C'era una volta una multinazionale del tabacco, che
contrabbandava il suo stesso prodotto per non pagare troppe tasse. La brava
Unione Europea se ne accorse e i due, dopo una bella litigata, raggiunsero un
accordo di 2 miliardi di dollari per fare pace.
Ma il colosso fabbrica tumori di redimersi proprio non ne voleva sapere. Continuando nella contraffazione ha fatto arrabbiare sul serio le istituzioni europee, che dal canto loro hanno creato una bella direttiva per costruire un controllore serio ed affidabile.
Tutto è bene ciò che finisce bene, ma arriva il colpo di scena: Matteo Renzi. Il premier italiano, affamato di soldi per la sua comunicazione, decide di non recepire le norme di mamma Europa, concedendo il ruolo del controllore serio ed affidabile al controllato. Il motivo? Semplice, il principale e maggiore finanziatore della sua fondazione Open (vera e propria cassaforte) è stata lo scorso anno la "British American Tobacco".
Questa è una storia di ordinaria follia all'italiana, che cercheremo di spiegarvi nel dettaglio di seguito.
Ma il colosso fabbrica tumori di redimersi proprio non ne voleva sapere. Continuando nella contraffazione ha fatto arrabbiare sul serio le istituzioni europee, che dal canto loro hanno creato una bella direttiva per costruire un controllore serio ed affidabile.
Tutto è bene ciò che finisce bene, ma arriva il colpo di scena: Matteo Renzi. Il premier italiano, affamato di soldi per la sua comunicazione, decide di non recepire le norme di mamma Europa, concedendo il ruolo del controllore serio ed affidabile al controllato. Il motivo? Semplice, il principale e maggiore finanziatore della sua fondazione Open (vera e propria cassaforte) è stata lo scorso anno la "British American Tobacco".
Questa è una storia di ordinaria follia all'italiana, che cercheremo di spiegarvi nel dettaglio di seguito.
LA CONTRAFFAZIONE ARRIVA DAI PRODUTTORI
Si possono chiamare in mille modi gli "accordi" con l'industria del tabagismo, ma la sostanza non cambia. Nel
LA COLLUSIONE DEL GOVERNO ITALIANO
Seguendo le briciole di pane lasciate per strada si arriva alla soluzione. Nonostante la Commissione Europea abbia dichiarato prematura l'adozione di qualunque tecnologia per la tracciabilità prima della definizione degli standard, il Governo Italiano vuole affidare quest'ultima alla multinazionale Philip Morris (controllore e controllato in quel caso coinciderebbero). Invece di accogliere il protocollo contro il commercio illegale di tabacco dell'Organizzazione Mondiale della Sanità del 2012, che all'articolo 8 prevede l'obbligo per i governi nazionali di non "appaltare" il monitoraggio ai produttori di tabacco, l'esecutivo va in direzione diametralmente opposta. Questa vicenda si sta svolgendo mentre il Ministro Lorenzin resta al coperto e non dice una parola.
LA COMPLICITA' DEL PREMIER
La guerra delle lobby del tabacco produce effetti anche visivi. Sull'Unità, il giornaletto del PD,compaiono belle paginone di pubblicità contro il contrabbando di sigarette. Indovinate di chi? Esatto: sempre della British American Tobacco, finanziatrice dei vizi dei premier. Intanto, Philip Morris ha casualmente annunciato l'acquisto di 500 milioni di euro di tabacco dalla filiera italiana, alla cui firma si è presentato Matteo Renzi in persona. Tutto palesemente si lega.
Il Movimento 5 Stelle si è accorto di queste coincidenze, le quali rivelano ancora una volta il marcio che finanzia l'azione dell'esecutivo italiano.
Piernicola Pedicini ha deciso di presentare due interrogazioni.
- Interrogazione alla Commissione Europea sulla tracciabilitá
- Interrogazione al Consiglio sulle risorse economiche
Marco Valli sta monitorando la situazione in Commissione controllo dei bilanci, chiedendo che gli Stati membri rendano pubblico l'utilizzo dei soldi intascati dalle aziende produttrici.
E a livello nazionale stiamo battagliando su tutti i fronti.
Vi terremo informati sulle prossime mosse. Seguiteci e condividete.
Noi non molleremo mai.
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