E’ sempre più chiaro chi siano le prime vittime dello stato di emergenza imposto al paese, con il sostegno complice della sinistra parlamentare, dopo i fatti del 13 novembre: la libertà, i movimenti sociali. Oggi la gendarmeria francese ha violentemente represso una manifestazione di protesta contro la ipocrita conferenza mondiale sul clima che si è aperta oggi a Parigi. La manifestazione di protesta, costretta ad essere non autorizzata, è stata più volte caricata con largo uso di lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo, manganelli e spray al peperoncino. Si parla di oltre 100 arresti.
Nei giorni scorsi la polizia aveva compiuto diverse perquisizioni e operato controlli a tappeto su molti attivisti sociali. Il corteo si è giustamente difeso. Mentre scriviamo ci sono ancora manifestanti bloccati dalla polizia in place de la République. Siamo solidali con chi ha sfidato il divieto a manifestare.Lottiamo contro lo stato di eccezione permanente con il quale vogliono distruggere ciò che resta dei nostri diritti e della libertà.
Questa la cronaca di ciò che è successo:
"Tensione in place de la République a Parigi dove gruppi di estrema sinistra stanno tentando un corteo in vista della conferenza sul clima, Cop21, e sono fronteggiati dalla polizia, che ha anche sparato alcuni lacrimogeni. La polizia sta caricando un gruppo di manifestanti. I dimostranti lanciano oggetti e bottiglie di vetro contro gli agenti, che accennano a caricare i dimostranti ma senza affondare, in un atteggiamento che sembra voler evitare scontri più pesanti.Testimoni a place de la République hanno visto alcuni manifestanti che si scontrano con la polizia utilizzare come ‘proiettili’ o semplicemente togliere di mezzo i tanti omaggi alle vittime degli attacchi del 13 novembre posti attorno alla statua della Marianne. Molti altri militanti, pacifici, si adoperano per rimettere a posto gli oggetti. Parigi è blindata per il vertice Cop21 con misure di sicurezza straordinarie e leggi speciali mentre scontinunano le indagini per individuare il super-ricercato Salah, che potrebbe aver raggiunto la Siria. Intanto dilaga nei sondaggi la destra a una settimana dalle regionali nel Paese d’Oltralpe.
Stato d’emergenza e leggi speciali,la Francia si blinda – Ventiquattro militanti ambientalisti in libertà vigilata “preventiva” per il pericolo che manifestino durante la conferenza sul clima Cop21, 2.000 operazioni di polizia in due settimane, 1.000 stranieri respinti alla frontiera: è la Francia del dopo-attentati, dello stato di emergenza e delle leggi speciali.E’ nuovamente allarme in Belgio per una borsa abbandonata da cui è fuoriuscita della polvere bianca trovata a bordo di un autobus della linea 14 nella regione di Bruxelles all’altezza della fermata Simonis a Koekelberg. La polvere ha provocato irritazione agli occhi di tre passeggeri e del conducente che si erano avvicinati. Lo riporta Rtl. Lo stesso fastidio è stato accusato da un poliziotto intervenuto. Le forze dell’ordine hanno perimetrato l’area e stanno conducendo gli accertamenti.
Dopo due settimane dalle stragi, in Francia nulla è più come prima, stato d’emergenza e leggi speciali vengono usati anche se non si tratta di combattere il terrorismo. Vietata da ieri anche la vendita nei supermercati e il trasporto di sostanze infiammabili, alcol denaturato, acetone, e di bombolette di gas, tutto “utilizzabile da individui isolati o in gruppo contro le forze dell’ordine”. Nulla a che vedere con il terrorismo, quindi. Ma la Francia ha già comunicato al Consiglio d’Europa la possibile “sospensione” di alcune regole sancite dalla Convenzione europea dei diritti umani.
Dilaga Front National – Non soltanto il Nord-Pas de Calais a Marine Le Pen e la Provenza-Alpi-Costa azzurra alla nipote Marion Marechal-Le Pen: i sondaggi dell’istituto BVA nelle 12 regioni di Francia, a una settimana dalle elezioni, vedono un’estrema destra dilagante, in grado di vincere anche in Borgogna, in Bretagna e in Normandia
Nessun commento:
Posta un commento