Draghi ha candidamente ammesso che un paese membro può lasciare l’Eurozona, a patto che saldi le sue posizioni sul sistema Target2. Vediamo cosa c'è di vero in quest'affermazione e cosa invece non risponde a verità
di Fabio Lugano
I recenti articoli sul Target2, il sistema di compensazione dei movimenti finanziari interno a BCE, hanno portato una viva discussione sul tema, dimostrando quanta sete di conoscenza vi sia , e quanta anche pervicace ignoranza o malafede.
Target2 non è altro che una camera ci compensazione, clearing room, messa in atto da parte della BCE per il sistema euro con l’accesso anche da parte di alcuni paesi extra euro , ma di possibile prossima entrata.
Attenzione che non è l’unica clearing room: infatti esiste una sua equivalente a Londra, e quindi esistono diverse clearing house private, tanto che esiste la EACH, l’associazione delle clearing house europee…..
Fatta questa premessa, la clearing house, o stanza di compensazione, non è altro che un luogo dove vengono compensate la transazioni finanziarie fra i singoli istituti, dove i crediti ed i debiti vengono compensati. Il fatto che questi , appunto, vengano compensati significa che , successivamente , non sussistono più livello interbancario.
Vorrei essere chiaro: se domani scomparisse Target2, non cambierebbe ASSOLUTAMENTE NULLA. Le banche utilizzerebbero , se non in presenza di conti di corrispondenza diretta, altre camere di compensazione. Anzi, vista la confusione che Target2 viene a creare per i motivi che vedremo dopo, sarebbe veramente un’ottima decisione la sua cancellazione, perchè si cancellerebbe in una sola volta tutto quel marasma di caos informativo che la sua esistenza genera.
Target2 funziona così: se una banca di una nazione euro deve trasferire ad un’altra del denaro, invece che farlo direttamente, passa tramite la propria banca centrale, che poi accredita/addebita il conto sulla reltiva banca centrale del paese ricevente.
Facciamo un esempio pratico: se un italiano con il conto presso, ad esempio, Banca Intesa , vuole aprire un conto anche presso de DB, trasferirà dei soldi a quella banca. Avremo , a questo punto, che Intesa:
addebiterà il proprio conto verso il cliente
accrediterà il proprio conto target 2 presso Banca d’Italia,
Banca d’Italia contabilizzerà questo come un debito verso la Bundesbank tedesca.
Bundesbank vedrà un accredito verso Banca d’Italia, e trasferirà quindi il corrispondente sul conto della DB
Se Banca d’Italia e Bundesbank chiudessero i saldi non vi sarebbe saldo di target2 . Invece il sistema prevede che i saldi rimangano aperti (per capire , che invece che un pagamento da una all’altra rimanga un credito aperto su Bundesbank ed un debito aperto su Banca d’Italia) . Del resto fanno parte della stessa organizzazione… un po’ come due filiali della stessa ditta.
Al termine dell’operazione abbiamo un debito verso la Germania ? NO, l’esatto contrario: un italiano avrà UN CREDITO verso la DB, banca tedesca, tramite l’apertura di un Conto Corrente.
In generale:
Ogni movimento monetario , qualsiasi sia la causa, da Italia a Germania, genera un saldo negativo di Target2 della Banca d’Italia verso la Bundesbank QUALSIASI NE SIA L’ORIGINE.
Ogni movimento monetario, qualsiasi ne sia la causa, da Germania ad Italia, genera un saldo positivo di Target2 della Banca d’Italia verso la Bundesbank, QUALSIASI NE SIA L’ORIGINE.
Il fattore essenziale da capire è il “QUALSIASI NE SIA L’ORIGINE”. Facciamo un altro esempio: la ditta italiana A acquista dalla ditta tedesca B un macchinario da 1 milione di euro. Se la ditta A paga la ditta B dal proprio conto italiano avremo un saldo Target2 negativo. la cui causa è un movimento nelle partite correnti (cioè un’esportazione dall’Italia alla Germania). Il Target 2 acquista un saldo negativo di 1 milione per il movimento di denaro dovuto al pagamento. Un debito italiano verso una ditta tedesca viene cancellato.
I recenti articoli sul Target2, il sistema di compensazione dei movimenti finanziari interno a BCE, hanno portato una viva discussione sul tema, dimostrando quanta sete di conoscenza vi sia , e quanta anche pervicace ignoranza o malafede.
Target2 non è altro che una camera ci compensazione, clearing room, messa in atto da parte della BCE per il sistema euro con l’accesso anche da parte di alcuni paesi extra euro , ma di possibile prossima entrata.
Attenzione che non è l’unica clearing room: infatti esiste una sua equivalente a Londra, e quindi esistono diverse clearing house private, tanto che esiste la EACH, l’associazione delle clearing house europee…..
Fatta questa premessa, la clearing house, o stanza di compensazione, non è altro che un luogo dove vengono compensate la transazioni finanziarie fra i singoli istituti, dove i crediti ed i debiti vengono compensati. Il fatto che questi , appunto, vengano compensati significa che , successivamente , non sussistono più livello interbancario.
Vorrei essere chiaro: se domani scomparisse Target2, non cambierebbe ASSOLUTAMENTE NULLA. Le banche utilizzerebbero , se non in presenza di conti di corrispondenza diretta, altre camere di compensazione. Anzi, vista la confusione che Target2 viene a creare per i motivi che vedremo dopo, sarebbe veramente un’ottima decisione la sua cancellazione, perchè si cancellerebbe in una sola volta tutto quel marasma di caos informativo che la sua esistenza genera.
Target2 funziona così: se una banca di una nazione euro deve trasferire ad un’altra del denaro, invece che farlo direttamente, passa tramite la propria banca centrale, che poi accredita/addebita il conto sulla reltiva banca centrale del paese ricevente.
Facciamo un esempio pratico: se un italiano con il conto presso, ad esempio, Banca Intesa , vuole aprire un conto anche presso de DB, trasferirà dei soldi a quella banca. Avremo , a questo punto, che Intesa:
addebiterà il proprio conto verso il cliente
accrediterà il proprio conto target 2 presso Banca d’Italia,
Banca d’Italia contabilizzerà questo come un debito verso la Bundesbank tedesca.
Bundesbank vedrà un accredito verso Banca d’Italia, e trasferirà quindi il corrispondente sul conto della DB
Se Banca d’Italia e Bundesbank chiudessero i saldi non vi sarebbe saldo di target2 . Invece il sistema prevede che i saldi rimangano aperti (per capire , che invece che un pagamento da una all’altra rimanga un credito aperto su Bundesbank ed un debito aperto su Banca d’Italia) . Del resto fanno parte della stessa organizzazione… un po’ come due filiali della stessa ditta.
Al termine dell’operazione abbiamo un debito verso la Germania ? NO, l’esatto contrario: un italiano avrà UN CREDITO verso la DB, banca tedesca, tramite l’apertura di un Conto Corrente.
In generale:
Ogni movimento monetario , qualsiasi sia la causa, da Italia a Germania, genera un saldo negativo di Target2 della Banca d’Italia verso la Bundesbank QUALSIASI NE SIA L’ORIGINE.
Ogni movimento monetario, qualsiasi ne sia la causa, da Germania ad Italia, genera un saldo positivo di Target2 della Banca d’Italia verso la Bundesbank, QUALSIASI NE SIA L’ORIGINE.
Il fattore essenziale da capire è il “QUALSIASI NE SIA L’ORIGINE”. Facciamo un altro esempio: la ditta italiana A acquista dalla ditta tedesca B un macchinario da 1 milione di euro. Se la ditta A paga la ditta B dal proprio conto italiano avremo un saldo Target2 negativo. la cui causa è un movimento nelle partite correnti (cioè un’esportazione dall’Italia alla Germania). Il Target 2 acquista un saldo negativo di 1 milione per il movimento di denaro dovuto al pagamento. Un debito italiano verso una ditta tedesca viene cancellato.
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