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martedì 31 gennaio 2017

IN ITALIA NON VOGLIONO CHE IL POPOLO DECIDA: L’ÉLITE “DEVE” SOTTOMETTERCI


Non era il caso di illudersi: la vittoria del No nel referendum che ha bocciato la “riforme” renziane «non rallenterà gli sforzi delle élites per de-democratizzare il sistema politico», dal quale «decenni di controrivoluzione liberal-liberista hanno già espunto molti elementi di democrazia». Al contrario, sostiene Carlo Formenti, gli sforzi in questa direzione si moltiplicheranno «perché per le caste politiche, economiche, accademiche, e per il sistema dei media che le sostiene, la distruzione di quanto resta della democrazia è questione di sopravvivenza».



Già dopo il referendum, nel giro di qualche giorno, «questa fin troppo facile previsione ha ottenuto numerose conferme».

Rimbocchiamoci le Maniche e salviamo questo Paese

di Alberto Micalizzi

Ondate di carta e debito si abbattono ormai incessantemente sulle economie europee provocando un'implosione controllata del welfare e delle strutture economiche e produttive dei Paesi. Questo processo è stato definito "finanziarizzazione dell'economia". Di cosa si tratta esattamente, e cosa possiamo fare da subito per invertire la rotta?




Ci sono almeno tre grandi tecniche di finanziarizzazione in atto: i) la trasformazione in carta di attività reali (cartolarizzazione); ii) la creazione di scommesse sul valore di altri strumenti finanziari (derivati); iii) la pervasività del debito ad ogni livello principalmente guidato dai presunti programmi di quantitative-easing della BCE (debito pubblico, delle famiglie, delle imprese).
Per capire la rilevanza del tema, vediamo alcuni dati di trend dal 2000 al 2015 (fonte BIS).

lunedì 30 gennaio 2017

Italia sul Punto di accettare il Diktat U.E. "Aumentate Iva, Imu e Tasi ". Usciamo subito dall'Incubo EURO

di Antonio Signorini

Avevano assicurato che questa sarebbe stata la Commissione europea più politica della storia.

Quella impegnata a contrastare sia gli eccessi rigoristi sia gli umori antieuropei e invece, anche nel 2017, con i movimenti populisti che crescono in tutta l’Unione e varie le elezioni alle porte, la ricetta proposta da Bruxelles è sempre la stessa.

Per l’Italia si può sintetizzare così: tassare i consumi e la rendita per fare tornare i conti.




È da leggere in questo senso l’ultima disputa sull’aumento dell’Iva nata all’interno del governo e della maggioranza.

domenica 29 gennaio 2017

In atto l'attacco all'Informazione Libera e Indipendente

di Claudio Messora
[con nota di Pino Cabras]
Stampatevi bene questa data nella testa: 27 gennaio 2017. Il giorno in cui gli effetti della campagna contro le cosiddette “fake news” (ma in realtà con l’obiettivo di colpire l’informazione libera e indipendente), orchestrata da Hillary Clinton, dal Parlamento Europeo, da Laura Boldrini, da Angela Merkel e da tutti quelli che hanno paura che l’informazione libera possa scalzare i loro privilegi e la loro posizione di forza, hanno iniziato a colpire anche in Italia, togliendo la linfa vitale della monetizzazione Adsense, con motivazioni che avrebbero del ridicolo o del tragicomico, se non rappresentassero qualcosa di ben più grave.

Oggi è un giorno pesante, il più pesante per l’informazione libera e indipendente in Italia e nel mondo, da quando ho iniziato a fare questo “mestiere” del blogger, dieci anni fa.
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NOTA DI PINO CABRAS

L’urlo delle imprese venete: ‘Usciamo in fretta dall’Euro e compriamo italiano’


Primo importantissimo passo che arriva dal mondo Imprenditoriale Italiano e che centra il vero problema del Sistema Economico instauratosi nell'U.E.: l'EURO 


Viaggio delle imprese del Nord Est, ricche con la lira e più povere con l’euro. Dove si importa dall’Asia quello che prima veniva prodotto o acquistato in Italia. Perchè il Made in Italy ormai è troppo caro: non si produce e non si vende. Anche se la soluzione, per loro, risponde a un solo motto: “Comprare italiano, assumere italiano”.


Osservate il dibattito ed il Panico negli occhi dei molti interlocutori in studio ospiti di Paragone, molti dei quali sono figli e sostenitori da sempre di questo Sistema Europeo che ha annientato, nel giro di pochi anni la classe Media Italiana. Panico scaturito dalle dichiarazioni anti Euro di questi Imprenditori Italiani e dalle politiche protezionistiche che Trump sta adottando negli Stati Uniti per difendere il lavoro e la classe Media. Letteralmente terrorizzati, ......ma dovranno farsene una ragione!

sabato 28 gennaio 2017

L'Europa in mano alla Germania. Ma ora si cambia, i Tedeschi devono scegliere


di Guido da Landriano


La fine si avvicina….
Nei giorni scorsi il prossimo ambasciatore USA presso la UE, ha tranquillamente affermato che bisogna essere “Short”, cioè in vendita , sull’euro perchè può non esserci un’unione Europea entro 18 mesi.Testuali parole :

Non sono certo che ci sarà un’unione europea con cui negoziare

C’è una maggiore probabilità di avere degli accordi bilaterali con diverse nazioni europee



Pensa che la moneta unica sopravviverà ? Quello che io farò nel 2017 è vendere euro

Basta, al voto subito. Solo così eviteremo la deriva di un potere illegittimo

di Giorgio Cremaschi

Della sentenza della Corte Costituzionale che boccia l'Italicum non mi colpisce tanto la contorta architettura del dispositivo, atta a renderne meno traumatico possibile l'impatto sul sistema politico, ma il pronunciamento in quanto tale.

Che è di una gravità inaudita per un paese che voglia restare una democrazia.

Per la seconda volta di seguito, la legge elettorale votata dal Parlamento della Repubblica viene dichiarata incostituzionale.




E, si badi bene, questo pronunciamento della Consulta non avviene a seguito di una iniziativa delle forze politiche o per qualche pentimento istituzionale, ma per l'azione puntuale e tenace di un manipolo di valorosi giuristi democratici.

venerdì 27 gennaio 2017

L’Eurozona scricchiola … a quando il crack ?


di ROSANNA SPADINI

Sì lo so … i profeti laureati lo hanno pronosticato già dal 2012, ma nulla è ancora successo. Però forse l’armageddon è ormai imminente, un anno o due, ma è sempre più chiaro che l’Italia sta giocando col fuoco e se non si muove presto, probabilmente resterà con il cerino in mano.

Intanto il dogma whatever it takes di Mario Draghi, che sanciva l’immortalità dell’Euro, non sarebbe più valido … basterebbe pagare i debiti e un Paese membro potrebbe uscire dall’Eurozona.




Il Gran Maestro dell’Ordine, sacerdote officiante della liturgia dell’euro rivela un segreto, molto più misterioso del terzo di Fatima, per di più a seguito di un’interrogazione a firma M5S, aggiunge che gli Stati sovrani possono rescindere da questo scriteriato contratto, naturalmente pagando il pizzo, direttamente proporzionale ai debiti imposti loro dalla tirannia del cambio fisso.

Clamoroso: l’editore di Die Zeit paventa in TV l’omicidio di Trump. Ma con chi stiamo in questa U.E?

di Mitt Dolcino

La verità supera tragicamente la fantasia. Durante un seguìto programma TV tedesco, ARD Presseclub, Josef Joffe l’editore oltre che docente della più importante testata giornalistica tedesca (Die Zeit) arriva a paventare l’assassinio di Trump alla Casa Bianca per ovviare al cambio radicale trumpiano apportato ai mercati ed ai commerci internazionali [Joffe lo definisce letteralmente “catastrofe“; fonte: zerohedge.com e video associati del programma TV in oggetto]






Il motivo è comprensibile: da una politica autarchica Made in USA, da una loro riduzione dei consumi e beni importati, da una svalutazione del dollaro, da una rottura dell’EU, è proprio la Germania quale maggiore esportatrice procapite a subirne i danni maggiori, o meglio l’asse franco-tedesco.

giovedì 26 gennaio 2017

Travaglio: " Ora ci Divertiamo ".


di MARCO TRAVAGLIO
ilfattoquotidiano.it

Evviva evviva! Da 23 anni, da quando B. scese in campo, martelliamo la classe politica perché proibisca duramente per legge i conflitti d’interessi. E ora scopriamo che non c’è bisogno di leggi: il conflitto d’interessi è già severamente punito. E sul piano penale. È infatti per non aver impedito il conflitto d’interessi di Raffaele Marra, capo del Personale che seguiva i concorsi e le promozioni dei dirigenti comunali, compreso il fratello Renato, che Virginia Raggi è indagata con lui per abuso d’ufficio: lui per aver violato il Codice deontologico dei dipendenti comunali, lei il Regolamento di Roma Capitale.





Ora Voto Subito, ma bisogna fare "PRESSING"


La Corte costituzionale boccia il ballottaggio e salva il premio di maggioranza. Sono queste le decisioni dei giudici dela Consulta che si è pronunciata sulle questioni di legittimità costituzionale della legge elettorale n. 52 del 2015 (Italicum), sollevate da cinque diversi Tribunali ordinari.
La Corte ha inoltre ritenuto inammissibile la richiesta delle parti di sollevare di fronte a se stessa la questione sulla costituzionalità del procedimento di formazione della legge elettorale, ed è quindi passata all’esame delle singole questioni sollevate dai giudici.




Nel merito, la Consulta ha rigettato la questione di costituzionalità relativa alla previsione del premio di maggioranza al primo turno, sollevata dal Tribunale di Genova, e ha invece accolto le questioni, sollevate dai Tribunali di Torino, Perugia, Trieste e Genova, relative al turno di ballottaggio, dichiarando l’illegittimità costituzionale delle disposizioni che lo prevedono.

mercoledì 25 gennaio 2017

Per Uscire dall'Euro non c'è un problema "Target2", come afferma Draghi

Draghi ha candidamente ammesso che un paese membro può lasciare l’Eurozona, a patto che saldi le sue posizioni sul sistema Target2. Vediamo cosa c'è di vero in quest'affermazione e cosa invece non risponde a verità

di Fabio Lugano

I recenti articoli sul Target2, il sistema di compensazione dei movimenti finanziari interno a BCE, hanno portato una viva discussione sul tema, dimostrando quanta sete di conoscenza vi sia , e quanta anche pervicace ignoranza o malafede.




Target2 non è altro che una camera ci compensazione, clearing room, messa in atto da parte della BCE per il sistema euro con l’accesso anche da parte di alcuni paesi extra euro , ma di possibile prossima entrata.

martedì 24 gennaio 2017

Siamo in guerra ed ognuno di noi, nel suo piccolo, è chiamato a combatterla

di Marco Santero

Per noi italiani una battaglia con in palio 6000 miliardi di risparmio ancora in mano ai cittadini e che la FINANZA SPECULATIVA INTERNAZIONALE (con i suoi tentacoli anche in Italia) vorrebbe “BERSI” (e infatti tutto è iniziato con la Milano “da bere” degli anni 80) come un uovo fresco.

“Questo paralitico sgangherato e il suo amico frocio damerino londinese affonderanno per sempre l’America distruggendola”. Così, Edward Hodgson, responsabile della campagna presidenziale per la rielezione di Hoover, apriva la battaglia elettorale nel 1932 in Usa, descrivendo Roosevelt e Keynes.




Fu la più sanguinosa campagna presidenziale della Storia nel secolo scorso e anche la più costosa, per i repubblicani. La Standard Oil, la Manufacturers Hannover Trust, il gruppo Rockfeller, la Morgan Stanley, si gettarono nella mischia con tutta la loro potenza finanziaria sostenendo che:
“soltanto il pareggio di bilancio potrà salvarci dalla rovina economica”.

lunedì 23 gennaio 2017

Con TRUMP, nonostante Merkel e Schäuble, necessaria una Riforma Radicale per L'U.E.

di Primo Gonzaga

Livello A: (intuitivo)
Partiamo da 2 semplicissimi dati: da 50 anni gli Stati Uniti importano sempre e la Germania esporta sempre. Sono 50 anni in cui il saldo commerciale di questi 2 stati verso il resto del mondo non è mai stato in equilibrio!

Vediamo più in dettaglio:

Gli Stati Uniti dagli anni 70 hanno sempre importato di più di quello che hanno esportato. Il grafico sottostante non fa che evidenziare il saldo commerciale degli USA sempre negativo dagli anni 70. Sottolineo, sempre ed in maniera crescente. Questo vuol dire che gli USA perdono continuamente quote di produzione.


In Val d’Agri si ignora il danno sanitario dell’Idrogeno Solforato anche sotto la soglia odorigena

di Giorgio Santoriello

E nei sedimenti fluviali dell’Agri e dei torrenti della zona rimangono le tracce degli impatti.

Pochi giorni fa l‘Arpab ha pubblicato il nuovo bollettino sulla qualità dell’aria in Val d’Agri e non mancano le sorprese, ormai amare conferme. Innanzitutto mancano sempre i rapporti di prova privi di firma ed i certificati d’analisi allegati, mancano anche i grafici riassuntivi dell’andamento degli inquinanti e la modellistica di dispersione degli stessi, nonchè la misurazione di numerosi inquinanti.





Praticamente continuiamo a pagare oltre 13 meuro l’anno per avere dall’Arpab delle “tesine”, fogli volanti ove tra l’altro questa volta, come ha già ha scritto il Consigliere Perrino si sono registrati almeno due sforamenti ai limiti OMS per l’idrogeno solforato ( 7 µg/m3 ): “…7,4 µg/m3 in pieno centro a Viggiano (dal 06/12/16 al 22/12/16) e 15,4 µg/m3 nella zona industriale (dal 16/12/16 al 22/12/16). Per il periodo della fumata nera ( 14 dicembre 2016 – ndr ) sembra sia stata fatta una rilevazione a parte che riporta valori molto bassi rispetto ai limiti Oms.”

domenica 22 gennaio 2017

Nella Procura di Trani si accende un faro sulla Politica legata alla Grande Finanza che sta distruggendo le nostre Vite

di ALBERTO MICALIZZI

Dopo quasi 9 ore di requisitoria interrotta solo da un paio di brevi pause-caffè Michele Ruggiero, il coraggioso Pubblico Ministero che ha processato Fitch e Standard&Poor’s, appariva come un faro che aveva appena illuminato una porzione di mare buio e tempestoso, rivelandone inquietanti verità.

Non è stata una requisitoria come altre perché si è spinta ben oltre l’articolazione delle condotte penali da parte degli imputati e la conseguente richiesta di condanne.





Sulle condotte in sé avrebbe potuto limitarsi ad un paio di evidenze inconfutabili, che lo stesso PM ha chiamato “bazooka fumanti”. 

sabato 21 gennaio 2017

Ormai in Italia le Emergenze sono delegate alla generosità dei Cittadini. Ma lo STATO e questa Europa dove sono?

di Adriano Tilgher

Quello che accade in Italia è da brividi. Non per il freddo ma per il raccapriccio.
La terra trema, la neve cade, la crisi è pesante e noi Italiani siamo sempre più soli ad affrontare i nostri problemi.
Perché dobbiamo ogni giorno assistere a richieste di denaro per solidarietà, quelle fatte in grande attraverso le televisioni ed i giornali, vuoi per la ricerca, vuoi per le catastrofi nazionali, vuoi per la fame del mondo, e quelle fatte in piccolo dalla miriade di mendicanti e postulanti che angustiano, spesso in modo petulante la nostra quotidianità?




Ma esiste una Stato? Esiste una struttura pubblica che dovrebbe utilizzare le enormi quantità di denaro che ci sottrae attraverso uno dei più iniqui sistemi di tassazione del mondo proprio per queste cose?

TRUMP e " the Outrageous Privilege " di cui gode la Germania. La Merkel e la Germania sono smascherati

di Maurizio Blondet

Il 47% del Pil tedesco è dato dall’export. Una dipendenza dai mercati esteri enormemente superiore alla stessa Cina (26%). Ciò basta a spiegare i ruggiti con cui la Cancelliera ha risposto alle critiche di Trump: che l’Unione Europea è “tedesca” e non durerà, che il Brexit è stato positivo, che la NATO è “obsoleta”, e che Merkel ha commesso un errore “catastrofico” chiamando milioni di migranti a inondare il suo paese.




Pietosamente ridicola la replica sull’ultimo punto, affidata all’obeso Sigmar Gabriel: la crisi dei rifugiati dipende in parte “dalle difettose politiche interventiste dell’America, specie la guerra in Irak”: un’obiezione che Berlino doveva fare da otto anni ad Obama, che non ha fatto mai approvando tutto – compresa la guerra per pedine islamiste interposte in Siria – e adesso fa a Trump – a quello che ha dato chiari segni di voler farla finita con queste politiche difettose.

venerdì 20 gennaio 2017

L'America al Popolo ( Video in ITA Discorso Insediamento)

Mentre l'Italia piange i morti e lotta con scarsi mezzi contro le Calamità Naturali, l'U.E. chiede ancora sacrifici

Il dramma del Centro Italia sommerso dalla coltre bianca e scosso dal terremoto mentre l’Italia intera affonda sotto invasione africana e i ricatti dell’eurocrazia

di Luciano Lago

La metafora della tragedia italiana può ben essere rappresentata in questi giorni dal Centro Italia sommerso in una coltre bianca e devastato dal terremoto nelle sue case distrutte , nelle Basiliche crollate (come San Benedetto da Norcia), nella disperazione degli allevatori, dei piccoli imprenditori e delle comunità agricole.




Un povero paese l’Italia, ricco di Storia, di cultura e di energie ma lasciato andare alla deriva tra l’insipienza della sua classe politica e gli eventi epocali che si sono abbattuti sulla penisola.

Spendere 20 miliardi per Territorio e Sicurezza. Poi mandare all'inferno la U.E.

di Giorgio Cremaschi

LA SOVRANITÀ DEMOCRATICA È SPENDERE SUBITO 20 MILIARDI per le popolazioni e le aree colpite dal terremoto e dal gelo e mandare all'inferno la UE e i suoi vincoli di bilancio.

Questa dovrebbe essere la risposta alla letterina con cui i burocrati della UE chiedono di tagliare 3,4 miliardi di euro dal bilancio pubblico.

Attenzione, chi denuncia la cialtroneria di Renzi, che per fare la sua perdente campagna referendaria ha distribuito furbescamente mance e promesse, chi condanna i giochetti del governo con la UE, ha perfettamente ragione. 


Va però aggiunto che gli stessi burocrati UE si sono prestati ai trucchi renziani, rinviando la loro presa di posizione a dopo il voto sulla controriforma costituzionale, che hanno sfacciatamente sostenuto.

giovedì 19 gennaio 2017

Terremoto: ora si passi seriamente a fare i Fatti

di Movimento 5 Stelle Europa

Basta parole di solidarietà, adesso passiamo ai fatti. Lo scorso 1 dicembre il Parlamento europeo ha votato un emendamento presentato dal gruppo Efdd - Movimento 5 Stelle con il quale si invita la Commissione europea a escludere, dal calcolo dei disavanzi pubblici nazionali nel quadro del patto di stabilità e crescita, gli investimenti a favore della ricostruzione sostenibile ma anche della prevenzione antisismica.




Grazie al Movimento 5 Stelle si è aperta una breccia nel muro dell'austerity e i cittadini in difficoltà hanno vinto.

Nei Meandri dell'Accoglienza Migranti


Buzzi, uno dei "bravi" indagati per Mafia Capitale affermava: «Con immigrati si fanno molti più soldi che con la droga». Angelino Alfano, ex Ministro degli Interni, ed attuale Ministro degli Affari Esteri ne sa qualcosa.

di Flaminia Camilletti

Non sono più solamente le cooperative di sinistra a fare affari con i migranti. Non più solo i fricchettoni dei centri sociali: anche una parte del centro destra, se così si può ancora definire l’Ncd, ha imparato come fare ad arricchirsi con i centri di accoglienza. L’ondata migratoria non si placa, le strutture scoppiano ma le società che le gestiscono assumono personale e fanno soldi a palate, fiumi di denaro pubblico.





Ogni migrante, ogni giorno, «vale» dai 30 ai 50 euro. Il caso più eclatante è quello di Mineo dove ai dipendenti veniva chiesto di prendere la tessera del Nuovo Centrodestra.

mercoledì 18 gennaio 2017

Noi schiavi del Debito in un Sistema nato per servire la Finanza


“Di tutti i modi per organizzare l’attività bancaria, il peggiore è quello che abbiamo oggi” (Sir Mervyn King, ex governatore Banca d’Inghilterra)

by Ilaria Bifarini

Una delle trasformazioni più inumane del sistema capitalistico industriale, fondato originariamente sull’industria manifatturiera e più in generale di produzione, è quella in capitalismo finanziario, in cui il potere è concentrato in pochi grandi istituti di credito.





Le banche hanno cessato il loro ruolo di supporto e di credito allo sviluppo, preferendo investire in prodotti finanziari dai quali viene generato altro capitale, in un sistema autoreferenziale in cui i profitti nascono dalla speculazione, senza passare attraverso il lavoro e la produzione.

Per la prima volta gli USA sperimentano il golpismo stile latino-americano


La Cia, entra apertamente in politica interna per negare la decisione costituzionale relativa all’elezione di D. Trump.

Il giornalista uruguaiano Efraìn Chury a Radio Centenario intervista il sociologo statunitense James Petras, professore all’ Università di Binghamton (NY) esperto analista di questioni politiche riguardanti l’America Latina e il Medio Oriente.

Domanda: Lei sa che le notizie che diffondiamo in America Latina sono sorprendenti poiché si parla di manipolazione delle elezioni nord americane attraverso l’ingerenza della Russia. Come si vive tutto ciò negli Stati Uniti? Qual è l’opinione di Trump? Cosa dicono i democratici? Che dice Hilary Clinton?




Petras: Bene, potremmo iniziare con il sottolineare la gravità di ciò che sta accadendo. Non è altro che un golpe. Un golpe istituzionale che cerca di negare l’elezione di Donald Trump.

martedì 17 gennaio 2017

Con questa NATO ci ritroveremo in Guerra contro il volere dei Cittadini

Eserciti NATO sbarcano in Germania e si dirigono verso la Polonia e i Paesi Baltici, è l'ennesima provocazione russofobica messa in scena dall'alleanza atlantica, bisogna prestare attenzione perché potrebbe consegnarci una situazione pericolosa.

di Lorenzo Vita

Mentre il mondo si interroga su come influirà l’elezione di Donald Trump nel braccio di ferro fra Casa Bianca e Cremlino, e quanto possa rendere più sereni i rapporti della Russia con l’intero blocco occidentale, l’esercito della NATO marcia nel freddo tra Germania e Polonia e si schiera sul fronte russo. Una notizia per certi versi taciuta o quantomeno poco enfatizzata dalla grande stampa e dai più importanti canali di informazione.





Nel migliore dei casi, la scelta è stata quella di considerarla l’ennesima operazione volta a tutelare i Paesi dell’area baltica e orientale dell’Europa, un qualcosa di naturale nell’economia dell’Alleanza Atlantica.

lunedì 16 gennaio 2017

TRUMP INAUGURA UNA NUOVA ERA PER L’EUROPA. BERLINO E BRUXELLES TREMANO


DUE INTERVISTE , ALL’INGLESE TIMES ED AL TEDESCO BILD, FANNO CAPIRE COME SI PORRA’ LA NUOVA POLITICA DI TRUMP NEI CONFRONTI DELL’EUROPA.


BREXITe UK: Trump aveva previsto ed appoggiato la Brexit. Nell’intervista al Times dice chiaramente che la politica migratoria sconsiderata è stata l’elemento che ha fatto pendere l’ago della bilancia. “I popoli e le nazioni vogliono la loro identità, ed il Regno Unito vuole la sua indentità”.Non appena insediato pensa di invitare il primo ministro May per concludere un accordo commerciale con il Regno Unito, in perfetta antitesi con Obama che aveva messo l’Inghilterra “Alla fine della coda”.





Trump ha rivelato di aver ricevuto una lettera ed un piccolo regalo (Il discorso di Winston Churchill agli americani dopo l’attacco di Pearl Harbor). nella Missiva la May si augurava “Unità e fratellanza” fra i due popoli. Trump ha inoltre ricordato le proprie ascendenze scozzesi.

Alla Massoneria nulla fa più Paura della Normalità Politica Pentastellata

di Angelo Cannatà

Quanto conta il popolo nella nostra democrazia? Molto sul piano teorico (“La sovranità appartiene al popolo”, non si poteva dir meglio); sul piano pratico, invece, nella politica e nei giochi di Palazzo, nulla, il popolo non conta nulla. Questa orribile dicotomia mostra – più di ogni cosa – la crisi in cui viviamo.




Il popolo non conta nulla 1. Perché diritti, bisogni, proteste – e i Movimenti che li rappresentano – sono tacciati di populismo e ghettizzati nell’irrilevanza: nell’universo politico delle oligarchie che affossano il Paese non c’è posto per il demos.

domenica 15 gennaio 2017

Dalla Rete, un giorno, Risorgeremo

Le istituzioni e i palazzi del potere sono sempre più distanti dai cittadini che al contempo intensificano la propria partecipazione politica grazie alle piazze virtuali.

di FRANCESCO COLACI

Il popolo dello stivale è sempre più incline ad allontanarsi dai partiti e dallo Stato, mentre cresce il malcontento e la voglia di partecipazione. Attraverso i nuovi media, anche gli individui culturalmente meno sensibili sono investiti da propagande di ogni genere, entrando inevitabilmente a contatto con un nuovo giro d’informazioni, inusuale rispetto all’egemone forma dell’intrattenimento.





Il risultato è quello di un rafforzamento circolare, dove lo spazio digitale e social potenzia la piazza reale e, viceversa, quest’ultima richiede capacità di organizzazione e mobilitazione sempre più complesse, le quali necessitano dell’uso di piattaforme quali Facebook e Twitter.

sabato 14 gennaio 2017

Zagrebelsky: se i 5 Stelle vincono le Elezioni? "Si farà di tutto per Impedirglielo..."

Per la prima volta dopo la vittoria del No al referendum parla il costituzionalista: “Quei venti milioni di italiani hanno capito che c’era qualcosa sotto”.

intervista a Gustavo Zagrebelsky di Marco Travaglio, da il Fatto quotidiano

Professor Gustavo Zagrebelsky, è trascorso più di un mese dal referendum costituzionale e lei non ha ancora detto una parola dopo la vittoria del No. Perché?

La campagna elettorale è stata lunga e faticosa. Ora è il tempo della riflessione e di qualche bilancio. Sarebbe insensato accantonare il 4 dicembre come se quel voto non avesse rivelato una realtà più dura di tutti gli slogan.
 




Che Italia ha incontrato, nei suoi incontri per il No?

Una realtà che non appare nei grandi media: a proposito di post-verità… I tanti che si sono impegnati hanno ricevuto centinaia di inviti da scuole, università, associazioni, circoli d’ogni genere.

venerdì 13 gennaio 2017

L'Italia tornerà ad essere una Repubblica fondata sul lavoro?

di Alessandro Somma

Alla fine è successo quello che più o meno timidamente in molti avevano preannunciato. La Corte costituzionale ha bocciato il referendum sull’art. 18, proposto dalla Cgil per ripristinare le tutele previste prima del Jobs Act e della legge Fornero: quando il lavoratore ingiustamente licenziato doveva essere riassunto, e il datore di lavoro non poteva cavarsela pagando un indennizzo più o meno contenuto.




Da più parti si è detto che si è trattato di una sentenza politica ma non è questo il punto.

giovedì 12 gennaio 2017

Grandi debitori? Franco Bechis: “Non solo Marcegaglia e De Benedetti, spuntano altri nomi”

Per ora chi dovrebbe fare luce sui crediti facili concessi da Mps non ha alcuna intenzione di svelare chi non ha restituito il dovuto all’istituto senese, e continua a difendere la privacy dei bidonisti, come ha fatto anche il nuovo amministratore delegato della banca, Marco Morelli: «Non possiamo fare quei nomi, altrimenti rovineremmo la loro reputazione». Di più: i vertici della banca hanno avvertito con una mail-circolare anche i propri dirigenti e dipendenti: se uscirà qualcuno di quei nomi, scatteranno inchieste interne e provvedimenti disciplinari.


di Franco Bechis per Liberoquotidiano.it

Ma il pressing mediatico e politico-istituzionale per fare pubblicare la lista di chi ha preso i soldi e non li ha restituiti è così alto e continuo che difficilmente lo scudo di Morelli potrà resistere a lungo.





La Corte Costituzionale evita il pronunciamento del Popolo sull'Art.18. I Sindacati dovevano svegliarsi prima


Ci scandalizzano ma non debbono sorprenderci

di Giorgio Cremaschi

La sentenza della Corte Costituzionale che ha cancellato il referendum sull'articolo 18 era attesa ed era stata ampiamente preparata dalle "indiscrezioni" trapelate dalla stessa Corte sui suoi orientamenti. Il quesito referendario sarebbe stato bocciato perché "manipolativo", cioè perché sarebbe andato oltre la pura abrogazione del Jobsact, estendendo la tutela contro i licenziamenti ingiusti nelle aziende industriali e di servizio fino a i 5 dipendenti. Embè?




In Italia si sono già effettuati due referendum sull'articolo 18. Il primo promosso nel 2000 dai radicali per abolirlo, il secondo dalle sinistre sindacali e politiche, nel 2003, per estenderlo a tutti.

mercoledì 11 gennaio 2017

Forse bisogna andare oltre il Referendum sull'EURO


di Vincenzo Cirigliano

Con la recente votazione per la proposta di confluire nel Gruppo ALDE della Compagine M5S nel Parlamento Europeo, si è aperta, in un modo abbastanza acceso, tra gli attivisti, la discussione sulla posizione Politica del M5S in merito alla permanenza nel Sistema Euro e nella U.E.. In tanti, attivisti 5 Stelle sono rimasti sconcertati dall'operazione ALDE, messa in piedi in pochissimo tempo, senza preparare preventivamente gli Iscritti del M5S, con motivazioni sicuramente valide ma che rischiavano di far prendere una strada Politica distante anni luce dalla posizione di tantissimi Iscritti al Movimento, che fanno dell'uscita dall'Euro un punto centrale della loro visione di Cambiamento.



Tirare dentro, oggi, il Referendum sull'Euro non può essere la panacea e la soluzione dei problemi, in un Movimento 5 Stelle che si prepara e sta studiando per diventare Forza di Governo.

La Sanita' pubblica si salva solo mettendo in discussione l'Euro

di Giorgio Cremaschi

Ora sulla stampa c'è lo scandalo, il governo e la regione Campania mandano gli ispettori, ma è tutta ipocrisia. Si cerca di presentare la terribile condizione del Pronto Soccorso di Nola come un caso di mala sanità, la cui responsabilità naturalmente andrebbe addossata a medici ed infermieri, che invece meritano la stessa solidarietà dei pazienti, per le condizioni in cui sono costretti ad operare.




L'immagine dei feriti di Nola curati per terra fa venire in mente quelle della guerra, quelle di Aleppo. E in fondo sono gli effetti di una guerra che dura da anni, quella contro la sanità pubblica e lo stato sociale.

martedì 10 gennaio 2017

Dopo il crash del Renzismo, questo Governo diventa un Monti Quater

di Alessandra Daniele

"Questo governo non è il Renzi bis, è il Monti quater."
(Alberto Bagnai, economista, a Coffee Break)


Non è difficile riconoscere nella plumbea sobrietà di Mattarella e Gentiloni la stessa matrice di Monti. Lo stesso sprezzante classismo del ministro del Lavoro Poletti, parallelo al classismo razzista del ministro dell'Interno Minniti. La reificazione sistematica degli esseri umani da vendere e comprare come un pacchetto di sigarette, classificati in base al loro valore di mercato, espressa in modo così eloquente dalla definizione "migranti economici". Dopo il crollo rovinoso della facciata posticcia renziana è di nuovo sotto gli occhi di tutti il volto metallico della tecnocrazia al potere.




Quell'oligarchia finanziaria che aveva scelto Renzi come frontman, sperando che catalizzasse le spinte antisistema per metterle al servizio del solito piano di smantellamento della Costituzione antifascista, e sostituzione della Repubblica democratica con un'altra struttura più congeniale alle esigenze del mercato.

Lavorare meno per creare occupazione, altro che Jobs Act

intervista a Piergiovanni Alleva di Giacomo Russo Spena

“Una settimana lavorativa di 4 giorni, perché solo ridistribuendo il lavoro potremo contrastare il dramma della disoccupazione. E l’introduzione del reddito minimo garantito è un obiettivo da perseguire”. Le proposte del giuslavorista Piergiovanni Alleva – docente universitario e consigliere regionale in Emilia Romagna – appaiono massimaliste, al limite dell'irrealizzabile. Il pensiero va alla copertura economica, dove trovare i soldi? “Nessuna utopia, abbiamo fatto i calcoli e le risorse ci sono: in Emilia Romagna, ad esempio, sono sufficienti quelle locali”. 




Di certo, Alleva non crede che il Jobs Act sia la soluzione per contrastare la precarietà, anzi.

lunedì 9 gennaio 2017

Euro? La rapina del secolo: 15 anni d’inferno, famiglie depredate di 14.955 euro

di Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Un paradiso per speculatori e cleptocrati, arricchitisi su pelle di lavoratori e consumatori. Sfilati 358,9 mld euro, al ritmo di 997 euro di media l’anno

A 15 anni dal changeover lira-euro (1.1.2002), introdotto anche in Italia da governanti sedicenti statisti, in realtà modesti maggiordomi della cleptocrazia europea, propagandato come la nuova Eldorado per gli italiani, ratificato forzatamente (e senza alcun referendum popolare), la moneta unica è stata la più grande rapina di tutti i tempi a danno delle famiglie, un vero inferno, una rovina per lavoratori e ceto medio impoverito, un paradiso per speculatori, banchieri, assicuratori, monopolisti dei pedaggi, elettrici e del gas, e di tutti coloro che hanno avuto la possibilità di determinare prezzi e tariffe, al riparo dei controlli di contigue autorità, che invece di verificare la congruità dei rincari, andavano a braccetto con i rapinatori seriali.


domenica 8 gennaio 2017

La Cassazione giustifica il licenziamento per "Maggior Profitto". Forse è il caso di svegliarsi

Una riflessione in merito alla recente sentenza della Corte di Cassazione che giustifica il licenziamento volto a garantire al padrone maggiore profitto.

di Savino Balzano

C'è un dipinto di Pieter Bruegel il Vecchio, un olio su tavola della metà del XVI secolo, che esprime in parte quanto stiamo vivendo in questi anni. Guardando l’opera, si apprezza uno scenario di pacata e serena quotidianità: sullo sfondo un pallido sole riscalda tiepidamente le bianche case della città; diverse navi si addentrano nella baia, cariche di ricche merci provenienti da paesi lontani ed esotici, e conducono serenamente i marinai stanchi alle donne perché possano rivivere finalmente quell’amore, inconsapevole di chissà quali segreti custoditi dalla lunga assenza;





il mare appare calmo, sazio, pago e privo di quegli slanci belligeranti e traditori cui a volte si lascia andare; la vegetazione è verdeggiante e florida e convive tenera col resto, senza avere nulla a pretendere dalla vita e dal mondo; in primo piano il contadino si poggia fiducioso all’aratro e solca accomodanti fenditure per i suoi semi, colmi della speranza del raccolto; il pastore conduce il suo gregge e gode all’idea dei guadagni che deriveranno dalla vendita del latte, dei formaggi, della lana; le nuvole scorrono silenziose e le montagne perpetuano la loro noia, noncuranti come colui il quale è troppo grande da poter essere interessato all’uomo e alle sue vicende effimere.

L'Establishment sta tentando la censura del web dopo esser stato spiazzato da TRUMP, e prima di lui da Farage


di Marcello Foa

E' sempre più interessante questo momento politico negli USA. Non solo per le polemiche politiche quanto, soprattutto, per la capacità di Trump di spiazzare l'establishment, di rompere le regole non scritte che hanno accomunato dagli anni Ottanta a oggi il partito democratico e quello repubblicano.

Ho già spiegato in altre occasioni come funziona la democrazia americana: la rivalità tra i due partiti sui temi che contano - difesa, politica estera, finanza, globalizzazione - è più apparente che reale.




Il sistema presidenziale ha funzionato in modo tale da garantire che alla fine si affrontassero due candidati - uno di destra e uno di sinistra - che, a dispetto dell'apparente fortissima rivalità, in realtà condividevano le scelte di fondo e l'appartenenza al ristretto establishment che governa davvero l'America e che funziona come una sorta di "Rotary": che vincesse il candidato progressista o quello conservatore poco importava, entrambi erano membri dello stesso club.

sabato 7 gennaio 2017

ZH: Perché il governo italiano non riesce a risolvere il problema dei trafficanti di immigrati? Perché non vuole farlo!

Un’analisi fattuale – riportata da Zero Hedge – di quanto sta accadendo intorno alla questione immigrati, porta a conclusioni sconvolgenti. Si è consolidata una prassi che coinvolge trafficanti di persone, organizzazioni non governative e istituzioni italiane e che lucra in tutti i modi possibili su questo dramma umanitario. A partire dal recupero dei disperati in acque territoriali libiche, agli appalti pilotati per costruire i centri di assistenza, fino allo sfruttamento degli immigrati stessi nelle campagne per salari da fame, la crisi umanitaria si è trasformata in un affare colossale per le organizzazioni malavitose e mafiose. Il tutto viene reso possibile dalla sospensione di fatto dello stato di diritto per tutto quello che concerne la questione dei migranti provenienti dall’Africa.

da ZeroHedge

Lo stato di diritto viene spesso evocato come uno dei valori occidentali che i movimenti “populisti” vogliono distruggere, eppure sull’immigrazione la classe dirigente al governo ha già da tempo sospeso quello stesso stato di diritto. L’esempio più evidente è la politica di immigrazione iniziata dal governo Letta nel 2013 e proseguita poi sotto il governo Renzi.



venerdì 6 gennaio 2017

Mentre il Mainstream USA martella sulle Presunte interferenze Russe nelle Elezioni Presidenziali, Obama dà il via a un'imponente operazione militare ai confini della Russia


di James Howard Kunstler.Tradotto da ComeDonChisciotte.org.
kunstler.com


Perché non vi stupiate, non solo non ho votato per Trump (o Hillary), ma mi sono divertito a rimproverarlo durante la campagna elettorale. Giusto perché voi lo sappiate, non mi preoccupa il suo avvocato, ma sono allarmato dallo Stato profondo (Casa bianca + la gang delle agenzie di informazione) che sembra voler ribaltare il risultato elettorale a suo sfavore. I titoli diffusi ovunque la settimana scorsa, «La Russia ha piratato le elezioni», sono stati messi a punto dai giocatori dello Stato profondo per portare subdolamente un pubblico, per la maggior parte ignorante, a credere che la Russia abbia in qualche modo interferito con le votazioni, cosa tra l'altro impossibile visto che le macchine per votare non sono collegate a Internet.



Solo il "Reddito di Cittadinanza" potrà Salvarci

di Laura Agea, Efdd - Movimento 5 Stelle Europa.

In Italia, secondo l'ultimo rapporto Oxfam, l'1 per cento degli italiani possiede il 23,4 per cento della ricchezza nazionale. Nel mondo, la ricchezza detenuta dall'1% dei super ricchi ha superato nel 2016 quella del restante 99% della popolazione. La disuguaglianza è un'emergenza mondiale, ma nessuno sembra prendere sul serio questi dati. Nessuno ha le misure di contrasto alla povertà come chiodo politico fisso.




Secondo Oxfam Italia "i miliardari che hanno interessi nei settori farmaceutico e sanitario hanno visto il loro patrimonio netto collettivo crescere del 47% in un solo anno. Questi settori, durante il 2013, hanno speso oltre 500 milioni di dollari in lobby a Washington e Bruxelles".

giovedì 5 gennaio 2017

Con il Pretesto del controllo delle "Bufale", le Elite marchiano come "Nemici" i Popoli Governati

di Marco Bordoni

“Prima di tutto questa ennesima allucinazione mediatica è il segno definitivo dello scollamento in atto fra le elite e le masse in tutto l’occidente. Il processo è ormai chiaro e probabilmente irreversibile.
Vivete su Marte o a Strasburgo? Ecco il riassunto. Dopo la fine della guerra fredda, dopo la cosiddetta “fine della storia” marcata dal trionfo del liberismo, politica ed informazione hanno marciato al passo scandito dall’economia. In un primo momento le masse si sono accodate, perché ingannate sulla natura del processo in atto e sedotte dal fogno del desiderio infinito di consumo.


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In quegli anni l’informazione, con la collaborazione di uno stuolo di “tecnici” a gettone, si è giocata tutta la sua
credibilità spacciando menzogne sulle provette di Colin Powell, sulle armi di distruzione di massa di Saddam, sulle magnifiche sorti e progressive dell’Unione Europea, sulla efficienza dello stato minimo e sulle meraviglie dell’immigrazione incontrollata.

mercoledì 4 gennaio 2017

Nel collasso della Sanità pubblica in Grecia si può leggere il futuro della Sanità Italiana

Sempre più persone si accorgono che le responsabilità non stanno solo in sprechi e corruzione: un governo ha tradito il proprio mandato e si è sottomesso al potere imperiale

a cura di Henry Tougha

Il Guardian racconta la situazione da terzo mondo del sistema sanitario greco. Negli ospedali mancano personale, materiali e attrezzature. Migliaia di pazienti sono morti a causa di infezioni evitabili se si fossero potute attuare le necessarie misure igieniche. I medici più specializzati, specialmente giovani, continuano a emigrare in massa non trovando in Grecia alcuna opportunità. 


Nel sentire comune è ancora diffusa l'idea che la colpa di tutto stia negli sprechi, la corruzione e l'evasione fiscale - eppure sempre più persone si accorgono delle responsabilità di un governo che ha tradito il proprio mandato e si è volontariamente sottomesso al potere imperiale europeo (oltre a tutto questo, ricordiamo che quasi un quarto dei greci non ha alcuna copertura sanitaria).

L'Italia nel baratro

Da Mps ad Almaviva, tutti i fallimenti dello sviluppo economico italiano.

di Flaminia Camilletti

Lo hanno chiamato “Salva Risparmio” ma si tratta dell’ennesima manovra salva banche. Il testo della risoluzione prevede che il debito pubblico potrà aumentare fino a 20 miliardi di euro con lo scopo di finanziare tutti quei provvedimenti atti a tutelare il sistema bancario. A Montecitorio la risoluzione è passata con 389 sì, 134 no e 8 astenuti, mentre a Palazzo Madama il via libera è arrivato con 221 sì, 60 no e 3 astenuti.





Dopo l’ufficializzazione del fallimento dell’aumento di capitale della banca, il Consiglio dei ministri si è riunito poco prima di mezzanotte del 22 Dicembre per un’ora e ha dato il via libera all’istituzionalizzazione di un fondo da 20 miliardi di euro, già approvato dal Parlamento.

martedì 3 gennaio 2017

Dopo l'esito del Brexit, del trionfo di Trump e del Referendum Italiano, vogliono aggredire la Verità nell'Informazione


La rete non è il paradiso della libertà, anzi anche lì bisogna lottare perché le verità nascoste emergano, ma il regime della bugia che ci ha finora governato non tollera neppure parziali spiragli di luce

di Giorgio Cremaschi

La campagna contro le cosiddette bufale della Rete è la reazione in malafede di tutti i poteri politici, economici, militari, dell'informazione, che temono di perdere il loro monopolio della verità. Certo sulla rete viaggia di tutto, anche invenzioni e fesserie, ma nessuna di queste "bufale" ha mai superato il controllo e la contestazione della rete stessa. Perché nella rete ci sono milioni di persone in carne ed ossa che contribuiscono alla sua funzione critica, a volte pagando di persona proprio per questo.




Al contrario le falsità del palazzo sono sempre state sostenute ed amplificate dal sistema dei mass media e dagli intellettuali complici, con danni drammatici per tutti noi.

lunedì 2 gennaio 2017

Giglio Magico e Potere, ...ma meglio parlare di terrorismo e della sindaca Raggi

di Rosanna Spadini

Mentre il bullo di Palazzo Chigi è momentaneamente scomparso dai radar dei media politicamente asserviti, un altro soporifero cattokomunista si è insediato sulla poltrona del comando, sfoderando le solite bufale, più spudorate di sempre: il Jobs Act è stata un’ottima riforma e i voucher «non sono il virus che semina il lavoro nero» … intanto sono partite le lettere di licenziamento per 1666 lavoratori dell’Almaviva di Roma, i sindacati svaporano come neve al sole, la povertà è in progressivo aumento e l’Italia rischia il commissariamento dalla Troika per la storia del Monte Paschi di Siena.



Nel frattempo Luca Lotti, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e rinominato Ministro dello Sport nel governo Gentiloni, 4° governo non votato da nessuno, è sotto indagine per rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento nell’ambito dell’indagine avviata dalla Procura di Napoli sulla corruzione in Consip, la centrale di appalti della Pubblica amministrazione.