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venerdì 27 gennaio 2017

Clamoroso: l’editore di Die Zeit paventa in TV l’omicidio di Trump. Ma con chi stiamo in questa U.E?

di Mitt Dolcino

La verità supera tragicamente la fantasia. Durante un seguìto programma TV tedesco, ARD Presseclub, Josef Joffe l’editore oltre che docente della più importante testata giornalistica tedesca (Die Zeit) arriva a paventare l’assassinio di Trump alla Casa Bianca per ovviare al cambio radicale trumpiano apportato ai mercati ed ai commerci internazionali [Joffe lo definisce letteralmente “catastrofe“; fonte: zerohedge.com e video associati del programma TV in oggetto]






Il motivo è comprensibile: da una politica autarchica Made in USA, da una loro riduzione dei consumi e beni importati, da una svalutazione del dollaro, da una rottura dell’EU, è proprio la Germania quale maggiore esportatrice procapite a subirne i danni maggiori, o meglio l’asse franco-tedesco.
Fino a far ipotizzare pochi giorni fa al fondatore di Stratfor, la rivista di geopolitica più seguita del mondo, il prossimo rischio di tumulti oltre Gottardo. Il motivo è semplice: la ricchezza tedesca è basata sull’esportazione ed una sua riduzione drastica (ad esempio come conseguenza delle misure trumpiane) trasformerebbe nottetempo un paese ricco in una landa tumultuosa con operai a cui non di saprà più cosa far fare vista la drastica riduzione delle esportazioni [notizia puntualmente ripresa da wallstreetitalia.com/Alberto Battaglia; gli USA sono di fatto i più grandi acauirenti di beni di consumo al mondo visto il perdurante e profondo rosso nella bilancia commerciale USA]
E, badate bene, siamo molto vicini a tale punto di rottura per i teutonici: un crollo del dollaro – a gran voce sollecitato dalla nuova amministrazione americana – magari concordato nelle more di un accordo globale stile Plaza II, troverebbe certamente il supporto di Cina, Russia e di tutti i mercati emergenti (…). Mentre l’asse franco-tedesco sarebbe totalmente e categoricamente contrario in quanto un dollaro anche solo a 1.30 contro euro basterebbe per far saltare l’Europa, i periferici imploderebbero (Italia inclusa) incapaci di esportare e stretti nella morsa dell’austerità e della salita delle materie prime oltre che dall’inflazione.


Dunque, ecco forse la soluzione proveniente dall’iconica testata tedesca che senza dubbio rappresenta l’intellighentia centro europea (verrebbe da dire ex nazista?), Die Zeit: uccidere Trump per ovviare al prospettico disastro economica mica per la Germania con Trump al potere apportando i cambiamenti che ha promesso. È guerra, non c’è più alcun dubbio.

Gli USA devono prendere atto della IGNOBILE impostazione geopolitica delle elites al potere in Germania ben sapendo che in caso di attentato al tycoon newyorkese proprio Berlino sarà tra i primi sospettati. Urgono provvedimenti prima che sia troppo tardi!!!
Resta il fatto che non è accettabile tale presa di posizione tedesca, per di più da parte di un paese che ritiene – la maggioranza degli italiani non penso siano d’accordo – di rappresentare l’EU senza però chiedere il permesso a nessuno. Io chiaramente mi dissocio.

Meglio detta, l’unione internazionale di paesi europei (si chiamava EU) è marcia. Non si può paventare l’omicidio del leader di un paese suppostamente amico per risolvere i propri problemi materiali ed economici, semplicemente perché costui (Trump) vuole attuare a casa propria politiche a favore dei propri cittadini (americani).
Spero che gli italiani comprendano il rischio che stanno correndo a supportare ancora questa Europa ad esclusivo vantaggio franco-tedesco, con partners del genere finire come la Grecia è il minimo che ci possa capitare
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Fonte: Scenari Economici

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