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giovedì 18 agosto 2016

La conferma che è lo Stato a determinare la nostra condizione di Povertà o Ricchezza c'è.

E' direttamente dalle pagine del Sole 24 Ore che emerge clamorosamente la pacata ammissione che conferma la Bontà di quei concetti, più volte enunciati nelle pagine di questo Blog, in materia di Macroeconomia e di Creazione della Moneta da parte del Sistema Stato/Banca Centrale. Concetto questo che la maggior parte delle persone si rifiuta di credere ed accettare ritenendolo utopistico e privo di fondamento.

Ecco la Clamorosa ammissione su Il Sole 24 Ore di qualche mese fa: si può stampare denaro e darlo ai cittadini senza indebitare nessuno.



Nel saggio intitolato L’illusione della libertà, ho sostenuto che se ci fosse la volontà si potrebbe creare denaro dal nulla e darlo ai cittadini, in modo che tutti dispongano di un reddito che consenta di vivere dignitosamente, senza indebitare nessuno né pretendere nulla in cambio.



Scommetto che in molti avranno pensato che si trattasse della solita “utopia” economicamente impossibile da attuare… invece non è così: si può fare, tant’è che la fattibilità di una simile iniziativa è stata candidamente confessata su Il Sole 24 Ore (niente di meno che la massima testata main stream italiana in ambito economico), da cui riporto un breve estratto:

«Dal punto di vista tecnico, uno strumento per aumentare la domanda aggregata esiste anche nella situazione attuale: è la cosiddetta “moneta distribuita con l’elicottero”, per usare le parole di Milton Friedman. Cioè la banca centrale stampa moneta e la distribuisce ai cittadini, non in cambio di qualcosa (titoli di stato o la promessa di una restituzione futura), ma in modo permanente e a fondo perduto. Le obiezioni nei confronti di questo strumento non sono economiche, ma politiche. Dal punto di vista economico non c’è dubbio che sarebbe efficace». (di Guido Tabellini – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/8dq8dS)





Traduciamo per i non addetti ai lavori: il sistema capitalistico per mantenersi in essere ha bisogno di consumatori disposti a spendere.

Ma dato che tutte le misure messe in atto fino ad ora hanno fallito miseramente (o forse hanno centrato pienamente gli obiettivi, a voi la scelta), pur di salvare il sistema capitalistico dalle proprie contraddizioni, alcuni economisti stanno pensando di dare direttamente soldi alle persone in modo da far ripartire i consumi.

Da dove prendono questi soldi? Dal mondo dell’immaginazione: la banca centrale li crea dal nulla, “stampandoli”, e li distribuisce direttamente ai cittadini, udite udite: «in modo permanente e a fondo perduto».

Ciò significa che nessuno dovrebbe restituire neanche un centesimo della cifra ricevuta!

In altre parole, su Il Sole 24 Ore si sta clamorosamente ammettendo che la banca centrale può stampare denaro e darlo direttamente ai cittadini senza indebitare nessuno, e che tutto ciò«non ammette obiezioni di tipo economico, ma solo politiche».

Ma allora è tutto vero? Certo che è tutto vero, la cosa “anomala” è che tali affermazioni siano diffuse su una testata del calibro del Sole 24 Ore.

In questo modo l’élite mette a segno un eclatante autogol.

Chi detiene il potere dovrebbe stare molto attento a non far diffondere simili verità, perché magari le persone potrebbero riuscire a destarsi dal sonno profondo in cui vegetano e magari potrebbero anche ribellarsi…

Non avete ancora capito? Ve lo dico in modo più esplicito: se la banca centrale può dare soldi direttamente ai cittadini senza indebitare nessuno, e tutto ciò dipende solo da una questione di volontà politica:

Perché i popoli devono sopportare gli effetti delle manovre “lacrime e sangue” propagandate dai governi come “dolorose ma necessarie”?

Perché esiste il debito pubblico? Non si potrebbero finanziare direttamente gli stati senza indebitare i cittadini?

Perché esiste la povertà? Non si potrebbero semplicemente dare dei soldi ai poveri?
Perché non s’istituisce un reddito d’esistenza, universale ed incondizionato, elargito senza pretendere nulla in cambio, in modo che gli esseri umani non siano più schiavi del lavoro e dei ricatti dei capitalisti, ed i processi produttivi possano essere automatizzati, eliminando così tutti i problemi sociali dovuti alla disoccupazione?

Ve lo dice Il Sole 24 Ore perché non si può fare: perché manca la Volontà di farlo; volontà politica, ovviamente, ma pur sempre di volontà si sta parlando.

Chi detiene il potere non è che non può eliminare la povertà e i debiti, liberare gli esseri umani dalla schiavitù del lavoro o fare in mondo che automatizzare il lavoro sia un bene per la società invece che un male, è solo che non vuole che ciò accada.

Chi detiene il potere, dal momento che può eliminare i problemi ma non lo fa, ammette tacitamente di voler mantenere in essere la società con tutte le sue distorsioni, perché evidentemente servono per raggiungere qualche specifico fine che di certo non coincide con il benessere di tutti gli esseri umani.

Chi detiene il potere vuole che ci siano la povertà e i debiti, che le manovre economiche siano “lacrime e sangue”, che i lavoratori vengano sfruttati e sprechino la propria esistenza lavorando al posto delle automazioni.

Dal punto di vista del potere l’orario di lavoro deve essere totalizzante, affinché gli esseri umani siano il più possibile stanchi, distratti e occupati.

Perché? Perché tutto ciò rappresenta la migliore strategia per esercitare il controllo sociale.

Se tutti gli esseri umani avessero un reddito assicurato senza alcun obbligo di lavorare e, grazie alle automazioni, il lavoro diminuisse sempre più, ognuno di essi potrebbe scegliere come vivere la propria esistenza in totale libertà.

In questo modo nessuno sarebbe più schiavo, né del lavoro né di altri esseri umani, perché avrebbe la certezza di poter disporre dei beni e dei servizi prodotti da un sistema produttivo automatizzato.

Ma se ciò avvenisse, l’élite non riuscirebbe più ad esercitare il proprio dominio sottomettendo il resto dell’umanità con i tipici ricatti dell’odierna società.

Riporto le immagini dell’articolo, nel caso dovesse “sparire” dalla rete…












Fonte: CogitoErgo.It


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