Ultimi Post

venerdì 6 maggio 2016

Un Napoletano " acquisito " DOC al Timone di una Napoli Nuova e Innovativa

“Scetateve guagliù, non possiamo più restare a guardare". Sceglie il napoletano per la sua prima uscita da candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Matteo Brambilla, il brianzolo scelto sul web dagli attivisti Campani.

L'ingegnere, che si è trasferito nel capoluogo campano dopo aver sposato la moglie Teresa, nel 2006, ha detto di voler vivere "a Napoli tutto il resto della mia vita. Non mi sento un monzese, io sono un napoletano che abita a Napoli. Sono stato scelto da una napoletana, sono stato scelto dagli attivisti di questa città e sono stato rapito dalla sua bellezza. Oggi vivo nel quartiere di Chiaiano, pago le tasse qui e vivo tutti i problemi di Napoli".





Parlando con i giornalisti, Brambilla racconta di esser stato per la prima volta in città nel 1992: "Una bambina mi disse 'tu nun si e Napule, si vede perché tien na facc e cazz'. Poi mi invitò al suo compleanno".


"Sono stato criticato perché dico le parolacce su Facebook. Ma il signor Salvini che canta 'Senti che puzza scappano anche i cani’ e viene a cercare voti a Napoli non insulta Napoli? - attacca poi Brambilla - se dico a Salvini che è una m..., interpreto il sentimento di quei napoletani schiacciati da questa gente". E ancora: "Salvini pensa che i rifiuti di Napoli puzzino. Eppure a Napoli ci hanno mandato i rifiuti di Milano quando eravamo in emergenza. I rifiuti di Milano sotterrati qui puzzano come quelli del Sud che la 'ndrangheta ha sotterrato in Lombardia", aggiunge.

Il ‘marziano’ M5S a Napoli ne ha anche per il governatore della Campania Vincenzo De Luca, definito ‘lota’ (acqua mista a fango, ndr) perché “vuole nascondere i rifiuti nelle cave dismesse".

Del suo programma elettorale, Brambilla annuncia che sarà " un documento scritto da un gruppo che ci lavora da tempo nei tavoli programmatici. Noi abbiamo deciso di metterci la faccia per cambiare le cose dopo che per troppi anni siamo stati presi in giro dai politicanti che facevano i propri interessi. Ho scelto il M5S perché fatto di cittadini consapevoli di voler cambiare Napoli ".

Tra i primi punti, la questione ambientali: "Pianura va bonificata, come la Terra dei Fuochi, a Chiaiano bisogna chiudere la discarica. Sui rifiuti, l'obiettivo è raggiungere il 100% di differenziata ma soprattutto produrne meno. Su Bagnoli bisogna investigare sulla mancata bonifica". Quanto alla camorra, sostiene, "le mafie avanzano quando trovano una sponda istituzionale, quando c'è qualcuno che si fa corrompere. La camorra si combatte con l'onestà. Nelle istituzioni vanno fatte gare d'appalto controllate. Senza soldi la camorra non è niente".

"Io non mi rivolgo all'elettorato di De Magistris come non mi rivolgo all'elettorato di nessuno - aggiunge - i cittadini devono scegliere il candidato da votare e non guardare il nome, Brambilla o De Magistris che sia". E dell'ex pm attuale sindaco, Brambilla dice che "ha avuto 5 anni per fare quella rivoluzione arancione che aveva annunciato e cinque anni bastano almeno per iniziarla. Lui, però, non ha avuto il coraggio di portarla avanti fino in fondo la battaglia. Pur avendo apprezzato "la battaglia in difesa dell'acqua pubblica, sul resto è stato un mezzo fallimento. In 5 anni di mandato si è dovuto rivolgere a disparati soggetti solo per tirare a campare". Il candidato del Movimento Cinque Stelle racconta di aver votato per De Magistris "quando si candidò alle europee. Poi ha disatteso quel mandato per venire a fare il sindaco. Ora si presenta con 13 liste, dovrà mettere insieme un puzzle perché dietro non ha un gruppo unito".