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sabato 17 marzo 2018

Il Reddito di Cittadinanza NON diventi "l'Osso Buttato ai cani per tenerli Buoni"!

di Vincenzo Cirigliano

E' stato sicuramente il punto che più emergeva nel Programma del M5S, quello che più di altri ai più appariva come quella boccata d'ossigeno che tutti i cittadini attendevano, vessati come sono da una Fiscalità Centrale asfissiante, che lascia pochissimi spazi di manovra per assicurare un futuro dignitoso alle famiglie Italiane, sempre più proiettate a gran velocità verso l'indigenza. Triste futuro che ormai non è più esclusiva delle famiglie in cui nessuno ha un posto di lavoro ma che ahimè appartiene anche alle tantissime famiglie in cui un lavoro c'è, ma che purtroppo non è più sufficiente per traguardare la fine del mese.




Il Reddito di cittadinanza del M5S appare in questo contesto come l'arma a cui si aggrappano le speranze di giovani, dei Lavoratori Esodati, dei lavoratori in odore di dismissioni o delocalizzazioni, fenomeno, quest'ultimo, per il quale nessuno sino ad ora ha voluto prendere o saputo prendere le dovute contromisure per eliminarlo o gestirlo.

Alle porte delle consultazioni per la formazione della nuova Compagine di Governo, il Reddito di cittadinanza non lo dobbiamo però far diventare come "l'osso buttato ai cani per tenerli buoni", che tradotto in politichese significa usare un provvedimento plaudito e condiviso da tutti per far passare in secondo piano quei provvedimenti che si suppone possano veramente far male agli interessi delle classi Dirigenti Dominanti. E' vero infatti che il RdC è un provvedimento centrale dell'azione di un futuro Governo a 5 Stelle, ma provvedimenti ancor più importanti sono quelli che hanno come obiettivo l'abolizione del Pareggio di Bilancio, la costituzione di una Banca Pubblica Nazionale d'Investimenti che si potrebbe identificare con Cassa Depositi e Prestiti, la cui adozione in tal senso, potrebbe significare per l'Italia risparmi in termini di interessi sul Debito Pubblico intorno agli 80 Miliardi di Euro l'anno, agendo similmente a quanto già fa in Germania l'omonima KFW Kreditanstalt für Wiederaufbau (Istituto di Credito per la Ricostruzione). 

Oppure quei provvedimenti che ipotizzano l'uso in termini espansivi dei CCF (Certificati di Credito Fiscale) che potrebbero rappresentare un'alternativa all'immediata uscita dall'Euro e che darebbe un enorme giovamento alla Ripresa del Mercato interno in termini di Consumi, il vero motivo, sicuramente, della Crisi che dal 2008 interessa il nostro Paese. Argomenti questi citati che ad un certo punto della Campagna Elettorale sembrano essere stati relegati, incomprensibilmente, in secondo piano nella discussione politica elettorale generalizzata. Questo nonostante l'evidente importanza che ricoprono nel dibattito Pubblico, rappresentando in effetti proprio quegli strumenti idonei ad assicurare nel tempo il consolidamento di provvedienti quali per l'appunto il RdC. Solo nel momento in cui si affrontano seriamente questi argomenti può divenire un provvedimento strutturale e garantito nel nostro Paese. Giusto per dare un'idea in merito all'importanza di queste misure, si pensi che la corruzione in Italia pesa solo il 5/10%  sul Debito Pubblico Italiano, mentre il resto è dovuto proprio a questi meccanismi letali, creati ad arte da lobby finanziare di potere europee, non votate da nessuno, che presidiano e controllano i palazzi del Potere Comunitario e che si identificano in provvedimenti quali il fIscal Compact, all'interno di cui è stato incapsulato l'obbligo del Pareggio di Bilancio, ed il MES, il famigerato Meccanismo Europeo di Stabilità. Ancor meno pesano i Vitalizi, circa 70 milioni l’anno, che comunque sicuramente è necessario abolire se non altro anche solo per dare un segnale significativo ai cittadini Italiani, elettori o non elettori che siano. 

Tutti questi Provvedimenti regalatici dai tecnokrati Europei sono stati messi in atto facendo diventare il Debito Pubblico il Problema dell'Italia, inducendo nelle nostre menti quel senso di colpa costruito facendoci passare  per i debitori, i colpevoli, i corrotti, che hanno vissuto per anni al di sopra delle loro possibilità.  Nascondendo per anni quell'evidente verità, che ci racconta di una DeutschBank che ha accumulato 47 trilioni di debito verso il mondo quando l’Italia ne ha solo 0.8 circa . Ecco perchè la Germania ci vuole nell’Euro e ci chiede sacrifici da anni, per ripianare le sofferenze colossali delle proprie banche private, secondo il principio delle camere di compensazione: i politici italiani lo sapevano ed hanno colpevolmente taciuto, o nella loro incompetenza hanno avallato inconsapevolmente tutto ciò? 
Alla luce di questi ragionamenti, non facciamo diventare pertanto il Reddito di Cittadinanza come il male Minore che il potere Politico Dominante sicuramente preferisce Pagare pur di tutelare e rendere inattaccabili i loro veri interessi, che sono quelli di puntare spudoratamente alla Ricchezza Privata Italiana (la seconda al Mondo dopo quella Giapponese) e mirare alla privatizzazione di tutti i servizi che oggi in Italia sono gestiti dal Sistema Pubblico. Non diventiamo lo strumento inconsapevole mosso ad uso e consumo di questi grandi interessi, non prestiamoci a questo losco gioco, ma puntiamo a mettere in atto un'azione organica che punti a rompere quelle catene che dall'entrata dell'Italia nel Sistema Euro, sono servite ad imbrigliare la voglia di futuro e l'estro italico, che ha dovuto, suo malgrado, soccombere a strumenti studiati a tavolino per silenziare e marginalizzare le esistenze dei cittadini Italiani. 

Oggi la vittoria dei partiti antisistema rappresenta quella rivincita del cittadino comune che si ripropone come il catalizzatore di un'azione rivoluzionaria che tenta di capovolgere e disinnescare un progetto elitario, concepito nelle segrete stanze e che si prefigge ancor oggi di annullare, con strumenti ben più efficienti e pericolosi di quelli bellici, quello stato di Diritto culmine riconosciuto di anni di lotte all'insegna ed in continuità con il pensiero Social-Democratico Europeo. 

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