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venerdì 5 agosto 2016

L'Italia aderisce alla Guerra coloniale in salsa NATO in Libia. Un disastro Politico!

Comunicato del Comitato No Guerra No NATO (CNGNN)

L'Italia è entrata in guerra in Libia, anche se finge di prendere tempo. Il Parlamento italiano non è in grado, collettivamente, di formulare nemmeno un'alternativa. Siamo al disastro politico.

Il CNGNN intende invece formulare la sua valutazione dei gravissimi e intollerabili atti di subordinazione/aggressione cui l'Italia partecipa e di cui condivide la piena responsabilità.





Siamo di fronte a un nuovo episodio di colonialismo, aggiornato in funzione della strategia USA-NATO di demolizione degli stati nazionali per controllare territori e loro risorse.

Liberare la Libia dalla presenza dell'ISIS è una scusa indecente. È stata la NATO a portare l'ISIS e Al-Qa'ida in Libia. L'effetto sarà la riapertura delle basi militati occidentali sul territorio dell'ex Libia.
La "missione di assistenza alla Libia", con l'avallo estero delle Nazioni Unite, consentirà la spartizione "legale" delle preziose risorse energetiche e idriche della Libia e di almeno 150 miliardi di dollari di fondi sovrani libici confiscati illegalmente nel 2011, all'atto dell'aggressione e dell'assassinio di un capo di stato legittimo.
Questa rapina si quadruplicherà quando l'export libico tornerà ai livelli pre-aggressione.

Questo è l'unico significato di ciò che accade. L'ISIS si combatte smettendo di aiutarla, finanziarla, consentirle movimenti e azioni. Questo è in atto da tempo, con la connivenza dei servizi segreti di USA, Francia, Gran Bretagna, Arabia Saudita, Israele. Da questa coalizione di aggressori si è ormai sganciata la Turchia.
Ma L'Italia continua a farne parte attiva. I droni partono da Sigonella. Se ci saranno atti di terrorismo contro il nostro paese, vorrà dire che gli italiani sapranno a chi chiedere conto, politicamente e moralmente. Tutto quello che l'Italia decide non è in nostro nome: è contro di noi e contro i nostri figli.

IL CNGNN (Comitato No Guerra No NATO)


fonte: MegaChip

1 commento:

Unknown ha detto...

Prima che ciò accada esodiamoli via!
RENZI PUO’ GIA’ FARE LE VALIGE SE VOGLIAMO!!! Bisogna solo convincere gli altri ed i portavoce che è necessaria una o più grandi e pacifiche manifestazioni decisive, prima che impediscano anche queste, senza arrivare al rischioso referendum, che comunque, anche in caso di vittoria del “NO”, non porterebbe alle giuste “elezioni anticipate con le preferenze”, I TEMPI SONO MATURI!!! E se non ora quando??? Ora l’avversario è tramortito!
LA VITTORIA DEL “NO”, NON E’ AFFATTO SCONTATA, RITENGO PERCIO’, NECESSARIA ED URGENTE UN’OCEANICA MANIFESTAZIONE PER CHIEDERE, PRIORITARIAMENTE ED A FUROR DI POPOLO, LE DIMISSIONI DEI NOMINATI “ASPIRANTI RIFORMATORI”. IN CASO DI MANCATO ASCOLTO, IN SUBORDINE, L’EFFETTO MEDIATICO AUMENTERA’ NOTEVOLMENTE LE PROBABILITA’ DI VITTORIA DEL “NO”, COME SPIEGATO NEL SEGUENTE POST da far girare, vorticosamente sulle bacheche dei partiti del “NO”, CON PREGHIERA DI CONDIVIDERE O RIGETTARE CON CONVINCENTI MOTIVAZIONI. Ritengo necessario ed urgente convincere noi stessi ed i partiti del NO, FACENDOSI SENTIRE, OGNUNO NEL PROPRIO PARTITO, ad attuare insieme la proposta che segue, spiazzando tutti i partiti del “SI”, senza cadere nella trappola mortale del referendum: Sono certo che PERTINI, nostro miglior presidente, all'indomani della sentenza di incostituzionalità del porcellum, avrebbe fatto l'unica cosa giusta e cioè: 1) scioglimento immediato del parlamento, che a questo punto era,(ed è) a mio parere, illegittimo. 2) Elezioni col sistema precedente al porcellum, che nessuno si è mai sognato di dichiarare illegittimo. 3) Solo i parlamentari, così, legittimamente eletti sarebbero stati (e sono) legittimati a porre mano alla riforma della costituzione e della legge elettorale. Se il M5S (e possibilmente qualche altro partito) PRENDESSE L'INIZIATIVA DI MANIFESTAZIONI OCEANICHE A ROMA PER FAR DIMETTERE PARLAMENTO E GOVERNO PERCHE’ ILLEGITTIMI, sarebbe facile e possibile riuscirci prima del pericoloso referendum. Ci stiamo lasciando ingenuamente trascinare sul viscido terreno dei tecnicismi giuridici e del referendum, dove dovremo fare i conti anche con la disinformazione (referendum trivelle docet). Vi esorto tutti, quindi, così come ho già fatto alla nostra festa regionale di Avellino, a chiedere a gran voce ai nostri portavoce, (unici quasi legittimamente eletti e non nominati, perché inseriti nelle liste porcellum in base all'ordine di preferenze ottenute con le parlamentarie), di MODIFICARE LA LORO TATTICA, secondo quanto avrebbe fatto IL PRESIDENTE PERTINI, Il rischio è terrificante. La possibile vittoria del SI, legittimerebbe tutto come volontà popolare e saremmo fritti! IL SERIO PERICOLO ESISTE DAVVERO, come anche da stralcio di un interessante articolo che segue: "c'è ancora una chance per fermare il ddl Boschi, come avvenne nel 2006, quando la maggioranza del popolo italiano respinse la riforma costituzionale sostenuta dal centrodestra guidato da Silvio Berlusconi. In quell'occasione, però, c'era un'opposizione molto più forte nel paese, non solo in Parlamento. Per i comitati che si batteranno contro la Riforma, L'IMPRESA OGGI È MOLTO PIÙ ARDUA. Il Movimento 5 Stelle, la Lega, le varie componenti della sinistra (o quel che ne rimane), le reti associative e le personalità del mondo della cultura forse riusciranno a mobilitare una parte significativa dell'elettorato. MA QUESTA VOLTA POTREBBE NON BASTARE. Se si tiene presente che i "ribelli" del Pd (tranne qualche eccezione) hanno finito per appoggiare il testo riformato, che Forza Italia è divisa (e forse non veramente interessata all'esito referendario) e che la maggioranza dei media sono dalla parte di Renzi, allora CI SI RENDE CONTO CHE LA RIFORMA (IL SI) HA OTTIME POSSIBILITÀ DI OTTENERE LA MAGGIORANZA DEI CONSENSI." Vorrei i pareri pro e contro. Dibattiamone subito in rete, in convegni dal vivo e nei meetup, prima che sia troppo tardi. enricodelauro@virgilio.it 3294722911 DEL VERO M5S.