di Simone Ongari
La caduta del muro di Berlino nel 1989 ha rappresentato la vittoria del “mondo libero” capitalista sulla “barbara dittatura” socialista. Da allora la lotta di classe è stata superata dalla nuova società liquida capitalista globale per il quale mercati, produzioni, consumi, modi di vivere e di pensare vengono connessi su scala mondiale, grazie ad un continuo flusso di scambi che tende a unificarli. Ciò permette al Capitale del XXI secolo di agire libero da ogni vincolo violando palesemente l’indipendenza degli stati nazionali.
E’ proprio qui che si sono rivolti tutti gli atti politici volti verso la cessione di sovranità ad entità sovranazionali, tipo l’UE, che hanno privato la popolazione europea, specialmente quella del sud, del lavoro e di ogni tutela, consegnando nelle mani dei mai eletti tecnocrati il destino di intere nazioni.
Ultimi Post
mercoledì 31 agosto 2016
martedì 30 agosto 2016
Brexit? Fa bene a tutti. E se lo dice una grande banca come UBS…
Onore al merito di Ubs, sì proprio la grande banca svizzera. Perché, a scanso di errori, è il primo fra i grandi istituti di credito a parlare del Brexit in termini oggettivi, in decisa controtendenza rispetto alla stampa specializzata, soprattutto del Financial Times, che per tutta l’estate ha descritto l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue a tinte foschissime; enfatizzando qualunque notizia negativa e ignorando o minimizzando – in home page – quelle positive, dimostrando uno zelo – spiace constatarlo – quasi da propagandista.
Il quotidiano color salmone si è fatto grigio, ma evidentemente non ha convinto tutti, certo non Ubs, che a firma del proprio Global Chief Investment Officer Wealth Management, Mark Haefele, nell’ultima lettera agli investitori l'”Ubs House View Monthly Letter”, ha proposto queste brevi e significative riflessioni
L’Italia è, oramai, un recinto dal quale, per colpa di questa Politica, tutti cercano di scappare!
Giunge la fine d’Agosto, le vacanze svaniscono nel ricordo e subito partono i buoni propositi per l’anno nuovo, ossia per l’anno che inizia dopo le ferie estive, poiché questo è il vero inizio d’anno per gli aspetti economici e per le buone intenzioni da attuare. Arriva, puntualissimo, il Meeting di Comunione e Liberazione: subito dopo – ad ufficializzare, con i placet dell’alta borghesia – arriva Cernobbio, dove si buttano col sorriso sulle labbra propositi e suggerimenti e si decide che tutto va bene così, Madama la Marchesa, avanti mezza, timone al centro. Peccato che quest’anno, anche il livello delle frottole, sia drammaticamente sceso.
Il primo a raccontare la sua è un personaggio, Mattarella: si dice sia il Presidente della Repubblica, ma non si fa mai vedere né sentire, in atti e parole.
lunedì 29 agosto 2016
Muore il TTIP? Attenzione al Piano B delle multinazionali
Il TTIP non è ancora fallito. E l'accordo con il Canada arriva in suo soccorso. I prossimi appuntamenti contro il trattato CETA.
di Stop TTIP
Il Ttip è "di fatto fallito perché noi europei non possiamo accettare supinamente le richiesta americane". La dichiarazione clamorosa è del ministro dell'economia tedesco Sigmar Gabriel che sul canale tv Zdf ha cantato il de profundis per un negoziato di liberalizzazione commerciale, quello tra Europa e Stati Uniti, che di fatto morto ancora non è.
E' da mesi che il primo ministro francese per primo, seguito da molti altri leader politici europei, si affrettano a distogliere lo sguardo dei loro cittadini da un negoziato che, nel frattempo, a Bruxelles procede, anche se senza clamore o particolari risultati.
L'U.E.Progetto di dominio USA in tre fasi
di ROSANNA SPADINI
Tempi da leggenda e sirene di guerra … mentre per la prima volta dalla fine della guerra fredda, il governo tedesco si appresta a varare un "Piano di Difesa Civile" per fare fronte ad eventuali emergenze catastrofiche, terrorismo, incidenti nucleari e conflitti armati. Il documento di 69 pagine insiste sul rafforzamento delle strutture sanitarie e sull'implementazione di un sistema d'allarme affidabile, preme per il supporto dei civili alle forze armate, e soprattutto invita la popolazione a fare scorta di acqua, due litri a persona per 5 giorni, e specialmente di alimenti che siano sufficienti per 10 giorni.
Queste misure, spiega il piano di emergenza, sarebbero necessarie per istruire in modo appropriato i cittadini, perché in un prossimo futuro "non si possono escludere situazioni che minacciano la vita e l'esistenza delle persone".
Tempi da leggenda e sirene di guerra … mentre per la prima volta dalla fine della guerra fredda, il governo tedesco si appresta a varare un "Piano di Difesa Civile" per fare fronte ad eventuali emergenze catastrofiche, terrorismo, incidenti nucleari e conflitti armati. Il documento di 69 pagine insiste sul rafforzamento delle strutture sanitarie e sull'implementazione di un sistema d'allarme affidabile, preme per il supporto dei civili alle forze armate, e soprattutto invita la popolazione a fare scorta di acqua, due litri a persona per 5 giorni, e specialmente di alimenti che siano sufficienti per 10 giorni.
Queste misure, spiega il piano di emergenza, sarebbero necessarie per istruire in modo appropriato i cittadini, perché in un prossimo futuro "non si possono escludere situazioni che minacciano la vita e l'esistenza delle persone".
domenica 28 agosto 2016
Sul filo del Rasoio della Terza Guerra Mondiale
di Giulietto Chiesa
«La situazione attuale mi ricorda quella dell'inizio del XX secolo, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Ci sono due unioni di possenti Stati (USA e Europa da un lato, Russia, Cina, Iran dall'altro) che si propongono di dominare e non intendono arretrare l'una di fronte all'altra. Mai nella storia una situazione analoga si è conclusa in pace. Sono convinto che ci sarà una Terza Guerra Mondiale.
La Russia odierna è del tutto differente dall'Unione Sovietica. Quest'ultima era composta di Repubbliche che potevano essere spinte alla separazione, spiegando loro che, separandosi, avrebbero vissuto meglio.
Steven Rockefeller, l'ultimo rampollo della dinastia, ha fatto - dai teleschermi di "Goodbye America" - questa dichiarazione. Ve la propongo, per la nostra comune riflessione:
«La situazione attuale mi ricorda quella dell'inizio del XX secolo, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Ci sono due unioni di possenti Stati (USA e Europa da un lato, Russia, Cina, Iran dall'altro) che si propongono di dominare e non intendono arretrare l'una di fronte all'altra. Mai nella storia una situazione analoga si è conclusa in pace. Sono convinto che ci sarà una Terza Guerra Mondiale.
La Russia odierna è del tutto differente dall'Unione Sovietica. Quest'ultima era composta di Repubbliche che potevano essere spinte alla separazione, spiegando loro che, separandosi, avrebbero vissuto meglio.
sabato 27 agosto 2016
Ecco come trovare i Soldi per la ricostruzione e prendere in mano il nostro destino, prima che sia troppo Tardi ( Video da non Perdere )
di FABIO CONDITI
Anche se mi occupo di economia, sono pur sempre un ingegnere strutturista originario delle Marche, quindi so cosa significa un terremoto, non solo per averlo vissuto più volte come cittadino, ma anche e soprattutto perché ho visionato per lavoro molti edifici più o meno lesionati. E' una esperienza traumatizzante, perché ti viene subito da pensare alle persone che ci vivevano. Noi abbiamo la percezione che gli edifici siano destinati alla nostra protezione, sia nei confronti delle intemperie che delle aggressioni, facciamo fatica a pensare che possano mettere a rischio la nostra vita.
In realtà possono crollarci addosso, se non sono stati costruiti secondo determinate regole sismiche, che oggi abbiamo le conoscenze ed i materiali per applicarle a qualunque edificio.
Anche se mi occupo di economia, sono pur sempre un ingegnere strutturista originario delle Marche, quindi so cosa significa un terremoto, non solo per averlo vissuto più volte come cittadino, ma anche e soprattutto perché ho visionato per lavoro molti edifici più o meno lesionati. E' una esperienza traumatizzante, perché ti viene subito da pensare alle persone che ci vivevano. Noi abbiamo la percezione che gli edifici siano destinati alla nostra protezione, sia nei confronti delle intemperie che delle aggressioni, facciamo fatica a pensare che possano mettere a rischio la nostra vita.
In realtà possono crollarci addosso, se non sono stati costruiti secondo determinate regole sismiche, che oggi abbiamo le conoscenze ed i materiali per applicarle a qualunque edificio.
venerdì 26 agosto 2016
Quanto ci costa la Riforma Costituzionale?
di Guglielmo Forges Davanzati
Matteo Renzi ha motivato la riforma costituzionale anche con l’obiettivo di ridurre i “costi della politica”, quantificati, in caso di vittoria del SI, in un miliardo di euro. Anche ammettendo che una Costituzione debba essere riformata per risparmiare, i conti non tornano, né è dato sapere da dove vien fuori l’importo stimato da Palazzo Chigi. Va poi aggiunto che la politica ha necessariamente un costo e che la delegittimazione dell’attuale classe politica – che, in un Paese di caste, è la “casta” per eccellenza – non giustifica in alcun modo la revisione di 47 articoli della Costituzione: se l’obiettivo è risparmiare, lo si può fare molto più semplicemente riducendo gli emolumenti dei parlamentari, dei ministri, dello stesso Presidente del Consiglio.
Matteo Renzi ha motivato la riforma costituzionale anche con l’obiettivo di ridurre i “costi della politica”, quantificati, in caso di vittoria del SI, in un miliardo di euro. Anche ammettendo che una Costituzione debba essere riformata per risparmiare, i conti non tornano, né è dato sapere da dove vien fuori l’importo stimato da Palazzo Chigi. Va poi aggiunto che la politica ha necessariamente un costo e che la delegittimazione dell’attuale classe politica – che, in un Paese di caste, è la “casta” per eccellenza – non giustifica in alcun modo la revisione di 47 articoli della Costituzione: se l’obiettivo è risparmiare, lo si può fare molto più semplicemente riducendo gli emolumenti dei parlamentari, dei ministri, dello stesso Presidente del Consiglio.
La differenza tra la solidarietà e la civiltà: lo Stato
da Rete MMT
La tragedia del terremoto nel Lazio e nelle Marche ci lascia sgomenti. Dietro ogni storia una tragedia, una famiglia distrutta e un territorio che dovrà ritrovare la propria identità.
La tragedia del terremoto nel Lazio e nelle Marche ci lascia sgomenti. Dietro ogni storia una tragedia, una famiglia distrutta e un territorio che dovrà ritrovare la propria identità.
Singolarmente, gli attivisti di Rete MMT si stanno adoperando per rispondere agli appelli di solidarietà con donazioni o piccoli aiuti concreti. Come associazione di divulgazione economica ci impegniamo affinché sia presente lo Stato.
L'impegno dei singoli è importante ma lo Stato è indispensabile. Lo è in termini di tempestivo intervento (Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, dei medici,ecc) e lo sarà quando ci sarà da sostenere un territorio che si vorrà rialzare e ripensare al futuro.
L'impegno dei singoli è importante ma lo Stato è indispensabile. Lo è in termini di tempestivo intervento (Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, dei medici,ecc) e lo sarà quando ci sarà da sostenere un territorio che si vorrà rialzare e ripensare al futuro.
giovedì 25 agosto 2016
Terremoti: 121 miliardi di danni, prevenire ne costerebbe 40, ma la politica preferisce le mancette
Mettere in sicurezza l’Italia costa la metà dell'abolizione delle tasse sulla prima casa, un terzo di quanto abbiamo speso per ricostruire dopo sismi distruttivi negli ultimi 48 anni. In un Paese in cui ancora tre case su quattro sono fuori norma sarebbe la prima cosa da fare. E invece
di Francesco Cancellato
Sicilia, Friuli-Venezia Giulia, Campania, Basilicata, Marche, Umbria, Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna, Lombardia, Lazio. Sono ledodici regioni italiane (su venti) colpite da un terremoto a carattere distruttivo tra il 14 gennaio del 1968, data in cui tremò la terra del Belice e il 24 agosto del 2016, in cui i sommovimenti del sottosuolo hanno fatto morti e macerie tra il Lazio e le Marche.
Dodici su venti. Otto terremoti in quarantotto anni, uno ogni sei. Trenta negli ultimi centocinquant’anni, uno ogni cinque.
Dodici su venti. Otto terremoti in quarantotto anni, uno ogni sei. Trenta negli ultimi centocinquant’anni, uno ogni cinque.
Contano solo Banche, Tesoro e Nanocrati UE coalizzati a sostegno del Signoraggio Bancario: i Cittadini hanno meno diritti degli animali
di Marco Saba
Il segreto di Stato e il segreto del Consiglio di Stato
L’ultimo capitolo della saga bancaria è senz’altro quello con cui il Consiglio di Stato ha negato l’accesso ai giornalisti al testo dei contratti sui derivati sottoscritti dal MEF e dalle 19 banche estere che tengono in pugno il paese, le cosiddette “Specialiste in titoli di Stato”. (1)
Tutto origina dal fatto che lo Stato italiano non vuole emettere direttamente la moneta sovrana a corso legale, ma preferisce che siano le banche private a farlo, senza alcuna contropartita positiva ma anzi, con gravi danni all’economia nazionale.
Ovvero: un “debito pubblico” di oltre 2.100 miliardi di euro che non trova un “credito pubblico” sufficiente ad eliminarne la necessità.
Il segreto di Stato e il segreto del Consiglio di Stato
L’ultimo capitolo della saga bancaria è senz’altro quello con cui il Consiglio di Stato ha negato l’accesso ai giornalisti al testo dei contratti sui derivati sottoscritti dal MEF e dalle 19 banche estere che tengono in pugno il paese, le cosiddette “Specialiste in titoli di Stato”. (1)
Tutto origina dal fatto che lo Stato italiano non vuole emettere direttamente la moneta sovrana a corso legale, ma preferisce che siano le banche private a farlo, senza alcuna contropartita positiva ma anzi, con gravi danni all’economia nazionale.
Ovvero: un “debito pubblico” di oltre 2.100 miliardi di euro che non trova un “credito pubblico” sufficiente ad eliminarne la necessità.
mercoledì 24 agosto 2016
Terremoto: E' Emergenza Sangue
Evitare di percorrere la Salaria se proprio non è necessario. I soccorsi passano di lì e meno ostacoli ci sono meglio è.
La Protezione civile ricorda che sono attivi i seguenti numeri verdi: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803 555.
Fonte: Il Blog delle Stelle
M5s: “Euro, chi lo difende è anti-europeista. Gli Italiani scelgano se tenerlo con un Referendum”
Un post sul sito di Beppe Grillo, citando l'analisi di Joseph Stiglitz, premio Nobel per l'economia, sostiene la necessità di una consultazione popolare sulla moneta unica che è la "rovina d'Europa"
“Oggi chi si ostina a difendere la moneta unica è il più grande anti-europeista della storia. Il Movimento 5 Stelle conferma la sua posizione: è imperativo far scegliere al popolo sovrano – all’intero popolo italiano – il destino del progetto Euro attraverso lo strumento referendario”.
E “parlare di Euro, di soluzioni alternative e in generale il prepararsi tecnicamente all’uscita dalla moneta unica non deve essere considerato come un atto sovversivo, ma di responsabilità politica“.
“Oggi chi si ostina a difendere la moneta unica è il più grande anti-europeista della storia. Il Movimento 5 Stelle conferma la sua posizione: è imperativo far scegliere al popolo sovrano – all’intero popolo italiano – il destino del progetto Euro attraverso lo strumento referendario”.
E “parlare di Euro, di soluzioni alternative e in generale il prepararsi tecnicamente all’uscita dalla moneta unica non deve essere considerato come un atto sovversivo, ma di responsabilità politica“.
E' normale che un Paese, gli USA, vietino al Governo Legittimo di un altro Paese, la Siria , di operare sul proprio Territorio?
di Maurizio Blondet
Buttata la maschera, l'America minaccia MILITARMENTE Siria e Russia; ammette di avere sul territorio siriano commandos e truppe americane che combattono contro il governo di Damasco a favore dei separatisti curdi; crea un "no fly-zone" di fatto sulla particella di territorio siriano che ha promesso ai curdi di rendere indipendente.
Il generale Stephen Townsend, comandante delle forze Usa in Iraq e Siria, ha dichiarato: "Abbiamo informato i russi di cosa siamo pronti a fare: ci difenderemo se minacciati".
Buttata la maschera, l'America minaccia MILITARMENTE Siria e Russia; ammette di avere sul territorio siriano commandos e truppe americane che combattono contro il governo di Damasco a favore dei separatisti curdi; crea un "no fly-zone" di fatto sulla particella di territorio siriano che ha promesso ai curdi di rendere indipendente.
Il generale Stephen Townsend, comandante delle forze Usa in Iraq e Siria, ha dichiarato: "Abbiamo informato i russi di cosa siamo pronti a fare: ci difenderemo se minacciati".
L'antefatto sono i combattimenti in corso nel nord, ad Hasakah, tra le truppe siriane e la milizia curda dell'YPG, spalleggiata da centinaia di commandos americani. Qui è una specie di situazione analoga a quella di Aleppo, ma rovesciata: l'esercito siriano occupa la città, ma è circondato dalle milizie curde.
martedì 23 agosto 2016
L'Italia è ferma. Renzi tenta disperatamente di rimanere agganciato al Potere con iniziative Spot "Acchiappa Voti"
di Mario Seminerio
La prima stima della variazione del Pil italiano nel secondo trimestre conferma che la nostra economia resta intrappolata in un quadro di persistente stagnazione: un torpore che non viene scosso neppure da condizioni esterne eccezionalmente favorevoli. La crescita nulla nel trimestre e dello 0,7% sull’anno ci allontana da quell’1% che pare essere il nostro massimo potenziale. Con un tasso di occupazione e partecipazione alla forza lavoro tra i più bassi al mondo e una crescita della produttività che resta pressoché nulla, difficile attendersi molto di più, malgrado l’ossessiva grancassa sulla creazione di nuova occupazione per misteriosa mano del Jobs Act.
Considerando quel che ci stanno preparano i 'Padroni Universali', l'Italia non può arrivare al 2018 per Votare, è urgente svoltare!
di Giulietto Chiesa
A volte i "padroni universali" (così li chiamò, qualche tempo fa, il premio Nobel per l'economia, Paul Krugman) lanciano messaggi chiari. Di regola si informano, tra loro, in modo criptico. Ma questa volta due cose sono evidenti: 1) chi parla è uno di loro; 2) la situazione è critica.
Chi è che parla? Il RIT, ovvero il Rothschild International Trust, il cui presidente è Jacob Rothschild. Sul sito del RIT è apparsa nei giorni scorsi una nota che dire sorprendente è poco. "I sei mesi che stiamo esaminando hanno dimostrato che i banchieri centrali continuano a portare avanti il più grande esperimento in politica monetaria della storia del mondo". Così scrive il rapporto.
E' tuttora in corso un "esperimento", che non ha precedenti nella storia moderna. Questo "esperimento" (è la prima volta che il termine appare a quei livelli) è realizzato da un pugno di uomini, cioè i "banchieri centrali".
lunedì 22 agosto 2016
Weidmann, che tutti ritengono l'erede di Draghi alla BCE, spinge per abolire le pensioni in tutta Europa
di Claudio Conti
Non appena la crisi ricorda a tutti di non esser mai finita, Si alza immediatamente la voce ammonitrice di chi reclama più austerità sui conti pubblici (tacendo sempre sull'insostenibilità di quello privato, soprattutto).
E il più autorevole "austero resta ancora il presidente della banca centrale tedesca, Jens Weidmann.
Fin qui sembra il solito gioco, ma stavolta l'invito cattivo è rivolto al proprio paese, la Germania. Il bollettino mensile di Bundesbank recita infatti: "Un allungamento della vita lavorativa - scrivono gli economisti tedeschi - non dovrebbe essere un tabu ma deve, anzi, essere considerato come un elemento fondamentale" per garantire la sostenibilità del sistema e il tasso di sostituzione.
L'Italia di Renzi preoccupa gli Stati Uniti
Ma che succede? Tutti i più importanti giornali anglosassoni, e non solo loro, guardano alla situazione italiana con improvviso interesse.
Vale per il Wall Street Journal e per il New York Times, per il Financial Times e per L'Economist. Ma non è l'Italia che non cresce quella che preoccupa Wall Street e la City of London. E' l'italia che potrebbe votare "no" al referendum d'autunno sulla "deforma" costituzionale. Le lamentazioni sono forti e prolungate. Gli scenari sono oscuri.
di Giulietto Chiesa
E se gl'italiani dicessero davvero no?
Per il Wall Street Journal sarebbe un caso "più importante del Brexit".
El Pais (che in Spagna è il giornale più filo-americano, come ormai lo è, in Italia, la Repubblica), dedica un editoriale per definire l'Italia "il malato d'Europa".
Per il Wall Street Journal sarebbe un caso "più importante del Brexit".
El Pais (che in Spagna è il giornale più filo-americano, come ormai lo è, in Italia, la Repubblica), dedica un editoriale per definire l'Italia "il malato d'Europa".
domenica 21 agosto 2016
Gran Bretagna: ma dopo il Brexit non ci doveva essere l'Apocalisse? .... della serie i Pecoroni siamo Noi!
di Giuseppe Drago
Rispondendo alla signora Sgamotta de “Linkiesta”, si vuole sottolineare l’allarmismo prodotto dal suo scritto, senza peraltro essere supportato da dati. Si vogliono così evidenziare le conseguenze della Brexit ed i suoi infausti scenari futuri.
Si parla di aumento dello 0,6% dell’inflazione, facendo credere, così come fece il Corriere a suo tempo, che si tratti di una impennata tutta insieme e tutta di colpo, dal novembre 2014 ad oggi. Bene, i dati ci dicono invece che
Rispondendo alla signora Sgamotta de “Linkiesta”, si vuole sottolineare l’allarmismo prodotto dal suo scritto, senza peraltro essere supportato da dati. Si vogliono così evidenziare le conseguenze della Brexit ed i suoi infausti scenari futuri.
Si parla di aumento dello 0,6% dell’inflazione, facendo credere, così come fece il Corriere a suo tempo, che si tratti di una impennata tutta insieme e tutta di colpo, dal novembre 2014 ad oggi. Bene, i dati ci dicono invece che
La grande truffa del Referendum Costituzionale voluto dai Potentati Finanziari
di Luciano Lago
Mentre il coro servile dei media di regime ci presenta la contro-riforma costituzionale adottata dal governo Renzi, il denominato DDL Boschi , come ” la più importante razionalizzazione delle istituzioni mai realizzata nel nostro paese”, messa in opera da quella che sarebbe una “classe politica nuova”, giovane e risoluta, i più qualificati giuristi indipendenti ci avvisano che, in realtà, ci troviamo di fronte ad “una delle più grandi mistificazioni politiche e culturali degli ultimi 50 anni di Storia di questa Repubblica”.
Mentre il coro servile dei media di regime ci presenta la contro-riforma costituzionale adottata dal governo Renzi, il denominato DDL Boschi , come ” la più importante razionalizzazione delle istituzioni mai realizzata nel nostro paese”, messa in opera da quella che sarebbe una “classe politica nuova”, giovane e risoluta, i più qualificati giuristi indipendenti ci avvisano che, in realtà, ci troviamo di fronte ad “una delle più grandi mistificazioni politiche e culturali degli ultimi 50 anni di Storia di questa Repubblica”.
sabato 20 agosto 2016
In Ungheria venti anti U.E. Si prepara un'altro " Country Out "?
di F. William Engdahl
Sarà l’Ungheria la prossima nazione ad uscire dalla traballante ‘Unione europea? La questione non è affatto così inverosimile come potrebbe sembrare. Il 2 ottobre, gli elettori in Ungheria parteciperanno a un referendum nazionale per votare se acconsentono alla immissione forzata di migranti in Ungheria da parte dell’UE oppure no.
Si tratta di una questione importante in Ungheria, una terra di gente fiera e fermamente indipendente che hanno subito 150 anni del dominio ottomano; guerre con Asburgo- Austria fino a quando il compromesso austro-ungarico del 1867 ha creato una convivenza pacifica sotto la duplice monarchia d’Austria-Ungheria.
venerdì 19 agosto 2016
Poteri Forti e Migrazioni: falsa Morale, veri interessi
di Marco Della Luna
I poteri (interessi) forti, attraverso i media da loro gestiti, giustificano l’immigrazione di massa come rimedio alla denatalità dei paesi occidentali.
La giustificazione non regge perché quelli sono i medesimi poteri (interessi) forti che hanno indotto la denatalità (soprattutto) attraverso la loro politica monetaria deflazionistica e recessiva la quale, assieme al modello sociale ad essa collegato, al contrario delle sue promesse di sviluppo e stabilità, ha tolto lavoro e prospettive per il futuro, nonché partecipazione democratica.
Sono i medesimi poteri (interessi) forti che mantengono quella politica nonostante i suoi effetti, e che con essa si sono arricchiti e potenziati politicamente.
I poteri (interessi) forti, attraverso i media da loro gestiti, giustificano l’immigrazione di massa come rimedio alla denatalità dei paesi occidentali.
La giustificazione non regge perché quelli sono i medesimi poteri (interessi) forti che hanno indotto la denatalità (soprattutto) attraverso la loro politica monetaria deflazionistica e recessiva la quale, assieme al modello sociale ad essa collegato, al contrario delle sue promesse di sviluppo e stabilità, ha tolto lavoro e prospettive per il futuro, nonché partecipazione democratica.
Sono i medesimi poteri (interessi) forti che mantengono quella politica nonostante i suoi effetti, e che con essa si sono arricchiti e potenziati politicamente.
L'Elite ora hanno Paura e si Organizzano per disarmare il Popolo
di Luciano Lago
Le decisioni adottate nel corso del 2015 dalle autorità europee, prima in tema di sanzioni (alla Russia) ed austerità e successivamente in tema di immigrazione, hanno determinato una ondata di malcontento fra l’opinione pubblica tedesca che si ritiene danneggiata da questi provvedimenti che ha contagiato anche gli altri paesi (dell’Est e dell’Ovest) causando l’ascesa dei partiti nazionalisti ed anti Europei, dall’Austria alla Repubbica Ceka, alla Francia, dove il partito della Le Pen incontra sempre maggiori consensi, fino alla stessa Germania dove la popolarità della Merkel è ormai precipitata ai minimi storici.
Nonostante questo le autorità europee di Bruxelles, come anche la Merkel nella stessa Germania, proseguono le loro politiche improntate alla austerità neoliberista e, nel caso della Germania, ai tentativo forzoso di integrazione dei profughi e migranti nel sistema di lavoro tedesco.
Le decisioni adottate nel corso del 2015 dalle autorità europee, prima in tema di sanzioni (alla Russia) ed austerità e successivamente in tema di immigrazione, hanno determinato una ondata di malcontento fra l’opinione pubblica tedesca che si ritiene danneggiata da questi provvedimenti che ha contagiato anche gli altri paesi (dell’Est e dell’Ovest) causando l’ascesa dei partiti nazionalisti ed anti Europei, dall’Austria alla Repubbica Ceka, alla Francia, dove il partito della Le Pen incontra sempre maggiori consensi, fino alla stessa Germania dove la popolarità della Merkel è ormai precipitata ai minimi storici.
Nonostante questo le autorità europee di Bruxelles, come anche la Merkel nella stessa Germania, proseguono le loro politiche improntate alla austerità neoliberista e, nel caso della Germania, ai tentativo forzoso di integrazione dei profughi e migranti nel sistema di lavoro tedesco.
giovedì 18 agosto 2016
La conferma che è lo Stato a determinare la nostra condizione di Povertà o Ricchezza c'è.
E' direttamente dalle pagine del Sole 24 Ore che emerge clamorosamente la pacata ammissione che conferma la Bontà di quei concetti, più volte enunciati nelle pagine di questo Blog, in materia di Macroeconomia e di Creazione della Moneta da parte del Sistema Stato/Banca Centrale. Concetto questo che la maggior parte delle persone si rifiuta di credere ed accettare ritenendolo utopistico e privo di fondamento.
Ecco la Clamorosa ammissione su Il Sole 24 Ore di qualche mese fa: si può stampare denaro e darlo ai cittadini senza indebitare nessuno.
Nel saggio intitolato L’illusione della libertà, ho sostenuto che se ci fosse la volontà si potrebbe creare denaro dal nulla e darlo ai cittadini, in modo che tutti dispongano di un reddito che consenta di vivere dignitosamente, senza indebitare nessuno né pretendere nulla in cambio.
Ecco la Clamorosa ammissione su Il Sole 24 Ore di qualche mese fa: si può stampare denaro e darlo ai cittadini senza indebitare nessuno.
Nel saggio intitolato L’illusione della libertà, ho sostenuto che se ci fosse la volontà si potrebbe creare denaro dal nulla e darlo ai cittadini, in modo che tutti dispongano di un reddito che consenta di vivere dignitosamente, senza indebitare nessuno né pretendere nulla in cambio.
mercoledì 17 agosto 2016
GRAZIE A RENZI SAREMO COSI' POVERI DA FAR INVIDIA AL TERZO MONDO
La pressione fiscale resterà sempre inchiodata sopra il 43% per altri quattro anni. Non accennerà a calare, fatta eccezione per lievissime riduzioni in alcuni anni, il peso delle tasse sulle famiglie e imprese italiane tra il 2015 e il 2018.
Quest’anno il macigno tributario si attesterà al 43,4% del pil, restando di fatto allo stesso livello del 2013 e del 2014, e schizzerà fino al 43,6% nel 2016; poi una impalpabile diminuzione: 43,3% nel 2017 e 43,2% nel 2018.
Quattro anni di pressione fiscale insostenibile provocata da un aumento delle entrate tributarie, nel quinquennio, di oltre 45 miliardi di euro.
martedì 16 agosto 2016
50 volte NO all’Euro
di Paolo Becchi e Fabio Dragoni
Mentre tutti i giornali sono pieni e zeppi di Italicum – condito ormai nelle salse più diverse – e di ragioni per il sì o il no ad un referendum su una revisione costituzionale da vero sballo, vi offriremo un piccolo manuale di salvezza nazionale su due temi che riteniamo veramente decisivi per la sorte del nostro Paese e di cui solo Libero parla. L’euro da una parte e l’Unione Europea dall’altra. Il primo è un cappio al collo che sta inesorabilmente umiliando e devastando un Paese che nel dopoguerra ha dimostrato – invece – di saper brillantemente camminare e correre sulle sue gambe fino a diventare una delle principali potenze manifatturiere del pianeta. La seconda è una gabbia soffocante che limita la nostra sovranità in spregio ai più elementari principi di libertà.
Riconquistare la propria indipendenza monetaria è condizione necessaria – anche se non sufficiente – per tornare a crescere.
Mentre tutti i giornali sono pieni e zeppi di Italicum – condito ormai nelle salse più diverse – e di ragioni per il sì o il no ad un referendum su una revisione costituzionale da vero sballo, vi offriremo un piccolo manuale di salvezza nazionale su due temi che riteniamo veramente decisivi per la sorte del nostro Paese e di cui solo Libero parla. L’euro da una parte e l’Unione Europea dall’altra. Il primo è un cappio al collo che sta inesorabilmente umiliando e devastando un Paese che nel dopoguerra ha dimostrato – invece – di saper brillantemente camminare e correre sulle sue gambe fino a diventare una delle principali potenze manifatturiere del pianeta. La seconda è una gabbia soffocante che limita la nostra sovranità in spregio ai più elementari principi di libertà.
Riconquistare la propria indipendenza monetaria è condizione necessaria – anche se non sufficiente – per tornare a crescere.
lunedì 15 agosto 2016
Dopo il Jobs Act di Renzi/Poletti per i Lavoratori nessun diritto, neanche il Diritto di Satira
di Daniela Padoan
Brutti tempi, quelli in cui il diritto d’espressione e di satira, per quanto estrema, vale per Charlie Hebdo ma non per gli operai che manifestano in modo pacifico fuori dai cancelli della fabbrica che li ha messi in cassa integrazione. Brutti tempi davvero, se l’espressione della protesta deve essere pagata con un licenziamento notificato dall’azienda e considerato legittimo dal giudice del lavoro, ovvero dalla figura istituzionale chiamata a giudicare mettendo su pari piatti della bilancia i potenti e gli inermi: da un lato – in questo caso – la Fiat, dall’altro cinque operai ex cassintegrati che cercavano, nel silenzio dei media e nell’indifferenza generale, di urlare il proprio dolore per il suicidio di due compagni di cassa integrazione a zero ore.
Brutti tempi, quelli in cui il diritto d’espressione e di satira, per quanto estrema, vale per Charlie Hebdo ma non per gli operai che manifestano in modo pacifico fuori dai cancelli della fabbrica che li ha messi in cassa integrazione. Brutti tempi davvero, se l’espressione della protesta deve essere pagata con un licenziamento notificato dall’azienda e considerato legittimo dal giudice del lavoro, ovvero dalla figura istituzionale chiamata a giudicare mettendo su pari piatti della bilancia i potenti e gli inermi: da un lato – in questo caso – la Fiat, dall’altro cinque operai ex cassintegrati che cercavano, nel silenzio dei media e nell’indifferenza generale, di urlare il proprio dolore per il suicidio di due compagni di cassa integrazione a zero ore.
domenica 14 agosto 2016
L'Europa e l'Euro promuovono il Nuovo Medioevo
Ormai dovrebbero essere chiari a tutti i veri motivi delle migrazioni di massa indotte, che, sfruttando la destabilizzazione volutamente provocata in alcuni Paesi Africani, stanno spostando un numero enorme di famiglie verso i territori Europei. Le vere motivazioni legate a questi spostamenti biblici sono rappresentate dalla necessità di creare una spaccatura sociale all'interno delle Comunità Nazionali Europee in modo da indebolirne la forza di coesione e di ribellione dinanzi ai cambiamenti epocali in atto in termini di diritti e welfare, e, la necessità di abbassare i salari in modo da recuperare competitività nei confronti dei Paesi emergenti e aumentare i margini di profitto delle Elite dominanti.
Queste le vere motivazioni, quelle che scrupolosamente non vengono divulgate per paura di rivolte Sociali difficilmente controllabili.
Queste le vere motivazioni, quelle che scrupolosamente non vengono divulgate per paura di rivolte Sociali difficilmente controllabili.
sabato 13 agosto 2016
Crescita Zero in Italia. Fuori dall'Euro Subito o sarà un disastro.
L’Istat ha calcolato che nel secondo trimestre dell’anno la crescita è stata pari zero.
di Debora Ranzetti
Con i soliti proclami, a gennaio Matteo Renzi aveva annunciato che l’obiettivo era di crescere dell’1,6%, definendolo “assolutamente alla nostra portata” .
Ed invece i conti non tornano, è andata peggio di quanto previsto persino dai “gufi”. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e gli analisti più ottimisti (quelli filo governativi) avevano previsto un timidissimo aumento della crescita tra lo 0,1 e lo 0,2%.
La crescita acquisita e certificata dall’ISTAT, invece è stata dello 0,7: troppo poco per portare il Pil a quel +1,2% ipotizzato nel Documento di economia e finanza (Def) dal Governo.
di Debora Ranzetti
Ed invece i conti non tornano, è andata peggio di quanto previsto persino dai “gufi”. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e gli analisti più ottimisti (quelli filo governativi) avevano previsto un timidissimo aumento della crescita tra lo 0,1 e lo 0,2%.
La crescita acquisita e certificata dall’ISTAT, invece è stata dello 0,7: troppo poco per portare il Pil a quel +1,2% ipotizzato nel Documento di economia e finanza (Def) dal Governo.
Il referendum Costituzionale è tra il "NO" del Popolo e il "SI" delle Banche.
di Giorgio Cremaschi
Pochi giorni fa George Soros sul Corriere della Sera dispensava buoni consigli a Renzi su come vincere il referendum costituzionale. In questo modo il più famoso di quei moderni pirati che sono gli speculatori finanziari internazionali confermava ciò che in molti sappiamo. Che la finanza e le banche, quell'1% di super ricchi che oggi ha in mano il potere, abbiano diretto interesse nella vittoria della controriforma della nostra Costituzione.
E che per vincere questi signori siano disposti a fare carte false e anche per questo, dopo mesi di campagna per il SI a reti unificate, ancora non sappiamo quando si andrà a votare.
Pochi giorni fa George Soros sul Corriere della Sera dispensava buoni consigli a Renzi su come vincere il referendum costituzionale. In questo modo il più famoso di quei moderni pirati che sono gli speculatori finanziari internazionali confermava ciò che in molti sappiamo. Che la finanza e le banche, quell'1% di super ricchi che oggi ha in mano il potere, abbiano diretto interesse nella vittoria della controriforma della nostra Costituzione.
E che per vincere questi signori siano disposti a fare carte false e anche per questo, dopo mesi di campagna per il SI a reti unificate, ancora non sappiamo quando si andrà a votare.
venerdì 12 agosto 2016
A Roma attacco alla Muraro senza fondamento, da parte di chi vorrebbe far diventare eterna l'Organizzazione Criminale "Comune di Roma"
Vedo che su Paola Muraro, neo-assessore della giunta romana del 5 Stelle, sono aperti, dice il Corriere gongolante, “3 filoni di indagine”. Sono al vaglio degli inquirenti (e golosamente riprese dai media) certe telefonate che l’ex consulente ha fatto con dei pregiudicati.
Ora, suggerisco un semplice esperimento. 1) Si prenda la guida telefonica interna del Comune di Roma, delle sue aziende, delle sue municipalizzate. 2) Si componga un numero a caso fra quelli nella guida; ATAC, AMA, ACEA; Aeroporti, Servizi per la Mobilità, Metropolitana, Pizzardoni.
giovedì 11 agosto 2016
QUELLO CHE STIAMO VIVENDO E’ UN PROGETTO DEMONIACO
Con questa folle teoria si abbandonano le basi di riferimento e controllo EMPIRICHE SI MA COLLAUDATE e frutto DELLA DISASTROSA ESPERIENZA LIBERISTA E MERCANTILISTA DELLA 1 META’ DEL XX SECOLO (causare 2 guerre mondiali e decine di milioni di morti direi che è un risultato DISASTROSO!!)
Con l’affermarsi di questi “SCIENZIATI” per i quali : SE LA REALTA’ CONTRADDICE LE LORO TEORIE VUOL DIRE CHE E’ LA REALTA’ CHE HA TORTO!!
mercoledì 10 agosto 2016
Il Referendum Costituzionale sarà la sfida dei Poteri Economici (che sostengono il "SI" ) contro il Popolo ( che sostiene il "NO" )
di Giorgio Cremaschi
I poveri assoluti, definizione statistica costruita per diminuire complessivamente il numero di coloro che non ce la fanno, sono arrivati a 4.600.000. Povertà assoluta significa semplicemente miseria, impossibilità di procurarsi cibo e vestiario sufficienti e adeguati, rischiare la vita per l'assenza delle più elementari condizioni di salute e sicurezza sociale. Il numero di poveri assoluti è il primo indice della criminalità economica e sociale dei governi, e da noi è un indice altissimo.
La povertà assoluta si distingue da quella relativa, nella quale sono compresi altrettanti e più milioni di persone che semplicemente non ce la fanno a mantenere gli standard di quella che viene chiamata esistenza socialmente dignitosa.
I poveri assoluti, definizione statistica costruita per diminuire complessivamente il numero di coloro che non ce la fanno, sono arrivati a 4.600.000. Povertà assoluta significa semplicemente miseria, impossibilità di procurarsi cibo e vestiario sufficienti e adeguati, rischiare la vita per l'assenza delle più elementari condizioni di salute e sicurezza sociale. Il numero di poveri assoluti è il primo indice della criminalità economica e sociale dei governi, e da noi è un indice altissimo.
La povertà assoluta si distingue da quella relativa, nella quale sono compresi altrettanti e più milioni di persone che semplicemente non ce la fanno a mantenere gli standard di quella che viene chiamata esistenza socialmente dignitosa.
La Devastazione della Troika in Grecia. Il Racconto di Varoufakis
di Yanis Varoufakis
La settimana scorsa si è tenuto un dibattito nel parlamento greco chiamato dall'"opposizione ufficiale" (i principali sostenitori nazionali della troika, ma non gli unici) per valutare se processarmi per aver osato contrastare la troika mentre ero ministro delle finanze nei primi sei mesi del 2015. La stessa troika che ha scatenato una corsa agli sportelli prima che fossi nominato ministro, che ha minacciato di chiudere le banche per tre giorni dopo la mia nomina e che poi ha proceduto a strangolare il nostro sistema bancario, adesso vorrebbe incriminarmi per... la chiusura delle banche e l'istituzione dei controlli di capitale.
Come un comune bullo, la troika non perde occasione per accusare le proprie vittime e per vilipendere chiunque osi opporsi al suo teppismo.
La settimana scorsa si è tenuto un dibattito nel parlamento greco chiamato dall'"opposizione ufficiale" (i principali sostenitori nazionali della troika, ma non gli unici) per valutare se processarmi per aver osato contrastare la troika mentre ero ministro delle finanze nei primi sei mesi del 2015. La stessa troika che ha scatenato una corsa agli sportelli prima che fossi nominato ministro, che ha minacciato di chiudere le banche per tre giorni dopo la mia nomina e che poi ha proceduto a strangolare il nostro sistema bancario, adesso vorrebbe incriminarmi per... la chiusura delle banche e l'istituzione dei controlli di capitale.
Come un comune bullo, la troika non perde occasione per accusare le proprie vittime e per vilipendere chiunque osi opporsi al suo teppismo.
martedì 9 agosto 2016
Washington attacca in Libia, cercando di attenuare il grande successo della Russia in Siria
Gli attacchi aerei degli Stati Uniti sulla Libia segnano un’importante escalation delle operazioni statunitensi all’estero. Un portavoce del Pentagono ha detto che la campagna aerea continuerà a tempo indeterminato a sostegno del governo di unità dell’ONU a Tripoli contro lo Stato islamico (SIIL). E’ il primo intervento di ‘supporto’ aereo in Libia dal 2011, quando gli aerei della NATO e degli Stati Uniti la bombardarono per sette mesi spodestando il governo di Muammar Gheddafi.
La tempistica degli ultimi attacchi aerei degli USA sulla città portuale libica di Sirte sembra significativa. Per quasi due mesi il governo di Tripoli compie incursioni contro le brigate dello SIIL a Sirte.
lunedì 8 agosto 2016
Il Banchiere svizzero che smaschera i criminali del Bilderberg
Josef Ackermann, CEO della Deutsche Bank e membro del Bilderberg da tempo fattorino dei Rothschild, esemplifica i peggiori eccessi dei Bilderbergers.
“Il caso Strauss-Kahn dimostra quanto queste persone siano corrotte, mentalmente instabili, sature di vizi, vizi che vengono tenuti nascosti dagli ordini a cui appartengono. Alcuni di loro come Strauss-Kahn stuprano le donne, altri praticano il sado maso, altri ancora si dedicano alla pedofilia, molti si appassionano al satanismo. Quando andate in alcune banche potete vedere chiaramente questi simboli satanisti, come nella Banca dei Rothschild a Zurigo “.
“Hanno un nuovo piano per censurare Internet, perché Internet è ancora libero. Vogliono controllare e usare il terrorismo per creare il motivo. Potrebbero anche inventarsi qualcosa di orribile per avere una scusa”.
L’intervista ha avuto luogo il 30 maggio tramite il settimanale russo “NoviDen”
“Il caso Strauss-Kahn dimostra quanto queste persone siano corrotte, mentalmente instabili, sature di vizi, vizi che vengono tenuti nascosti dagli ordini a cui appartengono. Alcuni di loro come Strauss-Kahn stuprano le donne, altri praticano il sado maso, altri ancora si dedicano alla pedofilia, molti si appassionano al satanismo. Quando andate in alcune banche potete vedere chiaramente questi simboli satanisti, come nella Banca dei Rothschild a Zurigo “.
“Hanno un nuovo piano per censurare Internet, perché Internet è ancora libero. Vogliono controllare e usare il terrorismo per creare il motivo. Potrebbero anche inventarsi qualcosa di orribile per avere una scusa”.
L’intervista ha avuto luogo il 30 maggio tramite il settimanale russo “NoviDen”
domenica 7 agosto 2016
Nell'Intervento Militare Italiano in Libia, dopo Renzi anche Salvini si prostra agli USA e alla NATO
Zitto zitto, tra Olimpiadi e pausa di Ferragosto, il governo Renzi ci trascina nella più illegale e pericolosa delle guerre.
di Giorgio Cremaschi
La ministra Pinotti ha annunciato l'ok preventivo all'uso delle basi italiane per i bombardamenti Usa in Libia. Basi che in realtà sono già operative per i droni e quant'altro serva alle imprese militari Usa e Nato. D'altra parte il nostro paese è sempre più coinvolto in guerre di terra,mare e cielo, dall'Afghanistan, all'Iraq, al Mar Rosso, al Mediterraneo. Le spese per la guerra sono le uniche non soggette a tagli.
Ora gli Usa hanno scatenato un mesetto, cosi ha detto Obama, di bombe sulla Libia, contro il terrorismo naturalmente, come avviene da 25 anni con i risultati che riscuotiamo sempre più tragicamente nelle città europee.
di Giorgio Cremaschi
La ministra Pinotti ha annunciato l'ok preventivo all'uso delle basi italiane per i bombardamenti Usa in Libia. Basi che in realtà sono già operative per i droni e quant'altro serva alle imprese militari Usa e Nato. D'altra parte il nostro paese è sempre più coinvolto in guerre di terra,mare e cielo, dall'Afghanistan, all'Iraq, al Mar Rosso, al Mediterraneo. Le spese per la guerra sono le uniche non soggette a tagli.
Ora gli Usa hanno scatenato un mesetto, cosi ha detto Obama, di bombe sulla Libia, contro il terrorismo naturalmente, come avviene da 25 anni con i risultati che riscuotiamo sempre più tragicamente nelle città europee.
Renzi e gli sms della vergogna. Giornalisti, perché non li pubblicate?
Che Renzi avesse tendenze autoritarie era noto, perlomeno a chi, sin dall’inizio, non si è lasciato accecare dal suo eloquio scoppiettante ma quel che sta succedendo in Rai supera ogni limite. Il premier si è appropriato dalla tv pubblica, che vuole trasformare nel megafono del proprio regime.
E non c’è solo la Rai nel mirino. Renzi è talmente sfacciato da minacciare con telefonate e sms i giornalisti che osano criticarlo. Ne parla Carlo Freccero in questa intervista ad Anna Maria Greco.
Leggete questi passaggi:
Molti pensano che il problema per Renzi sia proprio l’informazione in vista del referendum costituzionale d’autunno. E così spiegano le nuove nomine.
E non c’è solo la Rai nel mirino. Renzi è talmente sfacciato da minacciare con telefonate e sms i giornalisti che osano criticarlo. Ne parla Carlo Freccero in questa intervista ad Anna Maria Greco.
Leggete questi passaggi:
Molti pensano che il problema per Renzi sia proprio l’informazione in vista del referendum costituzionale d’autunno. E così spiegano le nuove nomine.
sabato 6 agosto 2016
Libia, la guerra quasi segreta di Renzi, in barba al dettato Costituzionale
di Checchino Antonini
La quarta guerra italiana alla Libia è soprattutto un'operazione sottotraccia, per via di uno degli effetti più evidenti delle trasformazioni che hanno investito la guerra globale in questa fase: la sua alienazione da qualsiasi forma di dibattito pubblico e politico.
La stessa vicenda della disponibilità del governo a concedere il sorvolo, quando nei fatti già i droni Usa scorrazzano sui nostri cieli (in ossequio al mandato dell'Onu perché ufficialmente richiesti dal governo fantoccio di Sarraj), svela l'estraneità delle pratiche della guerra da quelle della politica.
La Germania, per consentire il salvataggio dei risparmiatori Italiani, pretende la Leadership incondizionata nell'U.E. e la sovranità sull'Italia
“L’unione monetaria è a un bivio: o si cede più sovranità a Bruxelles o si accettano le procedure di default”.
Questo il titolo dell’intervista del Corriere dalla Sera a Jens Weidmann, il presidente della Bundesbank, il super-falco tedesco, il “braccio armato” di Angela Merkel. “Mister Merkel”, appunto. Un titolo che ne sintetizza perfettamente il pensiero, la cui traduzione è altrettanto semplice: comanda la Germania, e se volete pagare un prezzo più basso (in situazioni che porterebbero a un bail-in bancario), la Germania dovrà comandare ancora di più.
Si parla delle banche italiani, della crisi dell’Unione e, ovviamente, di Mps. Si ricorda a Weidmann che il governo tedesco salvò le banche senza colpire i creditori, e lui ribatte: “Allora eravamo in una crisi finanziaria globale e non c’erano ancora le attuali regole europee.
venerdì 5 agosto 2016
Dopo la RAI, ora vogliono imbavagliare il WEB!
di Fulvio Sarzana
Sei anni di carcere per i cittadini, i blogger e le testate che pubblichino anche una sola informazione in grado di violare i dati personali o di ledere l’onore e la reputazione di qualsiasi soggetto, con confisca del telefono, del computer e rimozione del contenuto obbligatoria. È questa la novità di agosto (in realtà del 27 luglio) della proposta di legge C 3139 (prima firmataria la senatrice Dem. Elena Ferrara), che, con l’accordo di tutte le forze politiche, eccetto alcuni parlamentari di opposizione che ne hanno contestato l’applicazione, verrà votato dalla Camera a partire dal 12 settembre prossimo.
La norma che dovrebbe occuparsi di cyberbullismo, quindi teoricamente di tutela del minore, transitando alla Camera, con i relatori Dem Micaela Campana e Paolo Beni è divenuta, con i profondi ritocchi dei relatori e della Commissione riunite Giustizia e Affari sociali, una vera e propria norma ammazza web, che riguarda anche e soprattutto ogni maggiorenne che si affaccia alla rete internet.
Sei anni di carcere per i cittadini, i blogger e le testate che pubblichino anche una sola informazione in grado di violare i dati personali o di ledere l’onore e la reputazione di qualsiasi soggetto, con confisca del telefono, del computer e rimozione del contenuto obbligatoria. È questa la novità di agosto (in realtà del 27 luglio) della proposta di legge C 3139 (prima firmataria la senatrice Dem. Elena Ferrara), che, con l’accordo di tutte le forze politiche, eccetto alcuni parlamentari di opposizione che ne hanno contestato l’applicazione, verrà votato dalla Camera a partire dal 12 settembre prossimo.
La norma che dovrebbe occuparsi di cyberbullismo, quindi teoricamente di tutela del minore, transitando alla Camera, con i relatori Dem Micaela Campana e Paolo Beni è divenuta, con i profondi ritocchi dei relatori e della Commissione riunite Giustizia e Affari sociali, una vera e propria norma ammazza web, che riguarda anche e soprattutto ogni maggiorenne che si affaccia alla rete internet.
L'Italia aderisce alla Guerra coloniale in salsa NATO in Libia. Un disastro Politico!
L'Italia è entrata in guerra in Libia, anche se finge di prendere tempo. Il Parlamento italiano non è in grado, collettivamente, di formulare nemmeno un'alternativa. Siamo al disastro politico.
Il CNGNN intende invece formulare la sua valutazione dei gravissimi e intollerabili atti di subordinazione/aggressione cui l'Italia partecipa e di cui condivide la piena responsabilità.
Siamo di fronte a un nuovo episodio di colonialismo, aggiornato in funzione della strategia USA-NATO di demolizione degli stati nazionali per controllare territori e loro risorse.
giovedì 4 agosto 2016
M5S tra Polemiche e Ragionamenti su U.E. ed Euro
di Vincenzo Cirigliano
Vorrei soffermarmi oggi sulle diverse polemiche che sono nate da più parti in merito a quello che potrebbero apparire come un cambio di rotta dei vertici del M5S in merito ai Programmi politici da sempre sostenuti soprattutto in relazione al tema della Sovranità Monetaria e della permanenza dell’Italia nell’Unione Europea, considerazioni che sono state successivamente affrontate anche dalle dichiarazioni delle stesse persone toccate da tali esternazioni.
Vorrei soffermarmi oggi sulle diverse polemiche che sono nate da più parti in merito a quello che potrebbero apparire come un cambio di rotta dei vertici del M5S in merito ai Programmi politici da sempre sostenuti soprattutto in relazione al tema della Sovranità Monetaria e della permanenza dell’Italia nell’Unione Europea, considerazioni che sono state successivamente affrontate anche dalle dichiarazioni delle stesse persone toccate da tali esternazioni.
In Basilicata Alfano invece che attenzionare chi oltraggia l'Ambiente, controlla chi lotta per difenderlo
Di seguito vi propongo il testo dell'Intervento del Senatore Pentastellato Nicola Morra inerente la scandalosa sortita del Ministro dell'Interno Alfano nei confronti dei Comitati Ambientali che lottano quotidianamente con i numerosi problemi Ambientali della terra Lucana. Ecco il testo integrale che potrete seguire anche nel Video:
Buonasera Colleghi, in particolare oggi io voglio dar voce a tre Associazioni Ambientaliste, tre Associazioni Ambientaliste Lucane, esattamente NOSCORIE TRISAIA, SCANSIAMO LE SCORIE e OLA, perchè son state oggetto di interesse preventivo da parte del Ministro degli Interni Alfano, che nella relazione annuale al Parlamento ha anticipato, replicando questa posizione anche a Potenza, che l'Ambientalismo Lucano è oggetto di monitoraggio continuo da parte, appunto, di rappresentanti del Ministero dell'Interno, perchè Prevenire è altrettanto importante che Reprimere.
Buonasera Colleghi, in particolare oggi io voglio dar voce a tre Associazioni Ambientaliste, tre Associazioni Ambientaliste Lucane, esattamente NOSCORIE TRISAIA, SCANSIAMO LE SCORIE e OLA, perchè son state oggetto di interesse preventivo da parte del Ministro degli Interni Alfano, che nella relazione annuale al Parlamento ha anticipato, replicando questa posizione anche a Potenza, che l'Ambientalismo Lucano è oggetto di monitoraggio continuo da parte, appunto, di rappresentanti del Ministero dell'Interno, perchè Prevenire è altrettanto importante che Reprimere.
mercoledì 3 agosto 2016
Con Monte Paschi a rischio fallimento è l'Italia. Ora il "Buco" fatto da grandi speculatori vogliono socializzarlo e farlo pagare ai cittadini
Oggi la Borsa di Milano ha chiuso con un drammatico -2,76% provocato da più disastri di più banche avvenuti contemporaneamente. Mps ha perso il 16% – avete letto bene: meno sedici per cento – mentre Unicredit ha perso il 7% la Bper ha perso l’11,2% e Ubi banca il 6%. Motivo di questa tempesta? Facciamo un passo indietro.
Lo scorso venerdì sera, a mercati chiusi, la BCE ha pubblicato i risultati degli stress test compiuti sulle banche europee. Sulla reale utilità di questi test si potrebbe discutere per settimane intere, ma non è l’obbiettivo di questo pezzo.
Quello su cui vogliamo soffermarci è sui risultati delle banche italiane, dato che i media nazionali hanno suonato subito la gran cassa affermando che tutti i nostri maggiori istituti di credito, tranne MPS avevano superato “alla grande” la prova. E’ proprio così?
Lo scorso venerdì sera, a mercati chiusi, la BCE ha pubblicato i risultati degli stress test compiuti sulle banche europee. Sulla reale utilità di questi test si potrebbe discutere per settimane intere, ma non è l’obbiettivo di questo pezzo.
Quello su cui vogliamo soffermarci è sui risultati delle banche italiane, dato che i media nazionali hanno suonato subito la gran cassa affermando che tutti i nostri maggiori istituti di credito, tranne MPS avevano superato “alla grande” la prova. E’ proprio così?
martedì 2 agosto 2016
100mila false assuzioni: il gigantesco scandalo (insabbiato) del Jobs Act
di Giancarlo Marcotti
Nello scorso maggio in Italia era scoppiato uno scandalo di tali proporzioni che in qualsiasi altra parte del mondo avrebbe causato una immediata crisi di Governo e probabilmente anche la fine della carriera per i politici che ne erano rimasti coinvolti.
In Italia, naturalmente, non è successo nulla! Insabbiato … e basta!
Fa specie oltretutto constatare che neppure le opposizioni hanno cavalcato più di tanto la vicenda, anzi non l’hanno cavalcata per nulla, forse perché lo scandalo era proprio di tali proporzioni che non conveniva a nessuna forza politica scoperchiare quella vergogna nazionale.
Mi riferisco alla gigantesca truffa messa in pratica utilizzando il Jobs Act, si proprio la celeberrima riforma del mercato del lavoro della quale si vanta Renzi.
lunedì 1 agosto 2016
Tutti preoccupati per le banche E il fisco fa a pezzi le imprese
Tasse record e spesa senza freni: spirale fatale per Renzi
Nel giorno in cui le banche italiane con l’ovvia e disastrosa eccezione del Monte dei Paschi riescono a superare quasi indenni la prova sotto sforzo dell’Eba, che ha monitorato una cinquantina di istituti creditizi europei, dalla Cgia di Mestre giunge l’ennesima conferma che il problema maggiore dell’economia nazionale è nel fisco.
E in particolare nel rapporto perverso tra la tassazione e il sistema produttivo. In un suo studio la Cgia evidenzia come la percentuale dei prelievi che gravano sui profitti di un’impresa italiana (sommando imposte in senso stretto e contributi previdenziali) sia giunta al livello del 64,8 per cento.
In un’Europa che pure è soffocata dalla tassazione, nessun altro Paese è a tali livelli: e così in Germania siamo al 48,8 per cento, in Olanda al 41 per cento, in Slovenia al 31 per cento e in Irlanda al 25,9 per cento. Per chi produce beni e servizi sul mercato, allora, la situazione è drammatica e la tentazione di mollare (chiudendo tutto o andandosene) è costante.
di Carlo Lottieri
Nel giorno in cui le banche italiane con l’ovvia e disastrosa eccezione del Monte dei Paschi riescono a superare quasi indenni la prova sotto sforzo dell’Eba, che ha monitorato una cinquantina di istituti creditizi europei, dalla Cgia di Mestre giunge l’ennesima conferma che il problema maggiore dell’economia nazionale è nel fisco.
E in particolare nel rapporto perverso tra la tassazione e il sistema produttivo. In un suo studio la Cgia evidenzia come la percentuale dei prelievi che gravano sui profitti di un’impresa italiana (sommando imposte in senso stretto e contributi previdenziali) sia giunta al livello del 64,8 per cento.
In un’Europa che pure è soffocata dalla tassazione, nessun altro Paese è a tali livelli: e così in Germania siamo al 48,8 per cento, in Olanda al 41 per cento, in Slovenia al 31 per cento e in Irlanda al 25,9 per cento. Per chi produce beni e servizi sul mercato, allora, la situazione è drammatica e la tentazione di mollare (chiudendo tutto o andandosene) è costante.
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