Un migliaio di oppositori tra ambientalisti e gli attivisti anti-globalizzazione hanno dimostrato al grido di "No Ceta" all'ingresso del palazzo del Parlamento Ue di fronte al quale è stato eretto "cavallo di Troia" gonfiabile, simbolo dei rischi che potrebbe costituire l'accordo per gli standard sociali e ambientali dell'UE.
Ecco cosa è successo stamane, raccontato da Tiziana Beghin del M5S
di Tiziana Beghin, Efdd - Movimento 5 Stelle Europa
Il Parlamento europeo vota il Ceta, il trattato di libero scambio fra Europa e Canada.
Sono a rischio la democrazia, l'ambiente, la salute dei cittadini, la sopravvivenza delle piccole e medie imprese e persino i nostri risparmi. Il gruppo Efdd - Movimento 5 Stelle Europa vota no! Noi siamo dalla parte dei cittadini! Ecco la dichiarazione di voto di Tiziana Beghin in aula durante la discussione finale.
Ecco il testo della dichiarazione di voto di Tiziana Beghin sul Ceta
"Il CETA non è un trattato di libero scambio. E' una riforma istituzionale occulta, concepita in stanze segrete da tecnocrati non eletti e travestita da trattato internazionale.
VIDEO. Fai sapere a tutti quali minacce comporta il Ceta. Condividi questo video che nessun telegiornale vi mostrerà!
Da tre anni il MoVimento 5 Stelle prova a mettervi in guardia, ma non è servito a nulla. Non è servito dirvi che il CETA porterà a una crescita irrisoria dello 0,01% l'anno, che farà perdere il lavoro a 200.000 europei, che porterà a una contrazione dei salari reali tra i 300 e i 1.300 euro.
Non è valso a nulla ricordarvi che il CETA colpirà duramente la nostra agricoltura, che le importazioni di grano passeranno dalle 38 mila tonnellate attuali a oltre 100 mila, quelle di mais da 7 a 45 mila, quelle di maiale da 12 a 75 mila e quelle bovine a quasi 80 mila. Se questi numeri vi stupiscono, è perché in media un'azienda agricola canadese è 20 volte più grande di una europea. Come faranno i piccoli e medi agricoltori e allevatori a competere con questi giganti canadesi?
Colleghi, sapete cosa mi preoccupa? Mi preoccupa che tra poco smetteremo di parlare di CETA in questo Parlamento. Finora questo trattato è stato solo un nome e un insieme di documenti chiuso nelle stanze segrete dei negoziatori e confinato al dibattito parlamentare. Ma dopo il voto del Parlamento Europeo il CETA entrerà nella vita dei cittadini e allora sarà troppo tardi per fermarlo. Gli europei se lo troveranno a tavola.
E come faranno a difendersi da prodotti OGM e carne con gli ormoni? E' vero, il CETA non permette l'ingresso automatico di OGM, ma crea una procedura affinché gli OGM siano approvati più velocemente, senza tutte le precauzioni che usiamo in Europa, e la questione non è marginale perché in Canada l'81% del mais e l'80% del grano sono OGM. La carne canadese, invece, contiene ormoni e ractopamina, sostanze vietate in Europa, ma che ritroveremo presto nei nostri piatti. E se pensate che le leggi europee basteranno a fermare il CETA, sappiate che un trattato vale più delle leggi e che questo trattato contiene un fondamentale cavallo di Troia, perché incorpora le norme sanitarie dell'OMC, usate con successo in passato da USA e Canada per attaccare il blocco europeo alla carne con gli ormoni.
Ma questo non sarà il problema principale, perché il CETA colpirà duramente la nostra sovranità. I servizi che oggi sono pubblici saranno sottoposti a un'ondata di privatizzazioni e liberalizzazioni. Le clausole del CETA prima obbligheranno a liberalizzare e dopo renderanno tutte le aperture irreversibili. Dite addio a acqua, sanità e istruzione pubbliche. E se qualcuno vorrà opporsi sappia che il CETA istituirà un tribunale sovranazionale che potrà condannare gli Stati che oseranno mettere i bastoni fra le ruote alle corporation e ai loro profitti. Sembra impossibile, ma la realtà supera i peggiori incubi. Una giustizia privata a cui avranno accesso anche tre quarti delle imprese americane che operano in Europa, triangolando le azioni legali tramite le loro filiali in Canada.
Ma soprattutto il CETA è un assegno in bianco. Colleghi, forse credete di sapere cosa state per firmare, ma non è così. Il CETA crea un organismo tecnocratico e non eletto chiamato "Joint Committee" che potrà interpretare e modificare i protocolli del trattato. E non si tratta di poche pagine, ma del 75% delle 1.500 pagine che lo compongono. Tutto questo senza nessun, ripeto nessun, controllo democratico! Le dichiarazioni interpretative, i protocolli d'intesa, siglati all'ultimo minuto per calmare le proteste sono documenti che non hanno nessun valore reale perché non aggiungono nulla. Si tratta solo di blande dichiarazioni per tranquillizzare gli sciocchi e valgono meno della carta su cui sono scritti.
Colleghi, il CETA non ha rispettato quasi nessuna delle richieste del Parlamento Europeo del 2011, se non siete sensibili alla difesa dei nostri cittadini, cercate almeno di mostrare un po' d'orgoglio e dignità. La Commissione non può ignorare così le richieste dell'unica istituzione democratica dell'UE. Per questo colleghi, ve lo ripeto, il CETA non è un trattato, non è un accordo... è un colpo di Stato silenzioso, è una riforma istituzionale travestita da trattato e noi DOBBIAMO fermarlo".
CONTRO
ASTENUTA
Elena Gentile
Il Parlamento europeo vota il Ceta, il trattato di libero scambio fra Europa e Canada.
Ecco il testo della dichiarazione di voto di Tiziana Beghin sul Ceta
"Il CETA non è un trattato di libero scambio. E' una riforma istituzionale occulta, concepita in stanze segrete da tecnocrati non eletti e travestita da trattato internazionale.
VIDEO. Fai sapere a tutti quali minacce comporta il Ceta. Condividi questo video che nessun telegiornale vi mostrerà!
Da tre anni il MoVimento 5 Stelle prova a mettervi in guardia, ma non è servito a nulla. Non è servito dirvi che il CETA porterà a una crescita irrisoria dello 0,01% l'anno, che farà perdere il lavoro a 200.000 europei, che porterà a una contrazione dei salari reali tra i 300 e i 1.300 euro.
Non è valso a nulla ricordarvi che il CETA colpirà duramente la nostra agricoltura, che le importazioni di grano passeranno dalle 38 mila tonnellate attuali a oltre 100 mila, quelle di mais da 7 a 45 mila, quelle di maiale da 12 a 75 mila e quelle bovine a quasi 80 mila. Se questi numeri vi stupiscono, è perché in media un'azienda agricola canadese è 20 volte più grande di una europea. Come faranno i piccoli e medi agricoltori e allevatori a competere con questi giganti canadesi?
Colleghi, sapete cosa mi preoccupa? Mi preoccupa che tra poco smetteremo di parlare di CETA in questo Parlamento. Finora questo trattato è stato solo un nome e un insieme di documenti chiuso nelle stanze segrete dei negoziatori e confinato al dibattito parlamentare. Ma dopo il voto del Parlamento Europeo il CETA entrerà nella vita dei cittadini e allora sarà troppo tardi per fermarlo. Gli europei se lo troveranno a tavola.
E come faranno a difendersi da prodotti OGM e carne con gli ormoni? E' vero, il CETA non permette l'ingresso automatico di OGM, ma crea una procedura affinché gli OGM siano approvati più velocemente, senza tutte le precauzioni che usiamo in Europa, e la questione non è marginale perché in Canada l'81% del mais e l'80% del grano sono OGM. La carne canadese, invece, contiene ormoni e ractopamina, sostanze vietate in Europa, ma che ritroveremo presto nei nostri piatti. E se pensate che le leggi europee basteranno a fermare il CETA, sappiate che un trattato vale più delle leggi e che questo trattato contiene un fondamentale cavallo di Troia, perché incorpora le norme sanitarie dell'OMC, usate con successo in passato da USA e Canada per attaccare il blocco europeo alla carne con gli ormoni.
Ma questo non sarà il problema principale, perché il CETA colpirà duramente la nostra sovranità. I servizi che oggi sono pubblici saranno sottoposti a un'ondata di privatizzazioni e liberalizzazioni. Le clausole del CETA prima obbligheranno a liberalizzare e dopo renderanno tutte le aperture irreversibili. Dite addio a acqua, sanità e istruzione pubbliche. E se qualcuno vorrà opporsi sappia che il CETA istituirà un tribunale sovranazionale che potrà condannare gli Stati che oseranno mettere i bastoni fra le ruote alle corporation e ai loro profitti. Sembra impossibile, ma la realtà supera i peggiori incubi. Una giustizia privata a cui avranno accesso anche tre quarti delle imprese americane che operano in Europa, triangolando le azioni legali tramite le loro filiali in Canada.
Ma soprattutto il CETA è un assegno in bianco. Colleghi, forse credete di sapere cosa state per firmare, ma non è così. Il CETA crea un organismo tecnocratico e non eletto chiamato "Joint Committee" che potrà interpretare e modificare i protocolli del trattato. E non si tratta di poche pagine, ma del 75% delle 1.500 pagine che lo compongono. Tutto questo senza nessun, ripeto nessun, controllo democratico! Le dichiarazioni interpretative, i protocolli d'intesa, siglati all'ultimo minuto per calmare le proteste sono documenti che non hanno nessun valore reale perché non aggiungono nulla. Si tratta solo di blande dichiarazioni per tranquillizzare gli sciocchi e valgono meno della carta su cui sono scritti.
Colleghi, il CETA non ha rispettato quasi nessuna delle richieste del Parlamento Europeo del 2011, se non siete sensibili alla difesa dei nostri cittadini, cercate almeno di mostrare un po' d'orgoglio e dignità. La Commissione non può ignorare così le richieste dell'unica istituzione democratica dell'UE. Per questo colleghi, ve lo ripeto, il CETA non è un trattato, non è un accordo... è un colpo di Stato silenzioso, è una riforma istituzionale travestita da trattato e noi DOBBIAMO fermarlo".
A FAVORE
PARTITO DEMOCRATICO
Goffredo Bettini
Simona Bonafè
Silvia Costa
Nicola Danti
Isabella De Monte
Roberto Gualtieri
Cécile Kyenge
Luigi Morgano
Pina Picierno
Gianni Pittella
David Sassoli
Renato Soru
Patrizia Toia
Flavio Zanonato
Damiano Zoffoli
Goffredo Bettini
Simona Bonafè
Silvia Costa
Nicola Danti
Isabella De Monte
Roberto Gualtieri
Cécile Kyenge
Luigi Morgano
Pina Picierno
Gianni Pittella
David Sassoli
Renato Soru
Patrizia Toia
Flavio Zanonato
Damiano Zoffoli
NUOVO CENTRODESTRA
Giovanni La Via
Giovanni La Via
FORZA ITALIA
Lara Comi
Salvatore Cicu
Alberto Cirio
Elisabetta Gardini
Alessandra Mussolini
Salvatore Pogliese
Massimiliano Salini
Aldo Patriciello
Fulvio Martusciello
Barbara Matera
Stefano Maullu
Lara Comi
Salvatore Cicu
Alberto Cirio
Elisabetta Gardini
Alessandra Mussolini
Salvatore Pogliese
Massimiliano Salini
Aldo Patriciello
Fulvio Martusciello
Barbara Matera
Stefano Maullu
UDC
Lorenzo Cesa
Lorenzo Cesa
SÜDTIROLER VOLKSPARTEIHerbert Dorfmann
CONSERVATORI E RIFORMISTIRemo Sernagiotto
Raffaele Fitto
Raffaele Fitto
CONTRO
MOVIMENTO 5 STELLE
Isabella Adinolfi
Laura Agea
Daniela Aiuto
Tiziana Beghin
David Borrelli
Fabio Massimo Castaldo
Ignazio Corrao
Rosa D'Amato
Eleonora Evi
Laura Ferrara
Giulia Moi
Piernicola Pedicini
Dario Tamburrano
Marco Valli
Marco Zullo
Isabella Adinolfi
Laura Agea
Daniela Aiuto
Tiziana Beghin
David Borrelli
Fabio Massimo Castaldo
Ignazio Corrao
Rosa D'Amato
Eleonora Evi
Laura Ferrara
Giulia Moi
Piernicola Pedicini
Dario Tamburrano
Marco Valli
Marco Zullo
LEGA NORD/ENF
Mara Bizzotto
Mario Borghezio
Angelo Ciocca
Lorenzo Fontana
Matteo Salvini
Marco Zanni
Mara Bizzotto
Mario Borghezio
Angelo Ciocca
Lorenzo Fontana
Matteo Salvini
Marco Zanni
PARTITO DEMOCRATICO
Brando Benifei
Renata Briano
Nicola Caputo
Caterina Chinnici
Andrea Cozzolino
Michela Giuffrida
Antonio Panzeri
Daniele Viotti
Brando Benifei
Renata Briano
Nicola Caputo
Caterina Chinnici
Andrea Cozzolino
Michela Giuffrida
Antonio Panzeri
Daniele Viotti
POSSIBILE
Elly Schlein
Elly Schlein
INDIPENDENTI
Sergio Cofferati
Barbara Spinelli
Sergio Cofferati
Barbara Spinelli
VERDI
Marco Affronte
Marco Affronte
LISTA TSIPRASEleonora Forenza
Curzio Maltese
Curzio Maltese
ASTENUTA
Elena Gentile
NON HANNO VOTATOMercedes Bresso
Paolo De Castro
Enrico Gasbarra
Alessia Mosca
Massimo Paolucci
Paolo De Castro
Enrico Gasbarra
Alessia Mosca
Massimo Paolucci
Antonio Tajani, in qualità di Presidente de Parlamento, non ha partecipato al voto
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