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venerdì 2 marzo 2018

L’Astensionismo al voto è un REGALO ai Poteri Forti

di Gabriele Sannino

Sul web girano parecchie “teorie” per cui le elezioni politiche di un paese – Italia compresa – possono essere annullate se una certa percentuale di votanti (la maggioranza assoluta) non va a votare.
Ebbene, si tratta di una sciocchezza bella e buona, una fake news: in Italia, per esempio, non esiste nessun quorum per le elezioni politiche, anzi dirò di più, non esiste in nessuna nazione del mondo.
In ambito internazionale, esistono quorum per i referendum (nel nostro paese ci sono per quelli abrogativi) così come ci sono quorum per le presidenziali, ma per le politiche proprio no.




Perché, dunque, sul web e non solo si istiga a questo astensionismo?
La domanda da porsi, in questi casi, è sempre la stessa: cui prodest?
A chi giova cioè una massa di apatici, indifferenti o rassegnati che se ne frega di tutto, mentre la politica – che è la gestione della società, attenzione! – va avanti per conto suo?
Semplice, proprio ai poteri forti. Nello specifico, ovviamente, parlo dei poteri finanziari, quelli che molti cittadini hanno già individuato come i veri nemici della nazione e dei loro diritti.

Trilateral commission

Sappiamo tutti oggi cosa è la Commissione Trilaterale: parliamo di una lobby sovranazionale di banchieri e industriali fondata nel 1973 dal magnate David Rockefeller per iniziare a mettere le radici concrete di un futuro governo mondiale, un governo cioè capitanato non dalla politica ma dall’alta finanza (come accade oggi in quasi tutto il mondo).
Ebbene, uno dei primi rapporti/studi partoriti da questa lobby risale al 1975, e si intitola “crisis of democracies”: esso punta proprio sull’astensionismo per gettare le basi delle future tecnocrazie, vale a dire il tipo di “democrazia” che viviamo oggi, dove l’economia predomina nettamente sulla politica.

Questo rapporto fu scritto da tre accademici, Samuel Huntington per gli USA, Michelle Crozier per l’Europa e Joji Vatanuki per il Giappone, e ha tuttora lo scopo di limitare tutti gli spazi futuri di partecipazione, sia popolari sia politici, in modo da favorire proprio l’ascesa dei capitalisti.

Il rapporto – scaricabile in pdf perfino sul web – parla chiaro: bisogna cancellare i sovranismi, le “resistenze”, e per fare questo, in primis, occorre cancellare negli anni a venire non solo i politici nazionalisti (in quanto ostacolo alla globalizzazione finanziaria) ma anche la partecipazione politica dei cittadini (allora molto protagonisti della vita pubblica se pensiamo agli anni ’70, ovvero dopo il famoso ’68) al fine di ridurre questi ultimi in meri spettatori passivi.
Nello specifico, fu Huntington ad affermare che bisognava neutralizzare la partecipazione e l’attivismo dei cittadini, in modo da avere un sistema democratico assolutamente funzionale agli interessi del grande capitale.


Secondo Crozier, inoltre, il distaccamento del cittadino dalla politica deve essere costruito non solo attraverso la moderazione del sindacato (oggi praticamente scomparso dalla scena pubblica in molte nazioni) ma soprattutto attraverso i mass media. Non è un caso se oggi i mass media promuovano proprio qualunquismo e pura disaffezione alla res publica.

Questo processo – ciò è un punto molto importante indicato nel rapporto – non deve mai fermarsi: più avanza la tecnocrazia, insomma, più la disaffezione deve aumentare, altrimenti l’obiettivo del primato del capitale non potrà mai essere raggiunto.
Oggi, in tutti i paesi del mondo, l’astensionismo sta aumentando sempre di più. E’ proprio questo che il sistema desidera.
Un cittadino partecipe della vita pubblica, del resto, si informa ed è pericoloso. Un cittadino rassegnato e qualunquista (per la serie tanto son tutti uguali!) lo si può controllare molto più facilmente.

Questo rapporto è davvero profetico se pensiamo all’attualità: oggi abbiamo una massa di apatici e analfabeti funzionali che si disinteressa di tutto e accetta passivamente qualunque cosa, mentre un nugolo di fan (non elettori coscienziosi) vota sempre… per partito preso.
Queste idee, naturalmente, oggi, vengono veicolate anche sul web.

Ecco perché’ dobbiamo stare molto attenti.
Cosa aggiungere: ci sono molti falsi profeti oggi, e alcuni, volontariamente o meno, lavorano proprio per l’attuale governo ombra che domina l’attuale scena internazionale.

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