplessi è che dopo lo sfruttamento in Italia degli Idrocarburi, cosa c'è rimasto ancora da sfruttare. Uno va sul sito del Ministero, quindi i dati è lo Stato che ce li fornisce, e va a prendere non solo le riserve certe ma anche quelle probabili; quanto gas abbiamo da cercare ed utilizzare? Abbiamo 20 mesi di gas. Quanto Petrolio abbiamo da utilizzare? Ne abbiamo 32 mesi. 

....quindi se noi tirassimo fuori tutto il Petrolio, tutto il Gas che abbiamo oggi in tutta Italia, non ci basta che per meno di tre anni?

Nicola Armaroli
" ...quindi di cosa stiamo parlando. Bisogna avere chiari in testa dei numeri, ed i numeri sono quelli. In Italia ed in generale in Europa, le riserve di combustibili fossili sono lo 0,5% delle riserve mondiali, quando l'Europa consuma il 20% dell'energia Mondiale, quindi come Italia e come Europa non abbiamo riserve a lungo termine. Per farle capire, lo scorso anno nel nostro paese  è stata estratta una quantità di idrocarburi del valore commerciale di 7 Miliardi di Euro. Sono soldi degli Italiani? No, sono soldi delle Aziende Private che lo estraggono e lo vendono. Queste Aziende devono versare delle Royalties allo Stato, ed hanno versato complessivamente nelle casse pubbliche 420 milioni di Euro, di cui 79 milioni sono andati allo Stato. Stiamo parlando delle pieghe , delle pieghe , delle pieghe di una Finanziaria, cioè stiamo parlando del niente.  Le Regioni hanno incassato di più , circa 190 milioni di Euro,  di cui 180 sono andate alla Basilicata che è la Regione dove ci sono principalmente le Estrazioni.
Il grande equivoco che c'è nell'opinione pubblica è questo: abbiamo idrocarburi nel Paese? E' una ricchezza del Paese? No, questa è la ricchezza di compagnie private che danno briciole allo Stato Italiano. Perchè c'è questo grande interesse delle Compagnie private nello stato Italiano? Proprio perchè il regime fiscale Italiano è uno dei più favorevoli del mondo. Vada in Norvegia, il più grande produttore di petrolio e gas in Europa, avranno cifre iperboliche rispetto a queste."

Voi siete il CNR, quando c'è  qualcuno che fa queste politiche, vi chiede? ..siete gli scienziati Italiani ...

Nicola Armaroli
" Guardi, noi consultiamo per lavoro dei report che vengono prodotti dagli scienziati Inglesi, per il Governo Inglese, Report Americani per il Governo americano, purtroppo in Italia questo ponte tra la conoscenza e le decisioni manca. La conoscenza c'è perchè in Italia non abbiamo nulla da invidiare in quanto a conoscenza rispetto all'Inghilterra, però in Inghilterra gli scienziati sono ascoltati, sono dei canali di comunicazione tra la scienza e la decisione, in Italia non ci sono. Quando 22 Accademici mandano un appello ai politici , questi perlomeno, come in un qualsiasi paese civile, si preoccupano quanto meno di rispondere. Noi non abbiamo avuto neanche una risposta, è una questione di educazione."

Vincenzo Balzani
"Il problema energia non è solo un problema dei quattro soldi di cui abbiamo parlato, è un problema scientifico, è un problema ambientale, perchè l'energia come quelle risorse che stiamo consumando
di troppo, tutti i tipi di risorse, come tutti sanno si parla addirittura di antropocene di quest'epoca dell'uomo, dove l'uomo sta consumando il pianeta su cui vive. Poi tra le risorse scegli quelle che sono meno dannose, più abbondanti, più inesauribili, come appunto la luce solare, perchè c'è poco da fare, vorrei sapere tra 100 anni di cosa camperemo come energia? Tutti dovrebbero dare come risposta: la luce solare."

Mi dice qualche numero anche sulle rinnovabili?

Nicola Armaroli
" In Italia il 40% dell'elettricità, già oggi, viene prodotta con le fonti rinnovabili, di queste circa il 10% con il Fotovoltaico.L'Italia da questo punto di vista , negli ultimi 10 anni ha fatto dei passi in avanti, il problema è che ora sta tradendo la strada che aveva intrapreso. Un Governo saggio, a nostro parere, dovrebbe promuovere in tutti i modi, attraverso provvedimenti legislativi, le Rinnovabili e non il vecchio Idrocarburi, esattamente invece quello che fa il Decreto Sblocca Italia."

A lungo termine dobbiamo quindi puntare sulle rinnovabili?

Nicola Armaroli
" Ma certamente, la Germania si è posta come obiettivo di arrivare all'80% del suo fabbisogno energetico coperto dalle rinnovabili nel 2050, obiettivo più ambizioso al mondo."

Vincenzo Balzani
" L'unica strada per avere l'indipendenza energetica è quella di utilizzare l'energia che noi effettivamente abbiamo: sole, acqua,vento, che sono risorse rinnovabili che effettivamente abbiamo noi, non abbiamo bisogno di comprarli da altri."