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domenica 31 dicembre 2017

I nostri Figli hanno Diritto ad una Scuola che li faccia sentire VIVI e che produca in loro felicità

Pietro Ratto, insegnante, scrittore e filosofo, parla delle condizioni in cui versa la scuola italiana, di cosa insegna davvero ai ragazzi e di cosa dovrebbe invece insegnare.

I ragazzi sono spinti ad accettare tutto da una scuola che educa alla servitù, al non lamentarsi, alla sottomissione. A scuola si esercita una forma di terrorismo già dai primi anni delle secondarie superiori. Si ripete cioè: occhio, guarda che siamo in crisi – cosa che è sempre molto utile da ribadire – e quindi sarà difficilissimo trovare lavoro.





Dunque prendi qualsiasi cosa ti capiti, non alzare la testa, non farti valere, sottomettiti alle logiche neoliberiste e a tutto quello che ne consegue. Quindi nessuno si lamenta più. Il fatto stesso che nel mio liceo qualcuno abbia osato lamentarsi del freddo, visto che si viveva in gran parte delle aule e dei corridoi a 14 gradi per sei ore di seguito, ha suscitato un grandissimo scalpore. Quasi tutti gli insegnanti si sono nascosti dietro a un dito.

sabato 30 dicembre 2017

E per finire in Bellezza approvano la Legge "BAVAGLIO"

Le nuove norme si fanno segnalare per una particolare caratteristica: hanno raccolto le critiche sia dalla Anm che dall’Unione delle camere penali. Il ministro Orlando: "Abbiamo un Paese che utilizza le intercettazioni per contrastare la criminalità e non per alimentare pettegolezzi o distruggere la reputazione di persone che non sono sottoposte a procedimenti penali". I casi di violazione, però, negli ultimi vent'anni sono stati pochissimi: una ventina

Via libera alla riforma delle intercettazioni. L’ultimo atto del 2017 da parte del governo è dunque l’ok alla legge bavaglio. Il consiglio dei ministri riunitosi a Palazzo Chigi ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che detta la nuova disciplina in materia di ascolti telefonici e ambientali.




Il provvedimento entrerà in vigore a sei mesi dalla sua pubblicazione prevista per gennaio. Approvate dal governo una prima volta nel novembre scorso, le nuove norme si fanno segnalare per una particolare caratteristica: hanno raccolto le proteste sia dalla Anm che dall’Unione delle camere penali.

Inermi ed Impotenti in un Sistema che Fagocita vite umane

di Vincenzo Cirigliano

Fermarli, fermarli, fermarli. Dev'essere l'imperativo che ci deve accompagnare alla vigilia dell'ingresso del nuovo Anno ed in vista degli appuntamenti politici che ci attendono e che rappresenteranno l'ultima fermata di questo ipotetico tram che cerca di portarci verso un'Italia differente, in cui ogni cittadino ha la possibilità di riappropriarsi della sua vita, delle sue libertà, dei suoi Diritti e soprattutto del suo futuro.


L'avversario che abbiamo di fronte è rappresentato da quell'un per cento di cittadini del mondo che, prevaricando le altrui esistenze, hanno creato un Sistema programmato che è una macchina perfetta e spietata destinata ad appropriarsi delle nostre vite, dei nostri patrimoni e della nostra libertà.

venerdì 29 dicembre 2017

Mai più

di Marco Travaglio


"La legislatura che sta per essere sciolta (si spera nell’acido) è stata una delle peggiori della storia repubblicana. Ma almeno un merito l’ha avuto: offrirci la galleria completa di tutti gli orrori che non vorremmo mai più vedere.

1. La non-vittoria. Dalle urne del 2013 esce un’Italia tripolare: Pd+Sel, Pdl e M5S (più il centrino di Monti&C.). Nessun blocco ha la maggioranza. Bersani ammette che ha “non vinto” e fa un altro errore: chiede in streaming ai 5Stelle l’appoggio esterno al suo governo con ministri e programma non concordati con loro. La risposta del primo partito d’Italia è no. Ma sbaglia pure il M5S: non dice quale premier e quali alleati vuole.




2. La scarica dei 101. Napolitano ne approfitta e traffica per tagliar fuori i vincitori e riportare al governo i perdenti. Nomina dei “saggi” per dettare il programma al governo che non c’è.

giovedì 28 dicembre 2017

Poveri sotto i Ponti al Gelo? Sono una TUA Responsabilità

I poveracci non esistono dalla notte dei tempi come qualcuno pensa, ma da quando il mondo venne diviso in due classi sociali tuttora esistenti: i ricchi e i poveri.

I poveracci non esistono dalla notte dei tempi come qualcuno pensa, ma da quando il mondo venne diviso in due classi sociali tuttora esistenti: i ricchi e i poveri.
Nelle società matriarcali, cancellate dai nostri libri di storia, la povertà non esisteva poiché la società allora era gestita a cerchio, dove tutti si equivalgono, e non a piramide come oggi, dove chi sta in alto calpesta chi sta in basso, ma la storia si sa, la scrivono i vincitori e quello che ci viene tramandato nei secoli è semplicemente la loro versione dei fatti.




Ma il poveraccio del mondo moderno sembra avere un ruolo fondamentale per il potere, che sembra volerci dire:
"Guarda lui, guarda le condizioni di merda in cui vive,

mercoledì 27 dicembre 2017

Non necessariamente Pergamene, ma Competenze, Capacità ed Esperienza

di Vincenzo Cirigliano

Ancora in tanti, in questi giorni , continuano a battere e sottolineare in ogni occasione, sistematicamente, il fatto che Di Maio non sia Laureato, o per meglio dire non sia ancora Laureato, visto che è in corsa per il conseguimento della stessa. Tutto per sminuire quella persona che gli Iscritti del Movimento hanno individuato e scelto come candidato a Presidente del Consiglio, qualora il M5S risultasse primo partito alle Prossime Elezioni Politiche.




Come se tutto ciò costituisse un fattore determinante nel contesto italiano, dinanzi agli enormi problemi che i cittadini vivono oggi, condizioni paradossalmente determinate da quei politici Bocconiani accreditati, a cui a maggior ragione oggi, gli italiani, non dovrebbe perdonare il fatto di averli ridotti sul Lastrico, anche quegli Italiani che, pur dovendosi ritenere fortunati nel poter dire di avere ancora un lavoro, incredibilmente si ritrovano a fare salti mortali per arrivare all'agognata fine del mese, il più delle volte non riuscendoci.

martedì 26 dicembre 2017

Processo Trattativa : i punti del Papello sistematicamente ESAUDITI dai nostri Politici in Parlamento

Volge a conclusione l’ostacolato processo sulla trattativa Stato-Mafia in corso a Palermo. Imputati, accanto ai sanguinari boss della mafia ormai deceduti, uomini delle istituzioni come l’ex Generale Mario Mori l’ex comandante dei Ros Antonio Subranni, l’ex Senatore Marcello Dell’Utri, fondatore di Forza Italia e l’ex ministro Calogero Mannino.

di Francesca Scoleri


Non sappiamo ancora come andrà a finire il travagliato processo sulla trattativa Stato-mafia ma alcune cose, sono di facile comprensione. Sappiamo per certo che l’uomo che ha dato il volto al processo, Nino Di Matteo, ha dimostrato un grandissimo coraggio nel portare fino in fondo un lavoro che ha infastidito la più alta carica dello Stato, l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano 




Immaginiamo più di un semplice fastidio dal momento che si è spinto a sollevare un conflitto d’attribuzione ai pm che si occupano del processo, per coprire quello che avevano scoperto nel corso delle loro indagini; alcune intercettazioni in cui Napolitano si metteva a disposizione dell’imputato per falsa testimonianza Nicola Mancino. Un fatto gravissimo.

13 milioni di tedeschi vivono ormai al livello di sussitenza

Viaggio nella Germania dei senzatetto e dei minijob



di Fabrizio Poggi


Secondo i volontari di “Die Tafeln”, sta aumentando drammaticamente il numero di pensionati che si rivolgono all'organizzazione per ricevere prodotti alimentari gratuiti. Almeno uno su quattro di tutti coloro che ricorrono all'aiuto di “Die Tafeln” è pensionato: si tratterebbe di circa 350.000 anziani. Il presidente della Confederazione federale dei Tafeln, Jochen Brühl, afferma che il numero di anziani poveri è raddoppiato in Germania negli ultimi dieci anni, di pari passo con l'impoverimento generale. Brühl parla di milioni di tedeschi considerati poveri o, quantomeno, di persone in situazione di “povertà relativa”.



Nell'Unione europea, si legge sul sito web di “Die Tafeln”, è considerato povero chi guadagna meno del 60% della media nazionale e in Germania è una cifra di circa 930 euro.

lunedì 25 dicembre 2017

E' rimorto Falcone

di Marco Travaglio

"Scusate se non parliamo di Babbo Natale e delle sue renne, del presepe, della stella cometa, dei re magi e dell’albero (nemmeno dell’ormai celeberrimo Spelacchio romano). Anche oggi, visto che non lo fa nessun altro, ci tocca rimestare nell’ultima schifezza italiana: quello che i fini dicitori chiamano “caso Dell’Utri”. Un caso che non esiste, visto che l’inventore di Forza Italia è stato condannato definitivamente a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e dovrebbe starsene in carcere fino all’estate del 2021.




Ma che, siccome in Italia non c’è nulla di più provvisorio delle condanne definitive dei potenti, è stato riaperto da politici, giornaloni, avvocati e magistrati su più fronti: Dell’Utri deve tornare a casa perché è malato (istanza respinta perché la scarcerazione, specie di un mafioso, può avvenire solo quando le sue condizioni di salute sono incompatibili col carcere, e non è il suo caso, visto che può essere tranquillamente curato nelle strutture sanitarie interne o convenzionate al penitenziario di Rebibbia) o, in subordine, merita la grazia (che però non ha neppure chiesto);

domenica 24 dicembre 2017

SISTEMA MARCIO TRA POLITICA, ECONOMIA E “GIUSTIZIA” ITALIANE

di Francesca Romana Fantetti

Riguardano e coinvolgono tutto, il Pd ex Pci, Ds, Pds, Margherita, Ncd e anche gran parte del centro e del centro destra italiano, sia il disastro della banca del Monte dei Paschi di Siena sia quello delle quattro banche Etruria, Popolare di Vicenza, Veneto banca e Carige.
Il coinvolgimento e l’accordo, la collusione tra la classe politica italiana e le banche disastrate, insieme ai controllori non controllanti Banca d’Italia, Consob, CICR e ogni altro ente pubblico istituzionale interessato, sono totali.




Non ci sono cioè solo Renzi-Boschi e compagni Pd nel calderone delle banche italiane pd, ma tutta una grande parte del Paese è collusa e rivelatrice di un vero e proprio intreccio nefasto e dannoso per l’Italia tra la politica e l’economia, la giustizia italiane.

sabato 23 dicembre 2017

IL M5S E LE ENERGIE MIGLIORI DELLA REGIONE INSIEME PER SCONFIGGERE LA CATTIVA POLITICA


di Piernicola Pedicini, Eurodeputato M5S

Le prossime elezioni politiche daranno la possibilità a tutti i lucani di esprimere un giudizio sui risultati raggiunti dai partiti e dagli esponenti politici professionisti che da anni rappresentano la Basilicata nelle istituzioni. Purtroppo, tutti gli indicatori dicono che tali risultati sono raccapriccianti. Si tratta, di dati ufficiali molto precisi, non di nostre valutazioni. Li elenchiamo qui di seguito: una famiglia di lucani su quattro è in uno stato di povertà. Circa il 35% dei giovani è disoccupato. La Basilicata è penultima in Italia rispetto al reddito pro capite. Circa 40 mila lucani, specialmente giovani, sono andati via negli ultimi 15 anni.



La qualità e la tutela dell'ambiente, dell'acqua e dell'aria di vaste aree della regione sono in piena emergenza a causa delle estrazioni petrolifere, dell'Itrec di Rotondella, di Tecnoparco in Valbasento, del termodistruttore Fenice di Melfi, della centrale Enel del Mercure nel Pollino, dei cementifici di Matera e Barile, di vari siti inquinati mai bonificati come la ex Liquichimica di Tito, oltre che di tante altre micro emergenze abbandonate a se stesse.

Il Lavoro al CENTRO del Programma 5 Stelle

di Vincenzo Cirigliano

E' l'argomento che più d'ogni altro appassiona e sta a cuore ai cittadini Italiani: il Lavoro. La Base degli Iscritti, che ha forgiato le linee guida del Programma M5S su questo sentitissimo tema, prende spunto da un assunto ed una presa d'atto che è sotto gli occhi di tutti: gli ultimi Governi non eletti, ma anche i precedenti Governi a guida Berlusconi, hanno puntigliosamente seguito le linee programmatiche disegnate da una  Unione Europea ben distante dal pensiero dei Padri Fondatori e che ha inteso il mondo del lavoro con la distorsione tipica dei principi globalizzatori, una vera e propria rivoluzione del pensiero sociale da sempre legato al liberismo e al Socialismo.




Il Lavoratore non più visto come un soggetto in capo al quale, al di la della mera funzione lavorativa, è ben definita un'ampia gamma di Diritti e tutele a salvaguardia della sua integrità e della sua dignità, ma un nuovo soggetto che si affaccia sulla scena sociale con una veste completamente asservita ai dogmi della Produttività, dettata dall'esigenza di mettere in competizione realtà mondiali della produzione che nascono da contesti completamente diversi sia in termini puramente di sistema sia in termini prettamente culturali.

venerdì 22 dicembre 2017

Due esempi di schifo dell’Italia di Destra

di Antonio Padellaro

Due signori di nome Mario Landriscina e Gianfranco Miccichè ci hanno fornito un assaggio di quale schifo potrebbe essere l’Italia governata dal centrodestra, resuscitato nel sarcofago di Silvio Berlusconi. Landriscina è il sindaco di Como eletto con Forza Italia, Lega e FdI, la stessa coalizione che si prepara a marciare su Roma. Costui, con un’ordinanza da appendere sulla colonna infame delle infamie peggiori, vieta ai volontari della città di portare latte caldo ai clochard che hanno il loro ricovero di Natale sotto il portico di una chiesa.





Spalleggiato da quella stessa maggioranza nella quale dopo aver “messo fuori legge anche Gesù” (parole della Caritas), già si sogna per Matteo Salvini una poltrona di ministro della Sicurezza, onde dare una sistemata definitiva a immigrati, rom, mendicanti e altra simile feccia dell’umanità.

giovedì 21 dicembre 2017

IL BITCOIN NON ESISTE. STATE MOLTO ATTENTI

di PAOLO BARNARD

Quando il signor Romano, negoziante di periferia di 71 anni e che parla quasi solo dialetto, mi ha chiesto “Barnard, allora sto Bitcoin?”, ho capito che questa storia sta davvero diventando pericolosa, e il 99% – che non è in questo caso la famosa quota degli ordinari cittadini contro l’1% dei Potenti, ma è la quota dei fessi che sempre ci cascano nelle ‘illusioni’ finanziarie – ci smenerà il culo come mai prima.




Il colosso di scambi finanziari americano CME Group Inc. ha iniziato ieri notte (domenica, nda) a offrire dei contratti Futures in Bitcoin, e questo in effetti ha sospinto questa moneta virtuale, o cryptomoneta, nel ‘salotto buono’ della finanza mondiale. Ma stop, perché zia Marta non sta capendo. Ok, Marta play it cool.

mercoledì 20 dicembre 2017

Fake news al quadrato

di Marco Travaglio

"Ieri, come sempre, abbiamo letto su Repubblica con l’attenzione che merita il report di Ilvo Diamanti su un sondaggio Demos-Coop dedicato agli effetti delle fake news sulla quantità sempre maggiore di cittadini che si informano sui social media.
A incuriosirci, oltre alla firma di Diamanti, erano i titoli sulla prima pagina di Repubblica (“Fake news sul web: metà degli italiani è stata ingannata”) e sulla seconda (“Fake news, cresce l’allarme. Beffato un italiano su due”).




Poi abbiamo letto Diamanti e abbiamo scoperto che la “metà” degli “ingannati” non si riferiva agli “italiani”, ma a quel 63% di loro che dicono di informarsi sul web.

martedì 19 dicembre 2017

Programma M5S e la Questione Euro - NATO


di Vincenzo Cirigliano

Questo articolo è una risposta, a mio modo di vedere dovuta, a quanti vedono nell'atteggiamento del Movimento 5 Stelle un sostanziale ripensamento su tematiche importantissime quali Euro e NATO ed un conseguenziale allontanamento dai principi Sovranisti. A dare una risposta a queste critiche che vengono dagli altri schieramenti politici e da svariate testate giornalistiche sia della carta stampata tradizionale che presenti in Rete, è direttamente il Programma scritto on line, insieme alla Base del Movimento, e che conferma  quanto il Sistema Euro nell'area 5 Stelle venga individuato come la causa di tutti quei problemi che oggi gli Italiani si trovano a fronteggiare , dal Lavoro ai Diritti, dal taglio dei Servizi alle privatizzazioni Selvagge.



Con il professore Gennaro Zezza a tal proposito, all'interno del Programma Esteri, si analizza la tematica relativa all'Euro e alla esigenza, su tale argomento, di mettere in campo manovre non aggressive che possano in qualche modo andare a compromettere il sistema economico e dei mercati made in Italy, considerato che è doveroso risolvere questo enorme problema, ma nella consapevolezza che nel Sistema Euro ci siamo comunque dentro e dobbiamo necessariamente imparare a muoverci all'interno di esso.

lunedì 18 dicembre 2017

Padoan in Commissione scarica la Boschi

Con un inatteso colpo di coda il ministro dell'Economia ha misconosciuto l'operato della collega di governo, di partito e di renzismo: "Ho appreso di questi specifici incontri dalla stampa"

“Io non ho autorizzato nessuno e nessuno mi ha chiesto un’autorizzazione, la responsabilità (del settore bancario, ndr) è in capo al ministro delle Finanze che d’abitudine ne parla con il Presidente del Consiglio“. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in audizione alla Commissione d’inchiesta sulle banche, ha così sparigliato le carte sul caso Etruria e sugli interessamenti dell’allora ministro delle Riforme per la popolare aretina di cui era azionista mentre il padre ne era consigliere di amministrazione prima e vicepresidente poi.




“Non ho mai autorizzato nessuno perché nessuno mi ha mai chiesto autorizzazioni”, ha aggiunto Padoan rispondendo alla domanda del senatore Andrea Augello (Idea) relativa agli incontri, definiti dallo stesso senatore “ricognizioni” che alcuni ministri hanno avuto con i vertici degli organi di vigilanza e delle banche, per avere informazioni o dare suggerimenti sugli istituti in crisi. Chiaro il riferimento a Maria Elena Boschi che in un primo momento, due anni fa, aveva garantito all’Aula di non essersi mai occupata della banca di famiglia.

domenica 17 dicembre 2017

Fuori dalla Crisi aumentando la Domanda Interna.

di Marta Fana e Davide Villani

Il declino o il successo di un paese comincia sempre dall’alto, ossia da una classe dirigente – complessivamente intesa: imprese, politica, istituzioni, università, ecc – capace (oppure no) di innervare l’inserimento di un modello produttivo dentro l’evoluzione dell’economia globale.

Questa analisi di Marta Fana e Davide Villani, meritoriamente pubblicata da Il Sole24Ore (organo di Confindustria, ma proprio per questo statutariamente attento alle dinamiche dell’economia realepiù che a quelle dell’economia narrata), mostra in modo piuttosto chiaro come sia l’arretratezza della classe dirigente italiana a spingere il paese verso un baratro da cui sarebbe difficile risollevarsi per decenni.



La Ripresa spiegata in parole semplici dal grande Nando Ioppolo.


Arretratezza culturale in senso lato, che si manifesta in un atteggiamento imprenditoriale sparagnino, di corto periodo; insomma vile anche dal punto di vista capitalistico.

sabato 16 dicembre 2017

Attaccano il M5S che cerca di restituire il Tempo ai Cittadini (VIDEO da Vedere)

di Giorgio Cremaschi

La riduzione e la regolazione dell'orario di lavoro segnano l'avanzamento della civiltà, se gli orari peggiorano la società regredisce. Oggi ridicole ed ipocrite esaltazioni dell'innovazione tentano di contraddire questo principio generale della storia umana; e così la devastazione degli orari e dei tempi di vita delle persone diventa progresso, mentre chi si oppone ad essa viene bollato come difensore del passato.




Il ministro Calenda, esponente grossolano del liberismo di governo, ha attaccato il M5S perché propone una timidissima regolazione del lavoro festivo. Così si favoriscono le vendite on line e si riducono i posti di lavoro, così ci si oppone al progresso, ha detto il ministro.

venerdì 15 dicembre 2017

E con questo SCORDIAMOCI di poter Ritrattare le Regole Europee

di Dante Barontini

Con la decisione del governo Gentiloni di appoggiare la “proposta Juncker” – domani al Consiglio Europeo – si chiude per sempre la possibilità teorica di modificare i trattati europei su due punti chiave: l’obbligo al pareggio di bilancio (peraltro già inserito addirittura nella Costituzione, all’art. 81) e la riduzione del debito pubblico al 60% del Pil entro 20 anni (per l’Italia, ferma al 133%, si tratterebbe di fare una manovra correttiva da almeno 50 miliardi ogni anno, tra tagli di spesa e aumenti di tasse).




Il silenzio che circonda questa decisione è direttamente proporzionale alla sua importanza perché l’inserimento del Fiscal Compact nella “legislazione europea” lo rende di fatto operativo – dal 2019 – e obbligatorio, pena sanzioni pesantissime ed esposizione del paese al “rischio mercati” (aumento dello spread, difficoltà nel rifinanziare il debito, ecc).

Sbancata

di Marco Travaglio

"In un Paese non dico serio, ma perlomeno decente, la pur non brillantissima carriera politica di Maria Elena Boschi finirebbe qui. La testimonianza del presidente Consob Giuseppe Vegas in Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche dovrebbe indurre Renzi o chi altri le vuole bene a rispedirla a Laterina (Arezzo), con la preghiera di non farsi mai più vedere in pubblico. Ma, se fosse coerente, dovrebbe essere lei, spontaneamente, a ritirarsi a vita privata, in base a un principio sacrosanto che sia Renzi sia lei enunciarono per chiedere la testa di Anna Maria Cancellieri, ministra della Giustizia del governo Letta.





Era il novembre 2013 e la Cancellieri era stata appena beccata dalla Procura di Torino al telefono con la compagna di Salvatore Ligresti per deplorare l’arresto del marito e dei figli e poi con i dirigenti del Dap (la direzione delle carceri) per sollecitare la scarcerazione di Giulia Ligresti. Renzi, in piena campagna per le primarie Pd, ne intimò lo sfratto: “Il ministro lasci anche senza avviso di garanzia. È un problema politico, non giudiziario.

giovedì 14 dicembre 2017

Marco Travaglio vs Pietro Grasso: “Lei, è un furbo!”

di Marco Santero

Giusto per dare una prospettiva storica alla nascita di “LIBERI & UGUALI” e far capire come la figura di Grasso è molto “COMODA” per tutta la vecchia politica GATTOPARDESCA che continua a mordere alla jugulare il paese tenendolo ben bloccato, mentre il potere economico tedesco e il potere finanziario speculativo internazionale lo stanno SBRANANDO VIVO DA DECENNI.
Italia libera, sovrana ed equa.




Fonte: Scenari Economici

MATTARELLA SCIOLGA LE CAMERE E GENTILONI SI DIMETTA

di Francesca Romana Fantetti

Il capo dello Stato Sergio Mattarella non può mantenere in carica il governo Gentiloni dopo avere indetto le elezioni fissate al 4 marzo 2018 e dopo avere sciolto le Camere, perché ciò non rientra tra i suoi poteri né è previsto dalla Costituzione italiana. Non è cioè né legittimo né regolare che, sciolte le Camere ed indette le elezioni, si predisponga la passerella di passaggio al fine di fare rimanere il governo Paolo Gentiloni, che è il quarto governo peraltro non scelto dagli italiani dopo Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi (e Parlamento dichiarato incostituzionale con sentenza per tre quarti).




VIDEO- Della Serie Italia Incredibile: Un Personaggio che per motivi giudiziari non può presentarsi alle Elezioni come Capo Politico, detta le linee guida ad un intero Paese. Vergognoso!



Ciò anche in considerazione dell’utilizzo irregolare che viene fatto tuttora dalle istituzioni politiche in carica.

mercoledì 13 dicembre 2017

Eni chiede il rinnovo della concessione Val d’Agri con due anni di anticipo

Pedicini (M5S): "Cosa si nasconde dietro questa fretta? Il timore che alle prossime elezioni il Pd di Renzi e Pittella verrà azzerato?"

di Piernicola Pedicini, portavoce M5S Parlamento Europeo


Continuano le strategie e le forzature dell’Eni per tentare di proseguire le attività petrolifere in Basilicata senza dare conto dei drammatici danni che sta provocando al territorio e ai cittadini.

L’ultima trovata della multinazionale, riguarda la richiesta al ministero dello Sviluppo economico, per ottenere il rinnovo decennale della concessione petrolifera Val d’Agri, ben due anni prima dalla scadenza prevista a ottobre 2019.




Perché l’Eni ha fatto la richiesta di rinnovo tanto tempo prima? Cosa c’è dietro a questa fretta?

Il Cavaliere dell’Apocalisse

di Alessandra Daniele

Nel 2018 cade il quarantennale dell’era Berlusconi, cominciata nel 1978 con l’acquisizione da parte di Fininvest e l’inaugurazione ufficiale di Tele Milano 58, che diventerà Canale 5 nel 1980, la prima pietra del piccolo impero mediatico-pubblicitario che frutterà al Canaro il titolo di Sua Emittenza.
Fra i personaggi di Tele Milano 58 fin dall’inizio Barbara d’Urso, Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Claudio Cecchetto, e Mike Bongiorno.




I veri ministri di Berlusconi.
Nel 1978 Beppe Grillo partecipava come comico alla sua prima edizione di Sanremo su Raiuno.
Oggi, nel quarantesimo anno della sua era, Berlusconi torna a interpretare il suo ruolo preferito: il Salvatore della Patria dall’Apocalisse, stavolta non comunista, ma grillina.

martedì 12 dicembre 2017

Ius Soli, Biotestamento, Step Child Adoption, solo Giochi di Potere per DISTRARRE

di Francesco Carraro

Dico biotestamento e mi viene in mente il ‘nascondino’. Dico Ius Soli e mi viene in mente ‘mamma e casetta’. Dico Step Child Adoption e mi viene in mente il ‘gioco dell’oca’. Perché? Perché questa associazione tra i temi che appassionano la politica italiana e i passatempi che incendiavano la nostra infanzia, prima dell’avvento dei videogiochi?





Una ragione c’è, ma prima di affrontarla di petto va data risposta a un altro interrogativo: per quale ragione i partiti dell’attuale Repubblica (terza o quarta che sia) si infiammano così facilmente per certi contenuti, si accapigliano, si spendono con uno slancio civico davvero degno di menzione? 

lunedì 11 dicembre 2017

Fuga all’estero, disperazione di un’Italia che non c’è più



di Tatiana Santi

Mollare tutto e partire, è il coraggio per cambiare vita, realizzare un sogno o semplicemente iniziare a vivere veramente. I numeri di chi lascia il Belpaese in cerca di lavoro altrove sono in costante crescita. Fuga all’estero, disperazione di un’Italia che non c’è più.

Continua e aumenta la “fuga” degli italiani all’estero, nel 2016 sarebbero stati 124 mila gli espatriati, a partire non sono soltanto i giovani laureati, ma anche i più adulti e addirittura i pensionati. È questa la fotografia di un “esodo”, se vogliamo, che mostra un’emigrazione italiana diversa rispetto al passato.



“Mollotutto” è un progetto fondato nel 1998 dal giornalista Massimo Dallaglio, che ha come obiettivo quello di raccontare la storia di chi ha seguito i propri sogni.

Il fasullo antifascismo del PD: spot elettorale di una classe dirigente che sente arrivare il momento della fine

Il fascismo c’è ancora? C’è, esso si annida nei centri studi e nei consigli di amministrazione delle banche e della grande industria (e.. delle multinazionali), nelle cattedre universitarie, nelle aule dei tribunali……”.
“Ha il viso della conservazione (e.. dello sfruttamento..) affinché il poco fascismo visibile mascheri meglio il molto fascismo invisibile…“
Franco Fortini, commentando il film documento “Allarmi siam fascisti..” (1962)




Che la gente scenda in piazza contro il fascismo è un bene. Semmai il problema è che lo si fa troppo poco, in modo occasionale, solo quando dall’alto arriva l’invito a farlo.

domenica 10 dicembre 2017

Glifosato ? PD, Forza Italia e Lega hanno detto SI’ !

di ROSANNA SPADINI

Matteuccio nostro lo ha impostato come slogan della nuova Leopolda. «Termineremo la giornata lottando contro le fake news. Il New York Times ha pubblicato un pezzo su quello che sta avvenendo in Italia: sono state oscurate pagine con sette milioni di like che spargono veleno e falsità contro di noi».

In realtà un’accozzaglia elettoralmente utile di siti e profili che avrebbero sparso notizie e immagini false sul Pd.





L’articolo, naturalmente non è solo farina del sacco del NYT, ma è stato suggerito da un fantomatico «Rapporto», redatto indovinate da chi? Ma da Andrea Stroppa, fondatore di Ghost Data e consigliere di Renzi per la Cybersicurezza.

Nel Silenzio dei Media Padoan e Gentiloni vogliono IMPORCI il Fiscal Compact

di Giuseppe Palma

Qui la notizia: http://m.huffingtonpost.it/2017/12/07/pier-carlo-padoan-guarda-il-bicchiere-mezzo-pieno-e-da-il-via-libera-alla-riforma-juncker-sul-fiscal-compact_a_23300613/


Prima di leggere il presente articolo, è necessario leggerne uno precedente che ho scritto e pubblicato pochi giorni fa su questo blog: http://lacostituzioneblog.com/2017/12/06/attenzione-a-bruxelles-si-sta-discutendo-se-inserire-il-fiscal-compact-nei-trattati-europei-di-giuseppe-palma/




Diritto originario o diritto derivato? Ecco come ci stanno fregando.

La situazione ha dunque avuto un’evoluzione. Il Fiscal Compact – vale a dire pareggio di bilancio, zero spesa a deficit e riduzione sistematica a ritmi serrati del debito pubblico – non entrerà più nel diritto originariodell’Ue (cioè nei Trattati) bensì nel diritto derivato.

sabato 9 dicembre 2017

Ma come è possibile se Di Maio non ha mai visto Putin, se non in Cartolina?

di Marco Travaglio

"Ora che si è scoperto perché Renzi ha perso il referendum costituzionale – non perché la sua “riforma” faceva schifo alla stragrande maggioranza degli italiani almeno quanto il suo governo, ma perché l’ha voluto Putin – siamo tutti più tranquilli. La storia del mondo diventa subito più semplice, quasi banale e molto rassicurante: se Trump batte la Clinton non è perché la supera nella maggior parte degli Stati dell’Unione, ma perché le fake news di Putin hanno convinto gli americani che lei fosse una stronza (come se non ci riuscisse benissimo da sola);




se in Gran Bretagna vince la Brexit, non è perché la maggioranza dei britannici votano per uscire dalla Ue, ma per le fake news in cirillico di Putin; se i 5Stelle crescono nei sondaggi, non è perché gl’italiani sono stufi del vecchio establishment che manipola il loro voto con leggi elettorali incostituzionali e con dannosissimi governi di larghe intese mai eletti, ma perché Putin lo vuole.

venerdì 8 dicembre 2017

Perché la Disuguaglianza cresce

di Ilaria Bifarini

Ogni tanto, tra le varie notizie di propaganda che dipingono un paese irreale, in cui un aumento quasi impercettibile del Pil -peraltro stimato- e una diminuzione lievissima del tasso di disoccupazione attualmente alle stelle -perlopiù legata a fattori stagionali- vengono spacciati per crescita, trapela qualche dato reale sullo stato di salute del Paese.
Uno di questi è quello divulgato ieri dall’Istat -e precedentemente anche dall’OCSE- sul livello di disuguaglianza interno alla popolazione: mentre una fascia ristretta della popolazione diventa sempre più ricca la schiacciante maggioranza si impoverisce.




In un solo anno, dal 2015 al 2016, la percentuale di italiani a rischio povertà o esclusione sociale è passata dal 28,7% al 30%.

giovedì 7 dicembre 2017

GRECIA: L’EUROPA “DEMOCRATICA” IMPONE IL DIVIETO DI SCIOPERO!

La notizia che il governo Syriza sta per varare delle leggi che attaccano il diritto di sciopero, ha ricevuto l’immediata risposta del movimento sindacale di classe greco.

I link di seguito prodotti rimandano a video e foto della manifestazione promossa dal PAME ad Atene. Una manifestazione militante molto determinata che aveva chiesto di incontrare il Ministro del Lavoro, una volta che questo ha rifiutato di incontrare la delegazione , la testa del corteo ha buttato giù a spallate l’ingresso del Ministero che, come hanno gridato i manifestanti, rappresenta i padroni e non i lavoratori.




Il corteo ha fatto tappa davanti al parlamento greco dove ha lasciato una grande scritta che recita “Giù le mani dal nostro diritto di sciopero” per poi piombare rumorosamente sulla residenza del Primo Ministro Alexis Tsipras, la reazione particolarmente violenta della polizia però non ha scompaginato la dimostrazione ottenendo il temporaneo ritiro del disegno di legge contro il diritto di sciopero.

18 milioni a rischio, o già in povertà, un altro grande successo di Euro e Ue

di Giorgio Cremaschi

Secondo gli ultimi dati ISTAT in Italia 18 milioni di persone sono a rischio o sono già precipitate nella povertà. Se vogliamo essere più precisi, utilizzando altri dati dell'istituto di statistica, in Italia abbiamo 4 milioni di poveri "assoluti", cioè che non ce la fanno a comprare i beni fondamentali per vivere, 8 milioni di poveri "relativi" appena un gradino sopra gli altri; e altri 6 milioni di persone che stanno precipitando verso di loro.





Sì perché la situazione sociale del paese, nonostante gli ottimismi di banche, grandi imprese e governo, sta degradando: i ricchi diventano più ricchi e i poveri sono sempre di più. E aumentano anche le divaricazioni territoriali.

mercoledì 6 dicembre 2017

Approvata la lista nera dei paradisi fiscali: mancano Lussemburgo, Olanda, Malta e Irlanda

di Marco Valli, Efdd - MoVimento 5 Stelle Europa 

"Tutto cambia per non cambiare nulla. Gli scandali LuxLeaks, Panama e Paradise Papers non hanno insegnato nulla e i Ministri delle Finanze dell'Unione europea - riuniti in sede Ecofin - hanno inserito 17 Paesi nella lista nera dei paradisi fiscali. È la montagna che partorisce il topolino. Per combattere l'elusione e l'evasione fiscale nel mondo ci vuole ben altro.




La nostra proposta è semplice: la lista nera delle giurisdizioni non collaborative non deve essere limitata a paesi terzi e deve includere anche gli Stati dell'UE che costituiscono una minaccia per elusione e evasione fiscale, altrimenti questa nuova lista non può essere credibile, legittima, e nemmeno efficace.

martedì 5 dicembre 2017

Scarsità di denaro? Così ci rendono servi

Nino Galloni, economista per molti anni direttore generale del Ministero del Lavoro: “Dobbiamo rompere la condizione di scarsità artificiosa che è voluta per asservire la gente e rendere un costo la democrazia. Invece, la democrazia deve essere un modo che noi scegliamo per vivere, come è scritto nella nostra Costituzione, ma se noi diciamo che la democrazia non ce la possiamo permettere perché non abbiamo i soldi per gestirla, è chiaro che non c’è soluzione. Noi dobbiamo realizzare i principi, i valori e gli obiettivi della Costituzione, ma per farlo dobbiamo rompere la trappola della scarsa liquidità”.




È un Nino Galloni come sempre provvido di ricostruzioni storiche quello che, ai microfoni di Byoblu, commenta le dichiarazioni di ieri, apparse sul Corriere della Sera, di Roberto Napoletano (ex direttore del Messaggero e del Sole 24 Ore), secondo il quale “la Francia ha un disegno di conquista strategico e militare sull’Italia: indebolirne le banche, prenderne i gioielli di famiglia, conquistare il nord e ridurre il Sud a una grande tendopoli”. Da Mattei a Moro, passando per Berlusconi e Gheddafi, ecco la sua ricostruzione.

Servizio di Eugenio Miccoli da Roma.


via Byoblu

lunedì 4 dicembre 2017

Il vero potere ti strozza con nastri di seta, garbo, intelligenza

di Vincenzo Cirigliano

Hanno fatto di tutto per promulgare una Legge Elettorale che oltre a ridare ossigeno alle loro compagini Partitiche, ormai in picchiata nei consensi, se rapportate alle performance dei tempi migliori, garantisce quella ingovernabilità necessaria per mettere l'Italia nelle mani della Troika Europea, con Governi compiacenti alla "Gentiloni" o addirittura con Governi Tecnici alla "Monti". Stanno meticolosamente creando un clima nell'Opinione pubblica che in poche parole si potrebbe così sintetizzare "è inutile che andiate a votare, perchè qualunque sia il vostro voto, definirà tre grandi fazioni equivalenti che, considerando che una di esse non ammette alleanze, garantirà al Paese il necessario Status Quo", con PD e FI facce della stessa Medaglia.



Stanno organizzando sul territorio un sistema di piccoli partitini che faranno riferimento ai soliti Capibastone Provinciali e Regionali, che gestiscono quote di consensi, carpendo, con il loro carisma territoriale, il voto reverenziale di fette di popolazione, che così ringrazieranno per il lavoro ritrovato o conquistato anche decenni prima (riconoscenza a volte addirittura generazionale ), per il Corso di Formazione frequentato, per la promessa del Posto di lavoro che verrà, per il favore ricevuto (anche una semplice visita in Ospedale), ecc.

domenica 3 dicembre 2017

Storyballing etrusco

di Marco Travaglio

"Da quando Renzi ha dichiarato guerra alle bufale, non si riesce più a tenere il conto delle sue. Ieri, per dire, ha proposto “una commissione parlamentare d’inchiesta con i poteri della magistratura per scoprire chi c’è dietro le fake news” che, per sua fortuna, non si farà mai perché la legislatura è finita: sennò l’ergastolo non glielo leverebbe nessuno. È vero però che una commissione parlamentare d’inchiesta sulle fake news esiste già: quella sui crac bancari.





Solo che, anziché combattere le fake news, le produce. L’altro giorno è stato sentito – si suppone in veste di testimone – il procuratore capo di Arezzo Roberto Rossi sul crac Etruria.

Impossibile convivere in questa U.E. Germanocentrica

di Marco Valli, EFDD - M5S Europa

È stato approvato stamattina in seduta plenaria il regime transitorio di 5 anni per introdurre dal 2018 il nuovo principio contabile IFRS 9 sui crediti delle banche. Quest'ultimo determinerà il passaggio da un modello basato sulla rilevazione delle perdite sostenute a un modello basato sulla rilevazione delle perdite attese, anche se non ancora effettivamente realizzate.
Si tratta di un ulteriore tassello dell'agenda UE che si aggiunge a una serie di azioni di accanimento sul rischio di credito che sta mettendo in difficoltà il sistema bancario tradizionale focalizzato sul finanziamento di famiglie e imprese.





Soprattutto il sistema del credito italiano, mentre purtroppo non vediamo parallelamente alcuna azione o iniziativa per monitorare e ridurre il rischio finanziario sistemico legato ai titoli illiquidi, come i derivati, di cui sono piene le banche francesi e tedesche.

sabato 2 dicembre 2017

L’algoritmo verità dei padroni della menzogna

di Roberto Pecchioli

Non si sa se ridere o piangere. Purtroppo, è una cosa seria, se il termine si può applicare alle questioni riguardanti il governo italiano. “Stiamo lavorando con uno scienziato di fama internazionale alla creazione di un algoritmo verità che, tramite l’intelligenza artificiale, riesca a capire se una notizia è falsa”.
Non si tratta di una battuta o della fanfaronata di qualche dottor Stranamore, bensì delle parole di Marco Carrai, potente esponente del cosiddetto giglio magico, l’accolita degli intimi di Matteo Renzi, considerato tra i massimi esperti italiani di cybersicurezza.




Imprenditore del ramo, fu a un passo dalla nomina ai vertici dei servizi di sicurezza informatica del governo del Rottamatore fiorentino.

venerdì 1 dicembre 2017

Bezos, Kartaman e Elkann: miliardari e schiavisti

"Questi supermiliardari sono vezzeggiati ed incensati dai mass media e dagli intellettuali di regime. La politica si prostra i loro piedi. Così Bezos e compagnia controllano il mondo e le nostre vite . Essi sono straricchi perché in tanti sono poveri e sfruttati"

di Giorgio Cremaschi

Jeff Bezos è l'uomo più ricco del mondo, l'ultimo rendiconto ufficiale sul suo patrimonio netto lo fa ammontare a 90 miliardi di euro più o meno. Questa montagna di soldi l'ha accumulata con Amazon, di cui è fondatore e proprietario.
Amazon si presenta con spot pubblicitari buoni e compassionevoli, verso i bambini, i disagiati, gli animali di casa, per tutti c'è un prodotto utile che può essere consegnato a chi lo ha richiesto in poco tempo. Al prezzo di una organizzazione del lavoro e di uno sfruttamento da schiavi.




I 4000 dipendenti del grande magazzino di Piacenza della multinazionale sono scesi in sciopero contro questa oppressione infame. Lo stesso hanno fatto i loro colleghi di Germania.

Un Emendamento M5S in Finanziaria che rimette in mano agli Italiani il Destino Economico di questo Paese

Un emendamento alla Finanziaria che per la prima volta porta in Parlamento la concreta possibilità di lanciare i CCF, i Certificati di Credito Fiscale.

di Stefano Sylos Labini

Un emendamento alla Finanziaria che per la prima volta porta in Parlamento la concreta possibilità di lanciare i CCF, i Certificati di Credito Fiscale: ringrazio per questa novità i parlamentari del M5S, e in particolare Dino Alberti, che si sono impegnati per raggiungere l’obiettivo, un passo nella direzione giusta per riprendere in mano il nostro destino economico e politico.




Alberti precisa: «questo è quanto ci hanno permesso di presentare. L'emendamento necessita di copertura e pertanto abbiamo dovuto ridurre di molto la portata: un miliardo di euro in tre anni. Così però l'emendamento è stato reso ammissibile. Oltre sarebbe stato reso tecnicamente irricevibile».