Da questa considerazione discende quanto spiega di seguito: «Il trasferimento di pezzi di sovranità nazionali all’Europa non è mai fallito per colpa della Germania o dell’Italia, ma piuttosto della Francia».
«Macron e io siamo totalmente d’accordo su questo: ci sono due modi di rafforzare l’eurozona: cambiare i Trattati oppure farlo con pragmatismo attraverso il metodo intergovernativo. Modifiche dei Trattati richiedono l’unanimità e la ratifica nei Parlamenti nazionali o in alcuni Paesi addirittura il referendum. Siccome al momento non è realistico, dobbiamo provare ad andare avanti con gli strumenti esistenti, dunque attraverso lo sviluppo del trattato che regola il fondo salva-Stati Esm».
In sostanza Shäuble, e l’élite cultural-finanziaria che rappresenta, grazie alla vittoria di Macron sperano, con certa ragione, di portare a compimento la trasformazione dell’Unione europea da tempo agognata.
Si tratta di una Unione nei quali gli organi di rappresentanza dei singoli Stati, ovvero i Parlamenti, hanno margini di manovra più che limitati, stante che devono cedere all’Unione parte delle loro attuali prerogative.
Insomma, i governi dei Paesi membri dell’Unione saranno governi «senza portafoglio», per usare una terminologia nota alla politica italiana. A gestire il portafoglio sarà un ministro delle Finanze unico, non eletto da nessuno, ma cooptato dalla Casta che governa l’Europa secondo meccanismi iniziatici.
Shäuble e suoi propongono di portare a compimento tale progetto eludendo i Trattati, attraverso quel che lui definisce un meccanismo pragmatico e realista, e che altri, invece, potrebbero a ben ragione definire eversivo.
Peraltro, quel che si propone non è la cessione virtuosa di parte della sovranità dagli Stati membri all’Europa, ma di una sottrazione della stessa da parte degli organismi europei e della Casta cultural-finanziaria di cui sono espressione.
Nelle elezioni francesi Marine Le Pen è stata inseguita dall’accusa di voler distruggere l’Europa. Si veda come tale conseguenza sia resa più probabile dalla vittoria del suo avversario.
L’Unione europea, infatti, sembra destinata a trasformarsi in un luogo politico-geografico nel quale gli organi di rappresentanza, dei singoli membri e comunitari, sono svuotati di ogni potere, simulacri di una sovranità ormai sottratta alla comunità formata dai cittadini del Vecchio continente per essere consegnata a una casta cultural-finanziaria che non ha alcuna legittimità democratica.
Shäuble e suoi propongono di portare a compimento tale progetto eludendo i Trattati, attraverso quel che lui definisce un meccanismo pragmatico e realista, e che altri, invece, potrebbero a ben ragione definire eversivo.
Peraltro, quel che si propone non è la cessione virtuosa di parte della sovranità dagli Stati membri all’Europa, ma di una sottrazione della stessa da parte degli organismi europei e della Casta cultural-finanziaria di cui sono espressione.
Nelle elezioni francesi Marine Le Pen è stata inseguita dall’accusa di voler distruggere l’Europa. Si veda come tale conseguenza sia resa più probabile dalla vittoria del suo avversario.
L’Unione europea, infatti, sembra destinata a trasformarsi in un luogo politico-geografico nel quale gli organi di rappresentanza, dei singoli membri e comunitari, sono svuotati di ogni potere, simulacri di una sovranità ormai sottratta alla comunità formata dai cittadini del Vecchio continente per essere consegnata a una casta cultural-finanziaria che non ha alcuna legittimità democratica.
fonte: l'AntiDiplomatico
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