Gentiloni ha appena concluso il suo intervento alle commissioni esteri di Camera e Senato sulla Siria.
di Ornella Bertarotta (M5S)
Questo è quanto ha detto il Ministro:
«I bombardamenti sulla parte orientale di Aleppo sono indiscriminati e di una violenza senza precedenti», spiegando che «stiamo parlando di una città delle dimensioni di Bologna, abitata da quasi 300mila persone, nella quale si annidano o combattono 15-16mila militanti ribelli.
Così non si fa la guerra a loro ma si spiana una città». Il ministro ha poi sottolineato che non solo «l'operazione su Aleppo è inaccettabile», ma «è inaccettabile la copertura della Russia a questa azione».
Purtroppo non sono riuscita ad intervenire, ma avrei voluto dire quanto segue:
sig. Ministro, questo suo intervento sulla Siria dimostra la distanza siderale tra la politica e i problemi reali del Paese. Un intervento quantomeno stucchevole e ipocrita, in primo luogo perché ricalca la struttura degli interventi che fate da 15 anni, ovvero: “abbiamo un dittatore che massacra il suo popolo, andiamo a bombardare!” Sembra una canzone di Rovazzi, ma c’è poco da essere allegri, perché come al solito da 15 anni a questa parte venite in queste sedi a prendere in giro i cittadini, a raccontare una versione lacunosa e ridicola della realtà in Siria, come avete fatto in passato per trascinare il Paese in guerra.
La realtà sig. Ministro è che siete politicamente responsabili di ciò che accade in quel Paese. Dal 2011 quando il governo Monti, da voi sostenuto ospitava le riunioni del gruppo “ Amici della Siria”, e finanziavate allegramente gruppi paramilitari islamici per rovesciare un governo democraticamente eletto, salvo poi allarmare i cittadini gridando al terrorismo.
Il suo discorso è ipocrita proprio perché mentre lanciate accuse contro Assad, ovvero contro il governo e le istituzioni siriane, vendete armi ai sauditi, che sono un REGNO, sig. ministro, non una DEMOCRAZIA, ma un REGNO , come nel medioevo dove vige una legislazione uguale a quella che impone l’Isis nelle aree che occupa. Mentre vendete armi e supportate i vostri “ribelli moderati” per una nuova Siria, chiudete gli occhi su ciò che i sauditi stanno facendo in Yemen. E di balle ce ne avete raccontate a profusione:
in Afghanistan c’erano i terroristi e giù bombe e occupazione militare;
in Iraq c’erano le armi di distruzione di massa, che però non sono mai state trovate e avete distrutto un intero Paese;
in Libia Gheddafi massacrava il suo popolo, e avete finanziato gli islamici salafiti e wahabiti che hanno distrutto il Paese più ricco dell’Africa.
E siamo a tre.
Ora è la volta delle sofferenze di Aleppo, generate da gruppi di islamici mercenari che hanno occupato la città e da anni opprimono la popolazione.
Quelli che voi difendete facendoli passare per "attivisti", "ribelli", "militanti anti Assad", ma che il resto del mondo chiama semplicemente "terroristi".
Vorrei vedere la sua reazione sig. Ministro se invece della Siria i suoi "attivisti", attaccassero il Governo italiano, quello tedesco o quello francese, con armi automatiche, mortai, carri. Sarebbero ancora attivisti o sarebbero "Terroristi"?
Stamane abbiamo avuto modo di ascoltare le parole dell’arcivescovo maronita di Aleppo: nulla di più illuminante, sig. Ministro, perché chi vive sul terreno e soffre ogni giorno dell’occupazione militare da parte di milizie filo islamiche legate all’Isis e a Al Qaeda non la vede come voi anzi.
I cristiani in Siria oggi ci chiedono di togliere le sanzioni e aggiungo io di aprire l’ambasciata siriana in Italia. Le avevo fatto delle domande con un’interrogazione e gliele ripropongo qui: Avete intenzione di prendere atto che la strategia sulla Siria è contraria al Diritto internazionale, al principio di non ingerenza negli affari interni di altri Stati? Avete intenzione di prendere atto che in Siria avete fallito, non siete riusciti a rovesciare un Governo e adesso rischiate di trascinarci in guerra con i Russi?
Avete intenzione di prendere atto che le sorti della guerra volgono a favore del legittimo governo siriano e di conseguenza volete prenderne atto e riaprire l’ambasciata e permettere ai nostri servizi di sicurezza di collaborare per eliminare possibili minacce terroriste infiltrate in Italia con falsi passaporti siriani? Infine sig. Ministro, avete intenzione di prendere atto che il vostro governo ha fallito sia in Italia che all’estero, veda la sua operazione farlocca sulla Libia, e quindi avete intenzione di dimettervi?
Questo è quanto ha detto il Ministro:
«I bombardamenti sulla parte orientale di Aleppo sono indiscriminati e di una violenza senza precedenti», spiegando che «stiamo parlando di una città delle dimensioni di Bologna, abitata da quasi 300mila persone, nella quale si annidano o combattono 15-16mila militanti ribelli.
Così non si fa la guerra a loro ma si spiana una città». Il ministro ha poi sottolineato che non solo «l'operazione su Aleppo è inaccettabile», ma «è inaccettabile la copertura della Russia a questa azione».
Purtroppo non sono riuscita ad intervenire, ma avrei voluto dire quanto segue:
sig. Ministro, questo suo intervento sulla Siria dimostra la distanza siderale tra la politica e i problemi reali del Paese. Un intervento quantomeno stucchevole e ipocrita, in primo luogo perché ricalca la struttura degli interventi che fate da 15 anni, ovvero: “abbiamo un dittatore che massacra il suo popolo, andiamo a bombardare!” Sembra una canzone di Rovazzi, ma c’è poco da essere allegri, perché come al solito da 15 anni a questa parte venite in queste sedi a prendere in giro i cittadini, a raccontare una versione lacunosa e ridicola della realtà in Siria, come avete fatto in passato per trascinare il Paese in guerra.
La realtà sig. Ministro è che siete politicamente responsabili di ciò che accade in quel Paese. Dal 2011 quando il governo Monti, da voi sostenuto ospitava le riunioni del gruppo “ Amici della Siria”, e finanziavate allegramente gruppi paramilitari islamici per rovesciare un governo democraticamente eletto, salvo poi allarmare i cittadini gridando al terrorismo.
Il suo discorso è ipocrita proprio perché mentre lanciate accuse contro Assad, ovvero contro il governo e le istituzioni siriane, vendete armi ai sauditi, che sono un REGNO, sig. ministro, non una DEMOCRAZIA, ma un REGNO , come nel medioevo dove vige una legislazione uguale a quella che impone l’Isis nelle aree che occupa. Mentre vendete armi e supportate i vostri “ribelli moderati” per una nuova Siria, chiudete gli occhi su ciò che i sauditi stanno facendo in Yemen. E di balle ce ne avete raccontate a profusione:
in Afghanistan c’erano i terroristi e giù bombe e occupazione militare;
in Iraq c’erano le armi di distruzione di massa, che però non sono mai state trovate e avete distrutto un intero Paese;
in Libia Gheddafi massacrava il suo popolo, e avete finanziato gli islamici salafiti e wahabiti che hanno distrutto il Paese più ricco dell’Africa.
E siamo a tre.
Ora è la volta delle sofferenze di Aleppo, generate da gruppi di islamici mercenari che hanno occupato la città e da anni opprimono la popolazione.
Quelli che voi difendete facendoli passare per "attivisti", "ribelli", "militanti anti Assad", ma che il resto del mondo chiama semplicemente "terroristi".
Vorrei vedere la sua reazione sig. Ministro se invece della Siria i suoi "attivisti", attaccassero il Governo italiano, quello tedesco o quello francese, con armi automatiche, mortai, carri. Sarebbero ancora attivisti o sarebbero "Terroristi"?
Stamane abbiamo avuto modo di ascoltare le parole dell’arcivescovo maronita di Aleppo: nulla di più illuminante, sig. Ministro, perché chi vive sul terreno e soffre ogni giorno dell’occupazione militare da parte di milizie filo islamiche legate all’Isis e a Al Qaeda non la vede come voi anzi.
I cristiani in Siria oggi ci chiedono di togliere le sanzioni e aggiungo io di aprire l’ambasciata siriana in Italia. Le avevo fatto delle domande con un’interrogazione e gliele ripropongo qui: Avete intenzione di prendere atto che la strategia sulla Siria è contraria al Diritto internazionale, al principio di non ingerenza negli affari interni di altri Stati? Avete intenzione di prendere atto che in Siria avete fallito, non siete riusciti a rovesciare un Governo e adesso rischiate di trascinarci in guerra con i Russi?
Avete intenzione di prendere atto che le sorti della guerra volgono a favore del legittimo governo siriano e di conseguenza volete prenderne atto e riaprire l’ambasciata e permettere ai nostri servizi di sicurezza di collaborare per eliminare possibili minacce terroriste infiltrate in Italia con falsi passaporti siriani? Infine sig. Ministro, avete intenzione di prendere atto che il vostro governo ha fallito sia in Italia che all’estero, veda la sua operazione farlocca sulla Libia, e quindi avete intenzione di dimettervi?
fonte: l'AntiDiplomatico
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