M5S, basta enti doppioni: con noi la Gentile va a casa
POTENZA- Quelli del non. La “non-associazione partitica” del Movimento 5 Stelle di Basilicata dotata di un “non - statuto”, presenta i suoi non-solo candidati ma “candidati portavoce” nonché il candidato portavoce presidente che concorrerà alle prossime elezioni regionali del 17 e 18 novembre.
Gli outsider delle prossime regionali accolgono i giornalisti nella prima domenica dopo la presentazione delle liste. Tirato un sospiro di sollievo, i grillini lucani partono in quinta per le prossime regionali e spiazzano in ordine di tempo tutti gli altri partiti in lizza presentando alla stampa per primi, programma, candidati portavoce e candidato portavoce alla presidenza, Piernicola Pedicini. “E se il presidente della Giunta fosse a 5 Stelle cosa farebbe una volta insediatosi in via Verrastro?”. “Le prime azioni concrete che metterei in campo da presidente- afferma il candidato- per la Basilicata potrebbero essere sicuramente queste: la concretizzazione del reddito minimo garantito, il blocco totale delle estrazioni petrolifere attraverso la redazione di una nuova moratoria, tutela dell’ambiente, garantire un fondo che fornisca aiuti alle piccole medie imprese da alimentare con ulteriori tagli (oltre quelli già imposti) alle indennità e ai rimborsi spese dei consiglieri, l’accorpamento di enti sub regionali doppioni, per il bene acqua ad esempio ne abbiamo 7, la Gentile può tornarsene tranquillamente anche a casa”. Alle risposte dei giornalisti Pedicini risponde così, consapevole del fatto che la sua è una posizione di candidato “portavoce” di un’intera assemblea di attivisti, così sentita da impedirgli confronti pubblici con gli altri candidati senza l’assenso della stessa. “Il metodo 5 Stelle sta tutto nella trasparenza e nella rappresentanza di un’intera comunità. Non è un partito, è una non-associazione, una piattaforma un veicolo di confronto e di consultazione. E’ un’alternativa ai partiti tradizionali che fino ad oggi hanno prodotto solo privilegi e caste chiuse di privilegiati della politica”.
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