Scritto da
Basilicata: una regione che non è certo al centro delle cronache giornalistiche per questioni di criminalità organizzata. Eppure bisogna sempre diffidare del silenzio della criminalità e non considerare nessuna Regione libera dalle influenze mafiose. Bisogna, anzi, preoccuparsi di più quando c'è troppo silenzio. Nel silenzio prosperano gli intrecci politica mafia, e gli affari criminali.
La commissione Antimafia ha dedicato un giorno alle audizioni del procuratore di Matera dott.ssa Gravina e del Procuratore della Repubblica di Potenza dott. Gay , accompagnato dalla dott.ssa Triassi, Magistrato della medesima Procura.
L'audizione è stata preparata da una visita a Matera del 16 aprile, dove sono stati raccolti documenti ed informazioni. A seguito di quel primo contatto, sono emerse diverse criticità, che ha indotto la commissione a convocare a Roma i magistrati per farsi un'idea di quanto sta succedendo in quei luoghi.
Anche se non emergono fatti degni della cronaca nazionale, la Basilicata è una terra ricca di beni, petrolio, turismo, agricoltura: beni che fanno gola alla criminalità anche di stampo mafioso.
Con la dott.ssa Gravina, sono stati ripercorsi i numerosi eventi succedutesi in questi anni, che sono sempre stati sottovalutati , considerati ad appannaggio della criminalità locale. Comportamenti ritenuti distanti dalla realtà, che hanno impedito proficue indagini e che avevano sollevato malumori da parte di molti cittadini, i quali hanno sollecitato l'intervento della commissione Antimafia a recarsi a Matera.
Solamente negli ultimi mesi, la sensibilità della direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, ha permesso un cambio di passo nella condotte delle indagini, anche a fronte di una recrudescenza di eventi sentinella, quali incendi , l'usura ed il traffico degli stupefacenti.
Va ricordato che se l'evento è ritenuto un semplice danneggiamento, non possono essere utilizzate e disposte procedure di controllo, quali le intercettazioni, pedinamenti, analisi patrimoniali. Contrariamente se l'evento si inserisce in un contesto mafioso, si possono svolgere indagini più approfondite, che a detta degli inquirenti, produrranno tra qualche mese, importanti risultati.
La commissione ha potuto constatare che permangono situazioni ancora poco chiare, sulla quale procederanno le indagini, udendo altre realtà del territorio, quali associazioni private, sociali e di categoria.
I membri della commissione Antimafia del M5S vogliono accendere dunque un faro sulla Basilicata, su quanto sta accadendo, convinti che il troppo silenzio non è segno di serenità sociale, ma di una strisciante penetrazione delle organizzazioni criminali. Il contributo dei cittadini, le loro segnalazioni, possono aiutare ad impedire l'installarsi di fenomeni che possono diventare cancro che divora la parte sana della società.
Nessun commento:
Posta un commento