Il Parlamento greco ieri notte ha approvato le nuove misure di austerità che consentono il cosiddetto “salvataggio” del Paese.
Per salvare la Grecia, i cittadini dovranno subire per la tredicesima volta il taglio alle pensioni e l’abbassamento della soglia di reddito esentasse.
Nel mentre che i politici votavano, un gruppo di giovani con il volto coperto ha cercato di irrompere al palazzo del parlamento con bottiglie molotov ma sono stati respinti dalle forze di polizia, che hanno lanciato gas lacrimogeni.
Il via libero del parlamento greco era necessario per alleggerire il debito ellenico e quindi sbloccare una nuova tranche di prestiti che la Grecia userà il prossimo luglio per rimborsare 7 miliardi di euro di debito ai suoi creditori, Ue, Bce e Fmi.
I cittadini greci, come vi abbiamo spiegato in un altro articolo, però sono allo stremo. Mercoledì scorso ci sono state infatti manifestazioni contro le nuove misure lacrime e sangue.
Keep Talking Greece, blog che ha raccontato la crisi greca dall’inizio, riporta l’accaduto. Di seguito la traduzione di Vocidallestero.it:
“Mercoledì, durante la grande protesta anti-austerità nel centro di Atene, la polizia ha sparato lacrimogeni contro i manifestanti. Migliaia di persone si sono unite al raduno sindacale nel giorno dello sciopero generale.
Persone incappucciate hanno iniziato a lanciare pietre contro le squadre dalla polizia antisommossa non appena la grande manifestazione di sindacati e partiti politici ha raggiunto il palazzo del Parlamento greco a Piazza Sintagma, nel centro di Atene.
La risposta della polizia è stata immediata: ha iniziato a sparare lacrimogeni contro i manifestanti.
I manifestanti hanno allora risposto con bottiglie molotov e hanno perfino attaccato la polizia con bastoni e mazze.
Nel giro di alcuni minuti l’area attorno a Piazza Sintagma e fuori dall’hotel Grand Bretania si è trasformata in un campo di battaglia.
Le immagini registrate dal vivo nel centro di Atene mostrano i manifestanti mentre usano pistole lanciarazzi.
Secondo i media gli scontri sarebbero stati avviati da un gruppo di circa un centinaio di persone che indossavano cappucci ed elmetti.
Gli incappucciati si sarebbero trovati alla fine del corteo organizzato dai sindacati dei settori pubblici e privati. Dopo gli scontri con la polizia le persone incappucciate avrebbero abbandonato la zona e si sarebbero dirette verso il quartiere di Exarchia.
Poco prima, il furgone di una stazione televisiva privata che registrava il raduno e le proteste anti-austerità sarebbe stato attaccato e danneggiato da ignoti.
Sono state danneggiate anche vetrine dei negozi.
Gruppi di “anti-autoritari” hanno espresso la propria frustrazione anche in altre città del paese.
A Tessalonica degli aggressori ignoti hanno gettato vernice fresca contro le mura della Camera di commercio e dell’industria.
In precedenza gli stessi avevano imbrattato slogan sulle mura dei negozi della principale via commerciale della città. Gli slogan dicevano “Spacca, dai fuoco, divertiti”
A Chania, sull’isola di Creta, sindacalisti e studenti si sono quasi scontrati tra loro per quale striscione dovesse essere esposto alla testa della marcia anti-austerità.
Migliaia di persone si sono unite alle proteste anti-austerità in tutto il paese il giorno prima che i parlamentari della coalizione di governo greca, formata da Syriza e dai Greci Indipendenti, votassero a favore di un nuovo pacchetto di misure di austerità per il valore di 4,9 miliardi di euro per il periodo 2018-2021.
Il paese è rimasto paralizzato a causa di uno sciopero generale di 24 ore il 17 maggio. I servizi pubblici sono rimasti chiusi e gli ospedali sono rimasti operativi solo con il personale di emergenza”.
fonte: Silenzi e Falsità
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