Ultimi Post

martedì 4 agosto 2015

OBAMA PUNTA SULLE RINNOVABILI. RENZI, COLPEVOLMENTE, GUARDA ANCORA AL FOSSILE

Non sappiamo quali siano le reali intenzioni dell'amministrazione americana in relazione alla nuova strategia energetica adottata col "Clean Power Plan". Ci sono varie correnti di pensiero che vengono fatte risalire ad un sentire comune, ovvero che gli statunitensi si sarebbero accorti che non riescono più a governare il mondo come dal dopoguerra in poi. Ad avvalorare la tesi ci sono i tanti elementi appresi solo in quest'ultimo anno.
In primis, l'America si è dimostrata oltremodo preoccupata per l'instabilità dell'Eurozona e dell'Europa tutta in relazione alla crisi greca. Sono state numerose le visite degli ambasciatori a stelle e strisce nel tentativo di avvicinare le posizioni, nel malcelato tentativo di allontanare lo spettro russocon un Putin mai così determinante sul piano internazionale grazie alle immense riserve di gas riuscito a garantirsi dalla crisi Ucraina e con l'annessione della Crimea.
Sono poi emerse fortissime criticità sull'uso dello shale gas americano come fonte di approvvigionamento energetico per l'Unione Europea. Studi indipendenti hanno ampiamente dimostrato l'infattibilità (economica e logica) di questa soluzione. A questo andrebbero aggiunti gli innumerevoli ostacoli che il TTIP sta incontrando, con l'ampia maggioranza dei cittadini europei che bocciano in toto l'iniziativa di un trattato internazionale ancora oscuro.
Ma non è comunque questo il tempo delle ipotesi, visto che il presidente Barack Obama ha deciso di fare i fatti: il passo più importante che gli Stati Uniti hanno mai fatto in materia di cambiamento climatico è un piano di azione - il "Clean Power Plan" - che guarda ai prossimi 15 anni. E leggendo tra le righe, sembra di vedere il programma e le intuizioni del Movimento 5 Stelle in materia: taglio delle emissioni, risparmio in bolletta, creazione di posti di lavoro e guadagno in salute (con conseguente risparmio sul sistema sanitario).
In appena 15 anni, infatti, le emissioni delle centrali elettriche dovranno essere tagliate del 32% rispetto al 2005. Con un obiettivo dichiarato di eliminare 870 milioni di tonnellate d'inquinamento da carbone. Parallelamente, le rinnovabili dovranno coprire il 30% dell'energia prodotta. L'occupazione viene così garantita nell'ordine di migliaia di posti di lavoro con la conseguente riduzione dei costi del "segmento" energia.
Poche ma decise misure che preverranno almeno 3600 morti premature, 90 mila attacchi d'asma nei bambini e oltre 300 mila giornate perse sia in ambito scolastico che lavorativo. Decrescerebbero anche le permanenze ospedaliere di almeno 1700 unità.

Il tutto per un costo, ridicolo, di appena 8,4 miliardi di dollari. E nella sola decade tra il 2020 e il 2030 i consumatori risparmierebbero complessivamente 155 miliardi di dollari. Pensate alle ricadute sui consumi. Fanno quasi ridere, oggi, gli 80 euro di Renzi...
Obama arriverà quindi alla "Conferenza sul Clima COP21" di Parigi, a dicembre, con questa rivoluzione. Il Movimento 5 Stelle ci sarà, presente e attento con il portavoce al Parlamento Europeo Marco Affronte. Mentre proprio i Paesi membri si muovono in ordine sparso, senza dimenticare alcuni casi ai limiti dell'assurdo: quello, ad esempio, dell'accanimento nella ricerca del poco petrolio - di scarsa qualità - che potrebbe esserci sotto il fondale dell'Adriatico.
Il mondo va avanti mentre noi siamo, come al solito, schiavi degli egoismi e dei nostri squallidi giochi di potere. Dobbiamo cambiare, il più velocemente possibile.
La clip di presentazione della conferenza sul clima di Parigi:
Un'infografica che riassume i punti principali del piano americano:
clean-power-plan-USA-UE-obama-renzi.jpg
L'annuncio del presidente Barack Obama:

Nessun commento: