Ultimi Post

lunedì 5 febbraio 2018

Verso l'inciucio per blindare i segreti MPS, cioè il PD e Draghi

di Marco Della Luna

Se, dopo i dati desolanti e fuori norma di Mps pubblicati questa settimana, la vigilanza della Banca Centrale Europea non attaccherà la banca senese, forse è perché attaccandola esporrebbe il suo presidente Mario Draghi, il quale, da governatore della Banca d’Italia, impose all’organo di vigilanza di questa, contro l’originario parere del medesimo, di autorizzare Mussari (allora Ad di Mps) alla rovinosa acquisizione (senza “due diligence”) di Antonveneta, atto che avrà reso disinteressatamente felice qualcuno, ma che è stato la causa fondamentale del disastro di quella banca, di molti risparmiatori e lavoratori.





I dati pubblicati ieri dal Monte pongono seri dubbi sulla possibilità di un piano industriale ragionevole e credibile e dall’altro lato confermano l’ipotesi formulata nel mio precedente articolo “Il Monte degli Inganni”, ovvero che la recente emissione di una grossa obbligazione subordinata da parte del Monte sia una operazione di raccolta emergenziale di liquidi con cui costituire coperture per le perdite ultimamente affiorate sui crediti, onde far fronte al severo esame della vigilanza della Banca Centrale Europea previsto per febbraio.

Draghi, ora, data la montante crisi da sofferenze di Mps e stanti le sue predette responsabilità nella acquisizione di Antonveneta, si trova esposto a ricatti del partito del Quarto Reich nella Banca Centrale Europea, quindi è debole, condizionabile. Al contempo, la maggioranza di governo a guida piddina ha un forte bisogno che non scoppi proprio adesso una nuova crisi del Monte dei Paschi di Siena, affinché non venga alla luce l’azione partitico-clientelare con-causa (assieme alla conclamata manchevolezza degli organi di vigilanza) della crisi della detta banca – azione che, se venisse resa nota all’opinione pubblica, porterebbe a un disastro elettorale per la maggioranza. E vanificherebbe lo sforzo per tenerla coperta fatto dalla commissione parlamentare di inchiesta sulla crisi delle 7 banche. Che cosa non si fa per tacitare le acque ed acquisire (forse) consensi toscani? Si manda Padoan a Siena e gli si fa proclamare l’ennesima bufala pre-elettorale, ovvero che lo Stato presto uscirà dal Monte: un ottimo affare per le tasche dei cittadini.

Su scala nazionale – dicono i farneticanti della dietrologia più screditata – avviene invece che il modo più rapido per arricchirsi con le banche, consistente nel prendersi direttamente i soldi dei depositanti lasciando le casse vuote a carico dei risparmiatori e dei contribuenti, è stato sdoganato dalla politica dei partiti e delle istituzioni, e viene trasversalmente tutelato come diritto della casta sulla società civile. Lo confermerebbe – dicono quegli inattendibili malpensanti – il fatto che la reticente relazione della commissione d’inchiesta, che è stata redatta dalla maggioranza di governo e che sottace le gesta bancarie di qualche Boschi, gli atti trasmessi dai Pm e altre cose pericolose per il Pd, è stata approvata grazie alla provvidenziale assenza di 4 deputati berlusconiani. Una ulteriore indicazione, agli occhi dei paranoici complottisti, che Berlusconi si prepara a un governo di irresponsabilità nazionale e solidarietà partitocratica con Renzi (o Gentiloni/Prodi/Casini/Amato + Boschi) e Associati. Si noti che ieri, a “Radio Radicale”, Brunetta, su domanda se entrerebbe mai in un governo col Pd, ha risposto "con Renzi mai", ma non "con il PD mai".

Fonte: blog di Della Luna

1 commento:

Unknown ha detto...

Mi distacco dal articolo per inserire la mia disanima sulle elezioni più la soluzione : IL 4 MARZO che prima della caduta del ultima legislatura ci hanno aumentato le bollette l'autostrada e obbligati da quando abbiamo provato LE TASSE con D'Alema nel 1999 poi Berlusconi nel 2001 poi Prodi nel 2005 abbiamo provato nuovamente con Berlusconi nel 2008 poi col governo tecnico di Monti con i 10 saggi nominati dal Presidente della repubblica Napolitano abbiamo provato col Papa Bergoglio a sostenere l' ACCOGLIENZA DELLA sinistra di Renzi e Gentiloni e il jobsact italiota-americano più il bonus 85 euro mensili e a cancellare l'art, 18 . ABBIAMO PROVATO CON LE BANCHE rimane da PROVARE il tandem sul asta agli italiani M5S e Berlusconi ma SI SPERA sui 1000 euro di Berlusconi ai pensionati e sul aliquota 23% a tutti compresi i ricchi esclusi i redditi 12.000 euro annui sulla soglia di povertà 900. 26 euro mensili sin dal governo Berlusconi 2003, e sul REDDITO DI CITTADINANZA 780 euro mensili del M5S a 10 milioni di giovani che vogliono andare a lavorare più LA DECURTAZIONE DELLE PENSIONI D'ORO dove meglio sarebbe LA TASSAZIONE 33.33 MILA EURO DI MEDIA ANNUI AI RICCHI PLURIMILIONARI E MILIARDARI a reddito 3.000.000 DI QUESTI per PAGARE LA RATA 100 miliardi annui al l'interesse composto 3% che in enne anni raddoppia il capitale del DEBITO PUBBLICO 4.6 milioni di MILIARDI DI VECCHIE LIRE NON E' PESSIMISMO MA DURA REALTÀ SULLA politica sociale e dei redditi di competenza esclusiva a ciascun governo che deve rispondere al proprio elettorato dal 2001 ( legge Europa firmata a ROMA 1999) alla faccia del sogno sulla dura realtà 1 EURO uguale 1936,27 lire che ha più che dimezzato il potere di acquisto dei bassi salari e pensioni SUI PREZZI DEI BENI RADDOPPIATI AL CONSUMO. 
Con"abbiamo provato" intendo noi del popolo sulloro intento a salvarci quando non possono o non vogliono cancellare addirittura spese inutili sulle province , l'armamento etc così siamo sospesi al filo delle tasse in ragione delle finanziarie a concedere elemosina al INPS da una categoria al altra da quando ogni governo ha competenza esclusiva sulla politica sociale e dei redditi che deve rispondere al proprio elettorato e il Governo Prodi ci fece entrare in Europa dimezzando automaticamente il potere di acquisto dei bassi salari e pensioni, portandoci alla rovina così oggi grava sul capo di ogni cittadino italiano 40.000 euro che moltiplicato 60 milioni uguale 2400 miliardi il Debito Pubblico da quando la politica sociale e dei redditi è di competenza esclusiva a ciascun governo che deve rispondere al proprio elettorato (legge Europa firmata a Roma 1999) quando il Governo Prodi ci fece entrare in Europa , portandoci alla rovina.

Ma dal 2001 esiste la soluzione sul inflazione reale 50% e debito pubblico oggi 2400 oltre 4.600.00 miliardi di vecchie lire MA AI NOSTRI POLITICI NON INTERESSA CHE E' NECESSARIO RIPRENDERCI LA SOVRANITÀ DELLA politica MONETARIA in Europa come da art,1 sulla Nostra. Costituzione comma 2° LA SOVRANITÀ SPETTA AL POPOLO non alla BCE di Francoforte a stampare l'euro , poi spingere sulle EUROBBLIGAZIONI A FAVORE DEL OCCUPAZIONE SULLA STRATEGIA EUROPA 2020 DEL 6 LUGLIO 2011 pagina 3 n. 13-14 che INVITA LA COMMISSIONE DI TROVARE UN METODO DOPO IL 2013 AL 60% PIL/DEBITO PUBBLICO PER UN FUTURO IN EUROBBLIGAZIONI, 23 MILIONI MINIMO DI PERSONE A RISCHIO DISOCCUPAZIONE E INDIGENZA CHE VALGA ANCHE IN AMERICA SULLA CONCORRENZA DEI BOND USA, PER L'EURO FORTE A MONETA RIFUGIO

A peggiorare il dramma in tragedia : il Dott. Draghi volle considerare sulla politica sovrana monetaria in Europa che a contrastare l 'inflazione reale in italia OLTRE 50%, la volle monitorare nei 28 oggi 27 stati considerandola deflazione , con le eurobbligazioni al 2% sulla pre-calcolata inflazione virtuale dal consiglio dei ministri 2001 fino al 2018 uguale 22,22% ovvero 1% - 1,25% etc annui