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mercoledì 10 maggio 2017

Obama a Milano: l'arroganza dei ricchi e del potere

di Giorgio Cremaschi

Oramai il regime politico mediatico ci abitua a sentirci felici della più sfacciata arroganza dei ricchi e del potere. Se la stampa di oggi fosse stata operativa quando Maria Antonietta suggerì di distribuire brioches al popolo a cui mancava il pane, forse sarebbe riuscita a promuovere la regina di Francia come una persona sensibile e spiritosa.




Quello che a Milano pagano i tremila ricchi sfacciati e i loro famigliari per sentire mezz'ora di discorso di Obama, corrisponde a ciò che ricevono in un mese gran parte dei pensionati, al doppio di ciò che sempre in mese riceveranno gran parte di coloro che son rimasti in Almaviva, ad un mese di NASPI per il disoccupato che ha la fortuna di prenderla.


Mi fermo qui ma potrei andare avanti un mese.

A me tutto questo sembra una vergogna che annuncia vergogne, ma vedo invece che su tutti i mass media questa offesa ai poveri viene presentata come un grande evento progressista. Obama parlerà per mezz'ora di cibo corretto e rispettoso ad una platea di persone che han passato il tempo a mangiarsi il nostro paese. E prima di parlare a costoro Obama ha fatto qualche assaggino di buona cucina insieme ai vip dei vip, Marchionne, Montezemolo, Marcegaglia, Della Valle, Renzi, la crème della crème.

Quando i ricchi ed i potenti diventano così sfacciati è perché pensano di poterselo permettere, di aver vinto ogni ambito della lotta di classe contro i poveri, a cui solo resterebbe di ammirare lo sfarzo mentre stringono la cinghia.

È il ritorno al Medio Evo cui ci stanno rapidamente portando il capitalismo globale e le sue classi dirigenti, nelle quali destra e sinistra sono solo distinzioni per i gonzi.

La giustizia sociale nel mondo andrà sempre peggio, ed i mass media ci convinceranno che dobbiamo esserne felici, fino a che i ricchi ed i potenti non avranno di nuovo il timore della ghigliottina. In attesa di quel felice momento lasciatemi almeno esprimere tutto il mio disgusto per la mensa di Obama e per i suoi commensali.

PS: Ho saputo dalla stampa che Obama prenderebbe 350.000€ per mezz'ora di discorso. 11600€ al minuto, il più alto costo del lavoro del mondo, davanti ad una platea che quando si parla di lavoro o pensioni è solita dire che non ci sono i soldi...

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