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venerdì 9 marzo 2018

La Storia ci sta consegnando nelle mani un'Occasione Unica


di Vincenzo Cirigliano

Non si può dire che le elezioni Italiane non abbiano dato una indicazione chiara e facilmente leggibile, premiando le due forze riconosciute in Italia ed in tutta Europa come Antisistema ed Euroscettiche ossia M5S e Lega. Gli Italiani, con questo voto, si sono espressi senza indugi contro l'Europa dell'Austerity, l'Europa che creando un problema che di fatto non è un problema, il Debito Pubblico, impone politiche di rientro che travolgono la vita di lavoratori, ormai privati di ogni diritto e vittime inermi della distruzione dei salari, annulla la dignità dei pensionati, costretti a frequentare sistematicamente le mense dei poveri per sopravvivere, svilisce il futuro dei giovani ormai intriso solo di precarietà e sfruttamento, distrugge in modo trasversale il welfare aprendo le porte alla Sanità ed alla Previdenza Privata, attentando alla centralità ed al ruolo dello Stato.




La lettura obiettiva di queste Elezioni non è di certo sfuggita all'Establishment Europeo che cerca in tutti i modi di non esternare preoccupazione per non ammettere la sconfitta dell'Unione e delle sue politiche asservite alla grande Finanza e al sistema Bancario, conscia di aver già operato nel periodo preElezioni per porre i dovuti argini ad una possibile vittoria di M5S e Lega.
Quali sono gli Argini messi in campo? 
Per la Lega sicuramente Berlusconi, che impone oggi al Carroccio, consapevole della sconfitta di Forza Italia alle Elezioni (anche se lui parla di Vittoria), quei vincoli di coalizione che lui stesso non si sarebbe mai sognato di rispettare, qualora fosse uscito come primo eletto del Centro Destra e nel caso in cui si sarebbe potuto realizzare il grande inciucio PD-Forza Italia tanto voluto dalla Nomenklatura Europea e che, secondo i loro piani, sarebbe dovuto essere avallato dai cittadini Italiani, riproducendo successivamente e specularmente il modulo già sperimentato in Sicilia, con la Lega fuori dai giochi di Governo, nonostante la vittoria di Coalizione. Quello stesso Berlusconi già visto nel 2011, quando i Poteri Finanziari hanno dimostrato di averlo in pugno e poterlo manipolare a piacimento, facendo all'epoca crollare le quotazioni sui mercati azionari delle sue Aziende di famiglia, riportandolo così, con la forza, su posizioni filoeuropeiste. 

Per il M5S l'argine messo in campo dall'U.E. è rappresentato dal PD DeRenzizzato messo lì esclusivamente per impedire ai 5 Stelle di andare a smantellare tutto ciò che in questi anni, sotto direttiva Europea, è stato pazientemente costruito per favorire la finanza speculativa a danno del Popolo, ossia Jobs Act, Legge Fornero, Pareggio di Bilancio, riduzione dal 2019 del rapporto Debito/Pil riportandolo sotto la soglia del 60%, ecc. Ossia tutti quei meccanismi messi in piedi con il preciso intento di favorire oltre che gli speculatori finanziari e le lobby delle Multinazionali, anche l'avvio generalizzato dello smantellamento dello Stato di Diritto e il processo di Privatizzazione della cosa Pubblica. Ora sta a Di Maio e Salvini capire ed acquisire questi processi e queste meccanismi per evitare di cadere nelle trappole disseminate sul terreno dall'Establishment Europeo, la cui unica preoccupazione oggi, all'indomani di una tornata elettorale che ha dato un risultato storico ed insperato per il Popolo, è quella di limitare i danni e salvare il salvabile, dinanzi ad un evidente risultato che potrebbe diventare (già lo è), per la Tecnocrazia Europea, un vero e proprio Incubo. 

Le forze vincitrici di questa tornata elettorale M5S e Lega, proprio sui punti che riguardano le Politiche Europee hanno le maggiori affinità ed i maggiori punti di convergenza, legge Fornero, Pareggio di Bilancio, Debito Pubblico, Detassazione delle Imprese, Revisione al ribassi aliquote IRPEF, Immigrazione, ecc. Bisogna che Di Maio e Salvini prendano coscienza del vero e proprio miracolo elettorale che il 4 Marzo è avvenuto in Italia e dell'occasione che la Storia ci sta consegnando nelle mani, prendano coscienza dell'occasione irripetibile che si sta realizzando, di poter mettere in campo una squadra di economisti di eccellenza che rispondono ai nomi di Andrea Roventini, Lorenzo Fioramonti, Claudio Borghi e Alberto Bagnai, una vera e propria Task Force contro l'arroganza di un'Unione Europea che negli ultimi venti anni ha letteralmente massacrato lo stato Sociale e la vita dei suoi cittadini. Avvedersi di questa possibilità, significherebbe prendere coscienza ed evidenziare come un Governo eletto dal Popolo esiste già ed pronto per prendere in mano questo Paese, togliendo oltretutto qualsiasi alibi ad un Presidente della Repubblica che non aspetta altro se non disinnescare le bombe M5S-Lega. Abbiamo un'occasione unica, forse irripetibile. Non vederla sarà imperdonabile e segnerà la fine sia del M5S sia della Lega, il primo di loro che dirà "No" all'intesa sarà Out. Caro Salvini e caro Di Maio, Platone diceva "Ogni problema ha tre soluzioni: la mia soluzione, la tua soluzione e la soluzione giusta". Fatene tesoro.

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