è inutile che Le menzioniamo i reciproci attestati di stima tra USA ed Italia, che datano da oltre 70 anni. L’Italia culturalmente, economicamente, libertariamente, democraticamente è sempre stata vicina agli USA, riteniamo con mutua soddisfazione. Certamente la special relationship è durata fino al 2011, poi una Presidenza USA che decise di essere in antitesi con gli indirizzi post WWII, ha cambiato le carte in tavola (…). Da qui il cambio di rotta, quasi abbandonata dagli USA e caduta in un giogo – quello dell’Euro a trazione tedesca – che sta generando danni ed asimmetrie economiche a livello globale.
Asimmetrie che non solo i paesi europeriferici stanno subendo (con austerità, crisi, tasse altissime, disoccupazione, impossibilità di riattivare l’economia con la crescita, ecc.) ma, probabilmente, Washington stessa visto che oggi deve competere con le esportazioni tedesche che – grazie all’euro sottovalutato grazie alla mera presenza dei paesi europeriferici nella compagine – si trova a subire una concorrenza sotto molti punti di vista sleale.
E’ infatti un dato di fatto che se l’euro, riflettendo il solo valore delle economie centro europee senza paesi eurodeboli, sarebbe prossimo al 1.60 nel cambio con il dollaro invece che l’1.23 attuale.
Vogliamo farLe notare stimato Presidente che in cambio di un euro sottovalutato l’Italia non ha ottenuto nulla di vantaggioso, solo tasse ed austerità che hanno avuto come effetto disoccupazione e delocalizzazione industriale.
In tutto questo, dopo 6 anni di governi – si noti bene – non eletti, oggi l’Italia ha votato per dare il nuovo indirizzo, in modo democratico. Come con la sua elezione negli States, il risultato è stato di rottura, con una maggioranza M5S+Lega chiaramente in grado di governare, anche con indirizzo euroscettica. Tale coalizione in forme diverse vuole rinegoziare la permanenza dell’Italia nell’euro e nel caso, espressamente con la Lega, anche uscendo dall’euro.
Purtroppo i perdenti alle elezioni hanno imposto una legge elettorale in cui vince chi ha perso, ossia il partito di Matteo Renzi, il partito più europeista d’Italia se non d’EUropa. Molti dubitano se dietro a tale spinta europeista del PD ci siano interessi non dichiarati, intendiamo non interessi italiani.
In ogni caso oggi l’Italia, gli italiani che hanno voluto cambiare pagina votando in modo democratico purtroppo stanno seriamente rischiando di non vedere l’esecutivo scelto governare. Ossia, con il solito metodo di certe sinistre che la storia europea ha visto troppo volte divenire dittatoriali (tutti i fascismi nascono a sinistra, soprattutto in Europa) l’Italia sta rischiando una sorta di golpe in cui il governo non sarà quello voluto dal popolo ma quello voluto, sigh, da Berlino e dalla sua lobby degli esportatori.
Dunque, nello spirito democratico che accomuna il popolo americano con quello Italiano, tenendo ben presente l’eredità democratica dell’italo-americano Justice Antonin Scalia (che guarda caso definì antidemocratiche alcune prassi della magistratura italiana nel 2011, faccio notare che le stesse prassi sono state in gran parte ri-utilizzate durante la caduta di Berlusconi nel 2011), Le chiediamo un aiuto affinchè il risultato delle urne fortemente voluto dagli italiani si traduca in indirizzi di governo.
Non vogliamo suggerire come possa formalizzarsi tale aiuto da parte degli USA all’Italia, ma sono certo che il solo dichiarato supporto americano ad un governo democraticamente eletto come alleanza dei partiti vincenti in Italia saprà tradursi in risultanze concrete.
Staff – scenarieconomici.it
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Vogliamo farLe notare stimato Presidente che in cambio di un euro sottovalutato l’Italia non ha ottenuto nulla di vantaggioso, solo tasse ed austerità che hanno avuto come effetto disoccupazione e delocalizzazione industriale.
In tutto questo, dopo 6 anni di governi – si noti bene – non eletti, oggi l’Italia ha votato per dare il nuovo indirizzo, in modo democratico. Come con la sua elezione negli States, il risultato è stato di rottura, con una maggioranza M5S+Lega chiaramente in grado di governare, anche con indirizzo euroscettica. Tale coalizione in forme diverse vuole rinegoziare la permanenza dell’Italia nell’euro e nel caso, espressamente con la Lega, anche uscendo dall’euro.
Purtroppo i perdenti alle elezioni hanno imposto una legge elettorale in cui vince chi ha perso, ossia il partito di Matteo Renzi, il partito più europeista d’Italia se non d’EUropa. Molti dubitano se dietro a tale spinta europeista del PD ci siano interessi non dichiarati, intendiamo non interessi italiani.
In ogni caso oggi l’Italia, gli italiani che hanno voluto cambiare pagina votando in modo democratico purtroppo stanno seriamente rischiando di non vedere l’esecutivo scelto governare. Ossia, con il solito metodo di certe sinistre che la storia europea ha visto troppo volte divenire dittatoriali (tutti i fascismi nascono a sinistra, soprattutto in Europa) l’Italia sta rischiando una sorta di golpe in cui il governo non sarà quello voluto dal popolo ma quello voluto, sigh, da Berlino e dalla sua lobby degli esportatori.
Dunque, nello spirito democratico che accomuna il popolo americano con quello Italiano, tenendo ben presente l’eredità democratica dell’italo-americano Justice Antonin Scalia (che guarda caso definì antidemocratiche alcune prassi della magistratura italiana nel 2011, faccio notare che le stesse prassi sono state in gran parte ri-utilizzate durante la caduta di Berlusconi nel 2011), Le chiediamo un aiuto affinchè il risultato delle urne fortemente voluto dagli italiani si traduca in indirizzi di governo.
Non vogliamo suggerire come possa formalizzarsi tale aiuto da parte degli USA all’Italia, ma sono certo che il solo dichiarato supporto americano ad un governo democraticamente eletto come alleanza dei partiti vincenti in Italia saprà tradursi in risultanze concrete.
Staff – scenarieconomici.it
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Dear Mr. US President, Donald J.Trump,
it is useless to mention the reciprocal attestation of esteem between the USA and Italy, dating back more than 70 years. Italy culturally, economically, democratically has always been close to the USA, we think with mutual satisfaction. Certainly the special relationship lasted well until 2011, then a US Presidency decided to be in antithesis with post WWII addresses and changed the cards on the table (…). Hence the change of strategic direction: Italy was almost abandoned by the US and falling into a yoke – that is the Euro with German traction – which has implied huge economic damages and economic asymmetries globally. Asymmetries that are not only damaging EU-peripheral countries (with austerity, crisis, high taxes, unemployment, the impossibility of reactivating the economy with growth, etc.) but, probably, Washington itself since today American goods must compete with German exports expressed in euro, facing possibly unfair competition – thanks to ‘euro undervaluation related to the mere presence of the Med EU countries in the euroteam -.
It is indeed a hard matter of fact that an hypothetical euro reflecting the real value of the central European economies without Euro-peripheral countries, would be close to 1.60+ in the exchange rate with the US dollar instead of the current 1.23.
Please consider, Mr President, that in exchange for an undervalued euro Italy has not obtained anything advantageous, just unemployment and deindustrialisation.
In this context, after the last 6 years when 4 (!) Italian governments – please notice – were not elected by the people, today Italy has voted democratically to give a new strategic direction to our Country. As with Your election in the States, Italian election result was a kind of “breaking the system”, with a theoretical majority M5S + League clearly able to govern through a generally Eurosceptic coalition. Such coalition – in different forms – wants to renegotiate the permanence of Italy in the euro and, expressly with the Northern League, even leaving the european single currency.
Unfortunately, the “loser political party” has imposed an electoral law in which the “loser wins”, namely the party of Matteo Renzi, the most pro-European party in Italy if not in EUrope. Many doubt whether there are undeclared interests behind this pro-European push of the PD, I mean not Italian interests (…).
Today Italy and the Italians who clearly demonstrated they wanted to “change”, unfortunately are at serious risk of not seeing the winning political parties to govern. That is, with the usual method of certain leftists that European history knows too well – European left often became dictatorial in the last century (almost all the fascisms were born on the left, especially in Europe), Italy is now risking a kind of white coup in which the next government will not be what the people voted but instead the one chosen, sigh, by Germany and its export lobby.
So, taking advantage of the democratic spirit that unites the American and Italian people, bearing in mind the strong democratic legacy of the Italian-American Justice Antonin Scalia (which coincidentally defined some practices of the Italian judiciary system as non democratic in the ’90s, please notice that the very same practices were largely re-used during the fall of Berlusconi in 2011), we ask for your help so that the result of the urns translates into a representative government.
It is not the aim of this letter to suggest how US help could materialize, but we are confident that just openly declaring American support to a democratically elected government in Italy formed through an alliance of the winning parties will translate into substantial effects.
Fonte: Scenari Economici
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