M5S, nel referendum in rete stravince l'alleanza con Farage. Oltre 23.000 le preferenze: 78%
Con 23.121 sì vince il gruppo Efd, di cui l'Ukip è il maggior partito. Farage commenta il risultato: "Saremo il 'dream team' della democrazia ed un incubo per Bruxelles"
Roma, 12 giugno 2014 - La rete ha scelto: in Europa il Movimento 5 stelle sarà alleato di Nigel Farage, leader del partito inglese euroscettico di destra Ukip.Su 29.584 votanti la stragrande maggioranza (23.121, pari al 78%) ha indicato come gruppo di riferimento l’Efd (Europa per la libertà e democrazia), di cui l’Ukip è il maggior partito. La seconda scelta degli iscritti al blog è stata per il gruppo Ecr (Conservatori e riformisti europei), espressione dei conservatori inglesi, i Tories: 3.533 i voti (12%). Infine, i voti per chi avrebbe preferito collocare i 17 neoeletti del M5s nel gruppo dei non iscritti sono stati 2.930.
"Con Grillo saremo il ‘dream team’ della democrazia ed un incubo per Bruxelles", ha commentato Nigel Farage. Il leader Ukip ha aggiunto che l’alleanza “dà grande fiducia alle altre delegazioni che firmeranno per il gruppo comune nelle prossime settimane"
Le opzioni di voto erano solo tre, come aveva spiegato Grillo sul suo blog. “Sulla base di queste consultazioni - prosegue Grillo - gli iscritti del M5S potranno oggi scegliere tra le seguenti opzioni: EFD, il gruppo ha rappresentato nella scorsa legislatura l’opposizione più strenua al federalismo basato sull’austerity e alla concentrazione del potere nelle mani dei burocrati non eletti a Bruxelles. L’EFD è contro l’euro che ha generato poverta’ e disoccupazione. L’Ukip, il maggiore partito del gruppo EFD, crede nella democrazia diretta ed è un partito contrario a ogni forma di discriminazione, accogliendo al suo interno membri di diverse etnie e genere che si sono uniti nella difesa della liberta’ e della democrazia. Il partito si oppone al potere delle gradi banche, delle multinazionali e all’eccessiva burocrazia, dedica solo il 15% del suo budget al mantenimento della sua struttura amministrativa, liberando cosi’ molte risorse per le attivita’ politiche sul territorio e per la comunicazione, e’ disposto a cambiare nome scegliendone uno nuovo insieme al M5S, garantisce peso sufficiente per affrontare le battaglie condotte su temi comuni, ma al contempo assicura liberta’ totale di voto l’agenda politica che differisca da quella del M5S”.
Seconda opzione, l’ECR: il gruppo nasce come espressione dei Conservatori inglesi (Tories). Vuole riformare l’Unione Europea opponendosi al federalismo sulla base di un euro-realismo che rispetti la sovranita’ degli Stati Membri, crede nella libera impresa, nel commercio. Nella sua visione, l’Unione Europea dovrebbe porre fine agli sprechi e all’eccessiva burocrazia. L’ECR ha una struttura amministrativa consolidata, che si traduce in un supporto esteso alle attivita’ politiche. Come l’EFD, inoltre, offre al M5S la massima liberta’ di voto sui temi in cui non ci sia una linea comune”.
Infine, Grillo include anche il “raggruppamento dei Non Iscritti: i deputati eletti del M5S possono decidere di non aderire a nessun gruppo politico. In questo caso andranno automaticamente a sedere tra i banchi del raggruppamento dei “Non Iscritti”. Essere tra i Non Iscritti comporta un’influenza limitata se non nulla sull’attivita’ legislativa del Parlamento europeo. I “Non Iscritti” non possono ottenere cariche (presidente di Commissione, vice presidenze del Parlamento, ecc.), ne’ votare al maggiore organo decisionale del Parlamento europeo (la Conferenza dei Presidenti) e ottenere che i temi importanti per il M5S vengano posti al centro dell’agenda legislativa in Europa”.
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