Come si poteva prevedere, sono arrivate le tanto attese rappresaglie degli “alleati” del Regno Unito contro la Russia. dopo la Gran Bretagna che ha esplso dal paese 23 diplomatici russi, hanno seguito gli USA con l’espulsione di 60 diplomatici (fatto mai accaduto) e chiusura del consolato russo a Seattle. Immediatamente dopo, su esplicita richiesta di Washington, a cui nessuno osa rispondere negativamente, tutti i vassalli europei degli USA hanno fatto seguire le loro espulsioni di diplomatici per non essere da meno. Si è arrivati ad un totale di 100 diplomatici russi espulsi dai rispettivi paesi.
Tutto è una conseguenza del caso Skripal, ossia il tentato omicidio per avvelenamento, in territorio britannico (per la precisione a Salisbury) dell’ex spia russa Sergej Skripal che si trovava da otto anni in territorio britannico (a seguito di uno scambio di spie).
Un caso che puzza molto di servizi di intelligence e di provocazione architettata per mettere in cattiva luce lo stesso Putin (la premier britannica non ha esitato ad incolpare direttamente il presidente russo) e di cui lo stesso governo di Londra non ha prodotto fino ad oggi prove credibili.
La Theresa May, noto premier di grande” intelligenza e carisma”, vuole far credere che il presidente Putin, oltre che un mandante di omicidi, sia anche un idiota, già perchè solo un idiota potrebbe architettare un caso di omicidio con un gas nervino proibito in territorio britannico di una ex spia russa, una settiamana prima delle elezioni presidenziali russe.
Tuttavia si sa che dai britannici, fedeli cagnolini degli Stati Uniti, ci si può aspettare di tutto ed in particolare quando la posta in gioco è quella della rottura delle relazioni diplomatiche e di ogni cooperazione dell’Europa con la Russia, obiettivo chiaramente manifestato della strategia USA. Isolare la Russia di Putin ed additarla come responsabile di ogni male per essersi interposta con i piani egemonici anglo-statunitensi dall’Ucraina alla Siria, allo Yemen.
Ancora più penosa la figura fatta dall’Italia del Governo (provvisorio e mai eletto da nessuno) del conte Gentiloni che ha seguito il “consiglio” (direttiva) di Washington e si è immediatamente adeguata con l’espulsione di due diplomatici russi, salvo scusarsi in privato.
Si sa che il Regno Unito e la Germania stanno spingendo per una risposta molto dura, che prevede addirittura inasprimenti delle sanzioni alla Russia e non è chiaro se anche l’Italia, nel fratempo con un nuovo governo, si adeguerà alle richieste dei fedeli vassalli di Washington.Macron con Gentiloni
Questa delle sanzioni e dell’isolamento voluto della Russia sarà il primo banco di prova concreto per il nuovo Governo italiano, Lega e 5 Stelle (probabile) nel verificare quanto sia questo autonomo o influenzabile dal tradizionale servilismo verso i padroni USA, anche danneggiando i propri interessi nazionali, come sempre accaduto in passato (vedi il caso Libia e caso Serbia).
Matteo Salvini sembra che, nonostante la sua ostentata ammirazione per Trump, si sia espresso come contrario a questo provvedimento. Benissimo, potrebbe essere già un inizio tuttavia sarà in seguito che si potrà vedere quanto il nuovo governo sia disposto a discostarsi dalla linea di servile ed inspiegabile servilismo verso gli USA e l’Alleanza Atlantica e quanto voglia procedere in modo difforme sualla base dei reali interessi nazionali.
Di sicuro non sarà più possibile mantenere il piede in due scarpe, come fatto fino ad oggi da più di un politico italiano: o si sta con la stategia russofobica degli anglo-USA o ci si schiera con gli interessi dell’Europa per un reale riavvcinamento e cooperazione con la Russia.
Sarà questa la prova del nove per i nuovi eletti nel prossimo governo. Il resto sono “chiacchiere e distintivo”
La Theresa May, noto premier di grande” intelligenza e carisma”, vuole far credere che il presidente Putin, oltre che un mandante di omicidi, sia anche un idiota, già perchè solo un idiota potrebbe architettare un caso di omicidio con un gas nervino proibito in territorio britannico di una ex spia russa, una settiamana prima delle elezioni presidenziali russe.
Tuttavia si sa che dai britannici, fedeli cagnolini degli Stati Uniti, ci si può aspettare di tutto ed in particolare quando la posta in gioco è quella della rottura delle relazioni diplomatiche e di ogni cooperazione dell’Europa con la Russia, obiettivo chiaramente manifestato della strategia USA. Isolare la Russia di Putin ed additarla come responsabile di ogni male per essersi interposta con i piani egemonici anglo-statunitensi dall’Ucraina alla Siria, allo Yemen.
Ancora più penosa la figura fatta dall’Italia del Governo (provvisorio e mai eletto da nessuno) del conte Gentiloni che ha seguito il “consiglio” (direttiva) di Washington e si è immediatamente adeguata con l’espulsione di due diplomatici russi, salvo scusarsi in privato.
Si sa che il Regno Unito e la Germania stanno spingendo per una risposta molto dura, che prevede addirittura inasprimenti delle sanzioni alla Russia e non è chiaro se anche l’Italia, nel fratempo con un nuovo governo, si adeguerà alle richieste dei fedeli vassalli di Washington.Macron con Gentiloni
Questa delle sanzioni e dell’isolamento voluto della Russia sarà il primo banco di prova concreto per il nuovo Governo italiano, Lega e 5 Stelle (probabile) nel verificare quanto sia questo autonomo o influenzabile dal tradizionale servilismo verso i padroni USA, anche danneggiando i propri interessi nazionali, come sempre accaduto in passato (vedi il caso Libia e caso Serbia).
Matteo Salvini sembra che, nonostante la sua ostentata ammirazione per Trump, si sia espresso come contrario a questo provvedimento. Benissimo, potrebbe essere già un inizio tuttavia sarà in seguito che si potrà vedere quanto il nuovo governo sia disposto a discostarsi dalla linea di servile ed inspiegabile servilismo verso gli USA e l’Alleanza Atlantica e quanto voglia procedere in modo difforme sualla base dei reali interessi nazionali.
Di sicuro non sarà più possibile mantenere il piede in due scarpe, come fatto fino ad oggi da più di un politico italiano: o si sta con la stategia russofobica degli anglo-USA o ci si schiera con gli interessi dell’Europa per un reale riavvcinamento e cooperazione con la Russia.
Sarà questa la prova del nove per i nuovi eletti nel prossimo governo. Il resto sono “chiacchiere e distintivo”
fonte: ControInformazione
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