di Movimento 5 Stelle Europa
Dopo aver bloccato gli aiuti ai terremotati, dopo le parole del Ministro delle finanze tedesco, la Germania ha anche fatto registrare un nuovo record storico delle sue esportazioni, mantenendo un surplus commerciale abnorme superiore anche a quello della Cina (nel 2016 è stato di oltre 270 miliardi di Euro). Secondo dati diffusi in queste ore, le esportazioni tedesche - spinte da una moneta sottovalutata per la loro economia - hanno raggiunto il picco massimo di sempre su base mensile per un valore di 118,2 miliardi di Euro (segnando un surplus di 25,4 miliardi di Euro nel mese di marzo).
Il problema del surplus commerciale lo abbiamo già affrontato più volte ed è l'emblema della totale mancanza di equilibrio interno all'Eurozona. L'Euro è un regime di cambi fissi tra Paesi con profonde differenze. Da questo deriva uno sbilanciamento dell'assetto economico e finanziario.
Possiamo dirlo senza paura guardando i dati sul saldo delle partite correnti e i saldi Target2. Secondo Draghi, i saldi Target 2 rappresentano ciò che un Paese dovrebbe pagare alla BCE, o ricevere dalla BCE, per uscire dall'Euro. Un diritto della banca centrale, che è stato confutato tecnicamente da molti esperti, ma che rappresenta comunque la misura degli squilibri finanziari ed economici tra i singoli paesi all'interno di Eurolandia. Dalla tabella riportata sotto non ci sono molti dubbi: Germania, Lussemburgo e Olanda sono in pesante attivo. Controbilanciate da Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. Ad ogni attivo sui saldi Target2 corrisponde un passivo; ad ogni surplus corrisponde un deficit. E così via.
L'Eurozona, se proprio volesse funzionare, dovrebbe diventare un'area valutaria ottimale. Armonizzare diritto, fisco e creare le condizioni per la mobilità perfetta dei lavoratori (in un'area dove su 28 Paesi si parlano 24 lingue diverse) sembra una missione impossibile, ma le ricerche di diversi economisti hanno confermato che, per ottenere un risultato immediato, i tedeschi dovrebbero mettere sul piatto ogni anno circa 200 miliardi di Euro, per riequilibrare il surplus destabilizzante guadagnato ingiustamente ed in violazione delle regole europee, conferendoli verso i Paesi in sofferenza. Come si fa in tutte le aree valutarie ottimali.
I tedeschi purtroppo credono di andare bene economicamente per una loro innata capacità d'innovare e riformare, ma in realtà gran parte del loro successo è sicuramente da attribuire al vantaggio competitivo di una moneta sottovalutata rispetto alla loro economia. Il danno che ne stiamo subendo noi e gli altri Paesi del sud è arrivato in questi anni a cifre astronomiche e non possiamo più accettare questa situazione in silenzio.
Eccovi il bilancio dei Target2 (qui il documento completo):
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