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martedì 31 luglio 2018

Il Decreto Dignità va nella giusta Direzione

di Giuseppe PALMA e Paolo BECCHI

Stefano Fassina è persona intelligente e preparata, uno dei pochi di provenienza Pd – oggi Leu – che in tempi non sospetti ha ammesso e denunciato le gravi distorsioni che la moneta unica crea al mondo del lavoro, ma questa volta, a nostro avviso, ha sbagliato. Ci riferiamo ad una riflessione apparsa il 28 luglio sull’Huffington Post nella quale il deputato LeU critica aspramente le modifiche che la maggioranza parlamentare si appresta ad approvare al Decreto dignità nel percorso di conversione in legge del decreto stesso.




Fassina evidenzia anzitutto la mancata reintroduzione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.

lunedì 30 luglio 2018

Forza Italia, Mercati e PD tramano contro il Governo

di Maurizio Blondet

“Nel giro di pochi mesi questo governo finirà”, ha profetizzato Silvio ai suoi residui parlamentari radunati a Montecitorio. Cambia nome al partito, ora si chiamerà “Altra Italia”. “Ci aspetta un nuovo inizio!”, li ha rassicurati. Da dove ricava tanto ottimismo, col suo 8 per cento scarso rimasto? Il punto che Matteo Renzi ha detto la stessa cosa: “Salvini? Non reggerà alle pressioni politiche e giudiziarie”, ai suoi, in una circostanza paurosamente simili a quella di Berlusconi: ha radunato i suoi in un ristorante romano per rianimarli. «Basta piagnistei.





Non abbiamo nessun motivo per essere sconfortati. Il governo cadrà presto. Dobbiamo farci trovare pronti”.

domenica 29 luglio 2018

TAV: l'Opera INUTILE

Eresia. Fermare l’ecomostro Torino-Lione è come sostenere, nel 1600, che è la Terra a orbitare attorno al Sole. Se lo tolgano dalla testa, i 5 Stelle: rinunciare alla linea Tav progettata in valle di Susa (perfettamente inutile, secondo 680 tecnici dell’università italiana nonché per l’autorità elvetica che monitora il traffico alpino per conto dell’Ue) è semplicemente impensabile. Lo sostiene anche la Lega di Salvini, sottoposta a prevedibili, smisurate pressioni. A titolo personale, il leader del Carroccio frena i pentastellati e parla, a ruota libera ai microfoni di “Radio 24”, di fanta-penali da 10 miliardi.


Proponiamo la testimonianza di uno che certo non è del M5S

La tesi salviniana: fermare l’opera sarebbe più costoso che farla. Peccato che la spesa – fonte, Parigi – si aggirerebbe sui 26 miliardi (stima prudente). E la stessa Commissione Europea fa sapere che l’Italia non rischierebbe una penale né l’esclusione dai finanziamenti per ulteriori progetti infrastrutturali: dovrebbe solo limitarsi a rimborsare le somme già stanziate, attorno al miliardo di euro.

sabato 28 luglio 2018

Come restare nell’Unione europea senza austerità

di Guglielmo Forges Davanzati

Gli economisti, dallo scoppio della crisi, hanno assunto un rilievo nel dibattito pubblico probabilmente senza precedenti e comunque eccessivo rispetto alla capacità della disciplina di produrre analisi, prescrizioni di politica economica e previsioni affidabili. Molti si sono cimentati nell’ardua impresa di individuare possibili soluzioni tecniche alla crisi dell’Unione Monetaria Europea: impresa ardua e verosimilmente inutile dal momento che qualsiasi soluzione (ammesso che vi sia) è per sua natura politica.



Ciò premesso, in quanto segue si proporrà una possibile via d’uscita dalla crisi, consapevoli del fatto – richiamato prima – che la soluzione (ammesso che vi sia) è esclusivamente politica.

venerdì 27 luglio 2018

Ma come fidarsi di questa U.E.

di Maurizio Blondet

Ricapitoliamo: Donald Trump ha minacciato di alzare i dazi sulle auto estere del 25%. Berlino spedisce in tutta fretta Claude Juncker per trattare, senza nemmeno avvertire Parigi (sicché Juncker forse non ha il mandato per tratttare a nome di tutti). Costui, ovviamente assistito dal suo badante Martin Selmayr che è tedesco e molto capace (è il vero commissario), ha grande successo. Trump rinuncia ai dazi sulle auto; in cambio, la UE deve comprare il gas liquefatto americano e abolisce i dazi sui prodotti agricoli che gli USA vogliono esportare.







giovedì 26 luglio 2018

L’AUSTERITY CHE UCCIDE

di Ilaria Bifarini

Il vero pericolo per lo stato di salute di un Paese e dei suoi cittadini non è rappresentato tanto da una crisi economica ma dalla risposta che a tale evento dà la politica. Non è la recessione in sé a provocare effetti disastrosi sulle vite umane, ma le sciagurate politiche di austerity attuate per superarla. A dimostrarlo sono due esperti di scienze mediche, D. Stuckler e S. Basu, nel libro “L’economia che uccide” (Rizzoli, 2013).





Gli effetti dell'austerità Greca l'abbiamo visti in questi giorni

Dalle ricerche condotte emerge come alcune popolazioni abbiano addirittura riportato un miglioramento nel livello di salute a seguito di periodi di grave crisi economica, come avvenuto ad esempio in Islanda, Svezia e Canada durante le recenti crisi e negli stessi Stati Uniti a seguito della Grande Depressione.

mercoledì 25 luglio 2018

Le rotte dell”Eurafrica sono lastricate della morte dell’Europa

di ROSANNA SPADINI

Emmanuel Macron, così tenero, così bastardo, aveva attaccato molto duramente l’Italia sul caso Aquarius e sulle mosse politiche di Matteo Salvini «Italia vomitevole per la chiusura dei porti». Poi Gabriel Attal, portavoce del partito di governo, aveva aggiunto che la Francia era sempre alla ricerca di una soluzione. In realtà nel luglio 2017 era stato proprio Macron a chiudere i porti, e all’epoca aveva sbarrato gli attracchi francesi, scaricando il fardello all’Italia, mentre la Commissione europea stava a guardare.




Attualmente a Ventimiglia ogni giorno decine di migranti tentano di attraversare la frontiera italo francese sui treni diretti a Mentone, ma una volta oltrepassato il confine la polizia Francese dispone perquisizioni su ogni vagone alla ricerca dei profughi, che vengono poi espulsi e rimandati in Italia, compresi i migranti minorenni, nonostante questa pratica sia illegale. Sncf, la società ferroviaria francese, ha chiesto ai suoi dipendenti di collaborare con le autorità a individuare i migranti a bordo dei treni, ma in tanti, tra controllori e ferrovieri non sempre obbediscono.

martedì 24 luglio 2018

Controllo Ambientale del Territorio e Monitoraggio Smaltimento Rifiuti

di Vincenzo Cirigliano

Nella terza parte di Proposte che eventualmente si potrebbero inserire nel Programma M5S Basilicata in vista delle Prossime Elezioni Regionali esaminiamo più da vicino l'universo legato alle Estrazioni di Petrolio e Gas in Basilicata. Qui potrete leggere le proposte fatte nella Prima Parte e nella Seconda Parte inerente le Proposte per il Programma Regionale M5S Basilicata

Nell'Universo Estrazioni

L'azione del M5S in ambito Petrolio e Gas relativamente alla Regione Basilicata, deve muoversi in linea con l'Idea, del nuovo Ministro dell'Ambiente, di istituire il DASPO Ambientale in cui chi, inquinando, dimostra di non rispettare i Territori, deve andar via da questi.




Saranno ridiscusse in ambito Regionale e nelle Sedi Istituzionali Nazionali le cifre relative alle Royalties per l'estrazione di Greggio e Gas in Basilicata, per conseguire un congruo innalzamento delle stesse, oltre che rivisti i parametri relativi ai limiti di emissione in Ambiente per impianti di Trattamento e di prima lavorazione in Ambito Estrazioni Petrolifere e di Gas, adeguandoli a quelli consigliati dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

VACCINI: NON C'E' STATA OFFESA DAL CODACONS PER RICCIARDI

In esclusiva su Byoblu il commento del Presidente del Codacons Carlo Rienzi: il tribunale gli ha dato ragione, riguardo alla sponsorizzazione delle iniziative di Gualtiero Ricciardi, presidente Istituto Superiore della Sanità, da parte delle case farmaceutiche Crucell, Glaxo Smith Kline, Pfizer e Sanofi Pasteur MSD.

L’antefatto: nel novembre 2016, in occasione di un convegno sui vaccini, il Codacons aveva diffuso un volantino dove riportava che “le iniziative” del Ricciardi “sarebbero” state sponsorizzate da varie case farmaceutiche produttrici di vaccini, mentre era a capo dell’ISS come Commissario straordinario.



Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità aveva allora denunciato Carlo Rienzi e Nicola Basilico per aver leso il suo onore e la sua reputazione, in quanto sarebbe stato affermato che “egli stesso” era sponsorizzato dalle case farmaceutiche.

lunedì 23 luglio 2018

Appello ai parlamentari: quando art.81 e art.18 fanno rima

di Antonio M.Rinaldi

Desidero gettare, più che un sasso nello stagno, un vero e proprio macigno, con la speranza che le forze politiche a cui stanno ancora a cuore le sorti del nostro Paese siano sollecitate a ragionare su queste tematiche e a trarne le opportune conseguenze. Quando mi appello alle “forze politiche a cui stanno a cuore le sorti del nostro Paese”, intendo tutte, nessuna esclusa, indipendentemente dal credo o dalla ideologia, perché questa volta è in ballo la stessa sopravvivenza democratica del Paese e, pertanto, tutti devono prendersi la loro parte di responsabilità di fronte al proprio elettorato e, soprattutto, al cospetto del Paese.






Tanto per essere chiari, mi rivolgo non solo a M5S e Lega che stanno al governo, ma anche al senso di responsabilità che mi auguro risieda sempre in Forza Italia e Fratelli d’Italia, oltre che a quanto di buono è rimasto nella sinistra, quella che, nonostante il PD, ancora difende i diritti inalienabili dei lavoratori, e a tutti i movimenti che non sono riusciti ad ottenere una rappresentanza parlamentare.

domenica 22 luglio 2018

Incentivare l'iniziativa Imprenditoriale e chi crea Occupazione in Basilicata

di Vincenzo Cirigliano

Di seguito si espone la seconda parte di Proposte che eventualmente si potrebbero inserire nel Programma M5S Basilicata in vista delle Prossime Elezioni Regionali. Qui potrete leggere gli spunti esposti nella Prima parte inerente le Proposte per il Programma Regionale M5S Basilicata

Fondo per le Start Up Territoriali

Dirottare i proventi della Royalties del Petrolio, dopo averli opportunamente ridiscussi al rialzo, in un "Fondo per le Start Up territoriali", ramo Fonti Energetiche Alternative, Turismo, Agricoltura, i tre capisaldi della nuova economia lucana, dove la stessa Regione provvederà ad allocare Risorse Economiche derivanti dall'ottimizzazione della Macchina Pubblica Regionale.





In questo Fondo confluiranno anche i proventi dei depositi Cauzionali che saranno imposti, con legge Regionale, alle Aziende che operano sul territorio e che potenzialmente potrebbero produrre danni ambientali sul suolo Regionale, onde garantire fonti economiche immediatamente accessibili per le emergenze Ambientali.

Tridico: “Più disoccupazione con il decreto Dignità? Falso”

Per l’economista, nonché consigliere esperto di Di Maio, questo provvedimento va in direzione opposta rispetto al passato: “Non esiste alcuno studio serio in Europa da cui si evince che il tasso di rigidità del mercato del lavoro sia causa di maggiore disoccupazione. Anzi, è l’esatto contrario. I risultati dimostrano che laddove i Paesi hanno ceduto meno al dogma della flessibilità, si palesano migliori guadagni di produttività del lavoro”. E poi si dice convinto che, reinserendo le causali, oltre a contrastare la precarietà, l’imprenditore sarà orientato a rivalutare il contratto a tempo indeterminato: “Ciò permetterà una spirale occupazionale positiva”. 

intervista a Pasquale Tridico di Giacomo Russo Spena


“L’occupazione non si crea con le norme ma dipende dalla domanda aggregata e dagli investimenti. Con questo provvedimento, però, si ridà dignità al lavoro e non è poca cosa”.




Pasquale Tridico, professore di Economia del Lavoro all’Università di Roma Tre e consigliere esperto del ministro Luigi Di Maio, si dice molto soddisfatto dal decreto uscito da Palazzo Chigi: “È un ottimo testo che pone l’Italia in linea con le direttive europee”. Le polemiche con il M5S sono acqua passata.

sabato 21 luglio 2018

Dove sono finiti i miliardi di dollari di aiuti all’Africa?

Ingenti prestiti da parte delle organizzazioni finanziarie internazionali, consistenti sgravi del debito statale, fondi raccolti da iniziative private, che hanno mobilitato tutti, dai singoli cittadini occidentali attraverso forme organizzate di beneficenza alle star dello spettacolo, che si sono spese per i diritti dei più deboli attraverso concerti ed esibizioni. Fiumi di miliardi di dollari che non sembrano aver intaccato per nulla il problema del sottosviluppo e della povertà endemica del Terzo Mondo. Anzi. E’ stato riscontrato che, dalla metà degli anni Novanta, circa 60 paesi in via di sviluppo siano diventati più poveri in termini di reddito pro-capite rispetto a 15 anni prima.





Entro il 2030 i due terzi dei poveri di tutto il mondo proveranno dall’Africa. L’Africa dunque è sempre più povera, ma di una povertà nuova rispetto a quella del passato coloniale. Il continente africano annovera infatti i paesi con i più alti livelli di disuguaglianza al mondo, in cui il divario tra una ristretta élite dedita al lusso e il resto della popolazione che vive in uno stato di miseria è abissale.

venerdì 20 luglio 2018

Per quale motivo i media e la sinistra radical chic attaccano convulsivamente Salvini e Di Maio?

di Giuseppe Palma

Non è facile rispondere alla domanda posta nel titolo di questo articolo, ma ci provo lo stesso.

Partiamo da Matteo Salvini, il quale sta semplicemente portando avanti tre principi di buon senso:
1) le navi che trasportano i migranti non devono sbarcare tutte in Italia ma, in parti uguali, anche nei porti di tutti gli altri Paesi europei con frontiere marittime (Francia, Spagna, Malta e Grecia). Qualora ciò non avvenisse per una qualsiasi ragione, i migranti sbarcati in Italia vanno in ogni caso ridistribuiti tra tutti i 27 Paesi dell’Ue già al momento dello sbarco.





Se gli altri Paesi non accettano, l’Italia non è più la sola scema a doverli accogliere, quindi tornano indietro (oppure non sbarcano);

giovedì 19 luglio 2018

Trump a Helsinki: Russia First?

di ROSANNA SPADINI

Non dovremmo farci condizionare dalla propaganda mediatica hollywoodista, il ‘Deep State’ è un potere concreto, è profondo e potente e non una semplice teoria cospirativa. Inoltre non ha paura di funzionare allo scoperto ed è tutt’altro che tetragono e univoco. Lo stato profondo è semplicemente il governo permanente non eletto, che continua ad applicare il proprio potere indipendentemente dal voto degli americani.
Il presidente Trump rappresenta solo alcune fazioni dello stato profondo, altre fazioni sono determinate a boicottare le azioni del Presidente e ad impedire che si realizzino, tutto ciò è apparso evidente al summit di Helsinki.




Ecco cosa diceva Foa su questo argomento un pò di tempo fa

Qualunque passo verso la pace con la Russia è naturalmente sentito come avverso alla politica militarista guerrafondaia dei neocons, perché ci sono profitti miliardari in ballo. Quindi ‘inside the Beltway’ il complesso militare-industriale è terrorizzato dalla pace che sembra essere scoppiata con la Russia e farà tutto il possibile per evitare che ciò accada.

mercoledì 18 luglio 2018

Il mondo ha bisogno di Nemici, ecco perché Trump e Putin fanno Paura

Il mondo ha sempre bisogno di un nemico. È questo il duro insegnamento della nostra storia. Ed è su questa base che si fonda gran parte della politica estera delle potenze, che senza un avversario esistenziale rischiano di veder fallire un’intera strategia costruita per decenni. Per molti, questa situazione è un pericolo. Ma per molti altri, specialmente nei grandi apparati militari, avere un nemico, soprattutto se tradizionalmente tale, è una garanzia. Serve per mettere a frutto la propria politica di alleanze. Perché avere un nemico comune aiuta più che avere interessi in comune. Serve a trovare fondi utili ai segmenti politici e della difesa più interessati a un determinato fronte.



Ma serve anche come assicurazione che tutto resti immutato. Ogni Stato ha un suo nemico. E per molti decenni le potenze hanno costruito un sistema internazionale basato su solide alleanze, ma anche su storiche inimicizie. Conflitti freddi o meno freddi all’apparenza interminabili.

martedì 17 luglio 2018

L'Europa sull'Immigrazione impari dalla Cina su come impegnarsi in Africa

"La Cina finanzia le infrastrutture e queste infrastrutture permettono all’Africa di aumentare produzione ed esportazioni, migliorando la qualità della vita e le condizioni di milioni di africani”


da movisol.org

Il fallimento evidente dell’approccio dell’UE al problema dell’immigrazione è stato tra i temi affrontati alla conferenza dello Schiller Institute a Bad Soden. La proposta di Helga Zepp-LaRouche che l’Europa si unisca alla Cina nello sviluppo dell’Africa come unica soluzione è stata appoggiata da numerosi relatori. Echeggiando questa discussione, gli stessi cinesi hanno aiutato a capire che cosa sia sbagliato nell’approccio europeo.




In un articolo pubblicato su Global Times il 5 luglio, He Wenping dell’Istituto Charhar in Cina e Hisham Abu Bakr Metwally del Dipartimento centrale per la politica di Eximport del Ministero dell’Industria e del Commercio egiziano hanno spiegato perché sia “ora che l’Europa impari dalla Cina a impegnarsi in Africa”. Non a caso, He Wenping ha partecipato come relatrice alla conferenza dello Schiller Institute lo scorso novembre.

lunedì 16 luglio 2018

LA SISTEMATICA DISTRUZIONE DELLO STATO SOCIALE

di Clairemont Ferrand

Penso che sia bene rinfrescarci la memoria ricordando che in Italia fino ai primi anni 90’ resistette uno Stato sociale tra i migliori al mondo.

Fu messo in piedi per calcolo geopolitico nel clima della Guerra Fredda, in funzione di deterrenza contro l’ingresso nel potere centrale statale del PCI, mentre già era presente nel governo di diverse e importanti città e regioni (definite città e regioni rosse per distinguerle da quelle bianche controllate dalla DC).




Non si può negare e tanto meno rinnegare il salto di civiltà che fino ad allora fece l’Italia estendendo il benessere a un vastissimo strato della popolazione, allargando la promozione sociale anche alle classi sociali più disagiate e promuovendo l’istruzione sociale fino alla laurea in contesti familiari dove pochi anni prima a mala pena l’istruzione consisteva nella scuola elementare.

domenica 15 luglio 2018

Quelli del "Nessuno tocchi la Legge Fornero" sappiano che anche il Sistema Contributivo è AntiCostituzionale!

di Nicoletta Forcheri

Il principio che regge l’assegnazione delle pensioni deve ridiventare parzialmente retributivo con l’aggiunta di una bella fetta di redistributivo/sociale, mentre il contributivo deve ritornare da dove viene: il settore privato bancario assicurativo. In tale sistema, il contributivo servirà unicamente ad alimentare un fondo pensioni PRIVATO per chi volesse, o potesse, farsi la pensione complementare.
Soprattutto perché, trasferendo il principio contributivo al settore previdenziale, abbiamo trasferito principi di diritto privato e bancario a un diritto che dovrebbe essere sociale e pubblico, in ossequio alla Costituzione: diritto al reddito minimo e diritto a una congrua pensione.






Il risultato? Abbiamo distrutto il previdenziale: un servizio pubblico ispirato ai principi di solidarietà economica e sociale, dell’articolo 2 della Costituzione.

sabato 14 luglio 2018

Migranti non "Salvati" ma Scortati e Consegnati

di Marco Travaglio

Siccome non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire né peggior cieco di chi non vuol vedere, Diego Bianchi in arte Zoro prende mezza frase dal mio articolo piuttosto lungo di ieri sui migranti per segnalarmi alla corte di rottweiler che popolano il suo profilo Twitter. I quali – senz’aver letto una riga del mio pezzo – colgono l’occasione per riempirmi di insulti e dipingermi come servo di questo o quell’altro. Nessun problema: c’è chi pensa di fare informazione a colpi di show, magliette e tweet, e chi prova a farla documentandosi e studiando. Poi ciascuno sceglie quella che preferisce.





Ma siccome, se non rispondi entro due minuti al primo che passa per i social, sei subito additato come omertoso o in difficoltà (chissà perché non replica, eh eh), accontento volentieri il nostro spiritoso showman.

venerdì 13 luglio 2018

Recuperiamo la Valenza Sociale del Lavoro

di Adriano Tilgher

Per il liberismo il lavoro è soltanto un costo di produzione e, per le leggi di mercato, i costi vanno tagliati. In tale mostruosa concezione dei rapporti umani la fa da padrone il profitto economico individuale, senza tenere in alcuna considerazione il profitto sociale: ovvero tutta l’utilità che deriva per la comunità da un corretto rapporto sociale.
Si deve restituire al lavoro tutta la sua valenza sociale perché nel lavoro c’è la dignità di un uomo, la crescita delle famiglie, lo sviluppo della comunità, l’affermazione della Nazione come momento storico, politico e culturale.




Quando si parla di correggere il rapporto tra politica ed economia, si vuole solo indicare che l’uomo non può essere valutato solo per quello che possiede in termini materiali; l’uomo deve essere considerato per le sue qualità etiche e comportamentali, per il suo modo di porsi rispetto agli altri, ma soprattutto per il suo senso di responsabilità verso la comunità.

giovedì 12 luglio 2018

In TV la pura e semplice VERITA' fa Paura

di FABIO CONDITI

Raccontare la pura e semplice verità in TV è un atto rivoluzionario.

Non finirò mai di ringraziare Vito Monaco per essere l’unico Giornalista in Italia, caso più unico che raro, che ha il coraggio di ospitarmi nelle sue trasmissioni televisive.

Quando mi ha chiamato per partecipare alla sua trasmissione del 22 giugno 2018, mi ha avvertito però subito, quasi scusandosi, che ci sarebbero stati anche dei fautori dell’Euro con i quali avrei dovuto confrontarmi, in una discussione che si preannunciava molto “accesa”.



Mi sono trovato davanti due esemplari in via di estinzione, una nostalgica PD ed un convinto “Più Europa”. Devo subito dire che la discussione “Euro sì o Euro no” non mi appassiona, anzi la ritengo fuorviante, perchè concentra la discussione su un aspetto secondario del problema.

Un'iniezione di AUDACIA, nel Programma M5S, per una Basilicata che finalmente Cresce.

di Vincenzo Cirigliano

Di seguito espongo quattro proposte da inserire nel Programma Regionale della Regione Basilicata che potrebbero fare da volano per la crescita economica ed occupazionale del nostro territorio, senza penalizzare negli anni gli introiti macroeconomici di cassa sia quelli ascrivibili alle Entrate della Regione che quelli  girati allo Stato attraverso il normale prelievo fiscale.





Sono punti di Programma tanto semplici quanto audaci che possono essere condivisi anche con altre Regioni del Sud e che possono fare da traino per la crescita di sistema dell'Universo Sud.

mercoledì 11 luglio 2018

Quelle stupide manipolazioni dell'Informazione che favoriscono gli Speculatori

Ecco il riassunto, attraverso tre articoli, di una vicenda, opportunamente strumentalizzata in maniera distorta dai Giornali, che non si rendono conto del Male che possono fare indirettamente a questo Paese 

“Mi dicono tu vuoi uscire dall’euro? Badate che potremmo trovarci in situazioni in cui sono altri a decidere. La mia posizione e’ di essere pronti a ogni evenienza”.

Così Paolo Savona su un’eventuale uscita dall’euro dell’Italia.

Il ministro degli Affari Europei parlando davanti alle commissioni di Camera e Senato ha fatto sapere che dopo l’audizione vedrà Mario Draghi. “Mi recherò da Draghi appena terminato questo incontro. Prima volevo che la mia azione godesse della legittimazione democratica. Io ero stato delegittimato dai media e non mi sono mosso fino a questo momento per questi precisi motivi,” ha affermato.





Secondo il ministro bisogna affidare alla Banca Centrale Europea “pieno e autonomo esercizio di prestatore di ultima istanza. E’ una lacuna che si riflette nello spread”. Ovvero la BCE dovrebbe avere lo stesso potere delle altre banche centrali.

martedì 10 luglio 2018

Proposta di Metodo per la Scelta dei Candidati del Movimento 5 Stelle Regionali di Basilicata

di Vincenzo Cirigliano

Quello che si è riusciti a costruire nel M5S dalla sua nascita ad oggi ha quasi dell'incredibile, con la conquista del Governo del Paese in pochissimi anni. Di questo tutti ne siamo felici, io a volte stento addirittura a crederci. Ciò nonostante, come per ogni cosa, ci sono stati passaggi che indubbiamente potevano essere perseguiti in maniera più consona ed opportuna. Tra questi indubbiamente il metodo di scelta dei candidati da presentare nelle varie Istituzioni. Già da tempo allo staff del M5S avevo inviato una proposta per gestire questa delicata operazione, ma non so per quale motivo, si è preferito riproporre il metodo di scelta del 2013, addirittura senza quei pochi paletti che all'epoca  pur c'erano e che in qualche modo salvaguardarono chi sin dalla prima ora aveva creduto nel Progetto M5S e aveva lottato per esso.




Mi auguro invece che questo metodo che sto per illustrarvi, possa essere adottato in via sperimentale per le imminenti Elezioni Regionali della Basilicata. Di seguito ne do descrizione, sottolineando che ogni proposta di Modofica, ben giustificata, è certamente gradita.

GLI ACCORDI SEGRETI DI RENZI CHE HANNO SVENDUTO L’ITALIA

di Francesca Totolo

Il Governo è cambiato, così come le politiche relative al flusso migratorio. I nuovi ministri, forti dell’ampio consenso dei cittadini, cercano di porre rimedio agli accordi licenziosi e contro gli interessi degli stessi italiani degli esecutivi Renzi-Gentiloni, che hanno previsto l’apertura indiscriminata dei porti alle navi delle Ong e a quelle delle missioni europee. Il risultato è chiaro a tutti: più di 600 mila immigrati irregolari arrivati in Italia e il Mediterraneo ridotto ad un cimitero a cielo aperto. Forse un giorno qualcuno dovrà rispondere di queste 14 mila morti (dati UNHCR 2015-2018).




Quello che pochi conoscono sono però gli accordi segreti sottoscritti bilateralmente dai Premier Renzi e Gentiloni e dagli omologhi di altri Paesi, per assicurarsi che tutti gli immigrati raccolti in mare fossero portati solo ed esclusivamente in Italia. 

lunedì 9 luglio 2018

..e fate mea culpa sulla Siria

di Mauro Bottarelli

Parlando dei modesti, Arthur Schitzler metteva in guardia con queste parole: “Non immaginate con quale commosso orgoglio coltivano le loro debolezze”. Mi è tornata in mente questa frase ieri, quando questo Paese ormai senza più capo, né coda celebrava la liturgia laica delle magliette rosse, ovvero l’ultima brillante mossa anti-Salvini, questa volta architettata da Don Ciotti, che automaticamente garantità al ministro dell’Interno e al suo partito un altro 2% nel sondaggio di Mentana domani sera. Non l’hanno proprio capita, non ci arrivano: non è bastata la colossale figura di merda collezionata dalla rivista Rolling Stone, il cui appello arcobaleno sempre contro il leader leghista e la sua politica migratoria è stato sbugiardato a tempo di record da almeno tre firmatari vip “a loro insaputa”, devono andare avanti.




A Roma, capitale di un popolano buonsenso un po’ volgare, si usa una formula molto efficace: gli entra più in culo che in testa. E direi che, in punta di vernacolo, mai definizione di autolesionismo fu più azzeccata. Ma la questione non è la pagliacciata delle magliette rosse, non è il Rolex in bella mostra d Gad Lerner o la faccia da partigiano 2.0 di Roberto Saviano, quelle sono quisquiglie, pinzellacchere come direbbe Totò. La questione è sostanziale, ovvero la mancanza di memoria di questo Paese.

domenica 8 luglio 2018

In Basilicata ci tocca Realizzarlo

di Vincenzo Cirigliano

Nei prossimi mesi la mia terra, la Basilicata , potrebbe assumere il ruolo di testa di ponte per una nuova sfida che si delinea all'orizzonte e che la potrebbe designare come la prima Regione in Italia in cui si potrebbe concretizzare un Governo M5S. Una Regione piccola ma emblematica in cui fanno sintesi e si plasmano problematiche importantissime che vanno dal Lavoro, all'Ambiente, a quella stessa idea di futuro che abbiamo già iniziato a costruire in questo paese dal 4 Marzo 2018, giorno in cui qualcosa di storico è successo in questo territorio, con la presa di coscienza di un popolo che ha capito come il cambiamento, se lo si insegue, prima o poi lo si realizza.





Un appuntamento, quello delle prossime Elezioni Regionali di Basilicata che il M5S deve saper gestire al meglio, proprio perchè è il primo appuntamento Regionale dopo l'avvento al Governo del M5S, la prima occasione in cui ci sarà la possibilità di realizzare una sinergia tra programmi ministeriali e percorsi politici regionali che potrebbero esser legati da un minimo comune denominatore che potrebbe rendere traguardi estremamente ambiziosi, all'improvviso, perfettamente realizzabili.

Potrebbe non soddisfare le Attese

di Vincenzo Cirigliano

E' stato presentato come la Waterloo del Jobsact, ma se in sede di discussione Parlamentare il "Decreto Dignità" non viene abbondantemente cambiato ed emendato, rischia di diventare un provvedimento "limitato" che non sortirà alcun effetto tangibile nella vita dei cittadini ed in particolare dei Lavoratori. Il Decreto cerca di affrontare il tema della precarietà usando però armi oggettivamente depotenziate che alla fine rischiano di perpetuare e giustificare ciò che nelle intenzioni si voleva cambiare.



Si, perchè nella sostanza portare il risarcimento, in caso di ingiusto licenziamento, da 24 a 36 mensilità, ammesso che il Giudice in fase procedurale voglia ricorrere al massimo previsto in termini di indennizzo, non sarà un deterrente per evitare i licenziamenti, ma rischia di tramutarsi nel riconoscimento dei principi insani di quel jobs Act tanto demonizzato. La santificazione di fatto del licenziamento anche senza giusta causa, seppur con parametri leggermente diversi.

sabato 7 luglio 2018

SPARTIZIONE PARTITOCRATICA

SANITÀ: IL GOVERNATORE DELLA BASILICATA (SOSPESO) ACCUSATO DI ABUSO D’UFFICIO E FALSO. IL GIP: “SPARTIZIONE PARTITOCRATICA”

di Vincenzo Iurillo

“Tutti i raccomandati hanno fatto tutti schifo”. La voce è quella di Maria Benedetto, direttore amministrativo dell’Azienda Sanitaria di Matera e presidente della commissione d’esame di un concorso riservato ai disabili per otto posti di assistente amministrativo. È il 9 maggio 2017 quando le cimici della Guardia di Finanza registrano lo sfogo, il concorso è in corso e i voti dei raccomandati erano già stati ritoccati verso l’alto. Dovevano comunque vincere loro. E i meritevoli? “Inutile zavorra”. Va eliminata.





Sono alcune delle intercettazioni che proverebbero, secondo il Gip di Matera Angela Rosa Nettis, una “distorsione istituzionale nella sanità lucana” il cui deus ex machina era il governatore Pd della Basilicata, Marcello Pittella (ora sospeso), da ieri agli arresti domiciliari con accuse di falso e abuso d’ufficio.

venerdì 6 luglio 2018

Lega e M5S dissolvono i sogni di Macron

di Ambrose Evans-Pritchard Traduzione di Viola Ferrante

Il “grande progetto” di Emmanuel Macron di un rilancio dell’euro su fondamenta più solide è ridotto in brandelli dopo che il blocco del Nord Europa si è rifiutato di considerare qualsiasi forma di unione fiscale e i leader, stanchi, hanno creato l’impasse sulle questioni cruciali (al vertice UE, nds).
Dopo aver battagliato fino a tarda notte sulla questione migranti, al vertice di Bruxelles non c’era più energia o volontà per lottare sull’architettura fiscale. Come non c’era in nessun modo un supporto plausibile per il grande balzo in avanti voluto dal presidente francese.




La paralisi significa che l’Europa potrebbe traballare alla prossima recessione economica globale, catastroficamente mal preparata. Non disporrà di uno strumento fiscale comune di qualsivoglia dimensione per combattere la recessione, il che renderà gli Stati più deboli vulnerabili al collasso.

giovedì 5 luglio 2018

Se diciamo basta all'Austerità, introduciamo a breve i MiniBot o i CCF



di Paolo Becchi Giovanni Zibordi 

M5S e Lega hanno vinto le elezioni dicendo basta all’austerità e proponendo 130 miliardi di spese per reddito di cittadinanza e flat tax. Entrambi hanno promesso pensioni dignitose con il superamento della legge Fornero.
Il Pil dell’Italia è oggi di 1.600 miliardi. All’incirca come 10 anni fa. Se invece avesse continuato a salire della percentuale media del periodo 1950-2000 (tra il 4 e il 5%, inclusa inflazione) sarebbe oggi oltre i 2.000 miliardi.





Una politica espansiva dell’ordine di 100 miliardi l’anno è quindi adeguata a un Paese che ha perso 400 miliardi di Pil potenziale. Il problema di fondo è che le economie avanzate oggi hanno molto debito, sia pubblico che privato.

mercoledì 4 luglio 2018

E se lo dice anche l’Economist…

Il settimanale economico prende spunto da una riunione dei rappresentanti delle banche centrali, tenutosi recentemente a Sintra, in Portogallo, per rendere pubblica la “preoccupazione” che i salari dei lavoratori in Europa siano diventati troppo bassi

di Stefano Porcari

Che l’invocazione contro i salari troppo bassi appaia sulla Bibbia del liberismo come L’Economist non può che destare stupore.
Il settimanale economico prende spunto da una riunione dei rappresentanti delle banche centrali, tenutosi recentemente a Sintra, in Portogallo, per rendere pubblica la “preoccupazione” che i salari dei lavoratori in Europa siano diventati troppo bassi.



Secondo l’Economist, nella maggior parte dei Paesi ad alto reddito il salario reale (al netto degli aumenti dei prezzi) è cresciuto in media dell’1% all’anno, dal 2000 a oggi – e nella fascia dei salari più bassi l’incremento è stato ancor più contenuto.

martedì 3 luglio 2018

Decreto Dignità: quanto di più a sinistra si sia visto da decenni in Italia

di MARCO TRAVAGLIO

In attesa di studiare nel dettaglio il primo decreto del governo Conte, battezzato “Dignità” dal vicepremier Di Maio e varato ieri dal Consiglio dei ministri, abbiamo già la netta sensazione che contenga qualcosa di buono.
Infatti, prim’ancora di vedere la luce, ha già registrato l’ostilità, nell’ordine, di: Confindustria cioè Pd renziano e calendiano, Mediaset cioè Forza Italia, aziende schiaviste che sfruttano i rider, lobby biscazziera e Giornale Unico Rosicante. Quando hai contro tanta bella gente, sorge il sospetto che tu abbia ragione.



Se poi ti vengono addosso anche Giuliano Cazzola, che addita al pubblico ludibrio le pericolose analogie fra alcuni passi del decreto e alcune proposte della Fiom-Cgil (manco fosse Cosa Nostra), e il Giornale di Sallusti, che scova con raccapriccio fra i consiglieri di Di Maio economisti di sinistra come Alleva e Tridico (manco fossero Riina e Provenzano), il sospetto diventa certezza.

lunedì 2 luglio 2018

COME SCUOTERE L’ESTABLISHMENT EUROPEO

Contrariamente al tenore dei commenti che circolano sui media italiani, generalmente critici sul debutto del nuovo governo al vertice UE, all’estero la visione dei “populisti” italiani che circola su molti importanti media è ben diversa: dopo il riconoscimento da parte di Eurointelligence dell’assertività italiana, il positivo resoconto di Bloomberg sull’accordo raggiunto dopo una nottata di lavori, l’articolo di Le Figaro che riconosce ai capi di governo italiano e austriaco il ruolo di nuovi leader europei, un altro commento, ancora da Bloomberg, che questa volta esalta la tattica seguita dal nostro governo nell’affrontare il difficile scontro all’interno dell’Unione per far valere finalmente gli interessi dell’Italia. Prossima tappa a settembre, il bilancio.

di Nikos Chrysoloras

I populisti di tutto il mondo che cercano di sfidare l’establishment farebbero bene a studiare la tattica del nuovo primo ministro italiano, Giuseppe Conte, che al suo primo vertice dei leader dell’Unione europea di giovedì ha ottenuto una serie di concessioni sulla migrazione.




Ecco una guida rapida su come ha fatto.

domenica 1 luglio 2018

La Vittoria è stato capire che l'Unione Europea è un sistema metodico di Arbitrio, Prepotenza, Slealtà ed Oppressione

di Maurizio Blondet

Conte è stato sconfitto? È stato raggirato da Merkel e Macron, come dice la Meloni? Non ha ottenuto niente, anzi meno di quel che ottenevano Gentiloni e Renzi, secondo Minniti?
La vittoria, se la vogliamo guardare in faccia, c’è. Evidente e chiara. 

Consiste nel prendere coscienza che non esiste “soluzione europea” al problema dei migranti. E nemmeno a nessun altro problema che ci riguardi. Che l’”Europa”non è che una accolta di furbastri che, mentre tu tratti duramente ma lealmente, fanno accordi sottobanco in piccole riunioni bilaterali di cui non ti dicono nulla.




Dunque ecco la vittoria: capire che la cosiddetta Unione Europea è un sistema metodico di arbitrio, prepotenza, slealtà ed oppressione.