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martedì 19 dicembre 2017

Programma M5S e la Questione Euro - NATO


di Vincenzo Cirigliano

Questo articolo è una risposta, a mio modo di vedere dovuta, a quanti vedono nell'atteggiamento del Movimento 5 Stelle un sostanziale ripensamento su tematiche importantissime quali Euro e NATO ed un conseguenziale allontanamento dai principi Sovranisti. A dare una risposta a queste critiche che vengono dagli altri schieramenti politici e da svariate testate giornalistiche sia della carta stampata tradizionale che presenti in Rete, è direttamente il Programma scritto on line, insieme alla Base del Movimento, e che conferma  quanto il Sistema Euro nell'area 5 Stelle venga individuato come la causa di tutti quei problemi che oggi gli Italiani si trovano a fronteggiare , dal Lavoro ai Diritti, dal taglio dei Servizi alle privatizzazioni Selvagge.



Con il professore Gennaro Zezza a tal proposito, all'interno del Programma Esteri, si analizza la tematica relativa all'Euro e alla esigenza, su tale argomento, di mettere in campo manovre non aggressive che possano in qualche modo andare a compromettere il sistema economico e dei mercati made in Italy, considerato che è doveroso risolvere questo enorme problema, ma nella consapevolezza che nel Sistema Euro ci siamo comunque dentro e dobbiamo necessariamente imparare a muoverci all'interno di esso.

Non ci si può quindi permettere di creare condizioni che sui mercati potrebbe poi direttamente pagare la nostra Industria, i nostri Prodotti e il nostro stesso Stato, costretto suo malgrado a finanziarsi all'interno di questo Sistema, per quanto questo possa essere poco condiviso . Creare un clima di sfiducia internazionale nei confronti del nostro Paese a seguito di una eventuale uscita repentina dell'Italia dall'Euro, con una implementazione sicuramente non immediata di un Istituto Sovrano di emissione monetaria, potrebbe essere una mossa alquanto azzardata. Una possibile svalutazione del sistema Italia, fisiologica in questo eventualità e che potrebbe rivelarsi anche un toccasana nel medio periodo per la competitività delle Aziende Italiane, potrebbe apparire, nel breve periodo, non una scelta oculata agli occhi degli investitori internazionali che comprano i nostri Bot. Ecco allora la necessità di creare le condizioni per mettere in sicurezza l'Italia e renderla più forte al fine di portare la sua classe dirigente a battere i pugni ai tavoli di Trattativa europea, ed essere nelle migliori condizioni per poter pretendere una gestione differente del Sistema Euro, riconducendolo a politiche vicine ai cittadini e non unicamente al servizio della grande finanza e delle banche. Ecco quindi l'analisi e la proposta del Prof. Zezza relativamente alla messa in campo di strumenti alternativi economici che possano ridare ossigeno alla nostra economia sventrata dall'austerità e dal pareggio di bilancio, quali potrebbe essere l'utilizzo della Moneta Fiscale (Programma Esteri).  Una Moneta che non è Moneta Legale e non viola quindi i Trattati, ma che ridà al Governo la Capacità di effettuare un piano di Investimenti per sostenere il Reddito dei cittadini e rilanciare l'Economia. Il tutto "Come ultimo tentativo di salvataggio della zona Euro, ........... un'alleanza con i Paesi dell'Europa del sud per superare definitivamente le politiche di austerità e rigore, facendo fronte comune per ottenere una profonda riforma anche dell’Unione Europea." . Oltre il quale, dinanzi ad un insuccesso di tale operazione,  diventa necessità ridare ai cittadini il potere di decidere se rimanere o fuoriuscire dal Sistema Euro.

Importantissimo il punto in cui si afferma "Il MoVimento 5 Stelle si opporrà in ogni modo a tutti quei ricatti dei mercati e della finanza internazionale travestiti da "riforme". In particolare, si impegnerà per lo smantellamento del MES (Fondo "Salva Stati") e della cosiddetta "Troika", organismi sovranazionali che hanno appaltato la democrazia delle popolazioni imponendo, senza nessun mandato popolare, le famigerate "rigorose condizionalità". Quindi rivisitazione del ruolo di Banca centrale europea, Fondo Monetario Internazionale e Commissione europea e delle loro direttive. (Programma Esteri)


Chiarissima ed illuminante la posizione del M5S quando all'interno del Programma Sviluppo Economico afferma "Un programma ambizioso come quello del M5S non può essere realizzato all’interno di trattati neoliberisti come il Fiscal Compact. Occorre far valere il peso politico dell’Italia in Europa così da rigettare i trattati più dannosi per la nostra economia e rivedere radicalmente gli altri. Il bilancio pubblico non può più sottostare a limiti non scientifici come il 3% deficit/Pil, che inibiscono gli investimenti pubblici produttivi e la politica industriale. Lo stesso vincolo sul rapporto debito/Pil, comprensibile in astratto, non tiene conto del fallimento storico delle politiche di austerità. Il peso del debito si abbatte tornando a crescere e non tagliando fuori lo Stato dall’economia tramite sforbiciate ai servizi pubblici e privatizzazioni. O l’Europa cambia, o il M5S ne prenderà atto muovendosi di conseguenza."

Quindi risulta chiaro da ciò che sarà messo in discussione il Fiscal Compact e le Norme sul pareggio di Bilancio, le due prerogative che denotano l'enorme carattere riformatore del Programma del Movimento. Tutto ciò finalizzato a smarcarci dalla morsa dei Poteri sovranazionali e dalle loro condizionalità.

Ricontrattare i trattati europei ci consentirà di decidere del nostro destino senza che poteri non democratici lo facciano per noi. Il nostro programma di governo richiede infatti un piano ambizioso di investimenti pubblici, finanziati in parte anche a deficit, un rilancio delle esportazioni con l’aiuto della politica monetaria, un drastico taglio della pressione fiscale e una riforma tributaria in senso progressivo, come vuole la nostra Costituzione. Infine, nella tragica situazione sociale in cui versa l’Italia, è urgente garantire alle fasce più deboli un sostegno al reddito.(Programma Sviluppo Economico)

Importantissima appare la posizione assunta dal M5S in merito anche a  tutti quei trattati Internazionali che rischiano di distruggere i nostri diritti sia in tema sociale che in tema alimentare, nell'ambito ambientale e della salvaguardia delle BioDiversità nazionali individuate nelle enormi risorse dei territori Nazionali. "Il Movimento 5 Stelle contrasterà tutti quei trattati che l'Unione Europea sta negoziando nel mondo (come il TTIP e il CETA) che mettono a rischio i diritti dei lavoratori, i diritti sociali, la preservazione dell'ambiente, della biodiversità e delle risorse territoriali. Riteniamo, infatti, questi ultimi, sovraordinati rispetto alle relazioni commerciali e finanziarie. L'accesso alle risorse essenziali e la difesa dei beni comuni vengono considerati parte integrante della tutela dei diritti umani. (Programma Esteri)

Una parentesi infine ed una dovuta risposta a tutti coloro che ritengono che il Movimento non abbia una posizione ben definita in merito alla NATO. Risposta a cui si da ampio spazio invece all'interno del Programma Esteri in cui si afferma non che il Movimento 5 Stelle si propone in chiave anti NATO, ma che assume una posizione ben definita e fondamentalmente propositiva nei confronti della NATO, suggerendo un " Adeguamento dell'Alleanza Atlantica (NATO) al nuovo contesto multilaterale, sostenendo un inquadramento delle sue attività in un’ottica esclusivamente difensiva. Sottoporremo al Parlamento un'agenda per il disimpegno dell'Italia da tutte le missioni militari della NATO in aperto contrasto con la lettera e lo spirito dell'art. 11 della nostra Costituzione. Consideriamo, inoltre, il nostro territorio indisponibile per il deposito e il transito di armi nucleari, batteriologiche e chimiche nonché per installazioni e addestramenti che ledano la salute degli italiani." (Programma Esteri)

Assunto ancor più rafforzato quando si dice nel Programma che 

" La politica estera del Movimento 5 Stelle si basa sul rispetto dell'autodeterminazione dei popoli, la sovranità, l’integrità territoriale e sul principio di non ingerenza negli affari interni dei singoli Paesi. Sul rispetto del multilateralismo, della cooperazione e del dialogo tra le popolazioni e sulla rigorosa applicazione dei principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite. In particolare, si ripudia ogni forma di colonialismo, neocolonialismo e/o ingerenza straniera." (Programma Esteri)

Alla luce di quanto esposto su queste tematiche all'interno del Programma di Governo del M5S, appare evidente la natura rivoluzionaria e profondamente innovativa delle proposte che vengono messe in campo, così come appare evidente quanto siano distorte e fuorvianti le interpretazioni e le indicazioni che vengono evidenziate da chi vorrebbero screditare politicamente il Movimento e da chi, ancora oggi, nonostante l'evidenza del tracollo dei nostri territori e dell'impoverimento evidente dei nostri cittadini, continua a non voler vedere il M5S come l'unica forza in campo attualmente in grado di portare questo Paese fuori da quel pantano in cui l'hanno portato, nell'arco degli ultimi venti anni, il PD, Forza Italia e la Lega. 

Dovrebbe essere necessità umana a volte dare un giusto peso all’evidenza. Con una certezza: arrendersi non è una debolezza, è una scelta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"in merito anche a tutti quei trattati Internazionali che rischiano di distruggere i nostri diritti sia in tema sociale che in tema alimentare, "

Non "rischiano", l'hanno già fatto !!!

E del MUOS , CAUSA DI LEUCEMIE, CHE NE FACCIAMO ?

Vincenzo Cirigliano ha detto...

Nella Posizione sulla Nato del M5S soprattutto in merito all'installazione e deposito di armi chimiche e nucleari sul territorio Nazionale, è sottinteso anche il MUOS che è un'arma non convenzionale che ci espone come Nazione a livello internazionale e soprattutto ha effetti che potrebbero rivelarsi estremamente rilevanti sulla salute dei cittadini