In Libia ci sono 800.000 migranti in attesa di partire per l'Italia. L'allarme lanciato da Europol e Interpol non può essere sottovalutato. L'accordo con la Turchia ha sigillato la rotta balcanica e spostato migliaia di richiedenti asilo verso le coste del nord Africa. L'Europa è assolutamente impreparata a gestire questa emergenza e ha abbandonato l'Italia al suo destino. La chiusura del Brennero e la mancata promessa di ricollocare 160.000 migranti rischiano di trasformare il nostro Paese in un enorme campo profughi.
L'Italia deve alzare la voce in Europa affinché non si ripetano gli errori già visti in Grecia. La portavoce al Parlamento europeo Laura Ferrara è in questi giorni in missione in Grecia e il suo racconto è una storia che non vogliamo si ripeta in Italia.
VIDEO. Questo è il campo profughi di Idomeni, uno dei risultati delle fallimentari politiche europee sull'immigrazione.
Gli hotspot sono un passaggio obbligato, e sono un altro dei risultati delle politiche europee sulla gestione dei flussi migratori. A Lesbo sono circa 4000 presenti, tra uomini donne e bambini. Siamo riusciti ad entrare in 6, evitando di far capire di essere deputati del parlamento europeo: si sarebbe scatenato l'inferno.
Per chi opera quotidianamente in questi centri è fondamentale essere chiari ed onesti: no false illusioni, no vane speranze. Le frontiere sono chiuse, dalla Grecia non si esce se non in casi particolari (riunificazione familiare, ricollocazione, ritorno in Turchia), ma i tempi non sono celeri.
Sbarcati sulle coste greche, i migranti vengono portati in centri come questo. Da qui non si può uscire per 25 giorni, fin quando non si ottiene una sorta di documento che permette loro di uscire dal centro per qualche ora, senza mai poter abbandonare l'isola. Questo è quanto prevedono le normative europee in materia.
Sono presenti anche minori non accompagnati: dovrebbero essere accolti in centri di tutt'altro tipo, ma trovare una sistemazione adeguata per tutti é sempre più difficile, i centri sono già in sovraffollamento.
Da qui il limbo: per chi non può rientrare in Turchia, non ha familiari da raggiungere in altri Stati membri e non è siriano, è difficile capire quale sia il destino che li attende.
Il risultato è un enorme campo profughi". (Laura Ferrara)
Laura Ferrara ha visitato anche il campo profughi di Idomeni dove sostano senza futuro ci sono 9.000 persone. Ecco il suo racconto e le sue foto.