Durante un recente discorso in Polonia, l’ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti Zbigniew Brzezinski ha avvertito gli altri elitisti che “un movimento mondiale di resistenza al controllo esterno guidato da attivismo populista sta minacciando di far deragliare la transizione verso un “Nuovo Ordine Mondiale”.
Brzezinski ha dichiarato che il dominio americano non è più possibile a causa di un cambiamento sociale accelerato guidato da “comunicazioni di massa istantanea come la radio, la televisione e Internet”, i quali hanno stimolato “un risveglio universale della coscienza sulla politica di massa.”
L’ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha aggiunto che “l’attivismo populista si sta dimostrando ostile alla dominazione esterna del tipo che ha prevalso nell’età del colonialismo e dell’imperialismo.”
Brzezinski ha concluso che “la persistente e fortemente motivata resistenza populista dei popoli, politicamente risvegliata e storicamente avversa al controllo esterno, ha dimostrato di essere sempre più difficile da reprimere.”
Anche se Brzezinski ha rivelato le sue osservazioni in tono neutro, il contesto dell’ambiente indicherebbe che questa non è una celebrazione della “resistenza populista”, ma un lamento per l’impatto che sta avendo il tipo di “controllo esterno” ripetutamente sostenuto da Brzezinski.
Le osservazioni sono state fatte durante un evento del Forum Europeo Per Le Nuove Idee (EFNI), un’organizzazione che sostiene la trasformazione dell’Unione Europea in un superstato federale anti-democratico, il tipo stesso di stato burocratico che Brzezinski, nel suo discorso, ha ritenuto fosse in pericolo.
In questo contesto si deve capire che il punto di Brzezinski sulla “resistenza populista” è più un avvertimento che un acclamazione, visto anche quello che Brzezinski ha scritto nel suo libro “Between Two Ages: Il ruolo dell’America nell’Era Technotronica”, in cui ha sostenuto il controllo delle popolazioni da parte di una classe politica d’elite attraverso la manipolazione tecnotronica.
“L’era tecnotronica comporta la progressiva comparsa di una società più controllata. Una tale società sarebbe dominata da una élite, sfrenata da valori tradizionali. Presto sarà possibile far valere una sorveglianza quasi continua su tutti i cittadini e mantenere i file completi up-to-date che contengono anche le informazioni più personali del cittadino. Questi file saranno oggetto di recupero immediato da parte delle autorità”, scrive Brzezinski.
“Nella società tecnotronica la tendenza sembra volgere verso l’aggregazione del sostegno individuale di milioni di cittadini non coordinati, facilmente alla portata di personalità magnetiche e attraenti che sfruttano le più recenti tecniche di comunicazione per manipolare le emozioni e controllare la ragione”, ha scritto nello stesso libro.
L’improvvisa preoccupazione di Brzezinski per l’impatto di una popolazione globale politicamente risvegliata non nasce fuori da ogni nozione che egli identifica con la loro causa. Brzezinski è l’insider elitario finale, il fondatore della potente Commissione Trilaterale, del Council on Foreign Relations, luminare e regolare partecipante delle riunioni Bilderberg. Una volta è stato descritto dal presidente Barack Obama come “uno dei nostri pensatori più importanti”.
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