di Vincenzo Cirigliano
Noi non dimenticheremo queste parole e saremo li a ricordargliele qualora questa evenienza si dovesse verificare. Da oggi dovremo lavorare affinchè quest'appuntamento diventi un punto di svolta e un'occasione di cambiamento per i cittadini Italiani confidando anche nell'aiuto di tutte le altre opposizioni.
Sarà questa l'occasione per renderci conto chi oggi è veramente opposizione in questo paese, a difesa dei principi sacri sanciti dalla Carta Costituzionale, e chi fa invece solo operazioni di facciata volte a tutelare propri interessi.
Possiamo farcela, possiamo vincere, se tutti ci impegneremo seriamente in questa operazione, che dovrà essere prioritaria nel 2016. Se ciò avverrà la Costituzione Italiana sarà salva e con essa l'impegno ed il sacrificio di giovani e meno giovani che hanno dato la loro vita in nome della Libertà e della Democrazia. Ma saranno salvi soprattutto i cittadini Italiani che avranno modo ed occasione di liberarsi da una classe politica che quotidianamente continua a far danni nelle loro vite. Mai dobbiamo dimenticare che abbiamo a che fare certamente con un personaggio abile e spregiudicato che risponde al nome di Matteo Renzi e che sta cercando in tutti i modi di attualizzare un regime caratterizzato da ampi tratti autoritari che fonda le sue radici nella negazione dei principi Costituzionali, a partire dal diritto fondamentale all’uguaglianza. In tutto questo gioco appare determinante il controllo dell’Informazione, propensione da sempre manifestata dal nostro Presidente del Consiglio, abile nel gioco delle tre carte e nel disegnare in TV e sui Giornali un’Italia che sta uscendo dalla crisi ed in cui tutto va bene, mentre nel contempo, a riflettori spenti si prodiga a coltivare gli interessi dei Poteri Forti mandando in rovina tutto il resto.
Emerge quindi un’azione di governo viziata da interferenze esterne di interessi precostituiti che vanno a ledere l’interesse comune, andando ad incidere in maniera devastante e senza scrupoli persino su quel quadro normativo che il mondo ci invidia e che si identifica con il testo Costituzionale.
A questo si riconduce tutta l’azione di Governo sino ad ora messa in piedi e portati avanti da Renzi, partendo dall’affossamento dei diritti in particolare quelli che toccano il mondo del Lavoro, passando per i tagli della spesa sociale e per finire all’attacco spietato all’Ambiente finalizzato ad aprire le porte alle multinazionali del fossile.
Questa è la logica che ha mosso e caratterizzato tutte le azioni del suo Governo, dall’insediamento ad oggi, con una tendenza marcata a consolidare il suo potere e le posizioni di quelle persone in qualche modo legate al suo entourage al di la di ogni criterio di merito e competenza.
Un punto fondamentale del disegno renziano è sicuramente rappresentato dalle normative per ridefinire il ruolo del Senato della Repubblica destinato a diventare un polo di convergenza delle amministrazioni locali, i cui amministratori potranno giovarsi dell’immunità parlamentare per sospendere indagini e processi sui più disparati reati eventualmente commessi. Un altro punto capillarmente ambito e perseguito da Renzi è sicuramente la Legge Elettorale che si identifica con l’Italicum, un dispositivo che di fatto non cancella le storture del Porcellum evidenziate dalla Corte Costituzionale nella sentenza n° 1 del 2014, nello specifico dei principi sulla rappresentanza e sul voto libero ed uguale, posti da sempre alla base del Sistema Democratico.
La legge Elettorale che si prefigge di sanare i vizi di incostituzionalità del “Porcellum” sollevati dall’Alta Corte e che nei fatti li ripropone in maniera ancor più evidente.
Principi ancor più disattesi nelle parti della riforma costituzionale che da un lato elimina il diritto dei cittadini di poter eleggere i propri rappresentanti al Senato, violando l’articolo 1 Costituzionale e dall’altro lato sposta la concentrazione dei Poteri dello Stato in favore dell’Esecutivo, eclissando volutamente quel Parlamento eletto dai Cittadini; operazione portata avanti attraverso la violazione di regolamenti, di prassi consolidate, e non ultimo della stessa Costituzione, il tutto avallato dal volere della Maggioranza di un Partito, il PD, non certo rappresentante della maggioranza del Paese.
Ancor più grave è che tutto ciò avvenga coinvolgendo un buon numero di parlamentari dichiarati illegittimi dalla Corte Costituzionale con la sentenza n° 1 del 2014 e mantenuti nei loro ruoli istituzionali unicamente per impedire il ritorno alle urne, che ci riconsegnerebbero finalmente, dopo anni, un Parlamento legittimo e con pieni titoli per affrontare una vera Riforma Costituzionale.
Si potrebbe pensare di farsi promotori di una petizione indirizzata ai Parlamentari per chieder loro di ritrovare quella dignità smarrita, un intento apprezzabile ma quanto mai arduo.
Si sa che la dignità smarrita è molto difficile da ritrovare. Meglio cominciare a rivolgersi direttamente al popolo italiano, preparando il referendum costituzionale che, inevitabilmente, costituirà una resa di conti nei confronti del governo di Renzi e del suo deprecabile indirizzo antidemocratico e antipopolare. Altrimenti rischiamo di trovarci di fronte un ventennio renziano, dopo quello berlusconiano. Ovvero la storia, prima si presenta sotto forma di tragedia, poi sotto quella di farsa, poi rischia di ripresentarsi per la terza volta ancora sotto quella di parodia della farsa. Tutto si può dire di noi italiani, ma certamente non che pecchiamo di creatività..
Salviamo la Costituzione dalla voracità distruttiva di questi illegittimi figli destituenti, questo dev'essere l'Obiettivo nel 2016.
Un punto fondamentale del disegno renziano è sicuramente rappresentato dalle normative per ridefinire il ruolo del Senato della Repubblica destinato a diventare un polo di convergenza delle amministrazioni locali, i cui amministratori potranno giovarsi dell’immunità parlamentare per sospendere indagini e processi sui più disparati reati eventualmente commessi. Un altro punto capillarmente ambito e perseguito da Renzi è sicuramente la Legge Elettorale che si identifica con l’Italicum, un dispositivo che di fatto non cancella le storture del Porcellum evidenziate dalla Corte Costituzionale nella sentenza n° 1 del 2014, nello specifico dei principi sulla rappresentanza e sul voto libero ed uguale, posti da sempre alla base del Sistema Democratico.
La legge Elettorale che si prefigge di sanare i vizi di incostituzionalità del “Porcellum” sollevati dall’Alta Corte e che nei fatti li ripropone in maniera ancor più evidente.
Principi ancor più disattesi nelle parti della riforma costituzionale che da un lato elimina il diritto dei cittadini di poter eleggere i propri rappresentanti al Senato, violando l’articolo 1 Costituzionale e dall’altro lato sposta la concentrazione dei Poteri dello Stato in favore dell’Esecutivo, eclissando volutamente quel Parlamento eletto dai Cittadini; operazione portata avanti attraverso la violazione di regolamenti, di prassi consolidate, e non ultimo della stessa Costituzione, il tutto avallato dal volere della Maggioranza di un Partito, il PD, non certo rappresentante della maggioranza del Paese.
Ancor più grave è che tutto ciò avvenga coinvolgendo un buon numero di parlamentari dichiarati illegittimi dalla Corte Costituzionale con la sentenza n° 1 del 2014 e mantenuti nei loro ruoli istituzionali unicamente per impedire il ritorno alle urne, che ci riconsegnerebbero finalmente, dopo anni, un Parlamento legittimo e con pieni titoli per affrontare una vera Riforma Costituzionale.
Si potrebbe pensare di farsi promotori di una petizione indirizzata ai Parlamentari per chieder loro di ritrovare quella dignità smarrita, un intento apprezzabile ma quanto mai arduo.
Si sa che la dignità smarrita è molto difficile da ritrovare. Meglio cominciare a rivolgersi direttamente al popolo italiano, preparando il referendum costituzionale che, inevitabilmente, costituirà una resa di conti nei confronti del governo di Renzi e del suo deprecabile indirizzo antidemocratico e antipopolare. Altrimenti rischiamo di trovarci di fronte un ventennio renziano, dopo quello berlusconiano. Ovvero la storia, prima si presenta sotto forma di tragedia, poi sotto quella di farsa, poi rischia di ripresentarsi per la terza volta ancora sotto quella di parodia della farsa. Tutto si può dire di noi italiani, ma certamente non che pecchiamo di creatività..
Salviamo la Costituzione dalla voracità distruttiva di questi illegittimi figli destituenti, questo dev'essere l'Obiettivo nel 2016.
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