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mercoledì 13 gennaio 2016

Salviamo il SUD

Adesso basta. Il Sud Italia non merita tutto questo: una crescita economica più bassa della Grecia, un cittadino su tre a rischio povertà, un tasso di disoccupazione dei giovani al 56%, nessuno fa più figli perché non ci sono soldi (il crollo demografico ha raggiunto il valore più basso dai tempi dell'Unità d'Italia quando si moriva di tubercolosi).

I portavoce del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara, al Parlamento europeo, Paolo Parentela e Massimiliano Bernini, alla Camera dei Deputati, sono andati in missione in Calabria per documentare questo tracollo sociale. L'agricoltura è il simbolo dell'abbandono di questa terra da parte dello Stato.



VIDEO. Le arance della Calabria. Gli agricoltori e gli extracomunitari, entrambi schiavi di questo sistema marcio. Guarda e condividi questa inchiesta del Movimento 5 Stelle.

Gli agricoltori vengono pagati per la raccolta delle arance pochissimi centesimi al kilo. Sono la grande distribuzione e i vari intermediari che decidono i prezzi e 'prendere o lasciare'. Il mercato lo fanno i forti, con il beneplacito dell'Europa che li aiuta siglando, per esempio, accordi sulla liberalizzazione dei prodotti ortofrutticoli e ittici con il Marocco.
È una strategia questa che persevera nella proposta suicida della Mogherini di aumentare la quota annua di olio importato dalla Tunisia. Ai contadini del Sud Italia non resta che lasciar marcire i frutti sugli alberi.

Agli schiavi di questo sistema economico, si aggiungono quelli sociali, dei lavoratori e dei braccianti (moltissimi dei quali extracomunitari). Qui nel 90% dei casi si lavora in nero, in condizioni di vita disumane, spesso senza nemmeno ricevere la paga di 15/20 euro al giorno. La mafia spesso gestisce il caporalato di questi moderni schiavi che fuggono da guerre per trovare nuove e più sofisticate forme di guerre.

I poveri - italiani e stranieri - devono unirsi per fare invece la guerra a chi li obbliga allo stesso destino: marcire, come le arance, come il Sud Italia. Quando questa alleanza di realtà virtuose avviene, come nel caso dei GAS e del mercato equo e solidale, ai produttori viene concesso un prezzo equo, ovvero 40 centesimi al kg.

Il Movimento 5 Stelle chiede subito una etichettatura etica delle arance e di tutti gli altri prodotti ortofrutticoli italiani e una riforma efficace della distribuzione dei prodotti agricoli che oggi arrivano al consumatore dopo ben 14 passaggi di intermediari!

Il governo ignora quello che succede al Sud. Ecco perché i tre portavoce hanno scritto una lettera ai Ministri Angelino Alfano, Giuliano Poletti e Maurizio Martina. Le Istituzioni non hanno più scuse o saranno complici di quello che sembra un omicidio programmato di un territorio che ha fatto la storia dell'Europa.

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