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lunedì 30 aprile 2018

Serve il "tempo liberato"

Il “tempo liberato” è invece quello che dedichiamo a noi stessi, alla nostra interiorità e spiritualità, alla riflessione, alla contemplazione, alla creatività disinteressata.


di Massimo Fini

La novità più interessante del pensiero a Cinque Stelle è il privilegiare, nella scala dei valori, il tempo sul lavoro, di cui il prossimo primo maggio si celebra la Festa (“la festa della nostra schiavitù” come l’ho sempre chiamata io). In epoca preindustriale il lavoro, per dirla con San Paolo, é “uno spiacevole sudore della fronte”. Non è un valore. E’ nobile chi non lavora. Con quel grandioso fenomeno (a parer mio non ancora studiato a sufficienza) che prende il nome di Rivoluzione industriale la prospettiva cambia radicalmente.






Sia nella versione marxista che liberista dell’Illuminismo, che cerca di razionalizzare le profonde novità introdotte da questa Rivoluzione, il lavoro diventa centrale. Per Marx è “l’essenza del valore” (non a caso Stachanov, in realtà uno ‘schiavo di Stato’, è un eroe dell’Unione Sovietica), per i liberisti è esattamente quel fattore che combinandosi col capitale dà il famoso ‘plusvalore’.

domenica 29 aprile 2018

Quell'accreditamento a tutti i costi, da un'Europa che va verso l'Arretratezza

di Maurizio Blondet

Quando “la sinistra”, in rotta dovunque, continua ad essere forte solo nei quartieri di lusso di Milano e Roma, bisogna cominciare a vedere la realtà che viene nascosta dall’etichetta che i privilegiati – dato che hanno tutto e sono i padroni del discorso – si sono dati. Strappare etichetta falsa come le loro fake news, e riconoscere il nemico di classe.
Un nemico di classe molto più difficile da vincere. L’oligarchia oppressiva e repressiva, essendo mondializzata, non vive più nella nazione.




Si sottrae anche alla vista nelle sue case con i servi filippini e nelle sue terrazze romane, non dovendo più i loro privilegi a nessun contatto con le classi oppresse. E l’ondata di immigrazione che spezza l’unità del popolo oppresso le dà un vantaggio in più.

venerdì 27 aprile 2018

E' tutto pronto per il "Fact Checking" (Censura) dell'Unione Europea

di Marcello Foa

E’ da un anno e mezzo che l’Unione europea e gli Stati Uniti preparano il terreno. E ora ci siamo: tra non molto avremo una rete di fact-checkers, naturalmente indipendenti, naturalmente rispettosi di un rigoroso codice etico e naturalmente dediti alla causa suprema: la lotta alle fake news ovvero del mostro che agita i sonni dell’establishment.
Tutto questo, in realtà, come ripeto da tempo, ha un solo scopo: legittimare l’introduzione della censura, limitare l’impatto e la diffusione di idee non mainstream, naturalmente negando che di censura si tratti.





Ma così sarà: non c’è vera democrazia quando qualcuno si arroga il diritto di decide cos’è vero e cos’è falso, e rendendo inviolabile e sacra, quella che in realtà una pericolosissima forma di strabismo, perché si addita solo una parte del problema, le fake news veicolate dai social media, e si ignora il vero scandalo, che è rappresentato dalla manipolazione delle notizie creata all’interno dei Governi, il cui impatto è infinitamente superiore.

giovedì 26 aprile 2018

Cgil Cisl Uil più Confindustria: è nato il sindacato unico della vergogna

di Giorgio Cremaschi

L’articolo 36 della Costituzione recita: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
Può sembrare un concetto scontato, ma non lo è. La nostra Costituzione afferma che la retribuzione secondo quantità e qualità del lavoro-produttività e merito avviene solo DOPO che al lavoratore sia stato garantito il salario adeguato a una vita libera e dignitosa.





Questo vuol dire quel: “in ogni caso”. Dunque la retribuzione che fa vivere dignitosamente non dovrebbe mai essere messa in discussione, merito e produttività dovrebbero essere premiati con un di più. Se un lavoratore non fa il suo dovere ci potrebbero essere provvedimenti disciplinari, ma la sua paga non dovrebbe diventare un cottimo, né tanto meno un bonus.

mercoledì 25 aprile 2018

Traditi dal Sistema

di Vincenzo Cirigliano

Proseguono i mandati esplorativi nell'ambito di quella grande sceneggiata italiana messa in piedi ed orchestrata magistralmente per dare una parvenza democratica ad una enorme e spaventosa operazione AntiPopulista messa in atto in quel Paese dove, con evidenza, agli occhi della tecnocrazia Banco Finanziaria europea, più difficilmente arginabili apparivano le forze Populiste, forti di un consenso popolare ormai consolidato da cittadini duramente provati da tempo da provvedimenti che, con spavalderia ed arroganza, negli ultimi decenni, formazioni politiche colpevolmente asservite ai Poteri Europei, collusi con ambienti massonici e lobbistici nostrani, hanno messo in campo.


Riecheggiano ormai lontano gli anni che avevano visto emergere Movimenti Popolari che erano nati sullo sfondo di quel grido indimenticabile che si alzò spontaneo e portentoso durante i funerali di Paolo Borsellino "Fuori la Mafia dallo Stato".

lunedì 23 aprile 2018

“L’Euro è irreversibile”. Però gli altri si preparano al suo collasso

di Maurizio Blondet

Strana sensazione: sembra che solo noi italiani – governo, opinione pubblica beatamente ignorante, banchieri – continuino a credere ottimisti all’eternità dell’euro.

Gli altri si stanno preparando al suo collasso: precisamente, a come guadagnarci o non perderci.
I tedeschi per primi, ovviamente.

Nel marzo scorso un parterre dei migliori e più celebri economisti germanici si sono riuniti a Berlino in conferenza. Titolo della conferenza: “L’euro può veramente sopravvivere, e se no, cosa succede?





Il professor Clemens Fuest, numero 1 del prestigioso Institut für Wirtschaftsforschung (IFO), ha auspicato l’introduzione nelle normative europee di una clausola che permetta l’uscita di un paese dell’eurozona dalla moneta comune.

domenica 22 aprile 2018

Molto furbi o molto fessi

di Marco Travaglio

"I casi sono due: o Di Maio e Salvini sono molto furbi, o sono molto fessi. Sarebbero molto furbi se fossero già d’accordo per un governo 5Stelle-Lega (senza B.), con tanto di ministri e programma (reddito di cittadinanza e flat tax, oppure flat reddito, o magari tax di cittadinanza), e inscenassero questa quotidiana pantomima dei forni aperti, chiusi, socchiusi, accesi, spenti, tiepidi, per arrivare alle elezioni friulane di fine aprile col divorzio definitivo della Lega da FI. Sarebbero molto fessi se davvero pensassero di poter governare insieme senza rompere il centrodestra, cioè con l’appoggio esterno, anzi il concorso esterno di un Berlusconi miracolosamente pronto al “passo indietro” o “di lato”.




Cosa che pare Salvini abbia garantito prima a Di Maio e poi a Mattarella, salvo venire sbugiardato a stretto giro dal Caimano a suon di insulti e minacce. Facendo fare la figura del pollo al primo e mandando su tutte le furie (compatibilmente col personaggio) il secondo.

sabato 21 aprile 2018

La Rivoluzione dei 5 Stelle

di ROSANNA SPADINI

Che il Movimento 5 Stelle abbia vinto le elezioni, ce ne siamo accorti, ma credo che non tutto il Paese abbia capito la portata storico politica di questa vittoria, grazie alla propaganda mediatica che confonde le coscienze degli italiani, ma forse nemmeno gli altri partiti comatosi lo hanno capito, visto che stanno dando uno spettacolo tragicomico di sé, nel tentativo disperato di sopravvivere.
Il significato politico della vittoria a 5 Stelle assume una valenza molto più profonda del semplice calcolo numerico, perché per la prima volta nella storia degli ultimi decenni i partiti della casta si trovano di fronte ad un vicolo cieco: adeguarsi alla volontà popolare, oppure sparire per sempre.






Il fatto che M5S e Lega continuino a mietere consensi, soprattutto nel dopo elezioni, dimostra ampiamente che la deriva degli altri sta procedendo inesorabilmente verso il default completo.

È Stato la Mafia


di Marco Travaglio

"Quella di ieri, 20 aprile 2018, è una data storica, come la sentenza che l’ha segnata. La sentenza che chiude il processo di Norimberga allo Stato italiano.

Riscrive la storia della fine della Prima Repubblica e l’inizio della Seconda. E condanna per lo stesso reato – violenza o minaccia a corpo politico dello Stato – tanto gli uomini di mafia (Leoluca Bagarella e Antonino Cinà, unici picciotti superstiti fra gli imputati dopo le morti di Provenzano e Riina) quanto gli uomini dello Stato (i capi del Ros Subranni, Mori e De Donno e l’inventore di Forza Italia Marcello Dell’Utri).



La Corte di Assise di Palermo ha messo nero su bianco, in nome del Popolo Italiano (rappresentato da sei giudici popolari con la fascia tricolore), quello che noi del Fatto e pochi altri avevamo sempre detto e scritto sul patto neppure tanto occulto fra Stato e mafia che edificò la Seconda Repubblica sui cadaveri di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino, degli uomini e donne delle scorte e dei 10 caduti inermi (più 30 feriti) nelle stragi di Firenze, Roma e Milano.

venerdì 20 aprile 2018

Roger Waters: “Viviamo in un mondo dove la Propaganda sembra più importante della Realtà"

di EMANUELA LORENZI

L’elefante nella stanza e i tracciatori di vite

Lo stivaletto italico, marcio e puzzolente mentre lucida lo stivalone coloniale fatto di presidi (im)morali prima che militari e grande come il famoso elefante nella stanza, può anche affondare nell’irrimediabilmente inquinato (dalle navi dei veleni di cui Lannes scrive da anni nel silenzio generale) e svenduto o scippato ex mar Mediterraneo senza che i cosiddetti cittadini se ne rendano conto, rincitrulliti dalla loro dose di soma quotidiana arricchita dalla partitella truccata fra un piduista e una stellina caduta dal cielo d’occidente per ammaliarci tutti con il piffero magico e condurci nella montagna da cui saremo neutralizzati nell’azione, mentre il paesello eterodiretto implode.




Non è levarsi un sassolino da linguista segnalare il dilagante contagio della pronuncia anglicizzata della “montagna di zucchero” che imperversa nei media mainstream proprio nelle ultime settimane, a ridosso dello scandalo silenziato di Camdridge Analytica che ha messo in luce il problema dei Big data, i tracciatori onniscenti delle nostri azioni e persino intenzioni a caccia di psicoreati che nel macro-ossimoro dell’antisocialità di tutto ciò che è targato – o taggato? – ‘social’, prima ancora di nebulizzare le relazioni dentro al vuoto umano del disimpegno paradigmatico, liquefanno le nostre esistenze in codici in-umani.

giovedì 19 aprile 2018

ITALIA: UNA REPUBBLICA FONDATA SULLA STRAGE SUL LAVORO

Di lavoro si continua a morire ma il sindacato non va oltre le generiche dichiarazioni sulla sicurezza. Poi la vita continua. Anzi, continua la morte

di Checchino Antonini

Uno stillicidio di omicidi bianchi difficile da raccontare. Giuseppe Greco, un 51enne di Isola Capo Rizzuto, e Kiriac Dragos Petru, un romeno di 35 anni, residente a Rocca di Neto, sono rimasti uccisi dal crollo di un vecchio muro di contenimento in un cantiere a Crotone, in viale Magna Grecia, il lungomare che porta alla zona archeologica di Capo Colonna. Gravissimo un terzo collega. Sono morti il giorno di Pasqua per l’esplosione di un’autoclave in un serbatoio, Giuseppe Legnani di Casirate d’Adda e Giambattista Gatti di Treviglio, due figli a testa, operai della Ecb Company di Treviglio, nel Bergamasco.





Erano arrivati in azienda dopo l’allarme lanciato da alcuni cittadini che avevano sentito un cattivo odore. Per alcune ore, dopo l’esplosione, l’accesso all’interno dell’azienda è stato interdetto per la cospicua presenza di anidride carbonica. Ecb, dal 1966, si occupa della lavorazione di sottoprodotti della macellazione avicola per la produzione di alimenti per animali da compagnia e lo scorso anno è stata acquisita dal gruppo tedesco Saria.

mercoledì 18 aprile 2018

Per stare con i 5 Stelle il Pd deve fare uno sforzo Immane, quasi proibitivo: Imparare a fare la "Sinistra"


di Marco Travaglio

"Toh, chi si rivede: il Pd. Quando ormai disperavamo di trovare traccia del secondo partito italiano, votato dal 18,7% degli elettori, s’odono dal Nazareno i primi timidi vagiti e qualche prudente pigolio. Martina, Calenda, Fassino, Serracchiani, Rosato, oltre agli antemarcia Emiliano e Boccia e ai più recenti aperturisti Orlando e Franceschini. Segnali di vita, o almeno di coma vigile. Anche dal fronte renziano. E in quale direzione? Quella di un dialogo con i 5Stelle, la forza politica da sempre più vicina o meno lontana alle idee e ai valori del centrosinistra. Che, se finora non se n’era accorto, è perché non aveva idee e si era scordato i valori, a furia di copiare da B..





Noi, modestamente, l’avevamo scritto più di un anno fa, subito dopo il trionfo del No al referendum. L’unica via d’uscita per Renzi, in alternativa al ritiro dalla politica prima promesso e poi smentito, era un bell’esame di coscienza e un ritorno alle (sue) origini.

martedì 17 aprile 2018

Complici Ignari di un Sistema che li vuole Fuori dai Giochi

di Vincenzo Cirigliano

Ancor più all'indomani delle vicende Siriane appare sempre con maggior evidenza, nel contesto del dopo Elezioni Italiane, il disegno che comincia ad emergere a seguito delle Consultazioni in corso ormai da quasi 50 Giorni, ma che si era già ampiamente intuito nel periodo pre Elettorale. Nello scenario Politico Italiano con evidenza spartana è ormai chiaro quanto abbiano le mani in pasta sia l'Unione Europea, sia le Forze Atlantiste che si riconoscono nella NATO.




Bechis illustra l'incompatibilità di un'intesa M5S-PD

Non a caso ho più volte sottolineato, già in passato, quanto asserviti a questo schema si siano sempre dimostrate le forze che si definiscono di Sinistra e che si rifanno sia al PD che a LeU. Così come la stessa Forza Italia, il cui capo Politico, non a caso, in periodo pre Elettorale, ha Fatto visita a numerosi esponenti dell'Establishment Europeo per cercare di tranquillizzarli soprattutto in merito a quella Forza che appariva meno allineata alle Direttive Europeiste ed Atlantiste, all'interno della coalizione di CDX.

lunedì 16 aprile 2018

Siria, l'ultimo atto della demolizione del Diritto Internazionale

di Claudio Giangiacomo

L’attacco che l’associazione (a delinquere) USA/FR/GB ha sferrato nei confronti della Siria con il bombardamento della notte tra il 13 e 14 aprile 2018, non può che rinnovare il dubbio sulla effettiva esistenza di un diritto internazionale che regoli l’uso della forza bellica e se, ormai, la proibizione dell'utilizzo della forza per la risoluzione delle controversie internazionali abbia perso il suo valore di jus cogens, valore supremo essenziale e inderogabile.
Da anni siamo in presenza, infatti, di una continua, ed a nostro giudizio, del tutto illegittima, attenuazione dell'equiparazione tra guerra e crimine.



L’introduzione di concetti come quello di 'operazione di polizia internazionale' di 'guerra preventiva' (unilaterale, anche in assenza di minacce dirette); di “intervento umanitario” tendono, anche teoricamente e non solo di fatto, a legittimare la guerra come strumento di tutela e affermazione dei diritti umani oppure come 'guerra al terrorismo' criminalizzando Stati sovrani, definendoli “Stati canaglia” accusati, nella maggior parte senza prove o con prove poi dimostratesi false, di supportare il terrorismo o di preparare l'uso di armi di distruzione di massa.

domenica 15 aprile 2018

Ecco il Pensiero Shock di Berlusconi sui suoi Alleati Salvini e Meloni

di Guido da Landriano

Silvio Berlusconi, dice quello che pensa veramente di un governo di Lega e Fratelli d’Italia. Finalmente rivela la sua vera faccia, altro che balle su "l'Unità del Centrodestra”. Il Centrodestra va bene solo se comanda lui, altrimenti un governo Centrodestra con Lega e Fratelli d’Italia condurrebbe, secondo lui:


alla fuga degli investitori (che infatti ora stanno picchiandosi per scappare);


una fuga dei fondi d’investimento (forse quelli Mediolanum);


un fallimento delle banche (che infatti ora stanno BENISSIMO… mica sono fallite).




Mancavano le cavallette e le rane e poi sembra di sentire Renzi. A questo punto appaiono chiari alcuni punti:


del CENTRODESTRA e degli ALLEATI al Berlusca non interessa proprio NULLA;


l’unico Governo per lui tollerabile sarebbe l’ammucchiata con il PD;


se gli altri leader del CDX pensano di fare qualcosa con lui sono solo degli ILLUSI.

sabato 14 aprile 2018

Svolto il Compitino per coprire Douma e non perdere la Faccia.

di Mauro Bottarelli

Bandone di RaiNews24: “Siria, Pentagono: raid finito, per ora altri non previsti”. I bimbi possono essere contenti, hanno fatto il compitino. E, come i grandi, hanno parlato in tv, nel cuore della notte, ai loro concittadini, avvertendoli che l’ora era giunta. Attacco alla Siria, Assad deve pagare. Ci si sono messi in tre per colpire altrettanti bersagli fra Damasco e Homs, pare fabbriche chimiche per la produzione di armi (fosse vero, questo dimostrerebbe il loro amore per i civili siriani, i quali ne respireranno i fumi). Un messaggio.



Un atto dimostrativo. Parte integrante della grande pantomima, perché non puoi minacciare fuoco e fiamme e poi non fare nulla. Almeno due petardi in giardino devi farli scoppiare, quantomeno per salvare la faccia con i vicini. E così è stato. Anche perché, delle due, l’una.

Per fronteggiare globalizzazione e avanzare della Cina

di Michele Geraci

Cosa c‘entra la Cina con il reddito di cittadinanza? Molto e ci tocca direttamente. L’espansione senza pari dell’economia cinese e l’avanzare della globalizzazione lanciano delle sfide che ci devono far riflettere su come fronteggiare questo doppio tsunami. Il commercio internazionale da un lato tende ad aumentare il benessere collettivo medio, ma distrugge posti di lavoro, aumenta le disuguaglianze, penalizzando i più deboli, i meno flessibili, cioè noi e, all’interno dell’Italia, il meridione. I vincenti sono i paesi con grande scala produttiva e, quindi, l’Italia e l’Europa intera hanno ben poche speranze di competere con la Cina che produce il 50% di tutto ciò che si consuma al mondo.





La nostra unica possibilità è legata alla valorizzazione delle nostre competenze sostenibili, quali arte, pensiero, cultura, storia che, così come è stato nel rinascimento, possono essere da supporto ad una nuova ripresa del nostro paese.

venerdì 13 aprile 2018

CRONACA DI UNA DECADENZA

di Guido da Landriano

La pensione dovrebbe servire a viver con dignità, senza tensioni, senza stress, curando in modo adeguato se stessi ed i propri cari, gli ultimi anni del percorso terreno. I grandi uomini del passato trascorrevano la vecchiaia spesso in campagna, magari coi nipoti, o piantando alberi, a significare la vita che continuava, oppure curando le proprie memorie, scrivendo, insomma usando il meglio di quello che lasciava la vecchiaia per essere attivi, anche se non protagonisti.
Perchè non c’è nulla di più triste di chi persevera nel voler rimanere al centro della scena senza averne più le capacità, sostenuto solo dalla propria senile protervia.





Questa immagine si adatta perfettamente a quella del Cavalier Silvio Berlusconi, che con i propri allori potrebbe vivere un’esistenza tranquilla e proficua, ed invece, in un impeto di irrazionalità, si intestardisce nel voler proseguire ad essere nel centro della scena.

giovedì 12 aprile 2018

Salvini e Di Maio URGE un Governo per fermare i fiduciari Italiani di Washington e della NATO

di Luciano Lago

Si sapeva che i personaggi dell’attuale Governo (ormai sfiduciato dagli elettori) sono tutti sudditi e proni agli interessi esterni all’Italia ma non si poteva prevedere che un governo transitorio e sfiduciato dagli elettori si arrogasse il diritto di portare di sua iniziativa l’Italia in guerra, in violazione della Costituzione (art. 11- “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;…”) e in spregio del Parlamento, mai consultato.




Come volevasi dimostrare il Parlamento italiano non conta più nulla nell’attuale assetto istituzionale, le direttive si ricevono da fuori, dalla NATO, da Washington dalla UE ed il principale ruolo consentito al Parlamento italiano è quello di ratificare le decisioni prese dalle centrali transnazionali, anche quando queste (gravissime e foriere di effetti negativi) sono in palese contrasto con la Costituzione e con la volontà espressa dai cittadini.

mercoledì 11 aprile 2018

Il pensiero di J. M. Keynes, Susan Strange e Dani Rodrik su interesse nazionale e democrazia

di Enrico Grazzini

Il presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump sta chiudendo le frontiere del suo paese applicando pesanti dazi alla Cina e a tutto il mondo, e si sta scontrando apertamente con il presidente cinese Xi Jinping che invece è diventato il maggiore alfiere del libero commercio internazionale (anche se Xi Jinping si guarda bene dal liberalizzare completamente la moneta e la finanza nel suo paese).

Lo scontro tra protezionismo e globalismo non si limita certo al conflitto tra Trump e Xi Jinping.





Uno scontro analogo, anche se ovviamente non identico, si svolge da tempo in Europa, tra i cosiddetti “sovranisti” che non vogliono subordinarsi all'euro e alla “tecnocrazia” di Bruxelles, e, dall'altra parte, gli europeisti ad oltranza: questi ultimi sono schierati a favore della maggiore integrazione europea, e quindi a favore della libera circolazione dei capitali (che, insieme alla libera circolazione delle merci e delle persone, è il sacro principio fondante di questa Unione Europea).

Beppe Grillo: Lula vale a luta

Attraverso il suo blog scrive il fondatore del Movimento 5 Stelle: «Luiz Inácio Lula da Silva, ex presidente del Brasile, simbolo di speranza, coraggio e onestà, arrestato per non aver commesso alcun reato»


La scandalosa sentenza che in secondo grado ha confermato la condanna nei confronti dell’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, nell’ambito dell’inchiesta Lava Jato - una sorta di tangentopoli in salsa brasiliana - si configura come la continuazione per via giudiziaria del golpe istituzionale perpetrato nei confronti della presidente Dilma Rousseff.
In Italia poche sono state le voci che si sono levate per condannare l’estromissione di Lula dalla vita politica brasiliana.




L’ex presidente infatti è indicato in tutti i sondaggi come sicuro vincitore della prossima tornata elettorale.

martedì 10 aprile 2018

Il Target 2 non è un ostacolo all'Uscita dall'Euro

di Fabio Lugano

Cari amici,

ringraziamo prima di tutto l’Eurodeputato Marco Zanni che ha messo a disposizione questa interessante audizione del vicepresidente del Board della BCE, Vitor Costancio, portoghese, che chiarisce in modo direi definitivo alcuni temi che in passato sono stati fonte di grande discussione.




Facciamo un elenco :

- Il TARGET 2 NON REGISTRA UN DEBITO, MA SOLO FLUSSI MONETARI, deriva dalla scelta di un certo sistema di contabilizzazione, se le compensazioni fossero state centralizzate non avremmo avuto nessun saldo Target 2;

lunedì 9 aprile 2018

Strategie di Trincea

Una premessa sulla strategia: la strategia è necessariamente nascosta, perché se è visibile funziona ben poco.

Solo chi è forte può permettersi di mostrarne degli elementi, questo può essere il caso di chi ha grandi forze disponibili (ad es. le masse popolari) ma è più utile evitare di mostrare le proprie forze, perché potrebbero essere attaccate.

E allora non aspettatevi di vedere con facilità le strategie.



Vediamo come ciò si potrebbe applicare nel caso italiano.

domenica 8 aprile 2018

Lula, il Simbolo della Lotta di Classe

Per capire il cuore del sobborgo devi vivere i suoi difetti, le sue grida, le sue frustrazioni e le sue illusioni. Lula viene da lì, dall'oblio, dallo sfruttamento, dalla carezza delle mani rugose che raccontano storie di poesie scritte nel vento

di Ilka Oliva Corado - Crónicas de una Inquilina

Nel 1958, fu scoperta quasi per caso e nel suo stesso habitat, la cronista e poetessa della favela, Carolina Maria de Jesus; che si incaricò di ritrarre nel suo diario la vita quotidiana nelle favelas in Brasile. Una realtà cruda, di miseria, di abuso, di esclusione e; anche una realtà di sogni, di lealtà e di puro amore. Molto poco conosciuta in America Latina, Carolina Maria de Jesus ha catturato nei suoi testi l'essenza della periferie brasiliane, che con fervente amore ha fatto irruzione nelle strade per difendere un lavoratore che le riscattò e restituì voce oltre al potere dei sogni: Lula.



Per capire il cuore del sobborgo devi vivere i suoi difetti, le sue grida, le sue frustrazioni e le sue illusioni. Lula viene da lì, dall'oblio, dallo sfruttamento, dalla carezza delle mani rugose che raccontano storie di poesie scritte nel vento, dal luogo in cui nascono le chimere più sublimi che si sono sviluppate in America Latina.

Una guerra silenziosa si aggira per l’Europa

Una guerra silenziosa si aggira per l’Europa. Intervista a Tiziana Alterio. 

di Davide Amerio

Europa e guerra: un’associazione di parole che rimanda la mente alla storia bellica. Distruzione, morti, sofferenze, debiti, sterminio, olocausto. L’idea dell’Europa unita nasce proprio per evitare il ripetersi di quella drammatica esperienza. La moneta unica ci ha proposto il sogno di un’unità economica, oltre le frontiere; di una fratellanza che, se non riusciva a esprimersi in termini linguistici, almeno ci semplificasse la vita materialmente. Il risultato non è stato quello sperato. Perlomeno quello che è stato propagandato come obiettivo facilmente raggiungibile.



L’Europa impone e dispone le vite di oltre mezzo miliardo di persone attraverso organismi non eletti democraticamente dai cittadini e che si trincerano dietro “regole” prive di fondamento scientifico, o rivelatesi errate. Al coro dei convinti liberisti del “più Europa”, si contrappone, con ragioni di parte sempre più fondate, chi contesta, sin dalla prima ora, un sistema monetario iniquo e improprio.

sabato 7 aprile 2018

Di Matteo: ''Su lotta a mafia e corruzione un silenzio assordante della politica''

Il magistrato ricorda la sentenza Dell’Utri al Campidoglio intervenendo al convegno con Travaglio e la Raggi

di Aaron Pettinari

"La lotta alla mafia dovrebbe essere il primo obiettivo di ogni governo e così finora non è stato. Un ulteriore segnale di preoccupazione è emerso dalla desolante assenza del tema dal tavolo della campagna elettorale con qualche eccezione, di tutto si è parlato e si continua a parlare, ma il silenzio sulle politiche antimafia in questi casi assume le caratteristiche del silenzio assordante".





E’ con queste parole che il sostituto procuratore nazionale antimafia, Antonino Di Matteo è intervenuto nel corso del convegno "Mafia 2.0 - Azioni di contrasto da parte dello Stato" che si è tenuto nella Sala della Piccola Protomoteca in Campidoglio.

venerdì 6 aprile 2018

Convivere con l'Euro usando una Moneta Nazionale

Il pubblico di Byoblu sa bene che l’euro, una moneta senza Stato in mano ai padroni della BCE, è economicamente e socialmente insostenibile.
Antonino Galloni, economista ed ex funzionario del Ministero del Bilancio, descrive il meccanismo della moneta nazionale sovrana non a debito, una misura immediata per rilanciare l’economia ad esempio attraverso l’assunzione del personale necessario al funzionamento delle amministrazioni pubbliche che permetterebbe di rimettere in moto tutti i servizi essenziali, dal welfare alla scuola, dalla giustizia alle infrastrutture.
Una soluzione, questa, già sperimentata dall’Italia sotto la guida di Aldo Moro e ben nota alle classi dominanti che attualmente gestiscono il potere.




Finché i popoli rimangono all’oscuro del funzionamento della moneta, sono manipolabili e condannati a rimanere sotto il giogo di chi, attraverso un artificio contabile, decide le sorti dello Stato e rende schiavi i suoi cittadini.

fonte: Byoblu

giovedì 5 aprile 2018

Generazione Jobs Act

di Domenico Tambasco

Siamo stati fregati, ridotti ad una generazione perduta[1].

E’ la generazione dei trenta-quarantenni, quella nata a cavallo tra la fine dei “trent’anni gloriosi” e l’edonismo anni ’80 degli “yuppies” e della “Milano da bere”, diventata adulta tra i “Fiscal Compact” ed il “Jobs Act” del nuovo millennio.

Una generazione disadattata perché, nel salto da un millennio all’altro, ha visto totalmente cambiati il linguaggio e le prospettive di vita.




Dal posto fisso ai lavoretti, dalla retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto alle rate dei finanziamenti necessari ad integrare una “paga da fame”, dal sogno della “mobilità sociale” all’immobilismo borbonico.

mercoledì 4 aprile 2018

Basilicata, possibile scandalo sull'uso di Fondi Europei per creare precariato pubblico

di Rosa D'Amato, EFDD - M5S Europa

I fondi europei sono una grande opportunità per il Sud per creare sviluppo e nuova occupazione. La Regione Basilicata, però, sembra preferire usarli per creare nuovo precariato. Mi spiego meglio: stando a quanto emerso, la Basilicata ha deciso di esternalizzare il servizio di assistenza tecnica che riguarda proprio la gestione dei fondi strutturali e dei programmi UE. Invece di utilizzare il personale interno, ha preferito assumere a tempo determinato con contratti flessibili diversi lavoratori, utilizzati per mansioni spettanti ai dipendenti della PA. Pagati come? Ma ovviamente con gli stessi fondi europei.




Secondo il sindacato USB sarebbe stato utilizzato un algoritmo per sottrarre più fondi all'Europa, che pagherebbe come personale altamente professionale figure che vengono contrattualizzate come dipendenti privati e che ricevono stipendi inferiori di oltre il 500% rispetto ai parametri dell'Unione Europea.

Questione Morale o Timori di Alleanze Anti-Establishment?


di Rosanna Spadini

Tra sfide sagaci e oscuri retroscena nelle odierne consultazioni, spunta dalla foresta istituzionale, frequentata da ircocervi populisti e partiti comatosi, uno scenario non certo gratificante, che complica ulteriormente un possibile accordo Lega M5S per la formazione del prossimo governo. Infatti con ammirevole tempistica editoriale, esce un’inchiesta giornalistica sull’Espresso di Giovanni Tizian e Stefano Vergine, che indaga i retroscena finanziari della Lega di Matteo Salvini.
Ci sarebbero milioni investiti illegalmente, e una Onlus «Più voci» per incassare i soldi dei finanziatori, ecco il segreto inconfessabile della Lega.





Allora quale possibilità di un’alleanza con i cultori dell’onestà stellata, che non potrebbero certo accettare patti con chi ha frodato le leggi dello Stato, facendo sparire 48 milioni di euro. L’Espresso ha fatto partire l’inchiesta ad orologeria, mentre il partito di Salvini ha preferito non rispondere.

martedì 3 aprile 2018

Una Strage Silente

di Giorgio Cremaschi

Un'altra esplosione in posto di lavoro, questa volta a Livorno, uccide due operai e minaccia la città. Quante volte è già successo dall'inizio dell'anno, quante volte abbiamo visto erompere fuoco, fiamme e veleni da depositi, fabbriche, magazzini? Solo la più stupida e colpevole delle malafedi può ancora respingere il collegamento che trasforma tutti questi delitti in una unica strage. Una strage che dall'inizio dell' anno ha gia visto centinaia di lavoratori massacrati. Una strage che sempre di più si avvicina ai quartieri dove si vive, indifesi come le vie attorno alla stazione di Viareggio.





Non giriamoci intorno, le ragioni dei morti di Livorno come di tanti altri sono tre, non mille:

domenica 1 aprile 2018

Ritardi Presidenziali

di Carlo Bertani

Cosa sta almanaccando Mattarella? Strano rimandare le consultazioni a ben un mese dal voto, non può essere solo “dimenticanza” o rispetto per la Settimana Santa: qui, gatta ci cova.

Intanto, il governo “dimissionario” ed in carica solo per “l’ordinaria amministrazione” ha pensato bene di compiere un atto piuttosto pesante in politica estera: non sappiamo cosa sia capitato alla ex-spia russa in Gran Bretagna, non ci sono prove che siano stati i russi e di bugie, in passato, ne sono state raccontate in abbondanza (ricordiamo la fialetta d’antrace di Powell!) eppure, abbiamo espulso due funzionari russi dall’Italia.





Atto grave in politica estera, che un governo dimissionario non dovrebbe permettersi (trincerandosi proprio dietro questa qualifica): forse Mattarella dimentica d’essere stato ordinario di Diritto Costituzionale?

Il Popolo ha dato CHIARE Indicazioni

di Vincenzo Cirigliano

La settimana che ci attende ci porterà verso l'inizio delle consultazioni per il nuovo Governo. Lo scenario che si apre è estremamente critico considerando la visione e le alleanze dei soggetti Politici in campo e soprattutto i Programmi che in modi diversi propongono e supportano. Che uno di questi Partiìti o Movimenti riesca nel'intento di realizzare nel prossimo Governo tutto il suo Programma appare quanto mai improbabile. Di sicuro però ci sono alcuni temi programmatici che sarebbe auspicabile portare a compimento, nel bene ed in linea con le aspettative dei cittadini Italiani che nelle elezioni del 4 Marzo hanno saputo dare un messaggio che era quasi un grido di aiuto verso una classe politica che si spera possa essere all'altezza delle grandi attese che i cittadini hanno riposto nel risultato definito dalle urne elettorali.


I temi su cui ci si aspetta un grande e deciso giro di vite abbracciano Sei Punti che se realizzati potrebbero dare una sferzata di cambiamento all'Italia, delineando un percorso che a breve potrebbe essere ripetuto e condiviso anche in altri paesi Europei. Ecco i sei punti del Cambiamento su cui si apre la sfida che il Paese lancia alle Forze Politiche in campo.