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giovedì 17 ottobre 2013

Quel regalo a Berlusconi travestito da gesto di clemenza



di Ferruccio Sansa, da Il Fatto quotidiano, 14 ottobre 2013
Il Tricolore è un pezzo di stoffa. L'Italia non si celebra con parate stantie. Non si onora con inni e lacrimucce. Contano i fatti.
Tornano in mente le foto di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rosario Livatino, Guido Galli ed Emilio Alessandrini. Immagini in bianco e nero, sbiadite. Alle loro spalle una scritta: la legge è uguale per tutti. Ecco, oggi possiamo dirlo con certezza: in Italia la legge non è uguale per tutti.

Di questo dobbiamo dire grazie a chi ci guida. Perché non esiste solo il reato di alto tradimento. Esiste anche un tradimento che non comporta responsabilità penale, ma politica e soprattutto morale.
Grazie, perché state portando noi cittadini a vedere l'Italia come estranea. E il Tricolore davvero come pezzo di stoffa. Amnistia e indulto saranno il sigillo finale. Con firma di Re, cantava De Andrè. Non per il provvedimento in quanto tale, ma perché camuffate il regalo a Berlusconi da gesto di clemenza per i poveracci che affollano carceri disumane.

Come pretendete che vi si possa credere? Da anni promettete la costruzione di carceri finalmente umane – addirittura galleggianti, vaneggiò Alfano – e invece avete chiuso quelle esistenti e ne avete lasciate vuote altre appena ultimate. Da anni sproloquiate della crescita della popolazione carceraria in un Paese che conta 112,6 detenuti ogni 100mila abitanti (la media europea è di 127,7). E intanto nessuno che abbia mai pensato davvero ai detenuti con una seria riforma anche delle pene alternative per garantire un recupero sociale. 

Poi all'improvviso vi ricordate dei detenuti. Proponete indulti e amnistie. Guarda caso nel 2006 quando le inchieste sulla finanza corrotta portavano in carcere i vostri amici. Nel 2013 dopo la condanna di Berlusconi. Come pretendete che vi crediamo? Con la sinistra prendete i voti promettendo pugno di ferro contro la criminalità, la corruzione e con la destra firmate il liberi tutti. Magari permettendo il cumulo dei provvedimenti. Indulto per indulto per 3,14. Il cerchio perfetto del Cavaliere.

Niente di più ingiusto. Perfino per chi ha commesso reati. Se rubi alle undici di sera dell'ultimo giorno di amnistia sei libero. Se hai la sfiga di farti beccare un'ora dopo, finisci in galera. Nemmeno l'ingiustizia è uguale per tutti.
Per non parlare delle forze dell'ordine e dei magistrati che vedono anni di lavoro cacciati nella spazzatura. Per tacere delle vittime, che all'offesa del reato vedono aggiungersi quella dell'impunità. 

In fondo lo sputo in faccia non è solo il Cavaliere di nuovo immacolato per lasciare Letta al Governo. Non sono i ladri impuniti e pronti a rubarci di nuovo in casa. È il disgusto che i cittadini rischiano di provare per il loro Paese. Ma questo no, non ve lo concederemo: sapremo distinguere tra l'Italia e chi l'ha tradita. Se voi cancellate le responsabilità penali, gli italiani ricorderanno quelle morali.

(14 ottobre 2013)

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